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Valutazione dello stato della pianificazione paesaggistica in Italia

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igida, ma mira semplicemente a basare la discrezionalità stessa su criteri analitici il più possibileespliciti e noti a priori”.Di seguito si riportano i parametri da utilizzare nel giudizio di qualità <strong>paesaggistica</strong>, ai sensi dell’art.17 delle NA del sulla base del D.P.C.M. del 12 dicembre 2005 e ss.mm.ii.:a) Parametri di valutazione di qualità e criticità paesaggistiche:a.1) diversità, da <strong>in</strong>tendersi quale riconoscimento di caratteri/elementi peculiari e dist<strong>in</strong>tivi,naturali e antropici, storici, culturali o simbolici;a.2) <strong>in</strong>tegrità, da <strong>in</strong>tendersi quale permanenza dei caratteri dist<strong>in</strong>tivi di sistemi naturali e di sistemiantropici storici (quali, ad esempio, relazioni funzionali, visive, spaziali, simboliche);a.3) qualità visiva, da <strong>in</strong>tendersi, ad esempio, quale presenza di particolari qualità sceniche opanoramiche;a.4) rarità, da <strong>in</strong>tendersi quale presenza di elementi caratteristici, esistenti <strong>in</strong> numero ridotto e/oconcentrati <strong>in</strong> alcuni siti o aree particolari;a.5) degrado, da <strong>in</strong>tendersi quale perdita, deturpazione di risorse naturali e di caratteri culturali,storici, visivi, morfologici, testimoniali;b) Parametri di valutazione del rischio paesaggistico, antropico e ambientale:b.1) sensibilità da <strong>in</strong>tendersi quale capacità dei luoghi di accogliere i cambiamenti, entro certi limiti,senza effetti di alterazione o dim<strong>in</strong>uzione dei caratteri connotativi o degrado <strong>della</strong> qualitàcomplessiva;b.2) vulnerabilità/fragilità, da <strong>in</strong>tendersi quale condizione di facile alterazione e distruzione deicaratteri connotativi;b.3) capacità di assorbimento visuale, da <strong>in</strong>tendersi quale attitud<strong>in</strong>e ad assorbire visivamente lemodificazioni, senza dim<strong>in</strong>uzione sostanziale <strong>della</strong> qualità;b.4) stabilità, da <strong>in</strong>tendersi quale capacità di mantenimento dell'efficienza funzionale dei sistemiecologici o situazioni di assetti antropici consolidate;b.5) <strong>in</strong>stabilità, da <strong>in</strong>tendersi quali situazioni di <strong>in</strong>stabilità delle componenti fisiche e biologiche odegli assetti antropici.A seguito dell’applicazione dei suddetti parametri, è valutato quale elemento positivo la permanenzadegli aspetti naturali storici e tradizionali del paesaggio, mentre è considerato negativol’annullamento dei segni di riconoscibilità del paesaggio stesso.Nelle stesse norme, per ogni ambito, quale s<strong>in</strong>tesi <strong>della</strong> valutazione degli <strong>in</strong>dicatori, è espresso ilgiudizio (elevato, buono, medio, basso, molto basso) del livello di qualità <strong>paesaggistica</strong> <strong>in</strong> base alquale sono <strong>in</strong>dicati, <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i generali, gli <strong>in</strong>terventi prevalenti.129

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