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Valutazione dello stato della pianificazione paesaggistica in Italia

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I.2.2 LA CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIOLa Convenzione Europea opera una svolta concettuale sull’accezione del paesaggio.Il 20 ottobre 2000 si è svolta a Firenze, tra gli stati membri del Consiglio d’Europa, una conferenza sulpaesaggio a conclusione <strong>della</strong> quale è stata stabilita la “Convenzione Europea del Paesaggio” (diseguito semplicemente Convenzione o CEP) di cui anche l’<strong>Italia</strong> è firmataria.L’entrata <strong>in</strong> vigore <strong>della</strong> Convenzione <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> è avvenuta il 1° settembre 2006 6 a seguito del deposito<strong>dello</strong> strumento di ratifica presso il Consiglio d’Europa.La Convenzione è un Trattato <strong>in</strong>ternazionale v<strong>in</strong>colante per gli Stati che aderiscono.Nel Preambolo <strong>della</strong> CEP, oltre ad essere <strong>in</strong>dicati i testi giuridici esistenti a livello <strong>in</strong>ternazionale –esposti come premessa nel paragrafo precedente – si riconosce l’<strong>in</strong>tento di <strong>in</strong>tegrare paesaggio esviluppo sostenibile: riconoscendo, <strong>in</strong>fatti, il paesaggio come “risorsa favorevole all’attivitàeconomica” esso può partecipare allo sviluppo sostenibile “fondato su un rapporto equilibrato, tra ibisogni sociali, l’attività economica e l’ambiente” come vuole il Rapporto Bruntland. 7Secondo la def<strong>in</strong>izione proposta (art. 1) il paesaggio “designa una determ<strong>in</strong>ata parte di territorio, cosìcome è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani edalle loro <strong>in</strong>terrelazioni”.La CEP, <strong>in</strong>fatti, contiene una nuova concezione omnicomprensiva (art. 2) di cosa s’<strong>in</strong>tenda perpaesaggio il quale può essere tutto il territorio e qu<strong>in</strong>di riguarda gli spazi naturali, rurali, urbani eperiurbani, le acque <strong>in</strong>terne e mar<strong>in</strong>e, e i paesaggi terrestri.Da rimarcare che sono paesaggi sia quelli degradati sia quelli <strong>della</strong> vita quotidiana esattamente come ipaesaggi che sono considerati eccezionali e richiederanno un’attenzione differenziata attraversopolitiche paesaggistiche e strumenti di <strong>in</strong>tervento volti rispettivamente, alla gestione, alla<strong>pianificazione</strong> e alla protezione (art. 5, comma b e art. 6 comma d) <strong>in</strong> una prospettiva di svilupposostenibile.Infatti “sul piano pratico, tutto il territorio è paesaggio” pertanto non deve essere tutelato con la stessa<strong>in</strong>tensità e modalità (Priore, 2007, 2009).In estrema s<strong>in</strong>tesi le popolazioni <strong>in</strong>dividuano i paesaggi <strong>in</strong> ogni parte del proprio territorio (Sorace,2007) sulla base dei valori specifici che sono loro attribuiti, li analizzano, li valutano, stabiliscono gliobiettivi di qualità <strong>paesaggistica</strong> (art. 6) e gli danno riconoscimento giuridico (art. 5).6Legge 9 gennaio 2006, n.14.7Nel Rapporto Brundtland del 1987 <strong>della</strong> Commissione delle Nazioni Unite “lo sviluppo che è <strong>in</strong> grado di soddisfare i bisogni<strong>della</strong> generazione presente, senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri”,(26/05/2011).22

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