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Valutazione dello stato della pianificazione paesaggistica in Italia

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affrontata <strong>in</strong> modo differente da Paese a Paese. In genere, le istituzioni competenti si avvalgonoprevalentemente <strong>della</strong> consulenza e del supporto <strong>in</strong> materia di <strong>pianificazione</strong> da parte diorganizzazioni governative (Irlanda, Regno Unito, Spagna). Spesso si tratta di piani rivolti allaprotezione delle coste, talvolta di livello nazionale (Spagna, Regno Unito) o piani generali di livellolocale (Spagna) oppure schemi generali come gli “Schemi per la valorizzazione delle coste” (Francia)che ord<strong>in</strong>ano l’uso del suolo <strong>in</strong> aree che ospitano attività <strong>in</strong>dustriali e portuali, prevedendoprogrammi f<strong>in</strong>alizzati sia ai servizi che allo sviluppo.Ancora, da altri Paesi europei possiamo trarre esempio sugli <strong>in</strong>centivi per le attività produttive checontribuiscono alla costruzione del paesaggio. Tra questi sono messi <strong>in</strong> rilievo:• i contratti per la gestione del paesaggio da parte di privati, <strong>in</strong> genere siglati tra lo Stato e una opiù comunità locali o con operatori privati, che attraverso un meccanismo f<strong>in</strong>anziario, hanno loscopo di garantire con diverse modalità che siano rispettate la protezione e l'uso delle risorse(Olanda, Francia, Slovenia);• i programmi f<strong>in</strong>anziati – e controllati – per lo sviluppo del territorio agricolo che prevedonol'attuazione dei meccanismi di autoregolazione dei paesaggi antropizzati, la manutenzione delpaesaggio e attività alternative che hanno lo scopo di mantenere la diffusione territoriale <strong>della</strong>popolazione e dell'uso agricolo forestale (Austria, Germania, Svizzera);• i benefici fiscali, economici e sociali per opere di ricomposizione fondiaria, precedute da unostudio del paesaggio e pianificate per favorire le attività agricole, la diversificazione economicadelle attività, il mantenimento dei servizi pubblici garantendo sempre la protezione dei luoghi edel paesaggio (Francia);• gli <strong>in</strong>centivi economico f<strong>in</strong>anziari per attività produttive <strong>in</strong> aree sensibili importanti per ilmantenimento <strong>della</strong> diversità biologica e <strong>della</strong> diversità <strong>paesaggistica</strong> (Regno Unito, Slovenia);• i sussidi per la conservazione e la manutenzione di oggetti meritevoli di tutela, i progetti diricerca, la formazione e il perfezionamento di specialisti (Svizzera);• le compensazioni f<strong>in</strong>anziarie agli agricoltori che utilizzano pratiche agricole tradizionalirispettose dell’ambiente anziché di forme produttive <strong>in</strong>tensive (Regno Unito, Irlanda);• gli <strong>in</strong>terventi strutturali di tipo economico-produttivo, che, laddove realizzati, devono essere <strong>in</strong>grado di <strong>in</strong>cidere sulle d<strong>in</strong>amiche economiche e di avere una prospettiva futura, partendo dalpresupposto che nessun paesaggio può essere tutelato <strong>in</strong> maniera passiva (Olanda);• i f<strong>in</strong>anziamenti per la riforestazione <strong>in</strong> zone speciali per la protezione delle acque sotterranee e <strong>in</strong>aree di frangia urbana (Danimarca) e <strong>in</strong> aree agricole per la conservazione di caratteri rurali(Regno Unito);• il f<strong>in</strong>anziamento per il mantenimento del patrimonio rurale tradizionale (Irlanda, Spagna).163

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