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torna strategica la - Confindustria

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Scenari industriali n. 3, Giugno 2012CENTRO STUDI CONFINDUSTRIAcorrenziale sui mercati internazionali algrado di specializzazione e al<strong>la</strong> capacitàdi coordinare altri livelli di subforniturain <strong>la</strong>vorazioni complesse; capacità organizzative,specializzazione e flessibilitàdi costo emergono, al<strong>la</strong> fine, come fattorideterminanti per competere nell’arenaglobale. Per contro, ancora unavolta l’MB6 (terzisti monocliente) rive<strong>la</strong> unorizzonte di mercato ristretto all’ambitolocale (80% delle imprese).Da ultimo, nelle <strong>la</strong>vorazioni p<strong>la</strong>stiche imodelli di business terzisti manifestano<strong>la</strong> maggior apertura delle imprese a operarein mercati internazionali (Tabel<strong>la</strong>3.10). Circa <strong>la</strong> metà delle imprese vendenei paesi UE e il 35% in quelli extra-UE,mentre <strong>la</strong> dimensione locale incide peril 40-50%. L’MB5 (subfornitori di prodotticomplessi per meccanica, elettronica e trasporti)deve <strong>la</strong> sua forza concorrenzialeal<strong>la</strong> qualità delle <strong>la</strong>vorazioni, al<strong>la</strong> competitivitàdei costi e alle modalità di consegna;l’MB6 (imprese che fabbricanoprodotti stampati e realizzano anche stampi inmetallo) fanno leva sul<strong>la</strong> complessitàdelle <strong>la</strong>vorazioni e sull’ampiezza dellecompetenze produttive.Tabel<strong>la</strong> 3.9Meccanica strumentale(Ripartizione % delle imprese per modello di businesse area di mercato. Imprese che operano in conto terzi,anno 2010)Dimensione areaModello di businessdi mercato MB 2 MB 4 MB 6Non oltre <strong>la</strong> provincia 6,2 8,3 36,9Fino a tre regioni 25,9 28,4 42,1Nazionale 60,2 52,5 20,4Area UE 83,8 82,3 17,8Area extra-UE 79,4 77,3 11,7Fonte: e<strong>la</strong>borazioni su dati SOSE.Tabel<strong>la</strong> 3.10Lavorazioni del<strong>la</strong> p<strong>la</strong>stica(Ripartizione % delle imprese per modello di businesse area di mercato. Imprese che operano in conto terzi,anno 2010)Dimensione areaModello di businessdi mercato MB 5 MB 6Non oltre <strong>la</strong> provincia 12,1 10,7Fino a tre regioni 38,1 29,4Nazionale 49,0 59,3Area UE 49,1 55,9Area extra-UE 30,8 44,3Fonte: e<strong>la</strong>borazioni su dati SOSE.In conclusione, il quadro complessivo del<strong>la</strong> collocazione internazionale delle piccole impreseterziste evidenzia che nel<strong>la</strong> gran parte dei casi esse non abbiano sviluppato le competenzeproduttive, organizzative e commerciali necessarie per entrare e restare collocatenelle filiere produttive che attraversano i confini nazionali.Vi sono alcune istruttive eccezioni. Certo non nei tre settori esaminati di beni destinati alconsumo finale (abbigliamento, mobili e <strong>la</strong>vorazione metalli), inseriti nelle logiche di un sistemamoda storicamente centrato sul<strong>la</strong> forza commerciale del made in Italy: a parte leaziende terziste nell’abbigliamento in grado di interfacciarsi con <strong>la</strong> GDO (e quindi di gestireleve competitive efficaci), tutte le altre sono ripiegate su ambiti locali. In partico<strong>la</strong>re, i94

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