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torna strategica la - Confindustria

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CENTRO STUDI CONFINDUSTRIAScenari industriali n. 3, Giugno 2012Italia: il boom dei contratti di reteLa crisi che ha duramente colpito il sistema produttivo italiano ha anche imposto alleimprese <strong>la</strong> necessità di trovare nuovi modi di reagire, flessibili e coerenti con le dinamicheimposte dal<strong>la</strong> recessione all’economia mondiale. Ricerca, innovazione ed internazionalizzazionesono sicuramente alcuni dei modi più efficaci. Tuttavia, per imprese dipiccole o medie dimensioni, con risorse talvolta limitate, riuscire a investire in questotipo di progetti può risultare molto difficoltoso.Il contratto di rete, introdotto in Italia con l’art. 42 del<strong>la</strong> l. 122/2010, si configura come unapossibilità in più per le imprese, rispetto ai tradizionali meccanismi di aggregazione (fusionisocietarie, consorzi, ATI, joint-venture), di <strong>la</strong>vorare insieme su progetti ambiziosi, riuscendoa integrare due concetti egualmente rilevanti per <strong>la</strong> crescita imprenditoriale matra di loro apparentemente distanti: <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione su progetti condivisi e il mantenimentodell’autonomia. Mettendosi in rete, le imprese possono condividere risorse e bestpractice per un progetto comune, conservando tuttavia <strong>la</strong> loro indipendenza e autonomiasotto tutti gli altri aspetti dell’attività imprenditoriale.A distanza di poco tempo dal<strong>la</strong> sua introduzionenel panorama giuridiconazionale, si è registrato un crescenteItalia, toinvolgimento delle impreseitaliane in tale forma di col<strong>la</strong>borazione(Grafico A). Il numero dei contratti direte è aumentato in maniera considerevolearrivando a quota 333 (dati aggiornatida Unioncamere al 14 maggio2012), con 1.767 imprese coinvolte suquasi tutto il territorio nazionale (GraficoB).350300250200La moltiplicazione dei contratti di rete(Totale cumu<strong>la</strong>to di contratti)Fonte: e<strong>la</strong>borazioni CSC su dati Retimpresa.214Grafico A33315010076255060mar/lug-10 dic-10 giu-11 dic-11 mag-12La logica del contratto di rete rappresentaun salto culturale che punta ad avere un’aggregazione non solo numerico-quantitativa,ma anche più cosciente e ragionata intorno a un programma comune che facrescere insieme le aziende al<strong>la</strong>rgando i loro orizzonti di azione. La natura privatistica delcontratto permette di limitare notevolmente i problemi di natura gestionale e burocratica,nel<strong>la</strong> misura in cui costituisce una forma di aggregazione che evita il passaggio attraversoprovvedimenti legis<strong>la</strong>tivi e amministrativi. L’innovazione introdotta da questostrumento giuridico permette alle aggregazioni di acquisire una struttura definita, stabilee facilmente riconoscibile, vinco<strong>la</strong>ta solo all’oggetto del contratto e a quanto stipu<strong>la</strong>to.141

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