TUTTI CONTRO PORTOVESME srl - Gazzetta del Sulcis Iglesiente
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22<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°319 <strong>del</strong> 10 Luglio 2005CulturaLa mostra “Miniere: luci, ombre,identità, territorio” (Iglesias10-19 giugno 2005) haripercorso la storia <strong>del</strong> bacinominerario <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>Guspinese dall’epoca <strong>del</strong>lagrande industrializzazione<strong>del</strong>la seconda metà <strong>del</strong> 19° secolofino al 1985. Non è statauna coincidenza che due fra leprincipali attività che segnaronoil sorgere e lo sviluppo<strong>del</strong>la rivoluzione industriale(l’attività estrattiva e la rappresentazione<strong>del</strong>la realtà mediantel’uso <strong>del</strong>la fotografia)siano state presenti nel territorioin maniere così massiccia.L’attività estrattiva, ma anchela vita <strong>del</strong>le persone, a lavoroe in città, è stata documentatacon dovizia da grandifotografi nazionali (Alinari,Besso, Stefani, Mulas ecc.) eda fotografi locali che con laloro sensibilità, hanno saputocogliere gioie e dolori, fatica,sudore e riposo, religiosità epassione civile di un popoloche col suo sacrificio ha permessola trasformazione <strong>del</strong>Paese da agricolo ad agricoloindustriale.Una terra che da secoli vivevaai margini <strong>del</strong>la storia ufficialeitaliana, nel giro di pochidecenni, si è trovata ad essereuno dei motori <strong>del</strong>lo sviluppoeconomico <strong>del</strong>l’intera Europa.Com’è noto, parteciparonoallo sfruttamento <strong>del</strong> bacinominerario le principali multinazionali<strong>del</strong> settore estrattivo.Centinaia di ingegneri,tecnici, lavoratori specializzatifurono trasferiti dall’Italia,dalla Francia, dalla Germania,dal Belgio e dalla Gran Bretagnaa lavorare nel bacino minerariosardo.Uno sguardo fuggevole al cimiterodi Iglesias è sufficientea notare cognomi stranierie italiani di chi non solo haIglesias - Foto funerali eccidio di Iglesias 1920IGLESIASL’IDENTITA’ DEL BACINO MINERARIODEL SULCIS IGLESIENTE ARBURESEIN UNA GRAN MOSTRA FOTOGRAFICAALLESTITA AL MUSEO MINERALOGICOlavorato in miniera ma vi halasciato anche la vita. Questoscambio di persone e cultureha fatto sì che nelle minieresarde fossero utilizzati i piùimportanti brevetti internazionaliper l’estrazione e lo sfruttamentodei minerali.Alcuni brevetti furono registratiper merito dei suggerimentie dalle difficoltà che leminiere <strong>del</strong>l’<strong>Iglesiente</strong> e <strong>del</strong>Guspinese ponevano agli ingegnerie ai tecnici sardi. Lanecessità di “intellettualità”locale che s’integrasse con lascienza e la tecnica più avanzata,è stata testimoniata dallanascita <strong>del</strong>la scuola minerariache ha avuto proprio la funzionedi far nascere un cetotecnico “locale” che è diventatoil bacino da cui sono venutifuori i futuri “quadri” pergestire le miniere sarde e nonsolo (ancora oggi è possibileincontrare periti minerari sardiimpegnati anche a dirigereminiere in Romania, Congoed altri Paesi).Lo sviluppo garantito dallasfruttamento <strong>del</strong>le minierenon è stato solo “minerario”.Tutta la società era portata adessere moderna, ad integrarsicon la modernità <strong>del</strong> resto<strong>del</strong> mondo. Così sono nate“Buggerru, la piccola Parigi”,lo “stile liberty” <strong>del</strong>la passeggiatadi Iglesias, i giornaliche propagandavano il verbosocialista e la lega dei Battellieridi Carloforte, i primiSindaci socialisti <strong>del</strong>la Sardegnaa Carloforte, Iglesias e lesezioni più forti e violente <strong>del</strong>Iglesias - mostra foto minierefascismo sardo.Insomma, il bacino minerarioè stato un microcosmo incui, grazie anche all’enormedisponibilità di fotografie chene hanno registrato momentied eventi, è possibile rintracciarele tendenze, le mode, imoti <strong>del</strong>la società che eranopresenti nel resto d’Italia e <strong>del</strong>mondo.La fotografia coglie tutto questo.Col suo occhio “obiettivo”ha documentato architetture euomini, fatica e consumi, ricchie poveri, parate propagandistichee scioperi, uscendodalla facile retorica <strong>del</strong> “comeeravamo”. Si può forse affermareche in quelle radici e inquella memoria storica è possibile,anche oggi, individuarela capacità di guardare ad unfuturo di sviluppo economicoe sociale.“Identità culture locali e globalizzazione”con proiezione <strong>del</strong> film “Mondovino”L’Assessorato regionale <strong>del</strong>laPubblica Istruzione, BeniCulturali, Informazione,Spettacolo e Sport ha dedicatola terza manifestazione diSa Die de Sa Sardegna 2005a una riflessione sul tema<strong>del</strong>la globalizzazione. Dopoi convegni sull’Autonomia esulla figura storica di Eleonorad’Arborea, il 29 giugno,nel cinema Miramare di Alghero,si è tenuto l’incontrodibattitosu “Identità culturelocali e globalizzazione”.Sono intervenuti l’Assessore<strong>del</strong>la Pubblica IstruzioneElisabetta Pilia, l’economistaed esperto di Beni culturali,Martin Angioni, l’economistaMarco Vannini, ilregista Antonello Grimaldi elo scrittore Luca Ragagnin.Da diversi punti di vista– politica, arte, cinema, economia,letteratura – si è discusso<strong>del</strong>la salvaguardia evalorizzazione <strong>del</strong>l’identitàin rapporto con la modernità.Concluso il dibattitoil Presidente <strong>del</strong>la RegioneRenato Soru.Spunti e sollecitazioni peraccendere il confronto sull’argomentosono arrivatidalla proiezione <strong>del</strong> film“Mondovino” <strong>del</strong> regista JonathanNossiter, uscito nellesale nei primi mesi di quest’anno.Dall’Italia al Brasile,passando per la Francia,l’Inghilterra e gli StatiUniti, Nossiter incontra le“famiglie” <strong>del</strong> vino e con lororagiona di mercato mondiale,profitti, identità e costumi antichi.Ci sono gli eredi degliAntinori e dei Frescobaldi diFirenze, i Mondavi <strong>del</strong>la California,Yvonne Hegoburu<strong>del</strong>la Francia, il produttoreargentino Antonio Cabezas,per citarne alcuni. Non mancanole testimonianze di notiimportatori di vini come NealRosenthal o di enologi comeMichel Rolland.Anche la Sardegna è tra i protagonistidi “Mondovino” conl’intervista a Battista Columbu,patriarca <strong>del</strong>la famigliadei produttori <strong>del</strong>la Malvasiadi Bosa.LA GARANZIADELL’AUTOUSATAIglesias - mostra foto miniereVISITATE IL NUOVO SITOWWW.GAZZETTADELSULCIS.ITvia Nazionale Zona P.I.P. 09013 Carbonia (CA)tel. 0781 64324 fax 0781 674922www.laiautomobili.alfaromeo.comlaiautomobili tiscali.it@