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Valutazione dello stato della pianificazione paesaggistica in Italia

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<strong>in</strong>teressate e, nella def<strong>in</strong>izione degli “obiettivi di qualità”, per ciascun contesto <strong>in</strong>dividuato, si fariferimento a previsioni strategiche, di regolazione degli <strong>in</strong>terventi di trasformazione, e di tutela deiBeni paesaggistici 194 che tengono conto dei pr<strong>in</strong>cipali processi di mutamento.Tuttavia l’unico esempio di def<strong>in</strong>izione di criteri di valutazione analitici per esprimere obiettivi diqualità <strong>paesaggistica</strong> 195 attraverso differenti livelli basati su parametri mirati a migliorare lo <strong>stato</strong> deiluoghi, governando gli <strong>in</strong>terventi sul territorio, è reperibile nel piano del Friuli Venezia Giulia. Ilprocesso strutturato parte dalla <strong>in</strong>dicazione dei pr<strong>in</strong>cipali obiettivi del suo PTR, che derivano dallalettura delle l<strong>in</strong>ee di <strong>in</strong>dirizzo contenute nei documenti di programmazione regionali ma soprattuttodal “Quadro delle Conoscenze e delle Criticità” (Q.d.C.C.) 196 . Questi obiettivi sono poi raccolti nelRepertorio degli obiettivi. Tale documento “volutamente aperto” 197 , costituisce la base di unaprocedura di verifica partecipativa tra soggetti <strong>in</strong>terni ed esterni alla Regione attraverso lametodologia sperimentale detta “Agenda 21 R-PTR” 198 . Quest’ultima consente sia di def<strong>in</strong>ire gliobiettivi generali def<strong>in</strong>itivi sia di raggrupparli secondo il tipo di risorsa di <strong>in</strong>teresse regionale,consentendo azioni s<strong>in</strong>ergiche, sia di creare una “mediazione tra obiettivi divergenti”.Tra gli <strong>in</strong>dicatori elaborati dedicati all’analisi del paesaggio, prevalgono quelli di tipo tecnicospecialistico<strong>della</strong> VAS, ma solo nel PPTR <strong>della</strong> Puglia sono stati scelti e costruiti alcuni <strong>in</strong>dicatori exnovo e ad hoc per il territorio pugliese 199 .Il primo PPR è privo di VAS. Infatti è <strong>stato</strong> caratterizzato dalla totale assenza di momenti dipartecipazione pubblica durante la sua predisposizione. Nonostante poi ci siano state due fasidedicate alla condivisione del piano e alla partecipazione pubblica mirate al riconoscimento delleproblematiche 200 , praticamente non hanno sortito alcun effetto di miglioramento né velocizzato il suorecepimento. Infatti sebbene il PPR oltre alle prescrizioni contenga anche <strong>in</strong>dirizzi a carattereprevisionale, <strong>in</strong> generale le prime, molto restrittive, hanno avuto maggior peso causando ilrallentamento di tutte le trasformazioni nel territorio, anche di quelle possibili come piccoli <strong>in</strong>terventidi lieve entità. Probabilmente la nuova volontà di salvaguardia del paesaggio realizzata attraversoregole prima <strong>in</strong>esistenti non è stata accettata. D’altra parte il PPR si attua attraverso criteri volti quasiesclusivamente alla protezione del paesaggio, senza tener conto delle esigenze di trasformazione e disviluppo del territorio.194Relazione illustrativa del Piano Paesaggistico Regionale (PPR) <strong>della</strong> Regione Umbria, p.6.195 Relazione generale del Piano Territoriale Regionale (PTR) <strong>della</strong> Regione Friuli Venezia Giulia, pp. 144, 155, 159.196Ibidem, pp. 18, 39-40.197Ibidem, p. 40.198Ibidem, pp. 339-341199 Rapporto ambientale del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale <strong>della</strong> Regione Puglia, pp. 63-96.200La prima fase è stata realizzata tragennaio e febbraio 2006 attraverso 23 “conferenze di co<strong>pianificazione</strong>” relative agli ambitidi paesaggio costieri, è <strong>stato</strong> creato un momento di condivisione del PPR, pur tuttavia rendendo gli attori pr<strong>in</strong>cipali spettatori diun fatto compiuto. Nella seconda fase, realizzata tra maggio 2009 e marzo 2011, è proseguito il percorso partecipativo conl’approfondimento delle tematiche def<strong>in</strong>ite dal Piano Paesaggistico Regionale, durante il quale sono affiorati i problemi <strong>della</strong>prima fase di attuazione del PPR ostativi per una concreta gestione del territorio.155

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