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Valutazione dello stato della pianificazione paesaggistica in Italia

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Sono stati riconosciuti e riportati di seguito <strong>in</strong> successione diacronica altri documenti di rilievo<strong>in</strong>ternazionale prodotti <strong>in</strong> Europa, contenenti obiettivi e <strong>in</strong>tenti che hanno ricadute – dirette o <strong>in</strong>dirette– sul paesaggio.I.2.1.9 CARTA DI ATENE 5La prima Carta, a seguito del IV Congresso Internazionale di Architettura Moderna (CongrèsInternationaux d'Architecture Moderne - CIAM) del 1933 (Gold, 1998), pubblicata nel 1943 col titolo“Urbanisme des Ciam. La Charte d’Aténes”, poi nel 1957 come “La Charte d’Aténes”, è <strong>in</strong>centratasoprattutto sulla salvaguardia dei valori architettonici del patrimonio storico e culturale <strong>della</strong> cittàcome testimonianza del passato e nell’<strong>in</strong>teresse generale ed è considerata fondamentale per ladef<strong>in</strong>izione di un approccio funzionale alla <strong>pianificazione</strong> <strong>della</strong> città moderna.Dal I al III CIAM era <strong>stato</strong> enfatizzato il valore degli approcci funzionali riferiti all’uso e all’ediliziaabitativa con particolare riferimento al paesaggio, nelle conclusioni del Congresso del 1931, per laprotezione dei monumenti d’<strong>in</strong>teresse artistico, storico o scientifico appartenenti ai diversi Paesi, sono<strong>in</strong>coraggiati:• la valorizzazione estetica dei monumenti antichi;• il rispetto per il carattere e l'aspetto esterno <strong>della</strong> città nella costruzione di nuovi edifici;• studio <strong>della</strong> vegetazione ornamentale più adatta a certi monumenti attigui;• la soppressione di tutte le forme di pubblicità;• la costruzione di pali del telegrafo;• l'esclusione di tutte le fabbriche rumorose e con strutture alte nei pressi di monumenti artistici estorici.La Carta è stata <strong>in</strong> seguito modificata <strong>in</strong> altre versioni dal Consiglio Europeo degli Urbanisti (CEU,European Council of Spatial Planners - ECSP) con aggiornamenti nel 1998 e nel 2003, pubblicati,rispettivamente, nel 2000 e nel 2004.I.2.1.10 CONVENZIONE PER LA PROTEZIONE DEI BENI CULTURALI IN CASO DICONFLITTO ARMATOLa Convenzione de L’Aja del 1954 <strong>in</strong>dica nel primo articolo gli elementi costituenti i “beni culturali”tra i quali:• i beni mobili o immobili, di grande importanza per il patrimonio culturale dei popoli, come imonumenti architettonici, di arte o di storia, religiosi o laici5Cfr. Gold (1998) e Di Biagi (1998, 2005).18

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