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torna strategica la - Confindustria

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Scenari industriali n. 3, Giugno 2012centro studi confindustriaQueste considerazioni hanno importanti implicazioni per <strong>la</strong> capacità innovativa del sistema produttivoitaliano:• è noto che in Italia, nonostante <strong>la</strong> quota delle imprese che svolgono attività innovativa non siainferiore a quel<strong>la</strong> dei principali paesi industrializzati, <strong>la</strong> spesa in R&S è bassa se confrontata conle risorse investite dai paesi con un simile livello di sviluppo economico. Una delle conseguenzeè che l’output innovativo, misurato con il numero di brevetti per abitante, è meno del<strong>la</strong> metà diquello del<strong>la</strong> Germania.• Nonostante <strong>la</strong> bassa intensità di R&S e i pochi brevetti riflettano in parte alcune caratteristiche dell’industriaitaliana che in passato hanno favorito <strong>la</strong> diffusione tecnologica e quindi <strong>la</strong> sua competitività,aumentare l’attività sistematica volta al<strong>la</strong> creazione di nuove conoscenze e al loro utilizzoè diventato imprescindibile per rafforzare i fattori competitivi del Paese, perché una volta raggiuntielevati livelli di reddito-pro capite e in gran parte colmato l’originario divario tecnologico con i paesileader, <strong>la</strong> crescita di un’economia dipende dal<strong>la</strong> sua capacità autonoma di innovare.• Per fare ciò occorre, da un <strong>la</strong>to, ripartire dai molti punti di forza di cui l’industria manifatturieraitaliana ancora dispone, soprattutto nei settori dell’automotive, dei macchinari e delle apparecchiature,e, dall’altro, affrontare le debolezze accumu<strong>la</strong>te nei settori dove l’innovazione è maggiormentelegata ai progressi del<strong>la</strong> conoscenza scientifica.5.1 <strong>la</strong> produzione di nuove conoscenze nei <strong>la</strong>boratori industrialiIn termini molto generali, l’attività innovativa può essere descritta come un processo che iniziacon una nuova idea, spesso legata a una scoperta scientifica o a un’invenzione tecnologica 1 , e terminacon l’introduzione di un nuovo processo o di un nuovo prodotto commerciale. La maggiorparte delle innovazioni non segue in realtà una sequenza lineare e ha luogo grazie alle moltepliciinterazioni tra nuove idee, invenzioni, prototipi tecnologici e domanda di mercato. Per valutarel’importanza dell’industria manifatturiera per l’innovazione, però, soprattutto a fini esplicativi,è utile seguire una rappresentazione lineare che parte con <strong>la</strong> ricerca scientifica e <strong>la</strong> produzionedi nuove idee, prosegue con <strong>la</strong> ricerca applicata e lo sviluppo di nuovi prodotti e processi e terminacon <strong>la</strong> loro commercializzazione o il loro utilizzo per fini economici.Per <strong>la</strong> produzione di nuove idee <strong>la</strong> ricerca di base o fondamentale, quel<strong>la</strong> cioè motivataprincipalmente dal<strong>la</strong> curiosità di scoprire e dal<strong>la</strong> sete di sapere degli scienziati e che hacome obiettivo principale l’avanzamento del<strong>la</strong> conoscenza, è partico<strong>la</strong>rmente importante.Questo è vero soprattutto nei settori basati sul<strong>la</strong> scienza, quelli cioè che devono <strong>la</strong> loro na-1Un’invenzione è una nuova idea applicata; mentre un’innovazione, che in genere arriva dopo, richiede che <strong>la</strong> novitàsia effettivamente commercializzata o utilizzata per <strong>la</strong> produzione di beni o servizi venduti sul mercato(Schumpeter, 1911).150

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