Valutazione dello stato della pianificazione paesaggistica in Italia

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f) Leggi regionali per il governo del territorioLeggeDCR 16 giugno 2009, n. 32DPGR 9 febbraio 2007, n. 5/RTitolo“Implementazione del piano di indirizzo territoriale (PIT) per la disciplinapaesaggistica. Articolo 143 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codicedei beni culturali e del paesaggio ai sensi dell'articolo 10 della L. 6 luglio 2002, n.137) e articolo 33 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governodel territorio). Adozione.”"Regolamento di attuazione del Titolo IV, capo III (Il territorio rurale), dellalegge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio)"DPGR 9 febbraio 2007, n. 4/R Regolamento di attuazione dell’articolo 11, comma 5, della legge regionale 3gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio) in materia di valutazioneintegrata.DPGR 9 febbraio 2007, n. 3/R Regolamento di attuazione delle disposizioni del Titolo V della legge regionale 3gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio).DPGR 9 febbraio 2007, n. 2/R "Regolamento di attuazione dell’articolo 37, comma 3, della legge regionale 3gennaio 2005 n. 1 (Norme per il governo del territorio) - Disposizioni per latutela e valorizzazione degli insediamenti."DPGR 1 agosto 2006, n. 39/R “Regolamento di attuazione degli articoli 19 e 20 legge regionale 3 gennaio 2005,n. 1 (Norme per il governo del territorio). Istituzione del garante dellacomunicazione e disciplina delle funzioni”L.R. 3 gennaio 2005, n. 1 "Norme per il governo del territorio"L.R. 1 dicembre 1998, n. 88 "Attribuzione agli Enti locali e disciplina generale delle funzioni amministrativee dei compiti in materia di urbanistica e pianificazione territoriale, protezionedella natura e dell’ambiente, tutela dell’ambiente dagli inquinamenti e gestionedei rifiuti, risorse idriche e difesa del suolo, energia e risorse geotermiche, operepubbliche, viabilità e trasporti conferite alla Regione dal D.Lgs. 31 marzo 1998, n.112"DCR 8 marzo 1995, n. 240 “Delibera C.R. n. 296 del 19-7-1988 relativa alla formazione dei piani urbanisticoterritorialicon specifica considerazione dei valori paesaggistici ed ambientali.Modifica (modificata con Del.C.R.240 del 8-3-95 già pubblicata sul B.U. del 30-8-1995, n.56 - parte prima)”L.R. 11 aprile 1995, n. 49 "Norme sui parchi, le riserve naturali e le aree naturali protette di interesselocale"L.R. 16 gennaio 1995, n. 5 "Norme per il governo del territorio"L.R. 14 aprile 1990, n. 46 "LR 26-1-1990 n. 4 - Modifiche ed integrazioni alle LLRR 74/84 e 52/82 contenutipaesaggistici ed ambientali della pianificazione urbanistica. Norme transitorie"L.R. 26 Gennaio 1990, n. 4 "Modifiche ed integrazioni alle LL.RR. 74/84 e 52/82. Contenuti paesistici edambientali della pianificazione urbanistica."L.R. 31 Dicembre 1984, n. 74 "Norme urbanistiche integrative"L.R. 29 Giugno 1982, N.52 "Norme per la formazione del sistema delle aree protette dei parchi e delleriserve naturali in Toscana"g) PartecipazioneLa partecipazione dei cittadini ad ogni fase del procedimento di formazione e di approvazione deglistrumenti di pianificazione e governo del territorio è assicurata attraverso la figura del Garante dellacomunicazione del PIT: i cittadini singoli o associati possono accedere al processo partecipativoattraverso la sezione ad esso dedicata all'interno delle pagine del Garante oltre che accedere dalsegnaposto localizzato su Google Maps all’ambito e al relativo quadro conoscitivo (raccoglie sia icaratteri strutturali che i valori del paesaggio espressi).Infine è stata effettuata un'indagine a campione (5000 persone) sul soddisfacimento rispetto allavivibilità del territorio (parametri: sistema paesaggio, sistema qualità urbana, sistema infrastrutture,informazione e partecipazione).La concertazione avviene tra realtà istituzionali, politiche e tecniche presenti sul territorio ma anchecon un forte coinvolgimento dei cittadini utilizzando anche i più innovativi strumenti dipartecipazione.239
Inoltre le istituzioni toscane hanno il compito di rafforzare i principi di governance cooperativa,puntando a livelli di maggiore efficacia programmatica e attuativa.h) VAS e altre valutazioniIl Piano paesaggistico del PIT non è stato redatto con VAS in quanto non è ancora approvata la leggeregionale in materia.Tuttavia ambito per ambito sono esplicitati i valori naturalistici, storico-culturali, estetico-percettivi eper ognuno di essi vengono individuati obiettivi di qualità paesaggistica generali indicando lerispettive azioni prioritarie che spettano alla pianificazione provinciale e comunale per la loroattuazione. Sono reperibili linee guida per la analisi e la valutazione di opere inerenti:• Strade e paesaggi della Toscana• Le trasformazioni territoriali e insediative in Toscana.i) Fontihttp://www.regione.toscana.it/regione/export/RT/sito-RT/Contenuti/sezioni/azione_governo/piano_indirizzo_territoriale/visualizza_asset.html_357145755.html240
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Università degli Studi di Cagliari
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III.2 Analisi di piani paesaggistic
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soddisfacimento di tali requisiti n
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PARTE ISTATO DELL’ARTE SULLA PIAN
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I.1 EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI PAES
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limitare le trasformazioni del paes
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Invece, l’interpretazione secondo
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I.2.1.3 CONVENZIONE DI GRANADALa Co
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Sono stati riconosciuti e riportati
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La Carta in particolare riconosce c
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3. Promozione di condizioni di acce
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Tornando ai dispositivi di tutela p
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competenza legislativa concorrente
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come la Sardegna hanno invece norme
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monumenti architettonici a quelli d
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I.2.5 IL CODICE URBANIIl Decreto Le
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• tengono conto degli esiti prodo
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A settembre 2006 86 , la Regione Sa
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iguardare le località di cui agli
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• individuare linee di sviluppo u
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I.4 L’INNOVAZIONE RECENTE NELLA P
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In tempi recenti a livello europeo
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Eccettuati i piani e i programmi ch
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I.5 PROBLEMATICHE APERTE NELLA PIAN
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di Firenze, di Cracovia, del paesag
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luce di quanto evidenziato, occorre
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Un’altra novità è la richiesta
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PARTE IIANALISI COMPARATIVA DELLE E
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4. politiche da definire sia per il
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• Qualità biologica;• Qualità
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A titolo esemplificativo, facendo r
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Tuttavia, sebbene tale metodo secon
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Secondo il metodo tradizionale (Mil
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II.3 COMPARAZIONIII.3.1 PRIMA COMPA
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Generazione Nome strumento Concetti
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- il Piano Territoriale Paesistico
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Ad aprile 2004 la Giunta Regionale
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. Modello sul ruolo dei piani paesa
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Nel 14% dei casi (Lombardia, Emilia
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c. Modello su VAS, metodologie di v
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L’analisi ha messo in evidenza ch
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PARTE IIIL’INNOVAZIONE METODOLOGI
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III.1 VALUTAZIONE DEI RISULTATI DEL
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e. Modello sulla comparazione final
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• i criteri per la valutazione de
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La scheda di ognuno dei suddetti in
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• Carte di copertura del suolo;
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igida, ma mira semplicemente a basa
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9. Favorire l'agricoltura di qualit
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• panoramicità (presenza di perc
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Le Unità di paesaggio costituiscon
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Stralcio del PTR della Regione Emil
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• Paesaggi a dominante fisico-nat
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• garantire la protezione, la ges
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III.2.5 PIANO PAESAGGISTICO TERRITO
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• i caratteri ambientali ed ecosi
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A0-individuazione e perimetrazione
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CONFRONTO TRA IL CASO DI STUDIO DEL
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delle risorse umane, delle capacit
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III.3 ANALISI CRITICA DEI RISULTATI
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• la valorizzazione dei paesaggi
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per la pianificazione detti “prog
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Esso costituisce uno strumento desc
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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI E BIBLIOG
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• Porena F., 1892, Il ”paesaggi
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APPENDICE ALA TUTELA E LA PIANIFICA
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salvaguardia degli ambienti natural
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Sono previsti inoltre sussidi stata
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• il Consiglio Nazionale dei Beni
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Lo stesso NIAH, dal 2003, ha anche
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Le suddette leggi per la pianificaz
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PAESI BASSIStruttura amministrativa
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