Scenari industriali n. 3, Giugno 2012CENTRO STUDI CONFINDUSTRIANegli ultimi anni il focus si è spostato dai modelli di produzione snel<strong>la</strong> e di qualità (peresempio il programma Sei Sigma, che prende il nome da una misura del<strong>la</strong> varianza dellecaratteristiche dei prodotti finiti e si pone l’obiettivo di minimizzare il numero di quelli difettosi)e di miglioramento continuo dei processi all’innovazione e allo sviluppo di nuoviprocessi nuovi clienti e nuovi mercati. In Giappone lo staff dei centri Kohsetsushi investefino a metà del proprio tempo in attività di ricerca applicata, spesso insieme a imprese locali,che partecipano attivamente con uno o più dipendenti, i quali acquisiscono così nuovecompetenze tecniche e di ricerca e possono trasferire direttamente le tecnologie all’internodelle imprese. Svolgono lo stesso ruolo gli istituti Fraunhofer tedeschi, pur non esclusivamente,ma per <strong>la</strong> maggior parte, a beneficio delle PMI.I centri utilizzano anche altri canali per trasferire competenze dall’università e dai <strong>la</strong>boratoridi ricerca alle PMI. Uno di essi è costituito dalle conoscenze del proprio staff di ricerca,in contatto continuo con <strong>la</strong> comunità scientifica, universitaria e privata, come nel caso giapponese.Un altro favorisce l’occupazione di <strong>la</strong>voratori con elevata istruzione: molti stati federalitedeschi cofinanziano l’assunzione da parte delle PMI di studenti che hannocompletato di recente un dottorato di ricerca, coprendo fino al 50% del costo per due anni.Simili incentivi sono in atto in Australia e Canada. Nel<strong>la</strong> Corea del Sud <strong>la</strong> Small and MediumBusiness Administration (SMBA), l’agenzia governativa di promozione delle PMI(non solo manifatturiere), rafforza il legame tra le PMI e le scuole secondarie tecniche e i collegeche preparano diplomati partico<strong>la</strong>rmente adatti alle loro esigenze.Si fa poi molto ricorso ai casi esemp<strong>la</strong>ri (case study), resi disponibili su Internet, come diffusionetrasparente del <strong>la</strong>voro svolto e incoraggiamento verso potenziali nuovi clienti. IMAS inglesi fanno attività di promozione sul territorio, anche attraverso <strong>la</strong> pubblicità televisiva.Molti enti hanno creato una serie di best practice, prendendo spunto dalle aziendedi successo, e rendono queste informazioni disponibili online; altri tengono corsi e fannocoaching su tematiche specifiche, come ad esempio l’efficienza energetica. Il MAS e il MEPamericano investono risorse per migliorare costantemente i propri servizi per facilitare <strong>la</strong>crescita e sviluppare nuovi strumenti. Il MEP ha introdotto un nuovo programma di training(Innovation Engineering Management System) che offre uno spazio online per sviluppareconoscenze e capacità di commercializzazione di nuove tecnologie, allo scopo dicreare un mercato nazionale delle innovazioni, che permetta alle PMI di pubblicizzare iloro prodotti innovativi e, tramite <strong>la</strong> costruzione di reti, di raggiungere una cliente<strong>la</strong> piùampia e ottenere assistenza da parte di esperti. Attualmente, una su cinque PMI che hannoutilizzato il servizio affermano di avere stabilito un contatto positivo con un investitore, uncompratore o un partner 59 .59Sito web: http://innovationsupplychain.com.136
CENTRO STUDI CONFINDUSTRIAScenari industriali n. 3, Giugno 2012L’approccio tedesco, invece, si differenzia da quello anglosassone in quanto è meno orientatoa intervenire direttamente a livello del<strong>la</strong> singo<strong>la</strong> azienda per sviluppare produttività,efficienza e capacità innovativa, ma pone maggiore enfasi nel dotare le PMI di strumentipropri, soprattutto tramite <strong>la</strong> costruzione di consorzi finalizzati al<strong>la</strong> R&S. Il focus è dunquequello di fornire incentivi a favore del<strong>la</strong> cooperazione tra PMI, università e altri centri diricerca attraverso quattro strumenti principali: il Programma centrale di innovazione (ZIM);il Programma di innovazione ERP; <strong>la</strong> ricerca collettiva; voucher per l’innovazione a favoredelle PMI 60 . Il budget dello ZIM, pari a 300 milioni di euro nel 2009, ha ricevuto un forte incremento(di 900 milioni per il 2009 e il 2010) all’interno del pacchetto di stimolo economicotedesco, ed è rimasto elevato (500 milioni nei piani del governo per il 2012). I fondi sono indirizzatiper <strong>la</strong> maggior parte a network di ricerca (73%) e alle imprese di piccole dimensioni(73% a quelle con meno di 50 dipendenti).I sostegni al<strong>la</strong> R&S specifici per le PMIIl programma Small Business Innovation Research (SBIR), avviato negli Stati Uniti nel 1982,offre lo stesso genere di servizi di finanziamento dello ZIM, con <strong>la</strong> differenza di essere orientatomaggiormente alle singole imprese. Nel 2009, il budget dello SBIR, insieme al programmaSmall Business Technology Transfer (SBTT), entrambi gestiti dal<strong>la</strong> Small BusinessAdministration (SBA), ha toccato i 2,4 miliardi di dol<strong>la</strong>ri complessivi. Entrambi i programmisi svolgono in tre fasi: nel<strong>la</strong> prima, un finanziamento fino a 150 mi<strong>la</strong> dol<strong>la</strong>ri viene assegnatoai progetti imprenditoriali di R&S più meritevoli, in base al valore scientifico, al<strong>la</strong> fattibilitàe al potenziale di commercializzazione; nel<strong>la</strong> seconda viene assegnata <strong>la</strong> tranche più consistentedi fondi, condizionatamente al buon andamento del<strong>la</strong> prima fase; <strong>la</strong> terza fase, quel<strong>la</strong>dell’eventuale commercializzazione del prodotto, è auto-finanziata dalle imprese stesse. Losviluppo di nuove tecnologie nelle PMI attraverso contratti di R&S ha un doppio scopo: stimo<strong>la</strong>rel’innovazione tecnologica e allo stesso tempo offrire alle agenzie governative soluzioninuove e efficienti. Il successo del programma SBIR statunitense ha creato numeroseimitazioni in altri paesi, tra cui Giappone, Australia, Gran Bretagna e O<strong>la</strong>nda.In Gran Bretagna <strong>la</strong> Small Business Research Initiative (SBRI), introdotta nel 2001, assegnaparte del budget del PP (circa l’11% nel 2007-2008) a contratti di R&S per le PMI. Dopo <strong>la</strong>sua riforma nel 2009, lo SBRI si concentra sul procurement pre-commerciale e suddivide ilfinanziamento in due fasi: una fase di studio di fattibilità (con finanziamento fino a 100.00060Lo ZIM si suddivide a sua volta in tre componenti: lo ZIM-KOOP offre sussidi a progetti di R&S tra PMI, possibilmentein associazione con università o centri di ricerca, come gli stessi istituti Fraunhofer e gli istituti Helmholtz;lo ZIM-SOLO offre contributi al<strong>la</strong> R&S di singole aziende; lo ZIM-NEMO offre sussidi ai manager di network diPMI innovative.137
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