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torna strategica la - Confindustria

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CENTRO STUDI CONFINDUSTRIAScenari industriali n. 3, Giugno 20122.3 L’identikit delle imprese “vincenti” e “perdenti”Quali sono le caratteristiche strutturali delle imprese che si espandono e quali quelle delleimprese che invece si contraggono? Come cambiano nel tempo queste caratteristiche? Èpossibile individuare alcuni connotati strutturali che accomunano tra loro le imprese chenell’arco degli anni qui considerati si sono mosse nell’una o nell’altra direzione dimensionale?Per rispondere a queste domande è necessario mettere a punto una serie di indicatoriche prima di tutto descrivano il comportamento delle imprese esaminate dal punto di vistadei loro assetti strutturali (reali e, nel limite del possibile, finanziari) e che poi misurinoanche i risultati economici che da questi assetti sono influenzati.Il processo di espansione delle attività impone, specialmente quando si parte da livelli dimensionalimedio-piccoli, mutamenti radicali nel<strong>la</strong> struttura organizzativa dell’impresache vengono riflessi dall’artico<strong>la</strong>zione delle scritture contabili. Questo può essere verificatoincrociando i valori di ciascun indicatore di bi<strong>la</strong>ncio con <strong>la</strong> posizione dimensionaleraggiunta dalle imprese (e osservata attraverso le matrici di transizione); così per ciascunavariazione del<strong>la</strong> dimensione (verso l’alto o verso il basso) diventa disponibile una misuradel cambiamento che interessa una serie di indicatori che accompagna il processo di crescita(o di arretramento).Ovviamente il metro del<strong>la</strong> crescita rappresentato da una matrice di transizione è alquantorozzo, perché rileva soltanto spostamenti di sca<strong>la</strong> di una certa ampiezza, tali cioè da portareallo spostamento di un’impresa da una cel<strong>la</strong> a un’altra. In questo senso, è un metroche sottostima l’effettiva diffusione dei movimenti dimensionali 13 . Allo stesso tempo, gli indicatoriqui utilizzati (e rappresentati riportando nelle tabelle cel<strong>la</strong> per cel<strong>la</strong> le variazionipercentuali degli indicatori corrispondenti alle imprese che sono arrivate in quel<strong>la</strong> cel<strong>la</strong>)sono <strong>la</strong> media semplice delle variazioni dell’indicatore registrate per tutte le imprese chehanno raggiunto una data c<strong>la</strong>sse dimensionale 14 .13Questo limite è tanto più rilevante per gli intervalli dimensionali maggiori, in cui <strong>la</strong> distanza tra le soglie di ciascunac<strong>la</strong>sse di ampiezza tende ad aumentare; in questo <strong>la</strong>voro ciò è accentuato dal fatto che, per rispettare <strong>la</strong> riservatezzain presenza di una numerosità minima di alcune celle originarie, queste sono state accorpate.14Ciò comporta, specialmente dove <strong>la</strong> numerosità delle imprese appartenenti al<strong>la</strong> cel<strong>la</strong> è modesta, che il dato riportatopossa essere influenzato in misura rilevante da quello di qualche outlier. Va sottolineato che in questo caso tutte leindicazioni tratte dall’osservazione degli indicatori di seguito considerati vanno valutate al<strong>la</strong> luce delle differenze registrate,tra i due periodi esaminati, nel profilo stesso del<strong>la</strong> crescita; in partico<strong>la</strong>re, <strong>la</strong> crisi del triennio 2008-2010spinge verso il basso una quota maggiore di imprese, affol<strong>la</strong>ndo le celle a sinistra del<strong>la</strong> diagonale principale del<strong>la</strong> matricedi transizione. La numerosità delle osservazioni comprese nelle matrici riferite ai due periodi è perciò diversa,anche se rimane <strong>la</strong> stessa, periodo per periodo e cel<strong>la</strong> per cel<strong>la</strong>, nel confronto tra i dati re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> crescita e quellire<strong>la</strong>tivi alle variazioni degli indicatori di bi<strong>la</strong>ncio. Comunque, nel testo <strong>la</strong> valutazione dei dati ottenuti è per lo piùriferita agli anni fino al 2007, per evitare l’impatto che sugli indicatori di bi<strong>la</strong>ncio ha avuto <strong>la</strong> crisi, eccezionalmenteintensa e lunga; quando si manifestino differenze di qualche rilievo, coerentemente con quanto già visto per <strong>la</strong> so<strong>la</strong>crescita, l’analisi è integrata da una breve descrizione del fenomeno lungo l’intero periodo; per rendere più fluido iltesto le matrici corrispondenti all’intero periodo sono riportate nell’Appendice in fondo a questo capitolo.69

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