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torna strategica la - Confindustria

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Scenari industriali n. 3, Giugno 2012Centro Studi ConfinduStriadiminuzione delle iscrizioni. La riduzione dello stock di imprese è generalizzata ai diversicomparti.Come mostrato meglio più avanti (par. 2.1), <strong>la</strong> crisi ha accentuato un processo di selezionetra imprese che era già in atto nel sistema industriale italiano sin dal<strong>la</strong> seconda metà deglianni Novanta, da quando cioè l’entrata sui mercati internazionali delle economie emergentia basso costo del <strong>la</strong>voro ha spiazzato una parte delle produzioni a basso valore aggiuntosui mercati internazionali; e, soprattutto, da quando lo sforzo di riposizionamentodel sistema industriale verso l’alto ha comportato l’uscita dal mercato delle imprese chenon sono state in grado di gestire i cambiamenti necessari (sia a valle delle catene del valoreche nelle fasi collocate più a monte).Più import? Serve all’exportIl semplice aumento dell’import penetration non può essere considerato un indicatore di perditadi competitività: in un mondo caratterizzato da un incremento costante del grado diintegrazione delle economie, una maggiore incidenza delle importazioni sul<strong>la</strong> domandapuò riflettere le crescenti esigenze di input importati da parte delle imprese esportatrici, inun quadro di aumento delle vendite all’estero di queste ultime. La cartina di <strong>torna</strong>sole è costituitadall’andamento dei saldi commerciali normalizzati, cioè rapportati al<strong>la</strong> somma diexport e import. Ciò consente di verificare, in condizioni di economia aperta, se l’aumentodelle importazioni comporti un rischio di de-industrializzazione o derivi dal<strong>la</strong> dinamicacomplessiva dell’interscambio con l’estero.Per l’intera industria manifatturiera, <strong>la</strong> dinamica recente del saldo normalizzato fornisce unquadro rassicurante: mentre l’impattoimmediato del<strong>la</strong> crisi di fine 2008, cheGrafico 1.5L’anemica domanda interna italianabloccò il commercio internazionale, fu diaiuta i conti con l’esterofar crol<strong>la</strong>re il livello dell’indicatore, <strong>la</strong> (Italia, saldo normalizzato* manufatturiero, calco<strong>la</strong>to su datiripresa degli scambi globali l’ha riportatosu un valore che è superiore a quello 10,5a prezzi correnti)10medio del decennio precedente (Grafico9,51.5). Se ne deduce che, nonostante il persisteredi una flessione considerevole dei98,58livelli di attività complessivi, l’industria7,5manifatturiera italiana è riuscita nel76,5corso del 2011 a recuperare terreno sul1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011piano del<strong>la</strong> competitività rive<strong>la</strong>ta; e che, *(export-import)/(export +import)dunque, <strong>la</strong> maggiore penetrazione delleFonte: e<strong>la</strong>borazioni CSC su dati ICE.26

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