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Intervista ad Alberto Trinchieri, Direttore della Struttura di Urologia ...

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I calcoli renaliI calcoli urinari sono concrezioni solide che si formano all'internodelle vie urinarie Circa il 10% <strong>della</strong> popolazione generale corre ilrischio <strong>di</strong> formare un calcolo nel corso <strong>della</strong> sua vita .I sintomi <strong>della</strong>calcolosi urinaria sono spesso legati al loro passaggio dal rene allavescica attraverso l’uretere. I calcoli più piccoli possono essereespulsi spontaneamente; quelli che non riescono a procederenell’uretere devono essere sottoposti a trattamento che a second<strong>ad</strong>ella sede e <strong>della</strong> <strong>di</strong>mensione del calcolo può essere extracorporeoo endoscopico.<strong>Intervista</strong> <strong>ad</strong> <strong>Alberto</strong> <strong>Trinchieri</strong> (nella foto), <strong>Direttore</strong> <strong>della</strong> <strong>Struttura</strong> <strong>di</strong> <strong>Urologia</strong> dell’Ospedale “A. Manzoni”<strong>di</strong> LeccoChe cosa sono i calcoli renali, da che cosa sono composti e perché si formano ?I calcoli urinari sono concrezioni solide che si formano all'interno delle vie urinarie. La sede più frequente <strong>di</strong>formazione dei calcoli renali sono le cavità intrarenali, ove si produce l'urina. I calcoli possono rimanere insede renale ove possono conservare piccole <strong>di</strong>mensioni (pochi mm) o, più frequentemente, crescere in<strong>di</strong>mensione fino <strong>ad</strong> occupare, nei casi più gravi , tutte le cavità renali (alcuni cm). Quelli più piccoli possonotuttavia migrare dal rene impegnandosi nell'uretere, cioè nel piccolo canale che collega le cavità renali conla vescica. I calcoli che raggiungono la vescica possono poi essere espulsi spontaneamente all'esternoattraverso l'uretra, cioè l'ultimo tratto delle vie urinarie. Più raramente i calcoli si formano <strong>di</strong>rettamentenella vescica, quando, a causa <strong>di</strong> malattie vescicali o prostatiche, il meccanismo <strong>di</strong> svuotamento <strong>della</strong>vescica risulta alterato. Le cause <strong>di</strong> formazione dei calcoli renali sono molteplici e <strong>di</strong>pendono dalla lorocomposizione. I calcoli più frequenti , a base <strong>di</strong> calcio (ossalato <strong>di</strong> calcio o fosfato <strong>di</strong> calcio), si formano acausa <strong>di</strong> un eccessiva concentrazione <strong>di</strong> questi sali nelle urine. Ciò può avvenire quando l'apporto <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>è ridotto o le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> sono eccessive (sudorazione, <strong>di</strong>arrea cronica). In altri casi la causa può esserericercata nella eccessiva eliminazione con le urine <strong>di</strong> calcio e/o ossalato che si produce a causa <strong>di</strong> <strong>di</strong>fetti delmetabolismo o <strong>di</strong> eccessi <strong>di</strong>etetici. Un'ulteriore causa può essere la ridotta presenza nelle urine <strong>di</strong> fattori <strong>di</strong>protezione che impe<strong>di</strong>scono la formazione <strong>di</strong> cristalli <strong>di</strong> calcio nelle urine: la carenza <strong>di</strong> inibitori ha,anch'essa, cause metaboliche o <strong>di</strong>etetiche. I calcoli <strong>di</strong> acido urico sono più tipici dell'anziano e sono legatiprincipalmente <strong>ad</strong> una eccessiva aci<strong>di</strong>tà delle urine.A che età possono manifestarsi e <strong>di</strong> che <strong>di</strong>mensioni sono?La calcolosi urinaria è una malattia molto frequente. Circa il 10% <strong>della</strong> popolazione generale corre il rischio<strong>di</strong> formare un calcolo nel corso <strong>della</strong> sua vita. Inoltre la “malattia calcolotica” tende <strong>ad</strong> essere reci<strong>di</strong>vante,per cui chi forma un calcolo ha un rischio <strong>di</strong> quasi il 30% <strong>di</strong> formarne altri. I calcoli possono manifestarsi <strong>ad</strong>ogni età. In età infantile sono meno frequenti e sono in genere legati <strong>ad</strong> episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> infezione delle vieurinarie, spesso associati a malformazioni urinarie, o a malattie metaboliche congenite <strong>ad</strong> esor<strong>di</strong>o precoce.A partire dalla pubertà i calcoli più comuni sono i calcoli calcici, che tendono a manifestarsi per la primavolta tra i 30 e i 50 anni, più frequentemente nel sesso maschile. Tuttavia negli ultimi anni, probabilmentecome conseguenza degli stili <strong>di</strong> vita e delle abitu<strong>di</strong>ni alimentari, si è notato che la malattia calcolotica simanifesta più precocemente e che la <strong>di</strong>fferenza tra maschi e femmine tende <strong>ad</strong> annullarsi. La calcolosi <strong>di</strong>acido urico è più frequente nell’ età avanzata.I calcoli possono avere <strong>di</strong>mensione molto variabile. I più piccoli <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni (minori <strong>di</strong> 6 mm) possonoessere espulsi spontaneamente. Quelli più gran<strong>di</strong> si formano nelle cavità renali o vescicali e richiedonosempre un trattamento attivo.


Quali sono i sintomi ?I sintomi <strong>della</strong> calcolosi urinaria sono spesso legati al loro passaggio dal rene alla vescica attraversol’uretere. L’incongruenza tra le <strong>di</strong>mensioni del calcolo e quelle dell’uretere, che ha un <strong>di</strong>ametro inferiore alcentimetro, rendono talvolta questo passaggio molto <strong>di</strong>fficile o impossibile. Si producono quin<strong>di</strong> dei sintomilegati dalla <strong>di</strong>stensione acuta delle vie urinarie provocata dall’accumulo <strong>di</strong> urina che non riesce a defluire acausa dell’ostruzione causata dal calcolo. Il qu<strong>ad</strong>ro sintomatologico è descritto come “colica renale” che ècaratterizzata da un dolore acuto al fianco in corrispondenza del lato in cui è presente il calcolo. Il dolorepuò essere molto forte e a successive “ondate” , con intervalli <strong>di</strong> relativo benessere. Si estende verso ilbasso lungo il decorso dell’uretere fino <strong>ad</strong> arrivare all’inguine ed alla regione genitale. Possono essereassociati sintomi urinari (stimolo <strong>ad</strong> urinare frequentemente, presenza <strong>di</strong> sangue nelle urine).Quando i calcoli sono nelle cavità renali o nella vescica non producono sintomi o causano sintomi piùmodesti e meno frequenti: dolenzia del fianco o <strong>della</strong> regione sovrapubica, sangue nelle urine, talvoltafebbre per la presenza <strong>di</strong> infezione.Come vengono trattati ?I calcoli più piccoli possono essere espulsi spontaneamente. In questi casi la terapia si basa sullasomministrazione <strong>di</strong> farmaci antinfiammatori o farmaci che rilassano le vie urinarie perfacilitare il processo <strong>di</strong> espulsione spontanea. L’apporto <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> deve essere aumentato, ma con prudenza,perché durante la colica un apporto eccessivo <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> può essere dannoso in quanto potrebbe causareuna eccessiva pressione e <strong>di</strong>latazione delle vie urinarie.I calcoli che non riescono a procedere nell’uretere devono essere sottoposti a trattamento che a second<strong>ad</strong>ella sede e <strong>della</strong> <strong>di</strong>mensione del calcolo può essere extracorporeo o endoscopico. Anche i calcoli <strong>di</strong>maggior <strong>di</strong>mensioni contenuti nelle cavità renali o vescicali richiedono un trattamento attivo.Il trattamento extracorporeo consiste nel “bombardamento” del calcolo dall’esterno con onde acusticheche attraversano il corpo senza danneggiarlo, ma “concentrate” sul calcolo ne producono laframmentazione. I piccoli frammenti devono poi essere espulsi attraverso le vie urinarie.Il trattamento endoscopico consiste nell’introduzione <strong>di</strong> sottili sonde attraverso l’uretra, lungo le vieurinarie per raggiungere e visualizzare il calcolo. La strumentazione consente <strong>di</strong> introdurre fibre cheerogano energia meccanica o laser per polverizzare il calcolo. Eventuali piccoli frammenti residui vengonorimossi con piccole pinze o “cestelli”. Per i calcoli renali più grossi lo strumento endoscopico deve essereintrodotto nelle cavità renali attraverso un tramite creato nel fianco del paziente (intervento endoscopicopercutaneo). Il trattamento chirurgico tr<strong>ad</strong>izionale viene ormai eseguito molto raramente per calcoli <strong>di</strong><strong>di</strong>mensioni molto gran<strong>di</strong> o in caso <strong>di</strong> malformazioni delle vie urinarie.

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