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Valutazione dello stato della pianificazione paesaggistica in Italia

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Il Codice Urbani, tuttavia, non entra nel merito delle procedure di approvazione dei piani per ilpaesaggio per le quali le <strong>in</strong>dicazioni di maggior dettaglio sono contenute nella normativa regionale.Generalmente tali norme creano l’opportunità di partecipare all’iter del piano prevedendo perchiunque di poter presentare osservazioni, se non prima dell’adozione del piano, certamente tral’adozione e la approvazione 127 .Un'altra parte importante nell’iter del piano è il processo decisionale. Tra i compiti <strong>della</strong> <strong>pianificazione</strong><strong>in</strong>fatti c’è “quello di consentire che la determ<strong>in</strong>azione degli obiettivi sia compiuta dai soggetti<strong>in</strong>teressati, con procedure certe e trasparenti, e sia tradotta nelle scelte operative <strong>in</strong> modo verificabilesia a priori […] che a posteriori. E’ nella capacità di def<strong>in</strong>ire un siffatto metodo e meccanismo che sta lagaranzia di base di un soddisfacente rapporto tra l’apparato tecnico <strong>della</strong> <strong>pianificazione</strong> e larappresentanza <strong>della</strong> società”.Da queste parole di Edoardo Salzano (2002) si ev<strong>in</strong>cono alcune problematiche concernenti lapartecipazione nel piano:• la necessità <strong>della</strong> partecipazione per il raggiungimento degli obiettivi;• la certezza e la trasparenza delle procedure;• la verificabilità dell’effettiva <strong>in</strong>fluenza nelle scelte di piano a priori e a posteriori;• la necessità di def<strong>in</strong>ire un metodo aff<strong>in</strong>ché sia proficuo il rapporto tra parte tecnica e partesociale.Attualmente la risoluzione di un problema durante le fasi di <strong>pianificazione</strong> si rifà a modelli applicatial processo decisionale generico.Le fasi del “mo<strong>dello</strong> razionale” sono costituite dalla def<strong>in</strong>izione di (Alexander, 1997):• diagnosi del problema;• obiettivi e scopi;• analisi dell’ambiente e identificazione di risorse rilevanti e costrizioni;• soluzioni, strategie o corsi d’azione alternativi;• valutare alla luce dei criteri, <strong>in</strong> funzione dei f<strong>in</strong>i.Secondo lo stesso autore tuttavia <strong>in</strong> tale mo<strong>dello</strong> “la parte comunicativa e <strong>in</strong>terattiva <strong>della</strong> formazionedelle decisioni è trascurata”, pertanto il suo utilizzo nella <strong>pianificazione</strong> partecipativa non sarebbeauspicabile o quanto meno occorrerebbe <strong>in</strong>tegrare con altre metodologie.127Per il piano paesaggistico <strong>della</strong> Regione Sardegna, l’art. 11 <strong>della</strong> L.R. 45/89 con le modifiche apportate dallaL.R. 8/2004, le osservazioni possono essere presentate tra la proposta di piano e l’adozione.51

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