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Valutazione dello stato della pianificazione paesaggistica in Italia

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Per certi aspetti <strong>in</strong>oltre il metodo comparativo è più appropriato al metodo statistico <strong>in</strong> quanto mentrequest’ultimo esam<strong>in</strong>a ogni condizione rilevante per parti, il primo comporta una approfonditaconoscenza dei casi rilevanti per l’analisi e i limiti dell’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e possono essere decisi per la specificaricerca (Rag<strong>in</strong>, 1987).Inf<strong>in</strong>e il metodo comparativo, oltre che costituire uno strumento conoscitivo e descrittivofondamentale, è uno strumento esplicativo <strong>in</strong> grado di esam<strong>in</strong>are le variazioni e le relazioni tra ifenomeni e tra le loro connessioni causali (Smelser, 1976), pertanto, poiché considerare la soladescrizione di casi di studio - pur <strong>in</strong>tensiva ma a se stante - non è sufficiente (Collier, 1993), sonoconsiderati casi di studio - fortemente connessi (Lijphart, 1971) - quali parti implicite <strong>della</strong> analisicomparativa.II.1.4 IL METODO COMPARATIVO IN RELAZIONE ALLO STUDIO DELLAPIANIFICAZIONE PAESAGGISTICAUn aspetto fondamentale <strong>dello</strong> studio comparativo è che esso procede contemporaneamente su duelivelli, tra sistemi e all’<strong>in</strong>terno di ogni sistema (Przeworski e Teune, 1970) per cui la comparazione puòandare dal particolare, ovvero <strong>in</strong>dagare le caratteristiche del s<strong>in</strong>golo caso, al generale ottenendo ilconfronto delle caratteristiche di tutti i casi opportuni, forme <strong>dello</strong> stesso fenomeno (Tilly, 1983).Pertanto, nell’affrontare l’esame delle differenze e delle similitud<strong>in</strong>i tra vari casi di studio <strong>in</strong> unas<strong>in</strong>gola e coerente struttura, secondo Rag<strong>in</strong> (1987) sarebbe auspicabile che la strategia di ricerca, oltre atener conto sia di fattori strutturali sia di fattori che riflettono processi storici, fosse capace di:• esam<strong>in</strong>are un gran numero di casi;• produrre spiegazioni s<strong>in</strong>tetiche (se si vuole);• <strong>in</strong>dagare i casi sia nella loro globalità che per parti;• valutare spiegazioni concorrenti.Per quanto detto sopra si sceglie di predisporre “un sistema generalizzato di concetti” (Smelser, 1976)rendendo <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i più generali e “contemporaneamente più astratti e più completi” (Smelser, 1976) iparametri che “hanno caratteristiche evidentemente uniche” (Przeworski e Teune, 1970).Si tratta di una struttura costituita da argomenti specifici estrapolati per regione, e pertanto di un“mo<strong>dello</strong> di riferimenti” o “mo<strong>dello</strong> concettuale” ovvero “un <strong>in</strong>sieme di def<strong>in</strong>izioni più o menocorrelate” (Zetterberg, 1954) per cui la comparazione avviene secondo un procedimento logico(Morl<strong>in</strong>o, 2005).75

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