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Valutazione dello stato della pianificazione paesaggistica in Italia

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I.2.1.16 CARTA DEL PAESAGGIO MEDITERRANEONota anche come Carta di Siviglia, nasce dall’<strong>in</strong>iziativa delle Regioni Andalusia, Languedoc-Roussillon e Veneto per la realizzazione di una carta del Paesaggio Mediterraneo, che ha portato allapresentazione di un progetto a Siviglia il 4 giugno 1992.Le Regioni Andalusia, Languedoc-Roussillon e Toscana (prov<strong>in</strong>cia di Siena) – <strong>in</strong> sostituzione delVeneto – portano avanti l’obiettivo <strong>della</strong> realizzazione di una maggiore coesione tra i Paesi europei:l’<strong>in</strong>tento è def<strong>in</strong>ire obiettivi e azioni per una politica di conservazione e di gestione del paesaggionell'area mediterranea, proseguendo l’attività e l’approfondimento dei temi portati alla TerzaConferenza delle Regioni Mediterranee (Taorm<strong>in</strong>a, 5-7 aprile 1993) e al Primo CongressoInternazionale sul Paesaggio Mediterraneo (Montpellier, giugno 1993) nel corso del quale è statapresentata la stesura f<strong>in</strong>ale dalla Carta successivamente approvata (St. Malò, ottobre 1993).Il paesaggio è riconosciuto quale risorsa e patrimonio comune a tutti gli <strong>in</strong>dividui e a tutte le societàcon valore di identità culturale.E’ fra i documenti comunitari antecedenti alla Convenzione europea del paesaggio <strong>in</strong> cui è presenteun’esplicita def<strong>in</strong>izione di paesaggio. Infatti, esso è “manifestazione formale <strong>della</strong> relazione fisicadegli <strong>in</strong>dividui e delle società nello spazio e nel tempo con un territorio più o meno <strong>in</strong>tensamentemodificato dai fattori sociali, economici e culturali” e “questa relazione può essere di ord<strong>in</strong>e affettivo,identificativo, estetico, simbolico, spirituale o economico” e implicare “l'attribuzione ai paesaggi, daparte degli <strong>in</strong>dividui o delle società, di valori di identificazione sociale a vari livelli, locale, regionale,nazionale o <strong>in</strong>ternazionale”.I.2.1.17 CARTA DI CRACOVIARedatta nel 2000, la Carta ha come scopo la conservazione del “patrimonio architettonico, urbano epaesaggistico”. In particolare l'<strong>in</strong>tervento nell’ambiente urbano consiste nel “riferirsi sempre alla cittànel suo <strong>in</strong>sieme morfologico, funzionale e strutturale, come parte del suo territorio, del suo contesto edel paesaggio circostante”.Il paesaggio è <strong>in</strong>teso come patrimonio culturale, risultato <strong>della</strong> “prolungata <strong>in</strong>terazione nelle diversesocietà tra l'uomo, la natura e l'ambienta fisico” rappresentativo del rapporto tra società ed <strong>in</strong>dividuicon il loro ambiente.Sia la conservazione e sia la trasformazione del paesaggio devono essere <strong>in</strong>tegrate con valori materialie immateriali riconosciuti <strong>in</strong> modo da armonizzare le funzioni territoriali con essi att<strong>in</strong>enti. Inparticolare l’<strong>in</strong>tegrazione tra conservazione e sviluppo sostenibile nelle aree caratterizzate da attivitàagricole e le caratteristiche naturali, richiede la comprensione e la consapevolezza delle relazioni neltempo.21

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