12.07.2015 Views

Valutazione dello stato della pianificazione paesaggistica in Italia

Valutazione dello stato della pianificazione paesaggistica in Italia

Valutazione dello stato della pianificazione paesaggistica in Italia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

programmi e politiche nazionali e <strong>in</strong>ternazionali, fiscali, f<strong>in</strong>anziarie e di sensibilizzazione. La Strategiacerca di <strong>in</strong>trodurre le considerazioni concernenti la diversità biologica e <strong>paesaggistica</strong> <strong>in</strong> tutti i settorisociali ed economici, provando a <strong>in</strong>tegrarli con i settori chiave dell’ambiente naturale (<strong>pianificazione</strong>urbana e rurale, agricoltura e silvicoltura, caccia e pesca, politiche strutturali regionali, trasporti,turismo e tempo libero, gestione delle acque, energia e <strong>in</strong>dustria, difesa), e co<strong>in</strong>volgendo i pr<strong>in</strong>cipaliattori (autorità locali, regionali e nazionali, ONG, le comunità, gli attori forti e deboli).I.2.3.2 POLITICHE PER UN CORRETTO SVILUPPO TERRITORIALETra le politiche per un corretto sviluppo territoriale c’è la “Carta Europea dell’Assetto del Territorio”adottata dalla Conferenza Europea dei M<strong>in</strong>istri responsabili dell’Assetto del Territorio (ConférenceEuropéenne des M<strong>in</strong>istres rsponsables de l’Amenagement du Territoire - CEMAT) . Prodotta a Torremol<strong>in</strong>os,l’omonima carta del 1983 afferma che ”l’assetto del territorio è l’espressione spaziale delle politicheeconomica, sociale, culturale ed ecologica di qualsiasi società” 9 e def<strong>in</strong>isce i seguenti pr<strong>in</strong>cipi per la<strong>pianificazione</strong> regionale delle aree rurali, urbane, di frontiera, di montagna, delle zone costiere e delleisole:• lo sviluppo socio-economico equilibrato delle regioni;• il miglioramento <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita;• la gestione responsabile delle risorse naturali e la protezione dell’ambiente;• l’utilizzazione razionale del territorio.Anche lo “Schema di Sviluppo <strong>dello</strong> Spazio Europeo (SSSE)”, redatto a Postdam tra il 10 e l’11 maggio1999 dagli Stati membri <strong>in</strong> collaborazione con la Commissione Europea, è rivolto al conseguimento dicomuni obiettivi di sviluppo e cooperazione territoriale. A tal f<strong>in</strong>e esso traccia direttive chiare edestremamente precise, anche se non v<strong>in</strong>colanti, per le politiche territoriali degli Stati membri e perquelle settoriali dell’Unione Europea.I “Pr<strong>in</strong>cipi direttivi per lo sviluppo territoriale duraturo del cont<strong>in</strong>ente europeo” def<strong>in</strong>iti dalla CEMATprendono spunto da un gran numero di documenti del Consiglio d’Europa. La Conferenza, riunitasi adHanover il 7 e l’8 settembre 2000, ha stabilito dieci pr<strong>in</strong>cipi <strong>in</strong> particolare:1. Promozione <strong>della</strong> coesione territoriale mediante uno sviluppo socioeconomico equilibrato e ilmiglioramento <strong>della</strong> competitività.2. Promozione degli impulsi di sviluppo generati dalle funzioni urbane e miglioramento dellerelazioni città-campagna.9Raccomandazione 72 (2000) del Congresso dei Poteri Locali e Regionali d’Europa.25

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!