12.07.2015 Views

Valutazione dello stato della pianificazione paesaggistica in Italia

Valutazione dello stato della pianificazione paesaggistica in Italia

Valutazione dello stato della pianificazione paesaggistica in Italia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Nel XIX secolo l’analisi comparativa si diffonde nel campo delle scienze politiche e sociali attraversostudi sistematici che necessitano un confronto tra i processi sia su base spaziale sia temporale con loscopo, non solo di poter analizzare un particolare caso <strong>in</strong> prospettiva, ma anche di identificare causeed effetti (Tilly, 1983). Infatti, l’analisi comparativa è molto utilizzata:• nelle scienze politiche, con un’ampia accezione del concetto che fa riferimento a discipl<strong>in</strong>e qualil’analisi statistica, la ricerca sperimentale e gli studi storici (Tilly, 1983; Collier, 1993));• nelle scienze sociali, riferendosi prevalentemente a problematiche metodologiche derivantidall’analisi sistematica per un piccolo numero di casi storici o “small N” (Collier, 1993).In particolare tra gli ultimi anni ’60 e i primi anni ’70 è stata prodotta una notevole letteraturasull’argomento che ha stabilito sia norme e procedure nella ricerca riferita agli “small N”, sia strategiealternative e alcuni fondamenti per gli studi successivi.L’analisi comparativa è stata def<strong>in</strong>ita:• tra i metodi pr<strong>in</strong>cipali per stabilire proposizioni empiriche generali attraverso l’analisi sistematicadi un piccolo numero di casi o “small N analysis” (Lijphart, 1971);• uno strumento fondamentale per l’analisi che enfatizza il potere descrittivo e ha un ruolofondamentale nella formazione dei concetti focalizzando l’attenzione sulle similitud<strong>in</strong>i e icontrasti più rilevanti (Collier, 1993);• un <strong>in</strong>sieme di procedure per testare <strong>in</strong> modo sistematico le ipotesi sulle connessioni causali trafenomeni e, qu<strong>in</strong>di, confermarle o trascurarle (Caramani, 2008).Il metodo comparativo per def<strong>in</strong>izione (Mill, 1882) - o metodo comparativo <strong>in</strong> senso stretto (Caramani,2008) – oltre a comportare tipicamente un numero “N limitato” di casi - i quali sottendono molteproprietà/variabili dovute a relazioni e fenomeni complessi generalmente riferibili a macro livelli qualisocietà, sistemi politici, regioni, aziende ecc. (Berg-Schlosser, 2004; Tilly, 1983; Lijphart, 1971) ècaratterizzato:• dalla sua dipendenza dai primi “tre canoni” def<strong>in</strong>iti da Mill (il “Metodo <strong>della</strong> concordanza”, il“Metodo <strong>della</strong> differenza” e il “Metodo dei residui”) e dall’algebra booleana che - nel confrontotra casi di studio – sono applicati alla valutazione di aspetti qualitativi piuttosto quantitativi;• dalla esplicazione <strong>della</strong> causalità sulla base di condizioni necessarie e sufficienti;• dalla struttura o dalla natura comb<strong>in</strong>atoria tra le variabili <strong>in</strong>dipendenti dei modelli esplicativi.73

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!