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Valutazione dello stato della pianificazione paesaggistica in Italia

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MARCHEa) Pianificazione <strong>paesaggistica</strong> e territorialePPARIl Piano Paesistico Ambientale Regionale (PPAR), ai sensi <strong>della</strong> L. 431/85, è <strong>stato</strong> approvato nel 1989.PPRNel 2010 la Regione Marche ha ufficialmente avviato il processo di adeguamento del PPAR vigenterispetto al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e alla Convenzione Europea per il paesaggio.Il PPAR <strong>in</strong> aggiornamento è chiamanto anche Piano Paesistico Regionale (PPR), attualmente <strong>in</strong> corsodi predisposizione, va <strong>in</strong>teso come variante al PPAR vigente quale adeguamento al Codice Urbani ealla Convenzione del Paesaggio.PITIl Piano di Inquadramento Territoriale (PIT) è approvato nel 2000.b) Suddivisione del territorioPPARIl PARR vigente dist<strong>in</strong>gue <strong>in</strong> 69 “Sottosistemi territoriali” classificati <strong>in</strong>• aree A (eccezionali)• aree B (rilevanti)• aree C (espressione <strong>della</strong> qualità diffusa del paesaggio regionale)• aree D (non <strong>in</strong>cluse nelle precedenti)• aree V (alta percettività visuale rispetto dalle vie di comunicazione).PPRNel PPR <strong>in</strong> elaborazione il territorio regionale è suddiviso <strong>in</strong> 7 Macro ambiti e 21 Ambiti. Il Macroambito rappresenta una macrostruttura di riferimento per gli Ambiti: <strong>in</strong>fatti si ipotizza che ogniambito di paesaggio possa essere meglio def<strong>in</strong>ito a partire dal riconoscimento di un contesto piùampio contribuendo a def<strong>in</strong>irne il significato. Qu<strong>in</strong>di gli Ambiti costituiscono partizioni dei Macroambiti <strong>in</strong>tesi come ”contenitori” piuttosto ampi, riconoscibili per una morfologia prevalente, per lerelazioni territoriali, i rapporti visuali, per un processo di identificazione delle popolazioni <strong>in</strong>sediatecon quei luoghi.c) Stato dell'arte <strong>della</strong> <strong>pianificazione</strong> regionaleIl PPAR è:• istituito nel 1987;• approvato nel 1989;• prodotto a partire dalla elaborazione <strong>della</strong> variante per l'adeguamento alle nuove norme sulpaesaggio come nuovo PPR;• <strong>in</strong>tegrato dal PIT.Nel 2007 sono stati emessi gli “Indirizzi per la verifica e l’adeguamento del Piano PaesisticoAmbientale Regionale al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio ed alla Convenzione Europea".A febbraio 2010 è <strong>stato</strong> deliberato il Documento prelim<strong>in</strong>are di "Verifica e adeguamento del PianoPaesistico Ambientale Regionale al Codice di beni culturali e del paesaggio e alla ConvenzioneEuropea del Paesaggio" f<strong>in</strong>alizzato alla redazione del PPR.d) Rapporto tra il piano regionale e gli strumenti a scala localeAi livelli urbanistico comunale, <strong>in</strong>tercomunale e delle Comunità Montane deve essere attuato iltrasferimento cartografico (a scala di maggior dettaglio) su carta tecnica regionale 1:10.000 delleprevisioni <strong>in</strong> esso contenute relativamente al proprio territorio comunale mediante:• la precisazione e l’approfondimento di dettaglio delle conoscenze paesistico-ambientali,• la riformulazione o l’adeguamento <strong>della</strong> strumentazione urbanistica• la def<strong>in</strong>izione operativa dei progetti d’<strong>in</strong>tervento.243

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