Manuale procedure - fascicolo aziendale - Portale dell'innovazione

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12.07.2015 Views

MANUALE DELLE PROCEDURE – IL FASCICOLO AZIENDALEPag. 8/29‣ superficie seminabile, quale somma delle superfici aziendali decurtate lesuperfici “non seminabili”;‣ superficie con vincolo amministrativo per taluni premi seminativi;‣ superficie in contestazione (sovrapposizione di superfici, particelle nonidentificate, frazionamenti, accorpamenti) per le quali è necessaria una attivitàdi verifica e definizione da parte dell’AGEAComponente graficaSulla base dell’elenco delle particelle catastali indicate nel fascicolo alfanumerico, vienecostituito il limite dell’azienda, espresso come “aggregazione” dei poligoni catastali delleparticelle che compongono l’azienda stessa, visualizzati sullo sfondo dell’ortofoto piùrecente disponibile per il territorio oggetto della rappresentazione.E’ evidente che per le particelle con “superficie in contestazione” il limite proposto èsuscettibile di variazioni sulla base degli elementi documentali forniti dall’interessato esulla base delle attività di verifica e validazione svolte da AGEA.DefinizioniA chiarimento dei concetti sopra esposti vengono assunte le seguenti definizioni.Si definisce come superficie seminabile quella porzione di territorio destinata a:Seminativo:superfici che dalla consultazione a video evidenziano la seminabilità del terreno, cherappresenta una coltivazione in atto o l'esecuzione di lavorazioni meccaniche; questesuperfici devono risultare libere da vegetazione arbustiva naturale.Possono essere considerate seminabili anche quelle aree nelle quali siano presenti dellepiante sparse con una distribuzione inferiore alle 50 piante per ettaro (o frazioni di 50piante per porzioni inferiori, ad es. 5 piante/1000 mq).Coltivazioni arboree non specializzate (consociabili):oliveti, vigneti e frutteti, ecc., consociabili con seminativi. In termini generali una colturaviene classificata "consociabile" quando siano verificate le seguenti condizioni:- nei terreni con sesto di impianto regolare la distanza tra i filari (interfila) è superiore a 5metri e la distanza tra le chiome delle piante tra i filari è superiore a 3 metri al fine diconsentire la semina;- negli impianti a sesto irregolare quando la densità di piante per ettaro o frazioni ècompresa tra 100 e 400 piante per ettaro e la distanza media delle chiome siamaggiore di 3 metri.Si definisce come superficie seminabile con restrizioni quella porzione di territoriodestinata a:- pascoli permanenti (terreni esclusi dall'avvicendamento colturale e destinati in modopermanente a produzioni erbacee naturali).Si definisce come superficie non seminabile quella porzione di territorio destinata a:- usi non agricoli (ad esempio: calanchi, rocce affioranti, laghi, fiumi, fabbricati, strade,manufatti, ecc.);- colture forestali;

MANUALE DELLE PROCEDURE – IL FASCICOLO AZIENDALE- colture permanenti (ad esempio: colture arboree);In particolare la classificazione delle utilizzazioni del suolo riferita alla porzione nonseminabile è:Fabbricati:- insediamenti urbani residenziali e commerciali;- fabbricati agricoli e loro pertinenze (stalle, fienili, aie, giardini, orti, ecc.);- manufatti, capannoni, fabbriche, opifici;- parchi, impianti sportivi, parcheggi;- aree estrattive, cave, miniere e discariche;- strade, ferrovie e loro pertinenze solo se di larghezza superiore a 5 metri.Acquecorsi d'acqua (fiumi, torrenti, canali, ecc.) laghi, bacini artificiali, baie, lagune, ecc..Boschi:superfici con copertura vegetale arborea naturale e non (superfici forestali, ecc.).Incolti sterili:superfici con evidenti segni di non coltivabilità, come rocce affioranti, calanchi, frane,dirupi, aree denudate per erosione, spiagge, greti fluviali, ecc.Coltivazioni arboree specializzate (non consociabili):oliveti, vigneti, frutteti, ecc. specializzati, non consociabili con seminativi.Una coltura sarà classificata “specializzata” quando:• negli impianti a sesto regolare la distanza tra i filari (interfila) è inferiore a 5 m. oppurequando la distanza tra le chiome delle piante tra i filari è inferiore a 3 metri;• negli impianti a sesto irregolare la densità di piante per ettaro è superiore a 400 piante ocomunque la distanza media delle chiome sia inferiore a 3 metri.Nell’individuazione delle zone arborate le aree vengono delimitate sulla ipotetica linearappresentata dal piede dei tronchi e non dai limiti delle chiome, inoltre in prossimità deilimiti di boschi occorre tenere conto dell'eventuale ombra causata dalla proiezione dellechiome; la presenza di alberi disposti in fila, proprio sui confini degliappezzamenti/particelle non devono essere presi in considerazione.Le strade interpoderali, le case, le siepi, i fossi ed i canali all'interno delle particelle devonoessere delimitate solo se la loro superficie è superiore ai 100 metri quadrati.In particolare le strade vengono prese in considerazione solo se con larghezza maggioredi 5 metri.Pag. 9/29

MANUALE DELLE PROCEDURE – IL FASCICOLO AZIENDALE- colture permanenti (ad esempio: colture arboree);In particolare la classificazione delle utilizzazioni del suolo riferita alla porzione nonseminabile è:Fabbricati:- insediamenti urbani residenziali e commerciali;- fabbricati agricoli e loro pertinenze (stalle, fienili, aie, giardini, orti, ecc.);- manufatti, capannoni, fabbriche, opifici;- parchi, impianti sportivi, parcheggi;- aree estrattive, cave, miniere e discariche;- strade, ferrovie e loro pertinenze solo se di larghezza superiore a 5 metri.Acquecorsi d'acqua (fiumi, torrenti, canali, ecc.) laghi, bacini artificiali, baie, lagune, ecc..Boschi:superfici con copertura vegetale arborea naturale e non (superfici forestali, ecc.).Incolti sterili:superfici con evidenti segni di non coltivabilità, come rocce affioranti, calanchi, frane,dirupi, aree denudate per erosione, spiagge, greti fluviali, ecc.Coltivazioni arboree specializzate (non consociabili):oliveti, vigneti, frutteti, ecc. specializzati, non consociabili con seminativi.Una coltura sarà classificata “specializzata” quando:• negli impianti a sesto regolare la distanza tra i filari (interfila) è inferiore a 5 m. oppurequando la distanza tra le chiome delle piante tra i filari è inferiore a 3 metri;• negli impianti a sesto irregolare la densità di piante per ettaro è superiore a 400 piante ocomunque la distanza media delle chiome sia inferiore a 3 metri.Nell’individuazione delle zone arborate le aree vengono delimitate sulla ipotetica linearappresentata dal piede dei tronchi e non dai limiti delle chiome, inoltre in prossimità deilimiti di boschi occorre tenere conto dell'eventuale ombra causata dalla proiezione dellechiome; la presenza di alberi disposti in fila, proprio sui confini degliappezzamenti/particelle non devono essere presi in considerazione.Le strade interpoderali, le case, le siepi, i fossi ed i canali all'interno delle particelle devonoessere delimitate solo se la loro superficie è superiore ai 100 metri quadrati.In particolare le strade vengono prese in considerazione solo se con larghezza maggioredi 5 metri.Pag. 9/29

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