12.07.2015 Views

torna strategica la - Confindustria

torna strategica la - Confindustria

torna strategica la - Confindustria

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Scenari industriali n. 3, Giugno 2012CENTRO STUDI CONFINDUSTRIArevole <strong>la</strong> picco<strong>la</strong> impresa al riparo dalle dinamiche del<strong>la</strong> concorrenza, che sono guidatedalle evoluzioni dei mercati globali, cosicché <strong>la</strong> fragilità dei fattori competitivi si ripercuotesu una bassa probabilità di sopravvivenza delle imprese.L’analisi qui effettuata fa riferimento, per ciascuno dei cinque settori presi in esame (mobili,abbigliamento, meccanica strumentale, <strong>la</strong>vorazioni del<strong>la</strong> p<strong>la</strong>stica e <strong>la</strong>vorazioni in metallo)a un insieme selezionato di modelli di business; specialmente per i modelli diterzismo l’attenzione si è concentrata su quelli più complessi ed evoluti, che si trovano inuna posizione più elevata nell’ordinamento gerarchico.3.2. Dimensioni territoriali del mercato e modelli di businessLa re<strong>la</strong>zione tra struttura dei modelli di business delle piccole imprese e dimensioni territorialidei mercati di sbocco è stata esaminata distinguendo due piani di analisi. Il primosuddivide i cinque settori considerati in re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> natura del mercato di sbocco: da un<strong>la</strong>to, quelli <strong>la</strong> cui produzione è destinata ai mercati finali di consumo (abbigliamento, mobilie <strong>la</strong>vorazioni metalliche); dall’altro, quelli rivolti principalmente a mercati finali di investimento(meccanica strumentale e <strong>la</strong>vorazioni p<strong>la</strong>stiche). Il secondo piano, invece,considera <strong>la</strong> collocazione dell’impresa lungo <strong>la</strong> supply chain settoriale, distinguendo le impreseche presidiano direttamente il mercato (e che quindi producono per <strong>la</strong> domanda finale)dai subfornitori e terzisti (che producono per <strong>la</strong> domanda intermedia) 2 .Le imprese che presidiano direttamente <strong>la</strong> domanda finale di consumo.Confezioni di abbigliamento. Le piccole imprese del settore che presidiano direttamente ilmercato finale operano principalmente, in media, in ambiti locali (ciò riguarda il 60% diesse); <strong>la</strong> penetrazione in mercati internazionali riguarda invece una quota modesta, compresatra il 18% e il 22% di quel 40% circa che non opera a livello locale. Tuttavia, <strong>la</strong> vocazioneinternazionale muta significativamente in re<strong>la</strong>zione al modello di business (Tabel<strong>la</strong>3.1): si può infatti osservare che con l’MB4 (specialisti in prodotti di qualità a marchio orientatiall’innovazione e in grado di esternalizzare fasi produttive) e l’MB9 (imprese specializzate in prodottia marchio, che utilizzano canali lunghi ed esternalizzano parte del<strong>la</strong> produzione) le aziende sono invecesignificativamente attive sui mercati esteri (nel 50% e nel 30% dei casi, rispettiva-2Ciascuna delle tabelle e<strong>la</strong>borate presenta <strong>la</strong> suddivisione delle quote dei fatturati per ampiezza del territorio servito.In alcuni casi, il totale non è pari a 100 per l’assenza di indicazioni fornite dagli imprenditori nelle risposte.Il riferimento agli ambiti UE ed extra-UE riporta, invece, <strong>la</strong> percentuale delle imprese che, per ciascun modello dibusiness, hanno indicato di operare anche simultaneamente con quei mercati di sbocco ed è da intendersi comeuna specificazione del<strong>la</strong> risposta “Oltre tre regioni”; <strong>la</strong> differenza tra i due valori è in tal modo espressiva del<strong>la</strong> rilevanzadelle vendite sul mercato interno.86

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!