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Valutazione dello stato della pianificazione paesaggistica in Italia

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I.3.2 I PIANI PAESISTICILa prima forma di <strong>pianificazione</strong> del paesaggio <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> si configura con il Piano Territoriale Paesistico(PTP) previsto dalla L. 1497/39 100 e maggiormente dettagliato dal suo Regolamento applicativo 101 .Anche per il PTP come per il PTR le competenze sono state trasferite alle regioni a statuto ord<strong>in</strong>ariotramite il DPR 15 gennaio 1972, n. 8 102 . Le regioni autonome seguono <strong>in</strong>vece altre norme, <strong>in</strong> particolare<strong>in</strong> Sardegna, nel 1975 sono trasferite le competenze per la redazione e l'approvazione dei pianiterritoriali paesistici – che saranno poi ampliate nel 1979 103 – e nel 1977 la Regione Sardegna affidaall’Assessorato <strong>della</strong> Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport lecompetenze <strong>in</strong> materia di tutela delle bellezze naturali. Nei piani territoriali paesistici sono previste 104 :• l’<strong>in</strong>dividuazione di zone di rispetto con il rapporto fra aree libere e aree fabbricabili per ciascuna;• le norme per i diversi tipi di costruzione e la regolamentazione <strong>della</strong> distribuzione edell’all<strong>in</strong>eamento dei fabbricati;• le disposizioni per la scelta e distribuzione <strong>della</strong> vegetazione.Ma il primo istituto del piano paesistico non ebbe molto seguito, probabilmente perché non costituivaun obbligo di legge ma una possibilità data dalla norma. I pochi esempi di piani paesistici redatti perle aree v<strong>in</strong>colate ai sensi <strong>della</strong> L. 1497/39, sono costituiti dal Piano paesistico dell’Isola di Procida del1971, dal Piano Paesaggistico del Comune di Cortaccia, dove nel 1977 fu adottato il primo pianopaesaggistico <strong>della</strong> Prov<strong>in</strong>cia di Bolzano, e il Piano Territoriale Paesistico “Molentargius – MonteUrp<strong>in</strong>u” del 1979. Altri non sono mai giunti a compimento, altri ancora sono stati approvati,concludendo l’iter <strong>in</strong>iziato ai sensi <strong>della</strong> legge del ’39, con strumenti normativi subentratisuccessivamente.Negli anni ‘80 si accende anche <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> il dibattito sulla “questione ambientale” stimolato dalla presadi coscienza <strong>della</strong> perdita di naturalità del territorio dovuta sostanzialmente alla <strong>in</strong>dustrializzazione ealla urbanizzazione messe <strong>in</strong> atto pesantemente con scarse valutazioni o con conseguenze consideratetrascurabili. In particolare nel 1985 la Legge n° 431 “Legge Galasso” 105 dispone la redazione di "pianipaesistici" o di "piani urbanistico territoriali con specifica considerazione dei valori paesistici eambientali” con differenti premesse concettuali rispetto al piano <strong>della</strong> L. 1497/39 che doveva100Art. 5.101R.D. 1357/1940 (artt. 23-27).102Ultimo capoverso dell’art. 1 del DPR del 15/01/1972, n. 8 “Il trasferimento predetto riguarda altresì la redazione el'approvazione dei piani territoriali paesistici di cui all'art. 5 <strong>della</strong> legge 29 giugno 1939, n. 1497”.103Art. 57 del DPR 19 giugno 1979, n. 348.104Art. 5 del DPR 348/1979.105Art. 1-bis <strong>della</strong> L. 431/1985.45

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