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Valutazione dello stato della pianificazione paesaggistica in Italia

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I.1 EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI PAESAGGIOIl term<strong>in</strong>e “paesaggio”, nelle l<strong>in</strong>gue neolat<strong>in</strong>e – Paysage (francese), Paesaggio (italiano), Paysaje(spagnolo) – e nelle l<strong>in</strong>gue germanico - anglosassoni – Landschaft (tedesco), Landschap (olandese),Landscape (<strong>in</strong>glese) – ha differenti significati (Scazzosi, 1999; D’Angelo, 2009). Secondo le stesse fonti, alsignificato del term<strong>in</strong>e è associato un tipo di approccio alla <strong>pianificazione</strong> che denota una determ<strong>in</strong>atatradizione storico-culturale: nei Paesi neolat<strong>in</strong>i paesaggio discende da “paese” (come luogo delcostruito) ed è anche “dip<strong>in</strong>to di paesaggio” mentre nei Paesi germanico - anglosassoni, il suosignificato viene da “terra” (come luogo <strong>della</strong> produzione o estensione del territorio abitato).Pare dunque che se non si def<strong>in</strong>isce il term<strong>in</strong>e “paesaggio”, potrebbe essere difficoltoso “giungere aduna teorizzazione esauriente e rigorosa, dalla quale deriv<strong>in</strong>o precise e verificabili <strong>in</strong>iziative concrete diapplicazione <strong>della</strong> teoria stessa, qualunque essa sia” (Romani, 1994).D’altra parte però, più si amplia il senso di un term<strong>in</strong>e e più si svuota la sua utilità operativa escientifica (Adamo, 2009) e del resto, approfondite <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i sul significato del term<strong>in</strong>e sono materia dispecifiche ricerche storiografiche e geografiche (Scazzosi, 1999).Soprattutto sembra <strong>in</strong>utile voler ridurre un term<strong>in</strong>e polisemico a un unico concetto (Baldeschi, 2011).Tuttavia, poiché la def<strong>in</strong>izione di strumenti applicativi dipende dal contesto che ne stabilisce gliobiettivi, si ritiene importante prendere <strong>in</strong> considerazione almeno una s<strong>in</strong>tesi delle accezioni relativeall’oggetto <strong>della</strong> tesi: a partire dalle fonti delle enciclopediche a quelle dalla letteratura, sarannoproposti alcuni approcci nozionistici reputati rilevanti.I.1.1 LA CULTURA DEL PAESAGGIO NELLE FONTI ENCICLOPEDICHENella l<strong>in</strong>gua lat<strong>in</strong>a il term<strong>in</strong>e paesaggio risulta completamente assente, tuttavia può essere tradottodall’italiano al lat<strong>in</strong>o 2 come “locus”, “loca” e “regio”.Locus, letteralmente è “luogo, località, regione, paese” e veniva utilizzato per <strong>in</strong>dicare un posto, unaposizione, una località o una localizzazione spaziale, mentre loca (plurale di locus) era <strong>in</strong>teso sia <strong>in</strong>senso geografico per <strong>in</strong>dicare una località o come s<strong>in</strong>onimo di regio (regione)” sia come “vista di paesi”o “aspetto di paese”. Per gli antichi Romani qu<strong>in</strong>di il “paesaggio”, come può essere <strong>in</strong>teso oggi, aveva<strong>in</strong>vece un senso concreto, di tipo geografico piuttosto che estetico.Invece, le ”bellezze del paesaggio”, <strong>in</strong> lat<strong>in</strong>o le “locorum amoenitas”, hanno significato letterale di“attrattive dei luoghi”.2 I term<strong>in</strong>i <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua lat<strong>in</strong>a nel presente paragrafo sono tradotti secondo le voci del Castiglioni - Mariotti Scevola (1994).8

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