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TUTTI CONTRO PORTOVESME srl - Gazzetta del Sulcis Iglesiente

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2<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°319 <strong>del</strong> 10 Luglio 2005RegioneFRANCESCO FODDIS ASSESSOREDELL’AGRICOLTURA SARDAFrancesco Foddis, 56 anni, direttore<strong>del</strong>la 3A di Arborea, è il nuovoAssessore regionale <strong>del</strong>l’Agricoltura.Lo ha nominato il Presidente<strong>del</strong>la Regione Renato Soru.Foddis sostituisce SalvatoriccaAddis, alla quale il Presidente hamanifestato il ringraziamento peril lavoro svolto nell’impostare unapolitica di riforma <strong>del</strong>l’agricolturasarda.“Toccherà al nuovo Assessorefare i passi successivi, per fare<strong>del</strong>l’agricoltura in Sardegna unsettore che produca redditi per isuoi addetti, e non sia assistita.Che unisca e aggreghi interi comparti,la sola strada per dare unadimensione adeguata alla necessitàdi conquistare nuovi mercatialle produzioni <strong>del</strong>l’Isola”, ha dettoRenato Soru nel corso di un incontrocon il Segretario regionale<strong>del</strong>l’Udeur, al quale il Presidente<strong>del</strong>la Regione ha chiarito che lasostituzione di Salvatoricca Addisè un fatto tecnico, non ha significatopolitico.Foddis, da 12 anni Direttore generale<strong>del</strong>la Cooperativa 3A diArborea, che concentra il 95 percento <strong>del</strong>la produzione lattierocasearia <strong>del</strong> comparto vaccino<strong>del</strong>l’Isola, ha l’incarico di affrontarequella che il Presidente <strong>del</strong>laRegione Renato Soru definisce laquestione centrale <strong>del</strong>l’agricolturasarda: “il nanismo”, la piccoladimensione e la frammentazione<strong>del</strong>le imprese. “La dimensione<strong>del</strong>la nostra agricoltura è per fatturatol’equivalente di una mediacooperativa agricola olandese.Solo che noi abbiamo 17 milaaziende, 34mila coltivatori diretti.Una polverizzazione enorme,e appare evidente che è difficilecontinuare a competere sui mercaticon queste dimensioni aziendalie con questa frammentazione”.Francesco Foddis, nato a Sanlurinel 1949, laureato in Economia eCommercio (votazione 110 e lodeTesi: Sviluppo economico in Sardegnacon particolare riferimentoal settore turistico), dal 1973 al1975 è stato vice-presidente regionale<strong>del</strong> settore abitativo <strong>del</strong>la LegaCoop,nel 1975-76 funzionario<strong>del</strong> Banco di Napoli a Ozieri, dal1975 al 1980 Consigliere comunalea Sanluri, dal 1977 al 1993Direttore <strong>del</strong>la Silos e ManginiMartini, ed è dal 1993 Direttoregenerale <strong>del</strong>la Cooperativa 3ALatteArborea. Presidente <strong>del</strong> ConsorzioSardo Fidi Confcooperative,il nuovo Assessore era, sinoalla nomina di Assessore, anche ilresponsabile nazionale <strong>del</strong> SettoreLatte Alimentare <strong>del</strong>le CooperativeLattierocasearie, Consiglierenazionale <strong>del</strong>la Federazione Nazionale<strong>del</strong>le Cooperative Agricole,Consigliere nazionale <strong>del</strong>laConfederazione Nazionale <strong>del</strong>leCooperative, Consigliere d’amministrazione<strong>del</strong>la SardafactoringS.p.a. e membro <strong>del</strong> Comitatoesecutivo Crediti, membro <strong>del</strong>consiglio direttivo <strong>del</strong> Consorzio1 di Oristano.Ha detto Renato Soru: “Abbiamosempre detto che vogliamoun’agricoltura più forte di quelloche è. Abbiamo fatto in questimesi cose importanti, adesso dobbiamoimprimere un’accelerazioneper sistemare il comparto ovicaprino,un’ industria antichissimafatta di tantissima gente, quasi100mila persone, gente che ancoravive di modalità antiche, chenon sono più adatte nel mondomoderno, che non sono più capacidi garantire un livello adeguato dicompetitività nel nostro sistema.Per la prima volta si sono messiinsieme gli allevatori, i trasformatoriassociati, le cooperative e i trasformatoriprivati. Per la prima volta sicercherà di superare il nanismo <strong>del</strong>leaziende, di mettere assieme tutto ilsistema di cooperative in due organizzazionidi produttori, e si faràl’accordo interprofessionale, secondoi mo<strong>del</strong>li di altre zone più evolute<strong>del</strong>l’Europa, in maniera da uscirnetutti assieme. La Regione vuole guidarequesti processi con una personache ha l’esperienza giusta per farlonel modo migliore”.“Non possiamo continuare aprodurre di tutto” ha continuatoil Presidente. “Scegliamo dieciquindiciprodotti, difendibili suimercati, per la loro alta qualità.Investiamo in ricerca, innovazione,valorizziamo i marchi locali,e facciamo raggiungere ai singolicomparti la dimensione cheli faccia essere interlocutori allapari con la grande distribuzione.L’esperienza di Francesco Foddisè importantissima, gli chiediamodi metterla a disposizione <strong>del</strong>laRegione, anche nell’aspetto cheriguarda l’unificazione dei consorzifidi ai quali ha lavorato, cheè una premessa per affrontare iltema <strong>del</strong>l’indebitamento”. A FrancoFoddis, nell’atto di assegnarglil’incarico, Soru ha detto: “Dobbiamoportare a termine il lavoroimpostato per il comparto ovino,e poi fare lo stesso nell’orticolo,nella trasformazione cerealicola,rafforzare la viticoltura. Ripetereun mo<strong>del</strong>lo positivo <strong>del</strong>l’associazionismo,con la cooperazione el’impresa privata”.LA RIFORMA DELLA POLIZIA LOCALEUN PROGETTO DELLA GIUNTA SORULa Giunta Regionale intendeapprovare entro il 2005 undisegno di legge sulla riforma<strong>del</strong>la Polizia locale.Lo ha annunciato in un convegno,promosso dal sindacatoSiapol, l’Assessoreregionale degli Enti LocaliGian Valerio Sanna.L’esecutivo guidato dal PresidenteSoru punta ad approvareentro l’anno un disegnodi legge che raccolga ampistralci tratti dalla propostadi legge sulla polizia localee sui sistemi integrati di sicurezza<strong>del</strong> territorio presentatadal SIAPOL e condivisadalle rappresentanze localidi associazioni e sindacati<strong>del</strong> settore :ASPOL, SUL-PM, ANVU, ANCPUM eSILPOL.“I tempi sono maturi, nontanto perché la regione Sardegnaarriverebbe tra leultime regioni a dotarsi diuno strumento normativodi questo tipo, ha precisatol’Assessore Gian ValerioSanna, quanto per migliorarela convivenza civile cui laPolizia Locale contribuiscein prima persona.L’operatore <strong>del</strong>la polizia locale,ad oggi, è consideratoalla stregua di un sempliceimpiegato, pur rispettando lepeculiarità e la dignità di talelavoratore, ma senza il dovutoriconoscimento <strong>del</strong>le altremolteplici funzioni svolte.Appare quindi opportunauna legittimazione che contribuiscaad uniformare lapresenza sul territorio, definendonel dettaglio le funzioni,le capacità organizzativee gli strumenti operativi.Tutto questo per contribuirea rafforzare, ha aggiuntol’Assessore degli Enti Locali,la moderna immagine che laSardegna intende esportaree mantenere a beneficio <strong>del</strong>sistema economico e produttivocon benefiche ricaduteanche sul sistema ricettivo eturistico”.Gian Valerio Sanna ha auspicatoinfine una polizialocale dinamica, proiettatain contesti amministrativi incontinua evoluzione, ma pursempre titolare di funzionispecifiche che per le loropeculiarità richiedono unaridefinizione <strong>del</strong>le attualipiante organiche.L’ASSESSORE SANDRO BROCCIA HA PRESENTATOIL PIANO TRASPORTI DA ATTUARE IN SARDEGNAÈ un disegno di legge che punta auna nuova cultura <strong>del</strong>la mobilitàquello approvato dalla Giunta.Presentato dall’Assessore dei Trasporti,Sandro Broccia, il DDL diriforma <strong>del</strong> trasporto pubblicolocale mira sia alla razionalizzazioneche al rilancio di un settore“non governato per anni”.«È incredibile, ha esordito Broccia,che, per la prima volta nellastoria dei trasporti isolani, graziealla Regione si siano messi intornoa un tavolo i responsabili<strong>del</strong>le diverse aziende operanti pereliminare i doppioni e le corse inutili.La Sardegna è l’unica regioneitaliana che non ha ancora recepitoil decreto legislativo 422 <strong>del</strong> 1997.Finalmente si sta per mettere finea questo ritardo, anche se abbiamodeciso di recepire il decretoadattandolo alle esigenze locali:il nostro territorio è fatto di grandidistanze e di piccoli paesi, e questepeculiarità le abbiamo dovutetenere in conto».Ma quali sono le caratteristicheprincipali <strong>del</strong> piano di riforma?Competitività, coesione, creazionedi lavoro, ma anche, risanamentofinanziario e rafforzamento<strong>del</strong> tessuto sociale eproduttivo regionale: sono questii principali obiettivi <strong>del</strong> nuovoDPEF 2006-2008, illustrato dalPresidente Renato Soru e dall’Assessore<strong>del</strong>la ProgrammazioneFrancesco Pigliaru al partenariatoistituzionale, sociale edeconomico.L’aggiornamento annuale <strong>del</strong>documento di programmazioneeconomica e finanziaria confermae riprende in larga parte glielementi programmatici introdottil’anno scorso, e risponde aun sistema di obiettivi fortementecoerenti con il programma di governo<strong>del</strong>la Giunta.Obiettivo <strong>del</strong> nuovo DPEF, e <strong>del</strong>futuro Programma Regionaledi Sviluppo, è quello di interveniresia sulla metodologia diprogrammazione che sui contenuti,per garantire un quadro diinterventi per obiettivi definiti emonitorabili secondo le prioritàstrategiche <strong>del</strong>la competitività e<strong>del</strong>la coesione territoriale.La nuova programmazione siorienterà a valorizzare le iniziativeinnovative ed a sostenereinterventi competitivi specie nelsettore <strong>del</strong>la conoscenza e <strong>del</strong>lafiliera che lega turismo, ambiente,produzioni agroalimentarie tipiche, secondo le vocazionichiare e verificabili maturate neiterritori.Tutto ciò sarà accompagnato daSandro BrocciaQuali gli obiettivi?Novità principale è il riordino <strong>del</strong>lecompetenze: verrà creata l’Agenzia<strong>del</strong>la mobilità e si procederànella già avviata separazione trapianificazione e gestione dei servizie tra gestione dei servizi e gestione<strong>del</strong>le infrastrutture. Un’altranovità è quella <strong>del</strong> contratto di servizio,un vero e proprio contrattofra l’ente affidante, la Regione peril trasporto pubblico di linea, e ilgestore, contratto che definisce invia preventiva tutte le caratteristiche<strong>del</strong> servizio e le ‘regole <strong>del</strong>gioco’.Con la Carta regionale dei servizidi mobilità, inoltre, si tuteleràl’utente, così come con unamaggiore trasparenza di tuttele procedure. Per garantire iservizi minimi, ancora, si sfrutteràl’integrazione tra i servizitradizionali e il noleggio diauto con conducente, un settoremolto sviluppato nell’Isola, perle aree a domanda debole. Perquanto riguarda la pianificazioneintegrata, infine, il bacino ditraffico verrà definito sulla basedei flussi di mobilità, che neiprossimi mesi saranno sottopostiad analisi, e, quindi non necessariamentecoinciderà con i confiniamministrativi.«Gli obiettivi principali, ha spiegatol’Assessore dei Trasporti, sonoaumentare l’utilizzo <strong>del</strong> trasportopubblico, incrementarne qualità equantità e aumentare l’economicità.Altro obiettivo, il riequilibriomodale tra ferro e gomma: il nostrosistema ferroviario è vecchioe insufficiente, ma dove funziona,come nella tratta fra Cagliari eOristano, va valorizzato».LA REGIONE HA IMPOSTATO IL NUOVO DOCUMENTODI PROGRAMMAZIONE ECONOMICO FINANZIARIAuna nuova cultura <strong>del</strong> risultato,cioè da una valutazione sistematica<strong>del</strong>l’impatto <strong>del</strong>le azioniintraprese, attraverso un attentosistema di monitoraggio e verificadei risultati ottenuti.Il documento di programmazioneeconomica e finanziaria 2006-2008 definisce:il nuovo mo<strong>del</strong>lo di approccioper obiettivi e priorità trasversali<strong>del</strong> DPEF e <strong>del</strong> ProgrammaRegionale di Sviluppo; il quadromacro economico, che effettuaun’approfondita analisi, focalizzai problemi di competitività,coesione e occupazione <strong>del</strong>lanostra Isola e riporta un’ipotesiprevisionale su possibili utilizzi<strong>del</strong>la leva di spesa pubblica ericadute su occupazione e PIL;le problematiche e ambiti ovemeglio può essere avviata lanuova strategia e dove si possonoverificare, nel breve, i risultaticonseguenti;gli strumenti attuativi <strong>del</strong>la nuovapolitica <strong>del</strong>la Giunta, tramite illavoro di riclassificazione di tutti iprogrammi di spesa <strong>del</strong>la Regione,necessario per verificare la completezza<strong>del</strong>le politiche regionaliin tema di competitività e coesionee il loro avanzamento per settori epolitiche generali; la nuova manovradi bilancio e i nuovo vincoli.La Sardegna, infatti, così comeemerge dall’analisi che ha precedutoil documento, attraversauna situazione estremamentepreoccupante soprattutto perquanto riguarda il deficit di competitivitàlegato a carenti dotazioniinfrastrutturali materiali eimmateriali: ritardi in termini diistruzione e innovazione, scarsacompetitività dei prodotti soprattuttonel mercato esterno all’Isola.Questo nonostante l’intensità<strong>del</strong>le risorse destinate agli incentivisia maggiore rispettoalla maggior parte <strong>del</strong>le regioniitaliane.Le politiche utilizzate fino ad oggiper orientare l’economia <strong>del</strong>laSardegna infatti sono state indirizzateprevalentemente alla compensazionedi non sempre individuatisvantaggi localizzativi per le imprese,con interventi di caratterecongiunturale e non strutturale.La maggiore sfida di governo<strong>del</strong>la presente legislatura è,quindi, quella di accompagnarela Sardegna nella crucialetransizione da questo passatomo<strong>del</strong>lo di sviluppo economicoassistito verso un assetto competitivoe una nuova capacitàautopropulsiva. Tutto ciò entroi pesanti vincoli derivanti daun indebitamento <strong>del</strong>la Regionemoltiplicato di sei volte dal2001 al 2003, che ha reso inderogabile,con il precedenteDPEF, l’avvio di una gradualeazione di risanamento finanziario.Nel corso <strong>del</strong>le prossime settimanesi svolgerà l’intera fase diconcertazione per poter arrivareall’approvazione <strong>del</strong>la Giunta e,successivamente <strong>del</strong> ConsiglioRegionale entro la fine di luglio.Edizioni <strong>Sulcis</strong> di Salis Rosanna & C. sasSede legale: Via Dalmazia 135 - CarboniaROC 3802Euro 21 Euro 31 Euro 41CC n° 43296169Edizioni sulcis sas - Via Bandiera, 1 09010 CORTOGHIANADirezione - Redazione - Pubblicità: Via Gramsci, 225 (199) - Carbonia (CA)Tel 333/6077645 0781/675289 fax 0781/60274


RegionePROGRAMMA LEADER + SARDEGNAATTIVITA’ COMITATO SORVEGLIANZASi è tenuto, nelle scorse settimane,la riunione <strong>del</strong> Comitato di Sorveglianza<strong>del</strong> Programma di IniziativaComunitaria Leader + Sardegna.Il Comitato, presieduto dal Responsabile<strong>del</strong> Programma Leader+ Sardegna, Francesco Ventroni ecoordinato dal Capo di Gabinetto<strong>del</strong>l’Assessorato <strong>del</strong>la Programmazione,Filippo Spanu, ha visto lapartecipazione <strong>del</strong> funzionario <strong>del</strong>laDirezione Generale Agricoltura <strong>del</strong>laCommissione Europea, GianfrancoColleluori e dei funzionari <strong>del</strong>Ministero <strong>del</strong>le Politiche Agricolee Forestali, Mariella Santivecchi eClaudio Mazzoni.Nel corso <strong>del</strong>l’incontro è stato approvatoil Rapporto Annuale diEsecuzione 2004 e lo stato di avanzamento<strong>del</strong> Programma nel primosemestre 2005.GAL <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>Al 31 dicembre 2004 è stato certificatoun importo di spesa complessivadi 13.631.670,00 (di cui10.040.386,09 di quota pubblicae 3.591.283,91 di coofinanziamentoprivato), a fronte di un importototale <strong>del</strong> Programma pari a51.927.760,33.I funzionari <strong>del</strong>la Commissione e<strong>del</strong> Ministero hanno espresso apprezzamentoper le performancecomplessive <strong>del</strong> Programma Leader+ Sardegna. Le performance positivedi alcuni GAL hanno, infatti,consentito di compensare le prestazioninegative di altri garantendoil recupero <strong>del</strong>le risorse che altrimentisarebbero passate attraversoil disimpegno automatico da parteCommissione europea.Gli stessi funzionari hanno, inoltre,sottolineato l’importanza che ilComuniPopolazione residenteProgramma Leader può avere perlo sviluppo <strong>del</strong>le aree rurali <strong>del</strong>laSardegna, soprattutto nell’ottica<strong>del</strong>la nuova fase di programmazione2007-2013. Il ProgrammaLeader, infatti, sulla base <strong>del</strong> nuovoregolamento comunitario FEASR,potenzierà il suo raggio d’azione ela dotazione finanziaria attribuibilealle singole Regioni, e potrà influirepositivamente su alcuni aspetti,quali la promozione e la valorizzazione<strong>del</strong>le produzioni tipiche ed ilturismo sostenibile <strong>del</strong>le aree rurali,prioritari per la Giunta regionale.SCHEDAProgramma di Iniziativa ComunitariaLEADER + SardegnaLeader + è un programma che promuovelo sviluppo integrato e atema prioritariolungo termine <strong>del</strong>le aree rurali nelsessennio 2000-2006. E’ un Programmafinanziato con i fondi strutturali,risorse nazionali e regionali,e con risorse di imprenditori privati.Si articola in 4 Assi e 8 Misure.Gli obiettivi fondamentali sono:coinvolgere e responsabilizzare gliimprenditori locali nella gestione<strong>del</strong> loro territorio; costituire i GAL(Gruppi di Azione Locale), ovveroassociazioni di operatori pubblici eprivati responsabili <strong>del</strong>l’attuazionedei Piani di Sviluppo dei relativiGAL; promuovere lo scambio diesperienze; sostenere la cooperazionetra aree rurali regionali, nazionalied internazionali.L’area di azione <strong>del</strong> ProgrammaLeader + comprende 233 Comuni<strong>del</strong>la Sardegna, caratterizzati daelevati valori di spopolamento, disoccupazione,terza età e bassa densitàabitativa. Per quanto riguarda laProvincia <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> si ha ilseguente quadro:Importo totale €<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°319 <strong>del</strong> 10 Luglio 200531434.187ISTITUZIONE DELL’AUTORITA’DELLE PERSONE PRIVATEDELLA LIBERTA’ PERSONALELa Sardegna potrebbe dotarsi, trale prime regioni italiane, di unaAutorità di controllo e di garanziadei diritti <strong>del</strong>le persone private <strong>del</strong>lalibertà personale, di una “nuovafigura “istituzionale con il compitoanche di controllare che negli istitutidi pena sardi vengano rispettati idiritti dei singoli, che le condizioniminime d’igiene, le norme sanitarie,le attività per il recupero dichi ha sbagliato siano di “decentelivello”. Le indagini conoscitiveValorizzazione risorse localiattraverso la qualitàUna “attenta analisi, anche senon proprio una indagine conoscitiva”,sulla situazione <strong>del</strong>leentrate regionali sarà avviatacompatibilmente con i lavori <strong>del</strong>l’Aula,dalla Terza commissionepermanente <strong>del</strong> Consiglio regionale,Bilancio e Programmazioneeconomica, presieduta daEliseo Secci. Lo hanno deciso,all’unanimità, i componenti laCommissione, che hanno anchedeciso il “percorso di una verifica”che permetterà di “capire”quanto lo Stato deve alla Regioneper gli anni passati, secondole norme <strong>del</strong>la legge nazionale122 <strong>del</strong> ‘83, l’attuazione <strong>del</strong> TitoloTerzo (Finanze – Demanioe patrimonio) <strong>del</strong>lo Statuto Speciale<strong>del</strong>la Sardegna, e di disegnareun quadro “certo” <strong>del</strong>leentrate tributarie regionali.La Terza, secondo il programmadi lavoro approvato da tutti i suoicomponenti, sentirà, ”quandosarà possibile”, in audizione ilpresidente <strong>del</strong>la Giunta e l’assessore<strong>del</strong>le Finanze, quindi lastessa Commissione, o una sua<strong>del</strong>egazione, si recherà a Romaper incontrare le CommissioniFinanze di Camera e Senato,infine il “problema entrate”sarà discusso ed approfonditocon tutti i parlamentari eletti neicollegi sardi o che “rappresentano”la Sardegna.Alla fine di questo iter, “necessario,ha detto Eliseo Secci, perchéle grandi rivendicazioni politicheisolane hanno avuto successoquando hanno coinvolto tutti isardi”, sarà predisposto un documentoda discutere ed approvarein Consiglio regionale.4.262.169,00sugli istituti di pena <strong>del</strong>la Sardegna,compiute dalle competenti Commissioni<strong>del</strong> Consiglio regionale,in questa ed anche nella precedentelegislatura, hanno, infatti, messo anudo una situazione drammatica,al limite <strong>del</strong>l’inciviltà, hanno fattoemergere situazioni che gli stessiconsiglieri hanno giudicato “indecorose,se non addirittura illegali”.Uno stato di fatto denunciato, ancherecentemente, dalla Secondacommissione permanente <strong>del</strong>l’Assemblearegionale, Diritti Civili ePolitiche Comunitarie, presiedutada Palo Pisu, che ha approvatonumerosi documenti e risoluzioni,inviati al Governo centrale edalla Giunta regionale, ma che nonhanno portato, per ora, ad iniziativeconcrete, in grado di modificarequesta difficile situazione.Per cercare di rendere meno difficilile condizioni “degli ospiti <strong>del</strong>le carceriisolane”, la Seconda ha avviatol’esame di una proposta di legge,presentata da Nazareno Pacifico esottoscritta dallo stesso presidente<strong>del</strong>la Commissione Paolo Pisu, daPierangelo Masia, Maria GraziaCaligaris, Giovanna Cerina, MariucciaCocco, Paolo Fadda, VincenzoFloris, Sandro Frau, MondinoIbba, Silvio Lai, Paola Lanzi,Franco Sanna, Simonetta Sanna,Tore Serra ed Antonio Efisio Addis,con la quale si propone l’istituzione<strong>del</strong>l’”Autorità garante <strong>del</strong>le personeprivate dalla libertà personale”.La nuova Autorità, un organo collegialecostituito da un presidente eda due membri, eletti dal Consiglioregionale, avrà, tra l’altro, il compitodi promuovere gli strumentinecessari per migliorare le condizionidi detenzione, attivare formedi controllo nei luoghi di privazione<strong>del</strong>la libertà personale, favoriremeccanismi di tutela dei diritti fondamentali<strong>del</strong>le persone detenute.“Un organo di grande importanzacivile, morale e giuridica, ha dettoNazareno Pacifico illustrandoil provvedimento, che servirà perriportare ad una situazione più tollerabileanche gli istituti carcerarisardi”. La Seconda, dopo un primo,veloce, esame, ha nominatolo stesso Pacifico relatore “interno<strong>del</strong> provvedimento”, affidandogliil compito di illustrare, in unaprossima seduta, tutti gli aspetti piùsignificativi ma anche complessi,per la <strong>del</strong>icatezza dei rapporti congli organi <strong>del</strong>lo Stato che operanonel <strong>del</strong>icato settore <strong>del</strong>la Giustizia,<strong>del</strong>l’importante provvedimento.INDAGINE SULLE ENTRATE REGIONALIE LA SITUAZIONE DEBITORIA SARDA“Un documento che certifichiquanto lo Stato ci deve per glianni passati e che sia la necessariabase per la nuova trattativada avviare col governo, ha aggiuntoEliseo Secci, per giungeread un altro accordo Stato-Regione,che disegni un diverso sistemadi trasferimento <strong>del</strong>le risorsetributarie alla nostra Regione”.La Terza ha anche deciso diavviare una “indagine conoscitiva”sulle sofferenze finanziarie<strong>del</strong> sistema economico sardo, diapprofondire la situazione deidiversi settori produttivi (industriale,agricolo, artigianale,commerciale, dei servizi) percapire quali iniziative legislativee politiche servono per ridarevigore, per rilanciare un sistemaeconomico che perde colpi, chenon sembra in grado di reggerele sfide dei tempi. “Incontreremola Giunta regionale, ha spiegatoil presidente Secci, in particolarel’assessore <strong>del</strong>la Programmazionee tutti gli altri componentil’Esecutivo che gestiscono leggidi incentivazione; ascolteremo irappresentanti <strong>del</strong> sistema produttivo,quelli <strong>del</strong> settore <strong>del</strong>credito. Svolgeremo un’indagineapprofondita, al termine <strong>del</strong>laquale sarà possibile predisporreun progetto di intervento,probabilmente anche una propostadi legge in materia di incentivie di credito, studieremoiniziative a sostegno dei settoriproduttivi sardi, tutto ciò nelpieno rispetto <strong>del</strong>le norme comunitarie.Provvedimenti chesaranno esaminati dal Consiglioregionale, che deve trasformarliin leggi”.Le iniziative legislative <strong>del</strong>la Giuntae dei consiglieri, l’attività ispettiva deicomponenti l’Assemblea regionaleIntensa attività per la Giunte ed i consiglieriche hanno presentato numerosidisegni di legge (la Giunta) e propostedi legge (i consiglieri). Intensa, anche,l’attività ispettiva dei componentil’Assemblea regionale, che hannopresentato numerose interrogazioni edinterpellanze.Disegni di leggeN. 148 - GIUNTA REGIONALE – Disposizioniin materia di trasporto(pervenuto il 15 giugno 2005 ed assegnatoalla 4a Commissione)N. 149 - GIUNTA REGIONALE – Integrazionialla legge regionale 17 ottobre1997, n. 29, sull’Istituzione <strong>del</strong>servizio idrico integrato in attuazione<strong>del</strong>la Legge 5 gennaio 1994, n. 36.(pervenuto il 15 giugno 2005 ed assegnatoalla 4a Commissione)Proposte di leggeN. 147 MARROCU – BIANCU – CA-CHIA – BALIA – SALIS – SANNAAlberto - Disposizioni in materia dirifiuti(pervenuta il 9 giugno2005 ed assegnataalla 1a Commissione)InterrogazioniN. 233/A – INTERROGAZIONE LASPISA - SANJUST - LOMBARDO- CONTU - PETRINI, con richiestadi risposta scritta, sul problema <strong>del</strong>sostegno agli sportivi sardi(pervenuta il14 giugno 2005)N. 234/A – INTERROGAZIONE DIA-NA – LIORI sul funzionamento <strong>del</strong>lecommissioni competenti alla determinazione<strong>del</strong> valore agricolo degliespropri(pervenuta il14 giugno 2005)N. 235/A – INTERROGAZIONE CA-LIGARIS, con richiesta di rispostascritta, su presunte irregolarità nellapredisposizione e approvazione <strong>del</strong>PUC <strong>del</strong> Comune di Muravera(pervenuta il15 giugno 2005)N. 236/A – INTERROGAZIONE LIO-RI, con richiesta di risposta scritta, suicriteri di nomina di alcuni dirigentiregionali.(pervenuta il15 giugno 2005)N. 237/A – INTERROGAZIONECHERCHI Oscar, con richiesta dirisposta scritta, sulla mancata accettazioneda parte <strong>del</strong>la ASL n. 5 di Oristano<strong>del</strong>la donazione di pulsossimetri ealtra strumentazione.(pervenuta il15 giugno 2005)N. 238/A – INTERROGAZIONE AMA-DU sulla soppressione di tratte ferroviariee di posti di lavoro nelle ferrovie<strong>del</strong>lo Stato <strong>del</strong> nord Sardegna(pervenuta il16 giugno 2005)N. 239/A – INTERROGAZIONE BA-LIA - MARROCU - BIANCU - AT-ZERI - PINNA - LICHERI - CACHIAsulle quote di ingresso di lavoratoriextracomunitari in Sardegna(pervenuta il16 giugno 2005)N. 240/A – INTERROGAZIONE SAN-NA Matteo trattamento di serie B peri disabili da parte <strong>del</strong>la compagniaMeridiana(pervenuta il16 giugno 2005)N. 241/A – INTERROGAZIONE CA-LIGARIS sul licenziamento di un operatoremarketing <strong>del</strong>la AGROSARDA(Società cooperativa a r.l.)(pervenuta il16 giugno 2005)InterpellanzeN. 90/C – INTERPELLANZA SAN-NA Franco – FLORIS Vincenzo – PI-RISI – CORRIAS sulla revoca da parte<strong>del</strong> CIPE <strong>del</strong> contratto di programmaa favore <strong>del</strong> Consorzio Nebiolo per ilriavvio <strong>del</strong>l’attività <strong>del</strong>la cartiera diArbatax(pervenuta il 9 giugno 2005)N. 91/A – INTERPELLANZA LI-CHERI – LANZI – FADDA sul protocollotra RAS e INPS(pervenuta il 9 giugno 2005)N. 92/A – INTERPELLANZA LI-CHERI – LANZI – FADDA in richiesta<strong>del</strong>la modifica <strong>del</strong>le linee d’indirizzosull’organizzazione interna <strong>del</strong>la costituendaAzienda ospedaliero universitariadi Sassari, al fine di garantirel’assolvimento dei compiti istituzionali<strong>del</strong>la Facoltà di medicina in coerenzacon le vigenti norme nazionali sui corsidi laurea di area sanitaria.(pervenuta il 9 giugno 2005)N. 93/A – I N T E R P E L L A N Z ACHERCHI Silvio - FLORIS Vincenzo- Mattana - Marrocu Siro - Barracciu- Calledda - Corrias - Cugini - Lai- Orrù - Pacifico - Pirisi - SANNA Alberto- SANNA Franco sulla inadeguatezzae disfunzioni <strong>del</strong> servizio elettricopubblico provocate dalla carenza <strong>del</strong>leinfrastrutture per il trasporto e dalladistribuzione <strong>del</strong>l’energia elettrica inSardegna e sulla precarietà e degradoprogressivo <strong>del</strong>le retiAPERTO TUTTO L’ANNO(pervenuta il 15 giugno 2005)N. 94/A – INTERPELLANZA UrasLuciano - Davoli Ciriaco - Pisu IgnazioPaolo sulla situazione dei lavoratori<strong>del</strong>la “Quality Sardinia” e <strong>del</strong>la “LcSALA CONFERENZE CLIMATIZZATA CON 100 POSTIE SALETTE ATTIGUE DOTATE DI ACCESSORI E CONFORTPOSSIBILITA’ DI SOGGIORNO E RISTORAZIONE SALE RICEVIMENTILOCALITA’ SPIAGGIA GRANDE - CALASETTA (CA) - SARDEGNA ITALIAtel. 0781 810188 - 0781.810153 - 0781.810189 Sistemia” - Fax 0781.810148e-mail: info@hotelstella<strong>del</strong>sud.com (pervenuta - www.hotelstella<strong>del</strong>sud.comil 16 giugno 2005)Unʼoccasione per tutti di ritrovarsi a tavolain un ambiente di simpatia e ... di gusto.P.zza Sella, 15 Iglesias - Tel. 22492-22546


6<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°319 <strong>del</strong> 10 Luglio 2005SpecialeDIBATTITOCONFINDUSTRIA E RIFORMACONSORZI INDUSTRIALIIl dibattito scatenatosi sulla propostadi riforma dei Consorzi Industrialiillustrata dal PresidenteSoru e dall’Assessore <strong>del</strong>l’Industriaai Capigruppo <strong>del</strong>la maggioranzain Consiglio regionalecontiene elementi di profondariflessione. Appare quanto maiparadossale che negli interventie prese di posizione che si sonovia via succeduti non sia maistato fatto alcun riferimentoalle industrie. Le aree attrezzatedovrebbero servire a creare vantaggilocalizzativi derivanti dallapresenza di lotti adeguatamenteinfrastrutturati, dotati di serviziche, per livello e qualità, rendanoeconomico operare in questisiti. Il fallimento dei Consorzinel promuovere la localizzazioneindustriale è invece davantiagli occhi di tutti, evidenziatodal fatto che la stragrande maggioranza<strong>del</strong>le imprese sarde èinsediata al di fuori <strong>del</strong>le ASI e<strong>del</strong>le ZIR. Ma d’altronde nonpotrebbe essere che così dal momentoche, per vendere, bisognaavere un prodotto che rispondaai bisogni ed alle aspettative<strong>del</strong>l’acquirente. E qui, non solomanca il prodotto, ma quandoc’è non risponde alle caratteristicherichieste dal mercato. I ConsorziIndustriali <strong>del</strong>la Sardegnacostituiscono il retaggio di unmondo passato che non esistepiù. Avevano una ragion d’essereall’interno <strong>del</strong>l’interventostraordinario <strong>del</strong> Mezzogiornoe di un mondo non globalizzato,ma nel tempo avrebbero dovutoevolvere verso forme di gestionepiù moderne, di natura privatistica,più in linea con i bisogni <strong>del</strong>leindustrie e dei territori, capaci diconcorrere sui mercati nazionalied internazionali. In una parolacapaci di essere loro stesse imprese.E’ venuto il momento diporre fine a tale stato di cose attraversouna riforma sostanziale<strong>del</strong>la gestione <strong>del</strong>le aree attrezzateper insediamenti industriali.Ma deve essere un cambiamentovero e non mascherato comequello che prevede la sola riduzione<strong>del</strong> numero dei Consorzi,perpetuando uno schema digestione di natura prettamentee meramente pubblicistica, rafforzatoattraverso la presenza<strong>del</strong>le CCIAA, enti funzionali<strong>del</strong>lo Stato e non, come dovrebbeessere dalle rappresentanzeautonome <strong>del</strong>le imprese. Nonsi comprende per quale divinoprivilegio la politica dovrebbeessere capace, da sola, di determinareil futuro <strong>del</strong>le imprese.Non lo è stata con le ASI e conle ZIR e non lo sarà qualunquecosa si decida di farne per il futuro,come ben dimostra il teatroal quale stiamo assistendo. In talsenso, la proposta elaborata dall’AssessoreRau, pur perfettibile,individua un percorso che, oltread inserirsi nel più ampio progettodi <strong>del</strong>ega di funzioni alleProvince ed ai Comuni, rendepossibile una gestione dei servizipiù moderna, gettando le basiper un rafforzamento di quellacollaborazione pubblico-privatasempre auspicata e necessaria.Al contempo si riattribuisconoai Comuni le funzioni ed i compitidi loro specifica competenzasulla gestione <strong>del</strong> proprio territorio,inquadrando la promozionee lo sviluppo <strong>del</strong>le aree suimercati all’interno di un quadropianificatorio di livello regionalee provinciale. Forse non sarà ilfuturo, ma sicuramente è un presentemeno oscuro di quello nelquale molti vorrebbero far viverele nostre imprese.LE CAMERE DI COMMERCIOE I CONSORZI INDUSTRIALILe Camere di Commercio<strong>del</strong>la Sardegna aspettanocon fiducia di essere coinvoltenella discussione suqualsiasi progetto di riforma<strong>del</strong> sistema dei Consorzi industriali.“Come Presidente<strong>del</strong>l’Unioneregionale <strong>del</strong>le Camere diCommercio, ha dichiarato ilPresidente <strong>del</strong>la Camera diCagliari Romano Mambrini,confermo la disponibilità adun confronto serio e costruttivocon la Giunta e il Consiglio<strong>del</strong>la Regione Sardegna”.“L’Unioncamere regionaleapprezza e condivide leperplessità manifestate neigiorni scorsi dai Democraticidi Sinistra sull’ipotesi discioglimento dei Consorzi,ha detto Mambrini. Facciamonostre anche le proposteper un urgente intervento diriforma, in particolare a propositodi alcuni aspetti: laridefinizione <strong>del</strong> ruolo e deipoteri dei Consorzi: la partecipazionesocietaria ristretta agli Entilocali e alle Camere di Commercio;la razionalizzazione<strong>del</strong> sistema con la soppressionedi quei Consorzi cheavessero esaurito la propriafunzione”.“Voglio ricordare fra l’altro,ha concluso il PresidenteMambrini, che nell’ipotesi discioglimento dovrebbe esserechiarita la destinazione <strong>del</strong>patrimonio dei Consorzi. LeCamere di Commercio<strong>del</strong>la Sardegna, in qualità disoci fondatori, non potrannomai accettare soluzioni cheprevedano un sostanzialeesproprio dei beni”.IGLESIASMARIO ANGIOY PRESIDENTE ZIRMario AngioyMario Angioy è il nuovoPresidente <strong>del</strong>la Zir, ZonaIndustriale d’Interesse Regionaleche sorge in località“Sa Stoia” di Iglesias.La sua elezione è avvenutaa seguito <strong>del</strong>la rinuncia all’incaricoda parte <strong>del</strong> Consigliereregionale, nonchéSegretario <strong>del</strong>l’UDC sarda,Giorgio Oppi. Mario Angioygià ricopriva la carica divice Presidente <strong>del</strong>l’organismoconsortile.


LavoroCAVATORI E RICERCATORI MINERARI RIUNITI A IGLESIASIN DIFESA DELLE ATTIVITA’ E DEL RISPETTO AMBIENTALEGianni PoddaMotivati dal crescente groviglionormativo che condiziona nonpoco l’attività portata avanti daCavatori e Ricercatori minerarisardi, una quarantina di operatori<strong>del</strong> comparto hanno tenutoin Iglesias un’assemblea durantela quale s’è discusso dei vari problemiinerenti la categoria, masoprattutto è stato deciso di daremaggiore impulso operativo allaAssociazione Cavatori e RicercatoriMinerari (Assocarim) costituitanove anni fa, il cui cammino,però, non è mai stato facile. L’occasioneè stata propizia anche perrinnovare le cariche associative<strong>del</strong>l’Assocarim, alla cui presidenzaè stato chiamato MassimoCarta.Si tratta di operatori che spazianonell’ambito <strong>del</strong>le sabbie, inerti,granito, bentonite, marmo, trachite,argilla refrattaria, bario,felpati, sabbie silice ecc. e che, intutta l’Isola, mettono insieme circa400 unità operative, con oltre4.000 addetti. Allo stato attualein Sardegna esistono, malgradola grande attività mineraria siastata chiusa, circa 80 concessioniminerarie, mentre le ricerche operativesarebbero (i dati non sonodefinibili) circa 50. In diverse parti<strong>del</strong>l’Isola, tra Cavatori, sono statiistituiti consorzi (granito, trachiteecc.) che hanno svolto un encomiabilelavoro di coordinamento e dirappresentatività presso le istituzionilocali.Con l’assemblea di Iglesias, anchei soci (diversi dei presenti hannoaderito all’Associazione sedutastante) <strong>del</strong>l’Assocarim hanno decisodi sviluppare la loro azionesia di difesa <strong>del</strong>la categoria e siadi sviluppo <strong>del</strong>la cultura ambientaleche sempre più deve diventarepatrimonio <strong>del</strong>l’impresa assiemeall’aspetto economico ed occupativo.Le incombenze di carattere tecnicoed amministrativo per la categoriadei Cavatori e Ricercatori minerarisono andate progressivamente crescendonel tempo, rendendo semprepiù difficoltoso e oneroso esercitarnel’attività. Per questo la categoriaavverte sempre più forte l’esigenzadi avviare una collaborazione costruttivacon le Istituzioni Pubblicheaddette all’autorizzazione ed allasorveglianza <strong>del</strong>le cave, finalizzata afar conoscere i problemi e le difficoltàcontro i quali sono costretti a dibattersiquotidianamente i Cavatori,nonché, di mettere in luce gli effettibenefici che un’attività di cava puòavere sul territorio che la ospita, nonsolo in termini economici e di postidi lavoro.“Perseguire tali intenti, è stato evidenziatonella relazione introduttiva<strong>del</strong>l’assemblea Assocarim, comportal’intraprendere un camminoirto di difficoltà, specialmente in unterritorio dove la parola cavatoreassume spesso e ingiustamente, unaIglesias - Assemblea Cavatori - Ricercatoriconnotazione negativa, di colui cheagisce a scapito <strong>del</strong>la comunità e <strong>del</strong>l’ambiente”.E’ chiaro che certi luoghicomuni creatisi nel tempo, oggisi siano fortemente radicati nellamentalità dei cittadini e possano arrivarea condizionare pesantementele decisioni <strong>del</strong>le Pubbliche Amministrazioni,mettendo a repentaglio laprosecuzione di molte attività di cavaproduttive.E’ facile desumere che i problemi daaffrontare abbiano, ormai, assuntouna dimensione tale da riguardarenon più la singola cava, ma l’interocomparto estrattivo. Affrontarli,pertanto, necessita <strong>del</strong>la forza diun’intera categoria, chiamata aduna prova decisa per assicurarsi lasopravvivenza. La parola chiave allabase <strong>del</strong>l’Associazione Assocarim,pertanto, rimane: unione, che, comesuggerisce la saggezza popolare, fala forza.Benché siano trascorsi 9 anni dallacostituzione <strong>del</strong>l’Associazione, è statotriste constatare che poco è statofatto per rafforzare il peso di rappresentanzadei Cavatori.“Diventa necessario, è stato sottolineato,riattivare l’Associazione deiCavatori infondendo nuova convinzione,spirito di categoria ed entusiasmo,individuando gli obbiettivi esoprattutto il percorso attraverso cuiperseguirli”.A tal proposito sarebbe opportunoritornare alle convinzioni e alle motivazionifondamentali che hannoportato alla costituzione <strong>del</strong>l’Associazione.L’intento originario dei socifondatori, infatti, era di “costituireuno strumento attivo in grado di favorirela valorizzazione <strong>del</strong>l’attivitàdei Cavatori e Ricercatori minerari,facendosi promotrice di nuove ideeimprenditoriali e aderendo a tutte leiniziative che rispondano ai principifondanti <strong>del</strong>l’Associazione”. A talescopo l’Associazione svolge nell’ambito<strong>del</strong>la sua competenza tuttele azioni per la tutela degli interessimorali ed economici <strong>del</strong>la categoria,come:- Promuove e favorisce l’aggiornamentotecnico e culturale degli associati.- Istituisce e mantiene contatti di amichevolecollaborazione con le altreassociazioni Regionali e Nazionale;le società minerarie ed affini, sia inItalia che all’estero, gli operatori <strong>del</strong>settore cave e lavori civili.- Mantiene contatti con Associazionio Enti Pubblici e privati operanti nelsettore di competenza.- Cura e si preoccupa che l’Associazionesia rappresentata in tutti quegliEnti, Organismi, etc. ritenuti utili odinteressanti la categoria dei cavatori ericercatori Minerari <strong>del</strong>la Sardegna.- Mantiene stretti contatti con la RegioneAutonoma <strong>del</strong>la Sardegna, leProvince, le Comunità Montane edi Comuni anche mediante la nominadi Rappresentanti presso gli stessi, alfine di contribuire ad adeguare le leggied il piano <strong>del</strong>le attività Estrattivealle esigenze <strong>del</strong>la categoria.- Attiva tutte quelle iniziative chefossero ritenute necessarie o utili peril raggiungimento degli scopi chel’Associazione si prefigge.A seguito <strong>del</strong>l’entrata in vigore <strong>del</strong>l’art.31 <strong>del</strong>la LR 10/01/99 N° 1, sullenorme di Istituzione e Disciplina <strong>del</strong>laValutazione di Impatto Ambientalee <strong>del</strong>la LR N° 15 <strong>del</strong>l’11/08/02,che richiede anche il consenso deiComuni <strong>del</strong>la Sardegna per l’Attivitàdi Cava e di Miniera, si è reso necessariodare maggiore efficacia edincisività all’azione <strong>del</strong>l’AssociazioneCavatori e Ricercatori Minerariverso i vari Enti interessati. “L’opera<strong>del</strong>l’Associazione deve essere principalmentequella di fornire garanziedi continuità alle attività di cavaesistenti e da realizzare, a tutela deglionerosi investimenti di risorse finanziarie,tecniche ed umane impiegatedagli imprenditori”.Attualmente il Cavatore ed il Ricercatoreminerario prima e durante losvolgimento <strong>del</strong>la propria attività devonoconfrontarsi con i seguenti organidi controllo: R.A.S. AssessoratoIndustria, Servizio Attività Estrattiva;R.A.S. Assessorato Difesa <strong>del</strong>l’AmbienteServizio S.I.V.E.A. ed IspettoratoRipartimentale <strong>del</strong>le Foreste,competente per il territorio; R.A.S.Assessorato Pubblica Istruzione ServizioUfficio Tutela <strong>del</strong> Paesaggio;Provincia competente per territorio;Ministero Beni Culturali BBA.A.SSe Soprintendenza Archeologica;A.S.L. P.M.P. per il territorio; N.O.E.Nucleo Carabinieri per l’Ecologia;Comuni.Vista la complessità <strong>del</strong>l’iter burocratico,i Cavatori e i Ricercatori si sonomostrati convinti di poter trarre grandebeneficio dall’azione di un’Associazioneche possa tutelare i loro interessi,favorendo la valorizzazione <strong>del</strong>le risorsedi cava e di miniera necessarieper lo sviluppo <strong>del</strong> settore industrialee civile <strong>del</strong>la Regione. “Interesse primario<strong>del</strong>l’Associazione, è stato confermatoda parte di tutti gli operatoripresenti all’assemblea, sarà vigilareaffinché le attività di cava si svolganorispettando e salvaguardando ilterritorio”.<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°319 <strong>del</strong> 10 Luglio 2005tel. 0781.260047-59fax 0781.260058Il Sindaco <strong>del</strong> Comune di Carbonia comunica che sono stati banditi dueconcorsi per il rilascio di n° 7 autorizzazioni. Il primo bando mette a concorso3 autorizzazioni per il servizio di autonoleggio da rimessa di autovetturacon conducente; il secondo bandisce il concorso per il rilascio di 4autorizzazioni per il servizio pubblico di autoveicoli da piazza (taxi).I due concorsi scadranno alle ore 12 <strong>del</strong> 15 luglio 2005. Le persone interessatedovranno consegnare lo schema di domanda in carta da bollo,indirizzata al Sindaco, al Comando dei Vigili Urbani, presso la Polizia Amministrativain via San Ponziano 1, entro la data di scadenza.Il bando completo e lo schema di domanda possono essere scaricati dal sito<strong>del</strong> Comune di Carbonia all’indirizzo: http:/www.comune.carbonia.ca.it/bandi.html7


CARBONIA - Monte Sirai ArcheologiaCOMUNE DI S.VITO - Centro Urbano Verde PubblicoI lavori hanno consentito lariqualificazione ambientale diuna vasta fascia fluvialelungo il Rio Flumini Uri,responsabile in passato di gravifenomeni di esondazione.Le attività hanno avuto comeoggetto la realizzazione dispazi verdi mediante la messaa dimora di specie arboreeidonee al consolidamento <strong>del</strong>terreno.Le attività hanno fornito un decisivo apporto alle ricerche e agli scavi archeologici: inparticolare, la pulitura di vaste aree ha consentito di evidenziare importantistrutture. Per quel che riguarda il supporto agli scavi, è stato eseguito lo scavo a mano,la cernita <strong>del</strong> materiale rinvenuto e il setacciamento. Nei punti in cui è stato necessario,sono stati eseguiti lavori di consolidamento <strong>del</strong>le strutture archeologiche ed ilrestauro conservativo <strong>del</strong>le strutture emerse.VILLACIDRO - Pineta <strong>del</strong> Carmine AcquedottoCOMUNE DI ORANI - Oraschile GaloppatoioManutenzione ordinaria estraordinaria <strong>del</strong>le strutture<strong>del</strong> galoppatoio di Oraschilecon esecuzione degliadeguamenti necessari,manutenzione <strong>del</strong>lestaccionate, cura <strong>del</strong> verde,opere accessorie, impiantie quanto necessario amigliorare la fruibilità'<strong>del</strong>lʼarea.Sono stati eseguiti lavori di manutenzione e recupero <strong>del</strong>la struttura, in particolareil ripristino <strong>del</strong>la facciata e <strong>del</strong>lʼ impermeabilizzazione <strong>del</strong>la copertura.Inoltre sono stati posti in opera un corrimano e nuovi tratti di staccionata nellʼareache circonda lʼedificio.S.ANTIOCO - Area Archeologica NecropoliCOMUNE DI LULA - Centro Urbano ViabilitàLa viabilità urbana di Lula èstata migliorata da lavori dimanutenzione e ripristino<strong>del</strong>la pavimentazione stradale,<strong>del</strong> sistema di regimentazione<strong>del</strong>le acque meteoriche,dei sottoservizi, degli impiantifognari e <strong>del</strong>lʼilluminazionepubblica.Lavori di pulizia e diserbamento <strong>del</strong> sito in oggetto; ricerca e scavo senzalʼausilio di mezzi meccanici. Successivamente sono stati eseguiti lavori dicernita, recupero, conservazione e catalogazione dei reperti, nonché opere direstauro e consolidamento <strong>del</strong>le strutture archeologiche.PAU - Territorio Comunale Manutenzione SentieriÈ stata eseguita la pulizia e il diserbamento <strong>del</strong>lʼarea, il livellamento <strong>del</strong>le sedistradali, la realizzazione e il ripristino di muretti a secco, staccionate e segnaleticastradale e la realizzazione di opere dʼarte.


LavoroTutti i poli industriali sorti inSardegna negli anni Sessantaavevano come scopo principalequello di creare le premesseper una più intensa base occupativa,sfruttando la posizione<strong>del</strong>l’Isola che, posta al centro<strong>del</strong> Mediterraneo, avrebbe dovutosmistare i manufatti dauna condizione baricentricarispetto ai mercati nazionaleed internazionale.In effetti, la scelta industrialedi base, per quell’epoca, si rivelòsalutare e di forte impattosociale, anche se poi ha messoin luce la precarietà e nonpochi problemi ambientali cuil’Isola non era abituata, se nonper effetto <strong>del</strong>le coltivazioniminerarie.Di quei poli industriali, fattasalva la monoimpostazionepetrolchimica di Sarroch,l’unico ad essere rimasto nellasua originaria impostazionee con riflessi internazionali,è stato Portovesme che ancoraoggi mantiene la sua consistentedimensione di polointegrato per le produzioni diossido, nonché metalli di alluminio,piombo, zinco, cadmio,argento, oro.A fianco <strong>del</strong>la grande industriadi base, oggi in mano a primariesocietà multinazionali, ilConsorzio per il Nucleo di Industrializzazione<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>ha sviluppato con gradualitàil discorso insediativodi numerose realtà sinergicheche spaziano tra manutenzionidi vario genere, carpenteriameccanica e metallica, serviziintegrati e di riparazione,strumentistica avanzata, nonchéil catering e forniture disupporti di sicurezza.NUOVO VOLTO INDU-STRIALE…Al fine di consentire lo sviluppoe la ristrutturazioneproduttiva <strong>del</strong>le imprese interessate,l’applicazione di condizionitariffarie favorevoli perla fornitura di energia elettrica<strong>del</strong> decreto legge 18 febbraio2003…viene prorogata a tuttol’anno 2010 alle condizionitariffarie di cui al 31 dicembre2004.…Le condizioni tariffarie dicui al decreto <strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>l’Industria,<strong>del</strong> Commercio e<strong>del</strong>l’Artigianato in data 19 dicembre1995, pubblicato nella<strong>Gazzetta</strong> Ufficiale n° 39 <strong>del</strong>16 febbraio 1996, sono estesecon provvedimento <strong>del</strong>l’Autoritàper l’Energia elettrica edil Gas, alle forniture di energiaINFRASTRUTTURE ED ENERGIA A <strong>PORTOVESME</strong> (3)PER MANTENERE IL CONFRONTO COL MERCATOA distanza di circa quarant’annidalla sua nascita,non si può, certamente, direche il Polo Industriale di Portovesmenon abbia miglioratoil suo assetto. L’elemento piùcaratterizzante è senza dubbiola crescita <strong>del</strong>la coscienzaambientale dentro e fuorile fabbriche, la difesa <strong>del</strong>leprofessionalità oggi costrettea misurarsi su scenari internazionali,l’organizzazione deirifornimenti, la presenza dimanagement locale.Tuttavia, a questo Polo Industrialemanca ancora un’adeguatainfrastrutturazionelegata agli spazi portuali eai trasporti via terra, ma soprattuttoalla mancanza di untronco ferroviario capace diabbattere costi di trasporto deimanufatti e per il trasporto diuna considerevole parte <strong>del</strong>lematerie prime.Mentre il capitolo portuale, sia piombo-zincopure dopo lunghe attese, potrebbecompletarsi nel giro diqualche anno, quello <strong>del</strong> trasportovia terra è ancora unapalla al piede che in qualchemodo rallenta ulteriori sviluppie rifornimenti alle industriedi base.Questa carenza potrebbe accentuarsinei prossimi anni,se dovessero svilupparsi iprogrammi annunciati dalleaziende per contrastare laconcorrenza che i mercatimondiali stanno sviluppandosu tutti i fronti.IL PROBLEMA ENERGE-TICOelettrica destinata alle produzionie lavorazioni <strong>del</strong>l’alluminio,piombo, zinco, argentoe al ciclo clorosoda, con riferimentoai prezzi praticati perforniture analoghe sui mercatieuropei nei limiti degli impiantiesistenti alla data di entrata invigore <strong>del</strong> presente decreto, situatinel territorio <strong>del</strong>la RegioneSardegna e caratterizzati daalimentazione di alta tensione.Le condizioni tariffarie di cuial presente comma vengono riconosciutea fronte <strong>del</strong>la definizionedi un protocollo d’intesacontenente impegni per il lungoperiodo sottoscritto dalle particon l’Amministrazione <strong>del</strong>laRegione Sardegna e i Ministeriinteressati…Se l’incompleta infrastrutturazioneha in qualche modorallentato il rapido sviluppodei servizi e <strong>del</strong>le lavorazionia valle <strong>del</strong>le grandi industrie,quello dei costi energetici ècertamente il tallone d’Achilledi questo Polo Industriale.Fatta salva la condizione <strong>del</strong>l’Alcoache ancora per il 2005beneficerà di condizioni agevolatesul costo energetico aseguito <strong>del</strong>la cessione all’Enel<strong>del</strong>la centrale autoproduttrice(Alumix), per le altre realtàenergivore, ma in primoluogo per il polo integrato(Portovesme<strong>srl</strong>-Glencore) la disparità deicosti energetici mettono fuoricausa gli stabilimenti che paganocirca il doppio la bollettaenergetica rispetto ai concorrenti<strong>del</strong>l’UE.Di qui la mobilitazione avviatanegli ultimi due anni, mobilitazionemirata a strapparepari condizioni <strong>del</strong> costo <strong>del</strong>l’energiaper far rimanere inpiedi le produzioni dei metallidi base e conservare la baseoccupativa costituita da mi-Massimo Cartagliaia di maestranze.Sul medesimo fronte esistel’insoluto problema <strong>del</strong>lavalorizzazione <strong>del</strong> carbonelocale (Carbosulcis) che persotterranei (ma non troppo)giochi politici e industriali hafinora incontrato il massimo<strong>del</strong>l’ostracismo. “Il problemadi fondo, ha spiegato il Presidente<strong>del</strong> Consorzio Industrialedi Portovesme MarioPorcu, è che se si desse corpoal progetto carbonifero, ilterritorio sarebbe in grado dialimentare una centrale a costicontenuti, dalla quale proverrebbel’energia elettricapiù economica da destinarealle industrie di Portovesme.Peraltro, ha aggiunto il Presidente<strong>del</strong> Consorzio Industrialein argomento, la società diricerca Sotacarbo, su incarico<strong>del</strong> Governo di concerto con la<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°319 <strong>del</strong> 10 Luglio 2005Mario PorcuSOTACARBO PER IL CARBONE SULCISL’impegno Sotacarbo in campointernazionale, relativoalle nuove frontiere sull’utilizzo<strong>del</strong> carbone, è la partecipazionecome stakeholdernazionale al progetto integratoeuropeo “Hyways”, che sipone come obiettivo l’individuazionedi una roadmap perlo sviluppo <strong>del</strong>le tecnologiedi produzione e di utilizzo<strong>del</strong>l’idrogeno da oggi sino al2050.Il progetto, coordinato dallaGermania, vede la partecipazionedi Francia, Grecia, Italia,Norvegia,Olanda, Portogallo e RegnoUnito.Sotacarbo è oggi un importantestakeholder sia <strong>del</strong> progettointegrato europeo “Hyways”sia <strong>del</strong> “Coal SequestrationLeadership Forum”, in considerazionedei progetti che hagià avviati o che sono in fasedi preparazione.Relativamente alle nuovefrontiere sull’utilizzo <strong>del</strong>carbone per la produzionedi idrogeno, particolare rilevanzaviene attribuita all’iniziativaavviata da Sotacarbo,in collaborazione con ANS-ALDO Ricerche, Universitàdi Cagliari – Dipartimentodi Ingegneria Meccanica edENEA, denominata “progettodi ricerca sullo sviluppodi tecnologie per la produzioneed il trattamento <strong>del</strong>syngas da carbone miratoall’ottenimento e all’utilizzodi vettori energetici dialta valenza ambientale e<strong>del</strong>l’idrogeno in particolare”.Il progetto, <strong>del</strong>la durata dicinque anni, consentirà diacquisire conoscenze edesperienze utili a migliorarei processi individuati per laproduzione di gas combustibilipuliti e di idrogeno inimpianti di scala medio-piccolaalimentati con carbone.Le attività sono finanziatedal Ministero <strong>del</strong>l’Istruzione,<strong>del</strong>l’Università e <strong>del</strong>laRicerca Scientifica.9Regione, ha messo a punto unprogetto per ricavare l’idrogenodal carbone ed alimentare,in maniera ecologicamentepiù rassicurante, l’ipotizzatacentrale la cui corrente verrebbeceduta alle industrie aprezzi certamente meno onerosidi quelli praticati oggidall’Enel”.Ora, pare che tutti i soggettiistituzionali siano interessatia questa soluzione che,però, attende le necessarieformalizzazioni. In attesa diquest’evento, e comunquefino al dicembre 2010, è statostudiato un sistema di aiutoalle società energivore <strong>del</strong>laSardegna (alluminio, piombozinco,cloro-soda) mediantel’intervento <strong>del</strong> Garante perl’Energia e per il Gas cheverserebbe, per il periodosoprarrichiamato, la quotad’integrazione per la bollettaenergetica.Solo tale soluzione potràmantenere in piedi l’unicoancora integro Polo Industriale<strong>del</strong>la Sardegna che dopoquarant’anni di vita, si trovaad un bivio: con la tariffaenergetica agevolata potràcontinuare a stare sul mercatoe produrre, altrimentiverrebbero meno circa 5.000posti di lavoro che il tempoha consolidato, non senzaqualche sacrificio.vuoi provarela pubblicitàsucontatta0781 675289oppuretel. 333 6077645www.gazzetta<strong>del</strong>sulcis.itPortovesme - Porto Industriale


10<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>Lavoron°319 <strong>del</strong> 10 Luglio 2005BANDO PER INCENTIVIGIANNI BIGGIO ANCORA PRESIDENTECONFINDUSTRIA DELLE PROVINCEMERIDIONALI DELLA SARDEGNAGianni Biggio è stato confermatoPresidente <strong>del</strong>l’Associazione Industriali<strong>del</strong>le Province <strong>del</strong>la Sardegnameridionale: Cagliari, Carbonia-Iglesiase Medio Campidano.La sua elezione è avvenuta a Cagliari,nel corso <strong>del</strong>l’AssembleaGenerale dei Soci <strong>del</strong>l’Associazione,riunita in seduta privata pressola sede di viale Colombo, che, conil 99 % dei consensi, si è espressaa favore <strong>del</strong>la riconferma <strong>del</strong> Presidenteuscente anche per il biennio2005-2007.56 anni, originario di S.Antioco,città ove mantiene la residenza,Biggio opera principalmente nelsettore dei trasporti, ma ha interessidiversificati anche in altri settoriproduttivi, in particolare in quelloturistico e <strong>del</strong>le costruzioni. La suaelezione assume un significato edun valore <strong>del</strong> tutto particolare.Oltre che essere stato confermatoper il terzo biennio consecutivo,Gianni Biggio è infatti il primoPresidente <strong>del</strong>l’Associazione elettonon, come avveniva fino al 2003,dai Delegati, ma dall’intera base Associativa.Una innovazione questa,introdotta con le modifiche statutarieapprovate dall’Assemblea <strong>del</strong>loscorso anno e fortemente voluteproprio dal Presidente Biggio alfine di rafforzare la organizzazionedemocratica <strong>del</strong>l’Associazione e didare a tutti gli Imprenditori aderentialla Confindustria Cagliaritana lapossibilità di esprimere direttamentela loro volontà nei momenti piùimportanti <strong>del</strong>la vita associativa.Dalle votazioni è emerso quindi ununanime consenso degli Associatiper la attività svolta, per le linee politicheseguite in questi ultimi anni,nonché per gli indirizzi programmaticiper il prossimo biennio cheil Presidente Biggio ha illustrato nelcorso <strong>del</strong>la sua relazione.In particolare, dopo aver confermatoil buon momento attraversatodall’Associazione sia sottoil profilo organizzativo sia sotto ilprofilo dei livelli di rappresentatività(nell’ultimo anno gli AssociatiGianni Biggiosono aumentati <strong>del</strong> 4,5%, mentre idipendenti sono cresciuti <strong>del</strong> 13%,corrispondenti a circa 2000 unità inpiù), egli si è soffermato sull’aspettopiù strettamente politico <strong>del</strong>l’attivitàassociativa.Al riguardo, ha affermato che l’Associazioneseguirà con la massimaattenzione l’attività <strong>del</strong> GovernoRegionale, con il quale intendecontinuare a confrontarsi con unapproccio propositivo e senza prestarsiad alcuna strumentalizzazionepolitica.“Si opererà, ha detto, per salvaguardarel’autonomia rappresentativadi Confindustria come valore e perconsolidare la collaborazione conle altre Associazioni confindustrialiprovinciali”. Estrema attenzionesarà dedicata alle politiche per ilrilancio <strong>del</strong>le Istituzioni locali eterritoriali, per lo sviluppo <strong>del</strong>le relazioninazionali ed internazionali eper rafforzare ruolo e valori <strong>del</strong>l’industriain Sardegna.Biggio ha inoltre sintetizzato i temisu cui l’Associazione concentreràle sue risorse nel prossimo biennio:Energia, Ambiente , Nuovi incentiviper l’impresa, Credito, Infrastrutture,Trasporti, Innovazione ericerca, Riforma servizi <strong>del</strong> lavoro;E governament e società <strong>del</strong>l’informazione;Politiche <strong>del</strong> Turismo;Provincia di CagliariASSESSORATO SERVIZI SOCIALI EPROBLEMATICHE DELLA FAMIGLIACentralino 0704092897 – 4092899Fax 070521034Assessore Pinello Cossu 0704092700Dirigente Dott. Marco Cabras 0704092773Segretaria Assessore 0704092736Biblioteca 0704092702Servizio Minorati Sensoriali 0704092703Servizio Minori 0704092820Servizio Minori 0704092804Servizio Minori 0704092715Servizio Minori 0704092704Servizio Minori 0704092788Ufficio Nidi 07040922792Servizio Numero Blu 0704092 - 800575050Servizio Informa Donna 0704092728-2706Servizi Amministrativi 0704092750-2701-2734- 2710-2735Servizio Protocollo 0704092733ASSESSORATO SERVIZI SOCIALIE PROBLEMATICHE DELLA FAMIGLIACAGLIARI VIA CADELLO 9Politiche sanitaria; Efficienza <strong>del</strong>lapubblica amministrazione ed efficacia<strong>del</strong>le nuove province; Internazionalizzazione<strong>del</strong>le imprese;Difesa e consolidamento <strong>del</strong>legrandi industrie; Promozione di undiffuso sistema di PMI; Sostegnoai comparti <strong>del</strong>l’impiantistica perfavorirne crescita, diversificazioneed internazionalizzazione; Cameradi Commercio; Fiscalità locale;Sviluppo <strong>del</strong>le aree urbane; Rinnovo<strong>del</strong>l’amministrazione <strong>del</strong>la cittàcapoluogo; formazione aziendalee manageriale; riorganizzazione edincentivazione <strong>del</strong>la vita associativa.Nella stessa riunione l’AssembleaGenerale <strong>del</strong>la Confindustria Cagliaritanaha nominato AlbertoScanu Vice Presidente Vicario<strong>del</strong>l’Associazione ed ha eletto icinque componenti che, insiemeai Presidenti <strong>del</strong>le Sezioni merceologiche,al Presidente <strong>del</strong>la PiccolaIndustria, al Presidente dei GiovaniImprenditori, ai cinque rappresentanti<strong>del</strong>le imprese maggiori, ai duecooptati dalla Giunta ed ai due pastPresident, formeranno la Giunta cheaffiancherà il Presidente Biggio nelprossimo biennio. Sono stati eletti:Marco Foscoliano, Furio Vissani,Gianmarco Dotta, Francesco Ciusa,Andrea Balduzzi.ATTIVITA’ COMMERCIALIL’agricoltura sarda, alle prese con unagravissima crisi strutturale, “non puòfare a meno dei finanziamenti comunitaried i fondi disponibili li deve spendere, nelmodo migliore, tutti e subito”. Lo avevanodetto a chiare lettere, i componentila Quinta Commissione <strong>del</strong> Consiglioregionale, Agricoltura ed Ambiente, presiedutada Alberto Sanna, all’Assessore<strong>del</strong>l’Agricoltura, Addis, ed al Direttoregenerale <strong>del</strong>lo stesso Assessorato, Orefice,nel corso di una audizione “sollecitata”proprio per esaminare le nuove lineeguida predisposte, dall’Assessorato, perla “necessaria rimodulazione” degli interventi<strong>del</strong> POR, il Programma operativoregionale, per questi ultimi due anni neiquali sarà in vigore. E lo hanno ribadito,i componenti la Quinta commissione,in una lunga e dettagliata risoluzioneapprovata all’unanimità ed, immediatamente,trasmessa allo stesso Assessore<strong>del</strong>l’Agricoltura, ma anche al Presidente<strong>del</strong>la Regione ed all’Assessore <strong>del</strong>la Programmazione.Mancano meno di due anni alla “conclusione”<strong>del</strong> POR 2000-2006, pochi soldisono stati impegnati, ancora meno quellispesi. A disposizione risorse finanziariaLa Giunta regionale ha approvatouna <strong>del</strong>ibera che dovrebbepermettere di sbloccarei 67 milioni di euro diincentivazione alle attivitàcommerciali. I fondi in argomentosono fermi dal 2002 ederano previsti da una legge,la numero 9, considerata unalegge non buona anche dalleorganizzazioni di categoriacon le quali il Presidente Sorue l’Assessore Depau hannoavuto un lungo confronto.A luglio <strong>del</strong> 2003 la Giunta regionaleautorizzò l’invio <strong>del</strong>ledomande alla Regione (dal10 settembre al 31 dicembre2003) e rimandò a un secondomomento, successivo alla stipula<strong>del</strong>le convenzioni, l’invio<strong>del</strong>le medesime domandeall’ente istruttore. Con quella<strong>del</strong>ibera la Giunta attivò unadisciplina transitoria ed eccezionale,in parte derogatoriarispetto alle disposizionicontenute in una precedente<strong>del</strong>iberazione (la numero 37<strong>del</strong> 1969).L’eccezionalità e il caratterederogatorio <strong>del</strong>le norme relativealla prima attivazionehanno reso difficoltosa l’applicabilitàdi alcune disposizionicontenute nelle direttiveapplicative. La difficoltàdi conciliare tali norme, lacomplessità <strong>del</strong>la proceduraconseguente, le ulterioriproblematiche derivanti dalperiodo di tempo che di fattoseparerà l’invio <strong>del</strong>le domandealla Regione dal momento<strong>del</strong>l’istruttoria, hanno resonecessaria l’adozione di disposizioniche consentanol’armonizzazione <strong>del</strong>le direttiveesistenti con riferimentoalla fase transitoria (riguardanteesclusivamente le domanderegolari pervenute allaRegione dal 10 settembre al31 dicembre 2003) e rendanopossibile l’indizione in tempirapidi di una nuova proceduradi gara rivolta all’individuazione<strong>del</strong>l’ente istruttore.La Giunta Soru, su proposta<strong>del</strong>l’Assessore Luisanna Depau,è arrivata a una formulazioneche verrà trasmessaal Consiglio Regionale, perl’acquisizione <strong>del</strong> parere dallacompetente Commissione,previsto dalla legge.Alcuni articoli <strong>del</strong>la vecchia<strong>del</strong>ibera restano in vigore,mentre le principali modificheproposte si riferisconoall’introduzione di unapre-istruttoria finalizzataalla definizione <strong>del</strong>l’ordinecronologico <strong>del</strong>l’istruttoriatecnico-economico-finanziaria<strong>del</strong>le pratiche. Ai fini<strong>del</strong>l’ottenimento <strong>del</strong>le agevolazioni,copia <strong>del</strong>la medesimadomanda inviata alla Regionedovrà essere trasmessa (conraccomandata postale e ricevutadi ritorno) dall’imprenditoreall’ente istruttore entro30 giorni a partire dalla datache verrà indicata dall’Assessoratocon apposito “avviso”,il quale specificherà la denominazionee l’indirizzo di taleente. L’avviso verrà pubblicatosul BURAS, sul sito internetwww.regione.sardegna.it e su almeno due quotidiania diffusione regionale. Alladomanda dovrà essere allegata,pena l’esclusione, unascheda tecnica contenente iche, se usate bene, potrebbero alleviareil peso <strong>del</strong>la crisi che attanaglia le impreseagricole sarde. Gli agricoltori, haaggiunto Alberto Sanna, devono esseremessi i condizione di accedere a questifinanziamenti e lo devono poter fare senzasprecare molto tempo e troppo denaro perinconcludenti lungaggini burocratiche.Quindi, ha scritto la Commissione nellasua risoluzione, intanto i nuovi bandi,necessari per accedere ai nuovi interventi,devono essere chiari, semplici dainterpretare, completi e “logici”. Poi,anche per rispettare il ruolo <strong>del</strong> Consiglio,prima di diventare esecutivi devono“passare” in Commissione, dove sarannoesaminati, approfonditi, discussi conl’Assessore ed i suoi tecnici. Infine, hannosottolineato tutti i componenti la Quinta,le diverse misure ”i capitoli di intervento,che prevedono le norme da seguire e gliimporti dei finanziamenti” devono “coprire”tutti i settori produttivi isolani. Nonsi possono trascurare, ignorare, compartiimportanti come la cerealicoltura, larisicoltura, gli allevamenti avicunicolio le produzioni tipiche; così come nonè pensabile “dimenticare di finanziare”gli interventi di ristrutturazione deglidati necessari all’ente convenzionatoper la formazione<strong>del</strong>l’ordine di istruttoria. Ilmo<strong>del</strong>lo di scheda tecnica dovràessere debitamente compilatonei campi obbligatorispecificati, secondo le istruzioni.La scheda tecnica verràapprovata con provvedimento<strong>del</strong>l’Assessorato <strong>del</strong> Turismo,Artigianato e Commercio epubblicata sul BURAS e sulsito internet www.regione.sardegna.it.Sono autorizzati alla presentazione<strong>del</strong>la domanda all’enteistruttore solo coloro cheabbiano giàtrasmesso regolare istanzaalla Regione dal 10 settembreal 31 dicembre 2003. Perquanto riguarda le domandepresentate alla Regione entroquei termini da imprese ancorain fase di costituzione(le cosiddette nuove attività),essendo trascorso uncongruo termine, viene richiestoche al momento <strong>del</strong>l’invio<strong>del</strong>l’istanza all’enteistruttore siano regolarmentecostituite e operanti,pena l’esclusione. Al fine distabilire l’ordine cronologicodi istruttoria, trascorsi10 giorni dal termine finaleprevisto per la presentazione<strong>del</strong>le domande, l’enteconvenzionato effettueràuna pre-istruttoria su tutte lepratiche, condotta mediantel’esame dei dati contenutinella scheda tecnica e nelladomanda. Le domandeverranno ordinate cronologicamentein base al giornodi spedizione (risultante daltimbro postale accettante).NORME D’INTERVENTO DEI PORPER L’AGRICOLTURA SARDA“Con questa iniziativa, per la prima volta,l’Inas ha dato il via ad un impegno chedurerà 12 mesi: la previdenza complementare,oggetto <strong>del</strong>la nostra campagnadi informazione, rappresenta infatti unagrande sfida perché occorre rendere i lavoratoriprotagonisti consapevoli, creandouna nuova cultura previdenziale”. Così ilpresidente <strong>del</strong>l’Inas-Cisl, Giancarlo Panero,ha spiegato a Roma – nel corso <strong>del</strong>laconferenza stampa di presentazione – imotivi che hanno portato all’organizzazionedi “Inas in piazza”.Ad onor <strong>del</strong> vero l’Inas-Cisl di Carbonia èda alcuni anni che promuove l’iniziativa.Anche quest’anno essa è stata ripetuta edha avuto l’atteso riscontro dei lavoratori enon solo. “Quest’anno, ha spiegato SalvatoreVincis preposto al settore, l’iniziativasi è incentrata sulla “Previdenza complementare,volendo fornire le giuste informazioniper una scelta ragionata ed informatada parte dei lavoratori, soprattutto invista dei decreti attuativi e sul cosiddettosilenzio-assenso legato al conferimento<strong>del</strong>la liquidazione di fine rapporto (TFR)ai fondi”“Quello che manca è l’informazione, fondatasulla capacità di creare fiducia, comeavviene – ad esempio – da parte dei nostrioperatori ai quali, secondo una ricercarealizzata dalla Fondazione Pastore, il98% degli utenti riconosce grande affidabilità”.“L’Inas, con quest’azione, ha precisatoil Segretario Generale Cisl <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><strong>Iglesiente</strong> Antonello Corda, si candida, dunque,come consulente di qualità in materia diprevidenza complementare, ma soprattuttocome consulente “di parte”, <strong>del</strong>la parte piùdebole. L’Istituto, così come previsto dallalegge di riforma dei patronati, rappresentaun servizio per i lavoratori”.impianti esistenti, specialmente quelli serricoli,come non è razionale prevedere larealizzazione di magazzini o di laboratoriper la manipolazione dei prodotti esclusivamenteall’interno dei fondi aziendali.Con il frazionamento dei terreni esistentein Sardegna, non si può certo “localizzare”,ad esempio, un laboratorio per ilmiele vicino agli alveari, dimenticandoche esiste il nomadismo, che le arnie sispostano, che molti produttori seguonole diverse fioriture, etc. etc.“I soldi devono essere spesi, hannoconcluso i consiglieri <strong>del</strong>l’Agricoltura,servono quindi direttive semplici, chiare,che evitino la grande discrezionalitàdei tempi passati.Il bando, possibilmente,deve essere unico, perché le aziendestanno diversificando le loro produzioni enon devono presentare domande, progettie documenti (tutto con spese crescenti) diversi,se vogliono incrementare questa oquella loro produzione. Infine, le risorsedisponibili devono poter essere spostate,da un intervento ad un altro, per farefronte alle richieste, alle domande presentateagli agricoltori, “che sono gliunici beneficiari, perché soggetti attivi<strong>del</strong> riscatto <strong>del</strong> mondo agricolo sardo”.SERVE UNA NUOVA CULTURA PREVIDENZIALECAMPAGNA D’INFORMAZIONE “INAS IN PIAZZA”“In quest’ottica potremmo anche costituireun’importante risorsa per la campagna dicomunicazione istituzionale che il MinistroMaroni ha annunciato per ottobre, propriosulle pensioni complementari. “Il Ministeroavrebbe a disposizione oltre 8.000operatori dei vari patronati”.Quella <strong>del</strong>l’Inas è una campagna che,come ha spiegato il segretario confederale<strong>del</strong>la Cisl, Cesare Regenzi, il sindacatoconsidera con grande attenzione perché,la scelta sulla previdenza complementare èimportante e necessaria per i giovani, cheoggi vivono nella precarietà soprattutto i primianni <strong>del</strong>la vita lavorativa. Questo tipo dipensioni rappresenta uno strumento di tutelae garanzia per cui il lavoratore percepiràin futuro quanto ha accantonato oggi.Per gestire tale strumento è fondamentale,dunque, che il lavoratore lo conosca afondo”.


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14<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°319 <strong>del</strong> 10 Luglio 2005SaluteL’AZIENDA SANITARIA 7 DI CARBONIAHA INAUGURATO UN PORTALE WEBIl portale web <strong>del</strong>l’Azienda USL7 www.asl7carbonia.it, vuol’essereuna “piazza” virtuale, luogo deiprincipali attori <strong>del</strong> processo di integrazionesocio-sanitaria, obiettivoposto dalla legge quadro di riforma<strong>del</strong>le politiche sociali (legge n° 328<strong>del</strong> 2000) che tra breve verrà recepitaanche nell’ordinamento legislativo<strong>del</strong>la Regione Autonoma <strong>del</strong>laSardegna.L’ottimizzazione <strong>del</strong>la comunicazioneall’interno <strong>del</strong>l’Azienda USLfaciliterà la realizzazione <strong>del</strong> processodi miglioramento continuo<strong>del</strong>le prestazioni erogate, attraversoil costante adeguamento e la verifica<strong>del</strong>la qualità dei propri servizi. A talfine verranno fornite informazionistrutturate alle necessità sia deglioperatori che dei cittadini: la validitàdi un portale si misura infatti nellacapacità effettiva di risposta alle necessitàdi chi vi si rivolge.Con questi concetti base il DirettoreGenerale <strong>del</strong>la ASL 7 di CarboniaEmilio Simeone ha presentato allastampa il nuovo portale web <strong>del</strong>l’istituzionesanitaria locale, chiarendone,soprattutto, i vantaggi chei cittadini trarranno da simile innovazione.Due sono gli indirizzi principali cuil’innovazione si rivolge.ALL’INTERNO. Sono interessatii dipendenti e tutto il personaleconvenzionato. La comunicazioneinterna consente la rapida diffusione<strong>del</strong>l’orientamento alla qualità e<strong>del</strong>la nuova cultura organizzativa.La cultura <strong>del</strong>la comunicazionedeve riguardare anche i rapporti internitra organizzazione ed erogatoridei servizi, in maniera da creare unomogeneo sistema aziendale cheoperi sinergicamente.ALL’ESTERNO. Sono interessatii cittadini utenti dei servizi, le altreistituzioni locali, regionali e nazionali,le associazioni di volontariato edi tutela dei diritti, gli organi <strong>del</strong>l’informazione.In una parola, i “protagonisti”<strong>del</strong> contesto sociale nelquale l’Azienda USL concretizza ilproprio ruolo. Da una lato, è necessarioche il cittadino sia informatosulle attività svolte dalla struttura eAttraverso il portale web vieneofferta un’ampia varietà dicontenuti e servizi come, peresempio, informazioni sugliorari, le sedi lavorative, lepatologie trattate, le attivitàe-mail, le informazioni suglieffetti collaterali e le interazionidei farmaci, gli atti amministrativi,la normativa, ilmateriale bibliografico e documentaleecc.Vengono inoltre ospitate pagineweb mediche personalie professionali per operatorisanitari e pagine web <strong>del</strong>leassociazioni di volontariatooperanti sul territorio <strong>del</strong>l’AziendaUSL: sono cosìofferti efficaci servizi sia direttamentesia attraverso il“gioco” dei “link” attraversocui il “navigatore” potràcollegarsi ai più prestigiosisiti pubblici sanitari, per ilreperimento facile e veloced’informazioni utili, diagnosi,terapie, organizzazioni,enti e servizi sanitari.In un secondo tempo, potrannoessere offerti ulteriori serviziinterattivi, come la prenotazioneo l’autorizzazione perle visite mediche nelle strutture<strong>del</strong>l’Azienda USL 7, la consegnaon-line dei referti, lateleprescrizione di farmaci ela farmacia on-line, la verifica<strong>del</strong>le possibilità di rimborso<strong>del</strong>le spese sostenute e le prestazionisanitarie, lo scambiod’informazioni tre utenti, pazienticon patologie rare, consulticon esperti su un particolareproblema da scegliere daun elenco di esperti secondoEmilio Simeonesia messo in condizioni di accedervi;dall’altra, i giudizi degli utenti devonoessere utilizzati come risorsa permigliorare la qualità <strong>del</strong> servizio.“Attraverso l’attivazione <strong>del</strong> portaleweb, ha spiegato il Direttore GeneraleEmilio Simeone, l’Azienda USL7 assicura la tutela e stimola la partecipazione<strong>del</strong> cittadino sia comesingolo sia nelle formazioni socialiove si svolge la sua personalità, mediante:- la pubblicazione in rete, in temporeale, <strong>del</strong>le informazioni relative alleprestazioni e ai servizi erogati “Guidaai Servizi”;- la piena informazione dei cittadiniutenti, con strumenti chiari, comprensibilie accessibili, sui serviziofferti e sulle modalità di accesso;- l’erogazione interattiva di servizion-line: modulistica, prestampati,atti ecc.;- la ricezione di osservazioni, opposizionie reclami presentati daicittadini attraverso apposite caselledi posta elettronica, con la finalità difavorire la concreta attuazione <strong>del</strong>lepolitiche per la salute nel territorioaziendale.Attraverso l’attività <strong>del</strong> portale,l’Azienda USL potrà dunque trarrepreziose indicazioni strategiche perl’impostazione <strong>del</strong>la propria organizzazionea tutti i livelli; tale attivitàassume, pertanto, un’importanzafondamentale nella garanzia <strong>del</strong>laqualità dei servizi offerti.”Le finalità <strong>del</strong> portale sono:1) l’attuazione <strong>del</strong> principio <strong>del</strong>latrasparenza amministrativa e <strong>del</strong> dirittodi accesso e informazione;2) l’attivazione di servizi all’utenzaLA STRUTTURA DEL PORTALE WEBesplicite credenziali, la realizzazionedi una “cartella clinicaelettronica” aggiornatae condivisa da più specialisti,fino al check-up virtuale.La struttura <strong>del</strong> portale web èarticolata in sette sezioni:- Sezione 1- La Asl e il suoterritorio (informazioni sullaAsl e l’area geografica di suacompetenza- Guida ai Servizi;- Sezione 2- Bacheca on-line(atti amministrativi-bandi digara e concorsi-normative inmateria socio-sanitaria)- Sezione 3- Servizi on-lineper cittadini utenti (modulisticarelativa alle principalipratiche e necessaria perl’accesso ai servizi-materialeinformativo su temi dirilevanza socio-sanitariaservizie-mail- informazioniparticolari su prestazioni eservizi sportello informativovirtuale-segnalazioni, suggerimentie reclami);- Sezione 4- Pagine web personalisui servizi <strong>del</strong>l’ASL esulla associazioni di volontariatooperanti sul territorio- Sezione 5- Servizi intranetper gli operatori <strong>del</strong>l’ASL(e-mail, web-fax, trasmissionecircolari e accesso agliatti, aggiornamento e consultazione<strong>del</strong>le normative e<strong>del</strong>la rassegna stampa)- Sezione 6- Link ai siti d’interessescientifico e istituzionale,motore di ricerca d’informazionee siti di caratteresocio-sanitario;- Sezione 7- Forum su temi diinteresse socio-sanitario.finalizzati all’attuazione dei dirittialla partecipazione e all’informazione;3) la rilevazione sistematica deibisogni e <strong>del</strong>la soddisfazione degliutenti, <strong>del</strong>le proposte mirate al soddisfacimentodei bisogni <strong>del</strong>l’utenzae all’ammodernamento <strong>del</strong>le strutture,la semplificazione <strong>del</strong> linguaggio,l’aggiornamento <strong>del</strong>la modalitàdi relazioni coi cittadini;4) la collaborazione per l’evoluzionequalitativa dei servizi offerti;5) la diffusione <strong>del</strong>la conoscenza<strong>del</strong>le strutture sanitarie <strong>del</strong> territorioe dei servizi erogati e <strong>del</strong>la normativein materia socio-sanitaria;6) l’attivazione di servizi con accessoriservato agli operatori <strong>del</strong>l’AziendaUSL trasmissioni via e-mail di circolari e atti, consultazionidi leggi ecc;Alla luce dei mo<strong>del</strong>li di pubblicatutela, di tutela e informazione edi promozione e fi<strong>del</strong>izzazione, ilportale è stato impostato attraversoun continuum che contempla, daun’estremità, un semplice sportellovirtuale per le informazioni e i reclami,e dall’altra un ufficio finalizzatoalla promozione e alla fi<strong>del</strong>izzazioneattraverso una comunicazione efficacee mirata, che renda l’Aziendariconoscibile e visibile all’esterno. Ilportale web, infine, è un eccellentemezzo che offre agli operatori <strong>del</strong>lastessa Azienda USL utili ed efficacistrumenti di lavoro.INVESTIRE NELLA FORMAZIONE DEI GIOVANI MEDICIPER MIGLIORARE L’ASSISTENZA SANITARIA NELL’ISOLA«Bisogna dare ai giovani medici lapossibilità di completare la propriaformazione, con una particolareattenzione per le specializzazioniche mancano negli ospedali sardi».Alessandro Frau, Consigliereregionale di Progetto Sardegna, hainvitato la Settima Commissione adaumentare i fondi per l’istituzione diBorse di Studio a favore dei laureatiin Medicina e Chirurgia di Cagliarie Sassari.Il parlamentino presieduto da PierangeloMasia, dovrà discutere la<strong>del</strong>ibera <strong>del</strong>la Giunta Regionale chestanzia i finanziamenti per accederealle Scuole di Specializzazione: «Algiorno d’oggi le Borse di Studiosono l’unico modo per entrare nelleScuole di Specializzazione di Medicinae Chirurgia e rappresentanoun’iniziale, anche se insufficiente,La Regione assicurerà lacontinuità per ulteriori seimesi <strong>del</strong>l’assistenza allepersone con disabilità grave,attraverso i piani personalizzatidi sostegno previstidalla 162 che erano statifinanziati solo per il primosemestre <strong>del</strong>l’anno. Lo hadeciso la Giunta Soru, accogliendola <strong>del</strong>ibera propostadall’Assessore alla Sanità eall’Assistenza Sociale NerinaDirindin che stanzia 6 milioni840 mila euro a favoredi 2405 piani personalizzati.retribuzione per i giovani medici»,ricorda Frau.Sia il Ministero sia la Regione hannotagliato il numero <strong>del</strong>le Borse adisposizione: «Per la Facoltà di Cagliarile Borse regionali sono sceseda 72 a 56, alle quali si aggiungonoquelle ministeriali, passate da 105 a89 – aggiunge il consigliere regionale– A Sassari non va meglio: da 54le borse regionali sono diventate 33,mentre il Ministero finanzierà solo87 laureati, rispetto ai 104 <strong>del</strong>lo scorsoanno accademico».«La situazione economica <strong>del</strong>laRegione è sicuramente drammatica– commenta Alessandro Frau - Mail numero <strong>del</strong>le Borse deve essereaumentato. Uno sforzo finanziariocompiuto adesso non potrà che esserepremiato in termini di qualità edefficienza <strong>del</strong>l’assistenza sanitaria inun futuro molto prossimo».«Bisogna garantire la possibilità dispecializzazione a chi, dopo tantianni di studio, è arrivato alla laureain Medicina e Chirurgia», ma, avverteFrau, è anche ora di «attuareprogrammazione rigorosa che tengaconto <strong>del</strong>le reali necessità di specialistinella nostra Regione. Abbiamotroppi specialisti in alcune branchecome pediatria e ostetricia, mentreassistiamo ad una drammatica carenzadi anestesisti, reumatologi, oculisti,cardiologi».Per questo, «Regione e Universitàdevono lavorare di pari passo, sia pergarantire la formazione di specialisticol massimo impegno economico edidattico, sia per soddisfare le realinecessità di molte figure specialistichenegli organici degli ospedalisardi».ASSICURATA L’ASSISTENZAA 2405 PERSONE DISABILIIn questo modo l’AssessoreDirindin ha mantenutol’impegno di reperire nuoverisorse e di stanziarle neitempi opportuni perché nonsi interrompa il rapporto dicontinuità assistenziale perle tante persone con disabilitàgrave che trovano nellalegge 162 un adeguato strumentodi sostegno alle loronecessità.Per tutto il 2005 la Regioneha dunque stanziato 22 milionidi euro per il sostegnoa 3461 persone con disabilitàgrave. Per l’Assessoratoora l’obiettivo è quello direcepire i suggerimenti <strong>del</strong>lefamiglie per arrivare ad unsistema di criteri di valutazionesempre più accuratie rispondenti alle esigenze<strong>del</strong>le persone con disabilità.


Realtà Locale<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°319 <strong>del</strong> 10 Luglio 200515DIBATTITONON <strong>TUTTI</strong> SONO <strong>CONTRO</strong> LE SERVITU’ MILITARILe parole pronunciate dal Sindacodi Perdasdefogu, di non essere d’accordoa rallentare l’attività militarenei poligoni <strong>del</strong>la zona, sono stateun chiaro segno che la pubblicaopinione sarda non è tutta contro ipresidi militari sparsi nell’Isola, impropriamentee volutamente definiti“servitù”. Ovunque nel mondo,compreso il territorio <strong>del</strong>la Penisolaitalica, lo spazio militare costituisceun potenziale positivo che vienedifeso, sia pure con dei protocolliperiodici d’aggiornamento rispettoalle mutate condizioni e programmi.In Sardegna, negli ultimi tempi, lecosiddette “servitù militari” sonoritornate prepotentemente all’attenzione,per il persistente atteggiamentoassunto da certe marinerieche rivendicano indennizzi per iperiodi d’esercitazione durante laquale la pesca viene interdetta indeterminati tratti di mare. Quasiche quei tratti fossero diventatidi proprietà privata. La risposta aquesta tesi l’hanno data i pescatoridi S.Antioco i quali hanno rivendicatopari trattamento alle marineriedi Teulada e S.Anna Arresi perchéanch’essi, quando lo spazio è liberoda esercitazioni, esercitano la pescanello stesso mare.Sta di fatto che tutta la “querelle”impostata dai pescatori è servita incampo politico per tentare di smantellarebasi o presidi militari perché“condizionerebbero lo sviluppoeconomico <strong>del</strong>la Sardegna”.Tutto ciò appare quanto meno discutibile,perché se nell’Isola cisono zone preservate e protette, edancora non invase da colate di cemento,queste sono proprio le zonemilitari, compreso il tratto <strong>del</strong> Comunedi Teulada.Ma il problema, trattato in questamaniera, potrebbe mantenersi nellalimitatezza, come è rimasto finorae come certi ambienti politici (antimilitarie pseudo ambientalisti)continuano a valutare.Guardando con realismo i presidimilitari oggi esistenti nell’Isola c’èda convenire che essi, nel tempo,sono diventati anche base occupativaper migliaia di civili Sardi (senzaPino Pirasstellette). Inoltre, ogni anno nell’Isolal’Amministrazione militarespende, per servizi ed approvvigionamenti,centinaia di milioni dieuro che altrimenti non ricadrebberonell’economia isolana. Se poi aqueste considerazioni si aggiungesseroi redditi che i militari (migliaiasono sardi) percepiscono, appare intutta evidenza che certe “guerre diparole” sono perdenti di fronte alle“guerre simulate” praticate nei poligonimilitari sardi.Anni fa, quando nel Nord Italiasi registrò la crisi <strong>del</strong> provolone,venne trovato un aiuto a questoformaggio, inserendolo, una voltala settimana, nella dieta dei militariitaliani. Addirittura, inizialmente, imilitari <strong>del</strong>la Sardegna consumavanoil provolone proveniente dalConsorzio <strong>del</strong> Nord Italia, mentread Arborea si produceva il migliorformaggio di quel tipo. Dopo lunghebattaglie, in Sardegna trovòspazio, nella dieta militare, il provoloneprodotto ad Arborea.L’esempio è stato fatto per allargareil ragionamento. Perché, anzichéCOMMISSIONE REGIONALE AGRICOLTURAE CONSORZIO BONIFICA BASSO SULCISLa difficile situazione finanziaria<strong>del</strong> Consorzio di Bonifica <strong>del</strong> Basso<strong>Sulcis</strong>, dallo scorso settembre gestitodai “consorziati” dopo undici annidi “commissariamento”, è stata esaminata,ed approfondita, dalla CommissioneAgricoltura ed Ambiente<strong>del</strong> Consiglio regionale, presieduta daAlberto Sanna. Nel corso di una lungaaudizione, i rappresentanti <strong>del</strong> Consorziodi Bonifica (il presidente Lai, ildirettore Vacca ed il sindaco revisoreGibillini), dopo una rapida illustrazione<strong>del</strong>la attuale situazione finanziaria,hanno sollecitato iniziative concrete,immediate, per permettere anche al“Basso <strong>Sulcis</strong>” di svolgere il suo importanteruolo nel comparto agricoloisolano.I consorzi di bonifica, come hanno anchericordato i consiglieri Fe<strong>del</strong>e Sanciu,Paolo Terzo Sanna ed AntonioCalledda, hanno il compito non solodi distribuire l’acqua necessaria alleproduzioni agricole, ma anche quellodi provvedere alla bonifica ed alladifesa idrogeologica dei territori neiquali operano. Compiti impegnativiai quali si deve far fronte utilizzandoanche risorse finanziarie proprie, facendopagare ai consorziati, in buonasostanza, i servizi forniti.Il Consorzio di Bonifica <strong>del</strong> Basso <strong>Sulcis</strong>,che opera su oltre 76 mila ettari,con 5 mila ettari serviti da reti irrigue,ma solamente 1000 effettivamente irrigati,“proprietario” di un grande invaso,di alcune vaste aziende agricole,che fornisce acqua al Consorzio Industrialeed all’Esaf, per chiudere i contiha bisogno di far pagare circa 450euro “per ogni ettaro irrigato” ai sociconsorziati, più altri euro per le spesegenerali, per gli interventi di bonifica,per quelli di manutenzione <strong>del</strong>le reti e<strong>del</strong>le strutture consortili, per compraredall’Enel l’energia elettrica necessariaper “sollevare” l’acqua distribuita. Attivitàalle quali si fa fronte con un organicodi 64 persone, più una decinadi lavoratori a “tempo determinato”,chiamati, quando servono, per lavoriparticolari o interventi straordinari.Il bilancio, in queste condizioni, sichiude chiaramente in deficit e lasituazione finanziaria complessiva,come quella degli altri consorzi dibonifica sardi, con la sola eccezionedi quello di Olbia, è “estremamenteprecaria”.La Giunta ha annunciato di voler procedereal riordino dei Consorzi, ha ricordatoAlberto Sanna. E gli interventinon riguarderanno solamente la parterelativa alla distribuzione <strong>del</strong>l’acqua,hanno aggiunto Giuseppe Fadda, ElioCorda e Giuseppe Cuccu, ma “intantoservono interventi immeditati, perchéla stagione irrigua è cominciata datempo, gli agricoltori hanno seminatoe devono irrigare, se vogliono ottenerei raccolti sperati”.La Quinta Commissione, quindi, affronterànuovamente il “problema deiConsorzi” e solleciterà, proporrà, le“iniziative politiche” necessarie perevitare che entrino, in crisi irreversibile,anche questi importanti organismiconsortili, che possono svolgereun grandissimo ruolo nel rilancio <strong>del</strong>settore agricolo sardo.pensare di far guerra alle servitù militari,non si ricerca l’accordo perchétutte le derrate alimentari che servonoal fabbisogno dei presidi militarisiano acquistate nell’Isola? E’ anchevero che gran parte già sono “madeSardegna”. Però, diversi altri prodottipotrebbero addirittura entrarenel circuito militare nazionale incambio <strong>del</strong>l’occupazione <strong>del</strong> suolosardo. Sostanzialmente la guerraverrebbe spostata sul fronte economico,che all’Isola converrebbemolto di più.Anni fa, tanto per stare nel <strong>Sulcis</strong>,s’era ipotizzata la ferrovia Carbonia-S.Antioco (porto)-Teulada, da realizzarsia cura <strong>del</strong>l’Amministrazionemilitare, per evitare i disagi creati dalleautocolonne di mezzi pesanti lungole strade. Anche la ferrovia, riprendendoil discorso, potrebbe costituireun “equo indennizzo” per il <strong>Sulcis</strong>.Si parla di ferrovia, che potrebbedar luogo alla ripresa <strong>del</strong> progettorelativo alla tratta verso l’area industrialedi Portovesme ed, inoltre,consentire all’economia <strong>del</strong> Basso<strong>Sulcis</strong> di avere uno scalo d’imbarcoa portata di mano e meno costoso diquello via gomma.Il discorso potrebbe ulteriormenteallungarsi, solo se si smettesserole prevenute posizioni politiche,molto spesso portate avanti da formazionieternamente belligeranti evotate unicamente a destabilizzarel’impostazione democratica <strong>del</strong>Paese.FLUMINIMAGGIORE,…peccato non conoscerlostoria, ambiente, tradizionimare e naturaculturabuon ciboe tanta ospitalitàINFO: TEL. 0781- 5850212 E - MAIL FLUMINIMAGGIORE,SUAP@TISCALI.ITRIPARTE DALLA SEZIONE DI CORTOGHIANALA RICOMPOSIZIONE DEL PSD’Az SULCITANOPino PirasEra stato un impegno assuntodai “vecchi” Sardisti <strong>del</strong> territorioalla vigilia <strong>del</strong>la recentetornata elettorale per l’elezione<strong>del</strong> primo Consiglio provinciale<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>.L’iniziativa è stata presa dallastorica sezione di Cortoghiana(anno di fondazione 1945) chenelle scorse settimane, fuori<strong>del</strong> clamore elettorale, ha rinnovatoil Direttivo, eleggendoalla carica di Segretario WalterMasala.“Il popolo sardista <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>,ha spiegato Walter Masala,non ha mai perso l’orgoglio edil forte senso d’appartenenzapolitica. Per questo abbiamocercato di rimettere a posto itasselli e ripartire, animati dagenuino spirito sardista. All’iniziativa,che nasce da un progettolungamente caldeggiato, hannodato il loro convinto sostegno eincoraggiamento vecchi e nuoviiscritti e simpatizzanti, appartenentia più parti <strong>del</strong> territorio”La sezione dei Sardisti di Cortoghiana,quindi ha rotto gliindugi e si è fatta parte attivaWalter Masala<strong>del</strong>la fase di rilancio <strong>del</strong> partitoa livello intercomunale.“L’attenzione e l’impegno cheriserveremo alle “cose di casa”,hanno sottolineato i dirigenti<strong>del</strong>la sezione Quattro Mori diCortoghiana (Walter Masala,Lello Strina, Adalgiso Soru,Marilena Masala, SebastianoPuddu), non ci impedirannodi mantenere alta la guardia adifesa dei nostri interessi e degliimpegni sottoscritti. Saremovigili e critici sia sui comportamentiche sulle decisioni che lacoalizione <strong>del</strong> Presidente assumeràin Provincia nel prossimofuturo. In questa circostanza,ribadiamo la nostra appartenenzaalla coalizione di centrosinistrae alle maggioranze chene derivano. La nostra caratterizzazionesardista deve esserevalutata come un sostanzialevalore aggiunto e non comesemplice appendice”.


16<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°319 <strong>del</strong> 10 Luglio 2005Realtà LocaleD) Antonello Pilloni Sindacodi Nuxis: una visioned’insieme sulla grandenovità <strong>del</strong>l’appena costituitaProvincia <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><strong>Iglesiente</strong>.R) La nostra nuova Provinciaè un risultato moltoimportante. Io credo chemolti dei cittadini non sianoriusciti ancora a capireil valore concreto di essa.Ma, è una cosa per la qualeciascun cittadino <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><strong>Iglesiente</strong> deve mettersi adisposizione perché diventipatrimonio <strong>del</strong> popolo, cioèdobbiamo sentire l’esigenzadi fare tutti gli sforzinecessari perché questo siaveramente uno strumentoche aiuti a produrre lavoro,che può aiutare a produrrelavoro e ricchezza. Perchéquesta è la cosa in definitivaimportante. Il lavoro intesocome: servizi, artigianato,agricoltura, industria,turismo, cultura, pesca,ecc. Ma la cosa veramenteimportante è produrre lavoroproducendo ricchezza.Il <strong>Sulcis</strong> ha il dovere di farequesto e credo che tutti noi,per quanto potremo, saremoa disposizione in modoserio e concreto per essereparte di questo progettopolitico, prima di tutto,ma che è anche un progettoeconomico. Sono convintoVALUTAZIONI POLITICHE ED ECONOMICHESUL TERRITORIO DEL SULCIS IGLESIENTEIL SINDACO DI NUXIS ANTONELLO PILLONI (1)Antonello Pilloniche tutti insieme riusciremoa realizzare quello cheper ora è ancora un sogno,ma su qualcosa di vero edaffidabile.D) Molto spesso viene antepostol’aspetto partiticoagli interessi più generalidi un territorio.g sbrottaantadiarbaraloc.San Giovanni - IGLESIAS (CA)portoflaviamasuaR) I partiti sono sempreun elemento importante dicoordinamento e di sintesi<strong>del</strong>le idee, che gli uominiassociati dimostrano diavere in comunanza. Almenocoloro che intendono farpolitica in termini seri. Poici sono anche gli altri chenon danno questo tipo d’interpretazione,ma si mettonoa correre per avere qualchevantaggio personale chediventa primario rispettoalla questione più generale<strong>del</strong> popolo inteso collettivamente.Per fortuna, però,anche se qualche volta dannofastidio, rimangono unaPer le prenotazionitelefonare al servizio visite:tel. 0781.491300fax 0781.491395o via e-mail:segr.igea@virgilio.itg h enryalleriaBUGGERRU (CA)(località Masua) NEBIDA - IGLESIAS (CA)Massimo Cartaminoranza. La politica èuna cosa molto più seria ele avventure, ogni tanto cisono, ma vengono ridimensionate.D) Con la nascita <strong>del</strong>laProvincia, vuol dire cheavremo la pianificazione ela programmazione moltopiù vicina. Sostanzialmente,lo stesso Contrattod’Area sarà gestito dallaProvincia <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>e non più da Cagliari.R) E’ chiaro. Non solo ilContratto d’Area. Carboniaha una radice politicaimportante e anche seria.La città ha attraversato momentiestremamente difficili.Ma adesso si sta creandoa Carbonia e nel <strong>Sulcis</strong>, dicui ci sono i segni tangibili,una programmazione propostadagli imprenditori chevogliono “entrare in gioco”.Questo è il tessuto produttivo<strong>del</strong> presente e il tessutoproduttivo <strong>del</strong> futuro. Lagente non improvvisa piùcome una ventina d’anni fa.Il mondo imprenditorialelocale tende a mettere insiemele attività produttivenon più guardando solo all’immediato,ma guardandoall’immediato e alla prospettiva.E questa diventaclasse imprenditoriale.D) Tuttavia nella Zonaindustriale di Iglesias cisono tante cattedrali neldeserto chiuse e centinaiadi maestranze in cassa integrazioneo licenziate. Ilterritorio ne ha collezionatoin numero esorbitanterispetto alle altre zone<strong>del</strong>la Sardegna.R) Certo. Riprendendo ilragionamento che facevoprima, questo è stato il fruttodi quella improvvisazione,di quel pensare che faregli imprenditori e costruireeconomia sia una cosa facile.Non è così. Si trattadi un qualcosa complessae difficile perché bisognaprodurre, andare nel mercatoe confrontarsi con glialtri produttori che a voltesi trovano in Sardegna,altre volte nel Continenteitaliano e talvolta sono nelresto <strong>del</strong> mondo. E quandosi produce bisogna averegrande rispetto <strong>del</strong>la qualitàe <strong>del</strong> prezzo. Perchéin definitiva, serietà significaprodurre ciò checiascuna azienda intendeprodurre in un rapportocorretto tra qualità e prezzo.Se facciamo questo,creeremo imprenditoriaseria. Se invece questonon lo facciamo otterremorisultati come quelle cattedrali,piccole o grandiche siano, nel deserto dicui si parlava prima.D) <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>: vogliamoelencare le potenzialitàche esso ha o puòesprimere?R) Io ritengo che il <strong>Sulcis</strong><strong>Iglesiente</strong> abbia potenzialitàturistiche molte buone;abbia potenzialità di produzioninel comparto <strong>del</strong>l’agroalimentare;abbia anchepotenzialità di altri settoriche sicuramente sonopresenti. Ma soprattutto cisono anche imprenditoriche, per fortuna, non hannoimprovvisato. Ci sonoimprenditori seri che ogginon si affacciano per laprima volta, ma che hannoconoscenza dei loro settori,come questi funzioninoin Italia, in Europa e ancheoltre. Cioè, cominciamo adavere imprenditori che sonoin grado di essere di buonaaffidabilità e sono in gradodi tramutare quelle chesono le speranze, di cui parlavo,in ordine ad elementiconcreti.D) Ci sono anche i serviziche si stanno adeguandoin maniera assai efficace,guardando al futuro.R) Effettivamente, c’è giàuna piccola rete nel <strong>Sulcis</strong>che si sta consolidando.Quasi senza accorgercene,ognuno sta cercando direalizzare i propri sogni ecomincia ad esserci un tessutoimprenditoriale. Conla nuova Provincia e unaclasse politica dirigenteattenta, credo che nel girodi anni, perché non sonocose facili, il territorio potràavvicinarsi con serviziautosufficienti ed adeguatinell’organizzazione e neicosti. Se la classe politicadirigente <strong>del</strong>la Provinciaentrerà in sintonia colmondo imprenditoriale,piccolo o grande non importa,ritengo che si possaguardare con una certa fiduciaal futuro. Dobbiamoimparare a vendere i nostriprodotti che rappresentanola migliore espressione<strong>del</strong> potenziale. Anche neiservizi questo già sta avvenendo.Per migliorarciulteriormente dobbiamoessere gruppo o fare sistemadimostrando di crederenello sviluppo. Le personee gli imprenditori che dimostranodi amare il propriolavoro dimostrano di esserepersone serie Quando si èimprenditori seri c’è semprelo spiraglio per venderebene e in modo remunerativo.Occorre concorrere tuttia costruire il buon nome<strong>Sulcis</strong>, che deve diventareRadio Iglesiassinonimo di serietà e garanzia.D) La Cantina di Santadipuò già essere consideratouno di questi esempi.R) La Cantina di Santadiha tanti anni di lavoro allespalle. E’ una cooperativapartita da condizioni estremamentedifficili e disagiate.Giorno dopo giornoabbiamo lavorato e oggisiamo una realtà affermatae seria tenuta in grandeconsiderazione in Sardegna,nel resto d’Italia e inEuropa, ma anche negli altriContinenti. Così, anchenel settore dei servizi:, laResidenza Sanitaria S.Eliadi Nuxis è un’altra realtà,bene impostata. Abbiamoavuto la fortuna di incontrareimprenditori che avevano,ed hanno, la lungimiranzae la consapevolezzaprima di tutto <strong>del</strong> bello e<strong>del</strong> grande interesse a questoterritorio. Residenze SanitarieAssistenziali in altreparti d’Italia, meno belle emeno confortevoli, costanomolto di più. Noi siamo già,sotto questo punto di vista,un passo avanti per qualitàe prezzo. Verso quegli imprenditori,non solo l’Amministrazionecomunale ela comunità di Nuxis, mala comunità <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> deveguardare con grande attenzione,perché sono stati esono molto seri.D) Quali le difficoltà, invece,che il territorio potrebbeessere chiamato asuperare?R) Le difficoltà potrebberosopraggiungere se una parte<strong>del</strong>la politica s’innamorerà<strong>del</strong>l’apparire e non <strong>del</strong> fare.Questa potrebbe essere una<strong>del</strong>la grandi difficoltà. Perchémolti prima di costruire,tanto per fare un esempio,una sedia, cominciano a parlarneper cinque-sei voltequando hanno ancora l’ideadi costruire la sedia. Invecela sedia và esaminata e valutataquando è costruita equando è realizzata bene epertanto ha le potenzialitàdi incontrare acquirenti.Solo di fronte alla realtàsi potrà smorzare la vogliasfrenata di apparire e nondi essere. Sono quelli cheilludono la gente, fannodanno a se stessi e agli altri.Ma, sono convinto chei Sulcitani, via via, imparerannoa conoscere e distingueretra concretezza eapparenza.Soluzionidi apparecchiaturee arredamentoper lʼufficio30 anni di esperienzaal vostro servizio


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18<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°319 <strong>del</strong> 10 Luglio 2005Realtà LocaleIl Comune di Carbonia è una <strong>del</strong>lerealtà sarde ad aver ottenuto l’assegnazionedei fondi <strong>del</strong> Ministero<strong>del</strong>l’Ambiente per il nuovostrumento di crescita collettiva:un passo importante per la comunitàdi Carbonia. Con l’avvio diAgenda 21 Locale “Lo svilupposostenibile dopo il carbone” perlo sviluppo sostenibile <strong>del</strong>la cittàsi è raccolta una sfida importante,cui sono tutti chiamati a concorrere,amministratori, associazioni,imprenditori, tecnici, esperti, studenti,casalinghe.Agenda 21 Locale vuole stimolarela capacità di mettersi in giocodi un territorio, di analizzare e superaretutti gli ostacoli che si oppongonoalla crescita economicae sociale , riuscendo a suscitareidee, progetti, temi di svilupposostenibile da condividere con glialtri soggetti <strong>del</strong>l’azione.Non è certo cosa semplice, ma laforza di Agenda 21 Locale è lacapacità di far diventare tutte lequalità di chi compone la comunitàlocale strumenti comuni perraggiungere gli obiettivi.LO SVILUPPO SOSTENIBILEPer sviluppo sostenibile s’intendeuno sviluppo che risponda allenecessità <strong>del</strong> presente senza comprometterela capacità <strong>del</strong>le generazionifuture di soddisfare le proprieesigenze (Brundtland, WorldCommission on Environment andDevelopment.1987).Pertanto s’intende un miglioramento<strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la vita, senzaeccedere la capacità di caricodegli ecosistemi alla base (WorldConservation Union, UN EnvironmentProgramme and WorldWide Fund for Nature, 1991).AGENDA 21 LOCALE“L’Agenda 21 Locale è essenzialmenteun processo strategicoper incoraggiare e controllarelo sviluppo sostenibile. L’allestimento,la gestione e l’attuazionedi questo processo necessitano ditutte le capacità e gli strumenti dicui possono disporre un’autoritàlocale e la sua collettività.” (D.G.CARBONIALO SVILUPPO SOSTENIBILE DOPO IL CARBONEL’OBIETTIVO DELL’AGENDA 21 LOCALEXI Environment, 1996).Durante la Conferenza <strong>del</strong>le NazioniUnite, svoltasi a Rio de Janeironel 1992 con la partecipazionedi 180 nazioni, venne individuatoin Agenda 21 lo strumento operativoper perseguire lo svilupposostenibile nel 21° secolo.L’ Agenda 21 è un documento,meglio definito come programmad’azioni, che elenca, proprio comein un’agenda, le cose da fare nelventunesimo secolo per favorirelo sviluppo sostenibile, ovveropolitiche, strategie e azioni che ipaesi firmatari si impegnerannoad attuare affinché la gestione <strong>del</strong>lerisorse sia più efficiente e la distribuzione<strong>del</strong>le stesse più equa.Nel capitolo 28 <strong>del</strong>la Sezione 3<strong>del</strong> documento Agenda 21, vieneaffrontato il ruolo <strong>del</strong>l’ente locale:dal momento che molti dei problemie <strong>del</strong>le strategie <strong>del</strong>ineatein Agenda 21 hanno origine dalleattività locali, la partecipazione ela cooperazione <strong>del</strong>le autorità localisarà un fattore determinantenel perseguimento degli obiettividi Agenda 21.Una volta assunto l’impegnoformale di avviare il processo,l’autorità locale deve innanzituttoIgnazio Cuccu - AssessoreDa mezzo di duro lavoro a occasioneludico-sportiva. Può essere riassuntacosì l’evoluzione subita dalla cosiddetta“vela latina” che, proprio in Sardegnasta conoscendo un vertiginosointeresse tra gli amanti “<strong>del</strong>l’andareper mare”. Ad onor <strong>del</strong> vero, non sitratta di agili e sofisticate imbarcazioni,armate e di proprietà dei più facoltosiuomini d’affari <strong>del</strong> momento, abituatia solcare mari ed oceani sfidando persinotempeste, più o meno in solitaria.La “vela latina”, presumibilmente natanel bacino mediterraneo e che affondala sua storia in circa 3000 anni di vitamarinara, aveva una sua caratteristica:armata di remi con l’alternativa di alberie vela, aveva uno scafo pesante inlegno e serviva per la pesca di piccolocabotaggio e per trasporti di derrate.Sostanzialmente si trattava di un armoda lavoro e da trasporto di cui si hannodocumenti e tracce un po’ in tutto ilMediterraneo.Tuttavia da qualche tempo a questaparte, ma soprattutto in Sardegna, la“vela latina” è diventata imbarcazioneda regata. Proprio per conoscere lastoria di quest’imbarcazione e capirel’evoluzione che nei secoli ha subito, ilComune di Carloforte ha promosso uninteressante convegno (“La vela latinadalle remote origini alle regate odierne”)sull’evoluzione <strong>del</strong>le tipologienavali lungo le rotte <strong>del</strong> bacino mediterraneo.Al convegno, moderatoreSalvatore Ventura ed egregiamentecoordinato dall’Assessore comunale<strong>del</strong>la Cultura Luz Elena Castano,sono stati invitati, in qualità di relatori,illustri studiosi ed esperti <strong>del</strong>lamateria che non ha mancato di stimolarel’interesse degli appassionati,arrivati anche dal Nord Sardegna purdi conoscere qualche pagina in più diquest’imbarcazione cui si deve buonaparte <strong>del</strong>la marineria isolana.I relatori sono stati: Edoardo Riccardistudioso di archeologia subacquea (Ilrelativo R8 X secolo d.C. <strong>del</strong> porto diOlbia), Piero Dell’Amico UniversitàLa Sapienza di Roma (Alcune considerazionisull’origine, l’evoluzione ela diffusione <strong>del</strong>la vela latina), PierangeloCampodonico Direttore GalataMuseo <strong>del</strong> Mare di Genova (Vele latinesulle galee. La ricostruzione <strong>del</strong>laGalea Genovese <strong>del</strong> XVII sec. AlGalata Museo <strong>del</strong> Mare di Genova),Giovanni Pannella Giornalista e scrittore(La vela latina: un’opportunitàper la costruzione <strong>del</strong>l’immagine <strong>del</strong>patrimonio marittimo italiano), LucaLo Basso (I finanziamenti alla cantieristicaligure nei secoli XVII e XVIIIcarati e cambi marittimi), Emilio PaniPresidente Parco Geominerario StoricoAmbientale <strong>del</strong>la Sardigna (La funzione<strong>del</strong>la Bilancella con l’attività mineraria),Furio Cicciliot Studioso ( Lavela latina), Sergio Spina Giornalista escrittore (Rilievo d’imbarcazioni tradizionalie loro disegno finalizzato allarealizzazione di una replica), Enzo DePasquale (Il gozzo sorrentino), ToninoSanna Maestro d’ascia (Studio sullapossibilità di una replica di battellocarlofortino sui disegni originali <strong>del</strong>primo ‘900 di Pasquale Bigio 1870-1956), Giampiero Pinna FondazionePozzo Sella (Sulla rotta dei minerali),Giovanni Del Rio Studioso marineriaalgherese (La spagnoletta di Alghero),Pietro Berti (Appunti per un repertorio<strong>del</strong>la vela latina italiana), GabriellaMondardini Morelli Antropologa CulturaleUniversità Sassari (Le barchenella cultura <strong>del</strong> mare), Antonella Baghino(La famiglia Baghino, maestrivelai di Carloforte).Tra tutti gli interventi, assai dotti eCarloforte - Convegno “vela Latina”Recupero <strong>del</strong>le strutture esistenti e <strong>del</strong> paesaggionaturaleProduzioni tipiche e circuiti di commercializzazionePatrimonio culturale e paesaggioverificare l’opportunità di istituireun forum ambientale per consentirela più ampia partecipazionepubblica alle diverse fasi di definizione,attuazione, valutazione erevisione <strong>del</strong> piano di azione ambientale.Il Forum dovrebbe riunire rappresentantidi tutti i settori <strong>del</strong>lacomunità locale: cittadini, forzepolitiche e sindacali, amministrazioni,organizzazioni non governative,associazioni ambientaliste,agenzie di protezione ambientale,imprenditori, commercianti, studenti,altri livelli di governo localee regionale.Partecipare ad Agenda 21 Locale“Lo sviluppo sostenibile dopo ilcarbone” è una libera scelta dettatada motivazioni personali e digruppo. Vi si può aderire singolarmenteo attraverso associazioni,consorzi, cooperative, circoli eclub. I luoghi degli incontri sonoaperti alle esigenze, alle idee, alleelaborazioni che avverranno neldibattito. In confronto dovrà esseresempre pubblico, organizzatoper tavoli tematici che affronterannoproblematiche specificheindividuate in assemblea generale,in incontri plenari che costituirannomomenti di confronto generalesui lavori dei singoli gruppi dilavoro.Il progetto può essere consideratocon carattere territoriale, sociale eculturale locale inserito in un contestonazionale, europeo e internazionale,capace di avviare unanuova fase di programmazionedal basso e capace di raggiungerepiù obiettivi:A tal fine saranno promosse su tuttoil territorio le seguenti azioni:AZIONE A.1: Coinvolgimentodegli attori locali attraverso seminaripubblici a partecipazioneaperta, un’indagine territorialesullo stato <strong>del</strong>l’ambiente conoscitivadi tutte le componenti caratterizzantiil territorio, dei laboratoriambientali didattici rivolti allescuole <strong>del</strong>la città.AZIONE A.2: Costituzione <strong>del</strong>Forum permanente suddiviso inforum plenario e suddivisione ingruppi tematici di lavoro,AZIONE A.3: Redazione <strong>del</strong> Rapportosullo Stato <strong>del</strong>l’AmbienteAd oggi è stata avviata la campagnadi informazione e di coinvolgimentodegli attori sociali nelleloro rappresentanze, attraversoincontri preliminari con gli insegnantie i dirigenti scolastici ei diversi attori sociali, nelle lororappresentanze. Si è tenuto unprimo seminario pubblico. Nelcorso <strong>del</strong>le attività verranno svoltiCARLOFORTELA RISCOPERTA DELL’ANTICA “VELA LATINA”DA IMBARCAZIONE DI LAVORO ALLO SPORTCarbonia - centro urbanoricchi di spunti per gli appassionati<strong>del</strong> settore, due sono stati gli aspettistorici che legano Carloforte e la marineria<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> con la “vela latina”. Ilprimo riguarda il teatro <strong>del</strong> convegnopromosso dal Comune di Carloforte.Esso non poteva avere miglior sededegli ex “magazzini <strong>del</strong> minerale”,località Tacca rossa di Carloforte,dove le “bilancelle “ carlofortine (unasorta di “vela latina”) trasportavano ilminerale estratto a Buggerru e dal cuiporto prendeva la via de grandi mercatiinternazionali. Gli ex “magazzini <strong>del</strong>minerale”, grazie all’intervento finanziario<strong>del</strong>la Comunità Europea, sonodiventati il “Museo <strong>del</strong> mare” <strong>del</strong>l’Isoladi S.Pietro (fase ancora iniziale).Il secondo aspetto importante che hamesso in luce il convegno è stato lostretto rapporto tra l’imbarcazione oggettodei lavori (vela latina) e il mondominerario locale. A proporre questospaccato <strong>del</strong>le attività marinare e minerariesulcitane <strong>del</strong>la seconda metà<strong>del</strong> 19° secolo è stato il Presidente<strong>del</strong> Parco Geominerario Storico Ambientale<strong>del</strong>la Sardegna Emilio Pani.“Il convegno, ha detto il PresidenteEmilio Pani, s’inquadra molto opportunamentecon quanto il Parco GeominerarioStorico Ambientale dovràcercare di rivitalizzare. Il trasporto deiminerali, con le bilancelle carlofortine,ha rappresentato uno spaccato distoria marinara e industriale estrattivasulcitana che ha avuto riflessi internazionali.Il solo pensare che a Carloforteerano presenti “Consoli” <strong>del</strong>lepiù importanti società minerarie e ditrasporto via mare, dà la dimensione diquale importanza quest’attività avesseper quell’epoca”.“Il convegno, ha aggiunto Dario DianaSegretario nazionale <strong>del</strong>la classe velalatina, aveva la finalità di salvaguardareil patrimonio culturale e storicoLa “vela latina” in Sardegnasi è andata via via caratterizzando,da almeno una decinad’anni, in quel nuovo ruoloche le imbarcazioni hanno assuntocon le regate. “Nell’Isolasono circa 140 le imbarcazioni“vela latina” regolarmentetesserate alla FederazioneVela, ha spiegato DarioDiana Segretario nazionale<strong>del</strong>la classe Vela Latina. Nelresto d’Italia sono tesserate aquesta classe un’altra ventinad’imbarcazioni. Questo tipod’imbarcazione, originariamenteusata per lavoro (pescae trasporto merci) oggi vieneutilizzata per scopi ludici esportivi, come appunto le regate.In Sardegna esse sonoconcentrate principalmentenel <strong>Sulcis</strong> (S.Antioco, Calasetta,Portoscuso, Carloforte),Marco Massa<strong>del</strong>la pesca, ma anche quello <strong>del</strong> lavoroattuato col caricamento e trasportominerali. Ad onor <strong>del</strong> vero, i battellieriEmilio Paniulteriori seminari pubblici ai qualisaranno invitati a interveniretutti coloro che vogliano portarela loro esperienza di sostenibilitàalla comunità locale. Si è inoltredato avvio all’analisi ambientaleattraverso la predisposizione diun set di indicatori rispondenti aimo<strong>del</strong>li regionali e nazionali attualmentein uso.Il 14 luglio (salvo modifiche)verrà ufficialmente istituito ilforum civico. Sono invitati apartecipare tutti coloro che sonointeressati al confronto su problematichespecifiche legate allosviluppo <strong>del</strong> territorio. Attualmentele tematiche individuatesono le seguenti:Analisi <strong>del</strong> patrimonio edilizio di un certo rilievopresente in alcune località <strong>del</strong> territorio,proposte di recupero ed usufruibilitàRivalutazione dei prodotti tipici locali, nell’ambitoenograstronomico e proposte di filieredi commercializzazioneAnalisi e riscoperta <strong>del</strong> patrimonio culturale,archeologico, storico presente nel territorio eproposte di usufruibilitàquindi Alghero, Stintino, Bosa,Porto Torres, La Maddalena,Olbia e qualche unità anche aCagliari”.Intanto c’è da dire che losvilupparsi di questo nuovointeresse <strong>del</strong>la “vela latina”,ha riossigenato la cantieristica(Carloforte e S.Antioco) ela veleria. Qualche cenno dicantiere c’è anche ad Alghero,Bosa, La Maddalena e PortoTorres.“L’interesse verso questogenere di imbarcazione, haspiegato ancora Dario Diana,è alimentato anche dalfatto che ogni anno nell’Isolasi svolga il campionatosardo di “vela latina”, cuiseguono una decina di altreregate promosse dai club.Ciò alimenta l’interesse estimola il settore”di Carloforte non trasportavano solominerali. Sia pure una piccola partedi essi trasportavano a Bosa il saledestinato all’attività casearia <strong>del</strong>laPlanaria e <strong>del</strong>l’entroterra <strong>del</strong> Marghine.Sulla via <strong>del</strong> ritorno trasportavanolegname o altre derrate. Altribattellieri, invece, assicuravanoi commerci con Malta, Tunisia e laSicilia”LA “VELA LATINA” IN SARDEGNADario Diana


Realtà LocaleTEULADABAIA DELLE GINESTRE: OVVEROLA FIERA DELL’IDIOZIA AMBIENTALEDa alcuni anni, con l’arrivo<strong>del</strong>le bella stagione, sono inmolti a riattualizzare lo sconcioambientale creato lungola costa teuladina, dove sorgeil complesso turistico-ricettivodi “Baia <strong>del</strong>le Ginestre”. Questocomplesso, per un presuntoabuso edilizio iniziale, sudisposizione di un magistrato,è stato in parte demolito. Quelli<strong>del</strong>la demolizione, furonogiorni di grande tensione, inquanto, anche per evitare undanno maggiore all’ambiente,tutti avrebbero preferito che laparte abusiva fosse andata inproprietà o in uso al Comuneod altro ente pubblico, ma maila distruzione che ha portatoTeulada - Baia <strong>del</strong>le Ginestreenormi danni all’ambiente pergli sversamenti sul terreno deigas dei frigo, dei condizionatorie di altri materiali inquinanti,cui si sono aggiunte le centinaiadi metri cubi di detritimurari che ancora oggi sono lì,accumulati e danno la peggioretestimonianza <strong>del</strong>l’idiozia ambientale.Il problema <strong>del</strong> presunto abusoedilizio era stato sollevato dacategorie ambientali che avevanopresentato un espostoalla Procura. In altre parole, laproprietà avrebbe costruito cubaturesuperiori a quanto previstodal progetto approvato.Di qui l’azione giudiziaria, chesi era conclusa, grazie al pilate-Pino Pirassco atteggiamento <strong>del</strong>la localeAmministrazione comunale,con l’ordine di demolizione (inpiena stagione turistica e congli ospiti occupanti i locali) el’accumulo dei detriti che ancorasono lì.Ciò che sconcerta, tuttavia,è che a distanza di tanti anni,quei detriti e materiali di demolizionenon siano stati rimossie costituiscano un eloquentepadiglione <strong>del</strong>la fiera <strong>del</strong>l’idioziaambientale. Non si capisceperché l’Amministrazione comunale,o chi per essa, non abbiaprovveduto a far rimuoverequello scempio che costituiscela peggiore cartolina turistica<strong>del</strong>la costa teuladina.UNA MINI “PORTA PORTESE”IN VIA GRAMSCI A CARBONIAElena CossuCarbonia - Compra - Vendita usatoNon ha certamente la dimensione<strong>del</strong> noto mercato <strong>del</strong>l’usatodi Porta Portese a Roma, macostituisce pur sempre un puntofisso di mercatino “compravenditausato”. Si trova in viaGramsci a Carbonia e l’ideal’ha concretizzata Gabriele Balia.Quest’idea è nata (in franchising)esattamente un anno faed oggi, soprattutto per donne egiovanissimi, è già un punto diriferimento per una capatina tral’usato.“Nulla è da buttare, tutto si puòriutilizzare”: questo è il motodi Gabriele Balia che, dopo iprimi mesi di assaggio, apparepiù rinfrancato per l’iniziativaavviata. “Non sarei sincero senon dicessi che manca ancorala mentalità ad affidare l’usatoper la vendita. Molto spesso, hadetto Gabriele Balia, si tengonobuttati in cantina o in soffitta deipezzi che potrebbero, invece, essereancora utili ad altri, i qualisono disposti ad acquistarli”.Nel mercatino di Gabriele Baliaci sono giacconi, abiti, cinture,elettrodomestici ancora funzionanti,pianole, servizi di porcellana,bicchieri di vecchia data,quadri, sculture e tanti altrioggetti di rara preziosità. “Peri veri appassionati di questo genered’oggetti, ha spiegato GabrieleBalia, possiamo spaziareda un catalogo, composto datre dischi in vinile, di canzoni diBing Crosby <strong>del</strong> 1955; oppure,un faro di treno <strong>del</strong> 1850. Com’èfacile comprendere, si tratta dicampionario composto da centinaiadi articoli che portano ilcodice di accesso e il prezzo”.Per quanto l’attività <strong>del</strong> mercatinodi via Gramsci sia di recenteavvio, certamente mancaancora la mentalità di affidareoggetti in disuso che invece potrebberofare la gioia di collezionisti.“Chiunque abbia intenzionedi vendere il suo articolo,può contattarci (0781.691199)e noi verremo a domicilio pervalutare e trasportare il pezzo.Potrebbe essere anche l’occasioneper aprire nuovi varchid’interesse. Quando ci vieneaffidata la merce, che vieneregolarmente inventariata ecodificata, non c’è da pagareniente”.Teulada - Baia <strong>del</strong>le GinestreSono 38 i ristoranti <strong>del</strong>la provincia diCagliari che possono esporre in vetrinail marchio “Quality Restaurants”.Nel corso di una breve cerimonia allaCamera di Commercio di Cagliarisono stati assegnati gli attestati aglioperatori che hanno superato la selezione.Nell’elenco compaiono 23locali che avevano ottenuto il marchiogià nel 2003 e 15 nuovi nomi:tutti hanno dimostrato di possederei requisiti individuati dall’ISNART(Istituto Nazionale Ricerche Turistiche)per la certificazione di qualità.Nell’elenco sono rappresentatequattro categorie su cinque: “ristorantegourmet” (4 marchi assegnati),“ristorante classico italiano” (4),“ristorante tipico regionale” (26) e“ristorantepizzeria” (4); nessun locale nellacategoria “ristorante internazionale”.Oltre a Cagliari - presente con17 sigle - la lista comprende Pula (4ristoranti), Carloforte e Quartu Sant’Elena(3),Capoterra, Villasimius e Senorbì (2),Barumini, Narcao, Nuxis, Portoscusoe Sant’Antioco (1).Il presidente <strong>del</strong>la Camera di Commercio,Romano Mambrini, nelsalutare gli imprenditori presenti hainsistito sulla necessità di uno sforzocollettivo per un turismo di qualità,ricordando che leadesioni al progetto, una quarantina,su quasi 900 inviti spediti alle aziende<strong>del</strong> settore iscritte nei registri camerali,sono obiettivamente poche, per unterritorio che conta molto sullosviluppo turistico. Importante ancheuna maggiore solidarietà all’interno<strong>del</strong>la categoria, ha aggiunto Mambrini,per affrontare e risolvere i problemicomuni.La seconda edizione <strong>del</strong> progetto“Qualità nella ristorazione” - finanziatodalla Camera di commercio- è stata realizzata dal Centro servizipromozionali per le imprese con ilsupporto tecnico <strong>del</strong>l’ISNART. NinoFadda, presidente <strong>del</strong> Centro Servizi,ha spiegato brevemente il processodi certificazione ed ha ricordato cheRistorante - “La Ghinghetta”<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°319 <strong>del</strong> 10 Luglio 200519ATTESTATI DI QUALITA’AI MIGLIORI RISTORANTISEI LOCALI NEL SULCISpresto sarà disponibile l’edizioneaggiornata <strong>del</strong>la guida ai Quality Restaurants<strong>del</strong>la provincia di Cagliari.Una parte <strong>del</strong>la tiratura sarà distribuitaai ristoranti e il resto sarà utilizzatodalla Camera di commercio e dalCentro servizi in occasione di eventinazionali e internazionali di promozioneturistica.Più che l’originalità <strong>del</strong> menù, ilmarchio Quality Restaurants prendein considerazione diversi elementiche contribuiscono a creare l’offertacomplessiva: l’accessibilità e la posizione<strong>del</strong> locale, la facciata e l’aspettoesterno, la disponibilità di parcheggi,le aree comuni, l’allestimento <strong>del</strong> bare <strong>del</strong>la sala ristorante, la cucina, il servizio,la proposta gastronomica, i vinie le bevande presentati, iservizi complementari offerti.Tutti i locali sono stati visitati da unispettore che ha verificato innanzitutto la presenza dei requisiti di baseprevisti dall’ISNART (rispetto <strong>del</strong>lalegge 626 sull’igiene e la sicurezza;abbigliamentospecifico per il personale; toilette separateuomo/donna; menu stampato;carta dei vini; accettazione carte dicredito e principali sistemi di pagamento;aria condizionata; sistemaHACCP; sale per ifumatori). Le candidature <strong>del</strong>le impresee le schede tecniche successivamentesono state vagliate da unacommissione di esperti nominatadalla Giunta camerale.Come ha spiegato stamane NancyLaudani, che rappresentava i vertici<strong>del</strong>l’ISNART, il marchio può essereun importante strumento di promozione:sia attraverso strumenti tradizionali,come la Guidanazionale alle strutture di qualità cheviene presentata ogni anno in occasione<strong>del</strong>la BIT a Milano, sia attraversoi siti Internet (www.10q.it e www.marchiodiqualità.it) che raccolgonoschede einformazioni essenziali su tutti i localiselezionati.


20<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°319 <strong>del</strong> 10 Luglio 2005TurismoIN CANTIERE “LA VIA DELLE MINIERE” COME PERCORSOMIRATO A FAR CONOSCERE LA STORIA MINERARIA SARDAPIENA ADESIONE DEL PARCO GEOMINERARIO SARDOLa proposta è partita dal Comunedi Carbonia, dove, entrofine anno, dovrebbe essereaperta al pubblico “una partesignificativa <strong>del</strong>l’area <strong>del</strong>l’exDirezione Carbonifera di Serbariu,comprendente il CentroItaliano <strong>del</strong>la Cultura <strong>del</strong> Carbone”.Il Sindaco di Carbonia SalvatoreCherchi ha chiesto che agestire detto Centro, tramiteun soggetto giuridico appositamentecostituito, siano ilComune e il Parco Geominerario.Tale proposta, che sitrova ancora allo stadio embrionale,ha incontrato l’interesse<strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong> ParcoGeominerario Emilio Pani ilquale si è impegnato di portarlaall’attenzione <strong>del</strong> ConsiglioDirettivo <strong>del</strong>l’Ente.“Considero l’ipotesi, ha specificatoEmilio Pani in rispostaal Sindaco di CarboniaSalvatore Cherchi, un casoguida, nella politica di valorizzazioneculturale <strong>del</strong>la “via<strong>del</strong>le miniere”, da estenderese condiviso, agli altri progettianaloghi quale ad esempio,per restare in zona, Montevecchio,Ingurtosu, Monteponi eBuggerru”.Poiché, comunque, l’impegnofinanziario potrebbe essere dirilevante entità, il Presidente<strong>del</strong> Parco Geominerario Paniha anticipato che “è mia intenzioneproporre ai Ministericonsorziati di assegnare al Parcorisorse specifiche per la “via<strong>del</strong>le miniere”, da destinare informa continuativa al finanziamento<strong>del</strong> programma di valorizzazione<strong>del</strong>le miniere di cui ilcentro Italiano <strong>del</strong>la Cultura <strong>del</strong>Carbone rappresenta la primaconcreta attuazione”.Non a caso il Sindaco diCarbonia, nella sua ipotesi,fa cenno al fatto che “la gestione<strong>del</strong>le strutture musealirichiede un robusto impegnofinanziario soprattutto nelprimo triennio di lancio <strong>del</strong>museo. L’obiettivo <strong>del</strong> pianodi gestione elaborato è diraggiungere 50.000 visitatoriSergio Rombiper il primo anno. La schedadi finanziamento prevedeche il budget di spesa vengaripartito per il 60% da destinarealla gestione e il restante40% per la produzione culturalee la comunicazione. Nellaprima parte, almeno tre quarti<strong>del</strong>la spesa sarà finanziatacon sovvenzione pubblica. Ilbudget di spesa in relazionealla programmazione oscillafra 500.000 e 800.000 euro. Ilpiano di gestione è stato preparatoanche tenendo conto<strong>del</strong>l’analoga esperienza <strong>del</strong>museo <strong>del</strong> Nord Pas de Calais”.Serbariu - Castello MinieraEccola, finalmente! Attesa neilunghi mesi invernali, evocatamentre le piogge primaverili nonconsentivano di sfruttare a pienole opportunità concesse dalle festee dai ponti, finalmente l’estateè giunta e con essa il turismo puòdare spazio a tutte le proprie grandipotenzialità.Una nazione che vive di turismoqual è l’Italia, con centinaia ecentinaia di località che attendonol’invasione di chi va a cercarevacanza e riposo, non può nonguardare con attenzione, ma anchecon rispetto e con serietà, aduna stagione dalla quale dipendemolto sotto il profilo economico,occupazionale ed anche d’immagine.Lo scorso anno furono i segnalinegativi sulle presenze e la mancanzadei cartelli che davano iltutto esaurito perfino a ferragostoad indicare in modo inequivocabileche quanto da anni si andavascrivendo si stava, purtroppo,puntualmente avverando.Quest’anno siamo attesi al riscattodopo un’annata magra o allaconferma di una tendenza che,se dovesse nuovamente manifestarsi,porterebbe a ritenere che,anche nel settore turistico, siamoSerbariu - Vecchia Lampisteria Trasformatain piena recessione.Di sforzi per rilanciare l’immaginecomplessiva <strong>del</strong> sistema turisticoItalia in questi ultimi mesinon è che ne siano stati fatti molti:la mancanza di una linea d’azionecomune che unisca le varie Regioni,depositarie <strong>del</strong>le competenzenel settore, indica chiaramentei pesanti limiti e lascia intendereche ancora una volta altre Nazioni,più attente al marketing, trarrannoulteriori benefici a scapitonostro.In una situazione come questa,nell’attesa dei primi dati sulleprenotazioni alberghiere, vi è unsettore che continua a segnareuna positiva controtendenza ed èquello <strong>del</strong> turismo di movimento.Nonostante, infatti, il mancatointervento di riammodernamentodei campeggi e <strong>del</strong>le strutturericettive, nonostante dissennatiinterventi da parte di alcune (perfortuna una forte minoranza) Amministrazionilocali e nonostanteuna scarsa politica di informazione,il turismo all’aria apertarappresenta ormai una realtà forte<strong>del</strong>la quale è necessario tenereconto e sulla quale occorre fare affidamentoper rimpiazzare i vuotiche si registrano in altri settori.DIBATTITOLA RIVINCITA DEL TURISMO ITINERANTEBeppe TassoneUn turismo, tra l’altro, che permettedi ”spalmare” i benefici che producesu tutto il territorio, uscendodalla “monocultura” <strong>del</strong>le pochecittà turistiche per aprire un nuovoventaglio di proposte in grado didare respiro al Paese e spazio anchealle località minori, per troppotempo rimaste ai margini dei grossimovimenti turistici.Non ci si ferma qui: il turismo dimovimento, nel quale la componentefemminile gioca un ruolopreminente, è essenzialmente turismofamiliare e quindi svolgeanche un ruolo sociale di tuttorispetto, <strong>del</strong> quale occorre tenereconto sotto profili diversi rispettoa quello <strong>del</strong>la mera statistica sugliafflussi.Si tratta, infatti, di un modo d’intendereil tempo libero che consentealle famiglie di ritrovarsi,che mette in gioco tutte le potenzialità,che coinvolge bambini epersone attempate, che sviluppale richieste e le necessità più disparate,che pone al centro la localitàche si sta visitando e nonsolo il “virtuale” che è magaristato creato in qualche villaggiovacanza protetto da alti steccati senon addirittura da filo spinato.Questa diversa esigenza costituisceun’importante fusione tra ilpaese nel quale ci si trova e chilo visita, non dà adito ad idee disfruttamento <strong>del</strong> territorio, anzi neIL CAMPERISMO IN SARDEGNAn Sardegna i camper, secondo unastima <strong>del</strong>l’Associazione CamperistiNord Sardegna capeggiata da AugustoCarta, sarebbero circa 700. Cisono poi <strong>del</strong>le società che affittanoquesto mezzi per vacanze familiari(“Auto caravan” di Elmas ed altri)per cui la casa a quattro ruote è abbastanzadiffusa. Se poi si pensa chel’anno scorso, vacanze estive 2004,nell’Isola sono sbarcati 22.000 camperper un totale di circa 100.000 turisti,c’è da ritenere che la Sardegna,per quanto ancora proibitiva in fattodi costi trasporto, può ritenersi privilegiatarispetto a tante altre Regionipeninsulari.Il problema di fondo era e resta laesalta le peculiarità e reca beneficiin modo diffuso e non settoriale.Non è un caso che chi viaggia abordo di veicoli ricreazionali prediligai centri storici, i mercati, leproduzioni tipiche; non è un casoche é facile notare la variopintapresenza di camperisti nei mercatio nelle viuzze dei paesi; nonè un caso, infine, che, anche adistanza di mesi, certe produzionitipiche vengano “cercate” ed acquistatefacendo uso <strong>del</strong> telefonoo di internet.Questo accade perché vi è statauna saldatura tra territorio e turismo,perché quel fenomeno deglianni Sessanta che vedeva nascere,attraverso le seconde case e lemancanza di spazi attrezzati dove icamper possano beneficiare (e pagare)di servizi. Solo pochi Comunisardi (una quarantina) hanno predispostopiazzole e camping service,aree attrezzate in cui depositare escaricare acque reflue e acque nere.In alcuni casi si sono attrezzati i privatiche con l’autospurgo riescono asoddisfare appieno le esigenze deicamperisti.pensioncine, un rapporto fortetra il villeggiante e la cittadinache, anno dopo anno, lo ospitava,cambiate le cose che vanno mutate,diventa ora “rapporto stretto”tra chi giunge in una località, riescead apprezzarne la bellezza e lagenuinità dei prodotti e poi, sfruttandola tecnologia, ne risalda ilrapporto anche tornato a casa.Non è il caso di scomodare lasociologia, per comprenderel’importanza <strong>del</strong> fenomeno, percapire che questa è la strada dasfruttare, per andare “oltre la siepe”dei luoghi comuni e dei facilistereotipi per capire che il turismoin Italia potrà risollevarsi esclusivamenteponendo quale base primariail territorio e non il virtuale,i luoghi e non le “invenzioni”, leproduzioni tipiche e non quelleche giungono chissà da dove eche vengono commercializzate intutto il mondo.La ricerca <strong>del</strong> particolare puòessere dunque la soluzione aiproblemi di “tenuta” <strong>del</strong> settoreturistico e può rivelarsi ancheun‘ottima opportunità per il rilancio<strong>del</strong> sistema.In un’ottica come questa il ruoloche il turismo all’aria aperta puòsvolgere non è assolutamente disecondo piano, anzi diventa essenzialee primario.Comprenderlo appieno vuole direnon solo invertire la tendenza, maanche guardare con occhio nuovole statistiche sulle affluenze chefra poco inizieranno a piovere unpo’ da tutte le parti.Occorrerà scorporarne i dati, leggerliin modo diverso, porre maggiorattenzione al particolare edallora ci si renderà conto che il turismodi movimento non rappresentapiù un’opportunità, ma è ormaidiventato una realtà trainante per ilsettore turistico italiano.Da questo dato di fatto, piaccia ono, dovrà partire la rivisitazionedegli atteggiamenti <strong>del</strong>la PubblicaAmministrazione e <strong>del</strong>l’imprenditoriaprivata, soprattuttose si vorrà restituire al Paese quelruolo che merita nel settore <strong>del</strong>l’offertaturistica.www.gazzetta<strong>del</strong>sulcis.it


Socialeudizione, davanti alla Commissioneconsiliare “Cultura”, presieduta da GianLuigi Gessa (Progetto Sardegna)<strong>del</strong>l’Assessore regionalealla Pubblica IstruzioneElisabetta Pilia. L’esponente<strong>del</strong>la giunta ha illustratoai Commissari i criteri chel’Assessorato sta predisponendonella distribuzionedei fondi per lo sport, per lospettacolo e nel riordino deimusei sardi.“Per quanto riguarda lesponsorizzazioni sportive,ha detto l’Assessore Pilia,dobbiamo tener conto cheesiste un piano triennale chescade nel 2006. La situazioneè difficile perché di frontea un pesante taglio dei fondida destinare al settore è aumentato,rispetto allo scorsoanno, il numero <strong>del</strong>le squadreche chiede il contributo”.Il criterio che intende seguirel’Assessorato è quello <strong>del</strong>“Valore sociale <strong>del</strong>lo sport”.L’orientamento è di attuareun riequilibrio nella distribuzionedei fondi (non solo,quindi, sponsorizzare legrandi squadre) e valorizzaregli atleti sardi. Tra le squadreSPONSORIZZAZIONI REGIONALISPORT SPETTACOLO E MUSEIL’AGENZIA DEL LAVOROE IL DIALOGO SOCIALEL’Agenzia regionale <strong>del</strong>Lavoro ha promosso, a finegiugno scorso, un workshopinformativo sui programmifinanziati dall’Unione Europeanel campo <strong>del</strong> dialogosociale.Le tre giornate hanno avutolo scopo di migliorare le conoscenzedegli operatori <strong>del</strong>settore, <strong>del</strong>le parti sociali,dei funzionari <strong>del</strong>l’Agenziae <strong>del</strong>l’Assessorato sullediverse opportunità offerteda Bruxelles nell’ambito<strong>del</strong> dialogo sociale, e accrescerequindi le possibilità dicollaborazione e di rafforzamento<strong>del</strong>le comuni attivitànel più ampio campo <strong>del</strong>lepolitiche <strong>del</strong> lavoro.I lavori <strong>del</strong> workshop sonostati aperti dal Direttore <strong>del</strong>l’Agenziaregionale <strong>del</strong> LavoroMichele Valle, e hannovisto la partecipazione, fragli altri, di Roberto Pettenello,<strong>del</strong> Comitato <strong>del</strong> FondoSociale Europeo, di SilvanaPennella e Cinzia Sechi, Formatori<strong>del</strong>la ConfederazioneEuropea dei Sindacati.Gianluigi Gessasponsorizzate rientrerannoanche le squadre dei disabiliche devono sopportarecosti molto più elevati (perun atleta disabile ci devonoessere due accompagnatori).“La vera novità di quest’anno,ha proseguito l’Assessore,è il tetto massimo che laGiunta sta pensando di prevedere.Quindi, non ci sarannosocietà che beneficeranno<strong>del</strong>la maggior parte dei fondiprevisti, ma la distribuzionesarà più capillare. Inoltre,si sta anche valutando l’opportunitàdi cambiare, congradualità, il marchio “Terrasarda”. L’Assessore haauspicato la presentazionedi un emendamento all’articolo31 <strong>del</strong>la legge 17 <strong>del</strong>1999 (Provvedimenti per losviluppo <strong>del</strong>lo sport in Sardegna)che preveda un’altraforma, non quella <strong>del</strong> contrattodi sponsorizzazione,per evitare che le societàsportive paghino il 20% diIva sugli importi erogati. Lacommissione “Cultura” hadato parere sostanzialmentefavorevole ai criteri enunciatidall’Assessore auspicandola definizione, in tempi brevi,di una grande conferenzaregionale sullo sport e impegnandosia rivedere l’interamateria soprattutto l’articolo31 <strong>del</strong>la legge 17. L’AssessorePilia ha poi illustrato lasituazione per il settore <strong>del</strong>loSpettacolo. “Anche in questocomparto, ha sottolineatol’esponente <strong>del</strong>la Giunta, glistanziamenti sono diminuitie gli organismi “stabili”in Sardegna, cioè quelli chehanno più di cinque anni diattività e che, quindi, possonochiedere i finanziamenti,sono saliti a 75”. L’Assessoreha lamentato la mancanza, inmateria, di una legge organicae moderna che tenga conto<strong>del</strong>le esigenze di un settorein continua evoluzione.“La situazione è complicata,ha affermato l’Assessore Pilia,e la strada da scegliere èdifficile. Le associazioni cheho incontrato hanno chiestodi preparare nel più brevetempo possibile una leggesullo spettacolo che preveda,prima di tutto, la possibilità<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°319 <strong>del</strong> 10 Luglio 2005di fare una programmazionetriennale. Per quanto riguardala distribuzione dei fondila scelta fatta dalla Giunta èquella meno dolorosa, evitandodi penalizzare il menopossibile le associazioni piùpiccole che, con i tagli, po-Solidarietà chiama solidarietà.All’insegnadi questo richiamo, haavuto luogo a Cagliari,nel suggestivo spazioall’aperto <strong>del</strong> CentroAias di viale Poetto,una manifestazionepromossa dall’Associazioneper l’Assistenzaagli Spastici fondatadall’on. Bruno Randazzoe dall’ADMO,che s’interessa <strong>del</strong>ladonazione <strong>del</strong> midolloosseo. La serata, ottimamenteorganizzatae destinata a raccoglierefondi per l’ADMOmediante una lotteria,trebbero scomparire”. Perquanto riguarda il sistemamuseale l’Assessore ha resonoto i risultati di uno studiosui musei sardi fatto recentemente.I musei <strong>del</strong>la Sardegnasono caratterizzati dauna vastissima frammentazionee ripetitività <strong>del</strong>l’offerta,dagli scarsi visitatori,dalla mancanza di una ottimalesegnaletica, dalla scarsezzadei servizi di supportoalle collezioni e dei serviziaggiuntivi. Sul personale,l’indagine ha svelato che èmolto disponibile, ma quasinessuno parla le lingue stranieree che non ha professionalitàspecifica. Proprio sulpersonale <strong>del</strong> comparto mu-21seale l’Assessore ha invitatoi Commissari a riflettere sucome porre fine al precariatoche caratterizza il settore.Per quanto riguarda gli altriinterventi da predisporre,l’esponente <strong>del</strong>la giunta hatracciato un quadro generale.Sarà necessario istituireun sistema museale regionalein cui saranno definitii criteri minimi di qualità percui un museo possa essereconsiderato tale. Secondoquesto progetto i musei <strong>del</strong>laSardegna saranno promossiattraverso un logo unico, sarannosperimentati i distretticulturali, e saranno utilizzatii fondi POR per l’aggiornamento<strong>del</strong> personale <strong>del</strong>lecooperative che attualmentegestiscono i beni museali<strong>del</strong>la Sardegna. L’Assessoreha precisato che, per quantoriguarda i musei, è stata giàpredisposta una bozza che èattualmente all’esame <strong>del</strong>l’università.CAGLIARIUNA SERATA DI SOLIDARIETA’ CON L’ADMOPRESSO IL CENTRO AIAS DI VIALE POETTOFiorella Contuoltre l’aspetto solidaristico,ha visto anche alcune sfilatedi oggetti e creazioni <strong>del</strong>l’artistaLoredana Podda, <strong>del</strong>leallieve <strong>del</strong>l’Istituto di modaindustriale e <strong>del</strong>la SartoriaRoberto. L’aspetto musicale èstato curato dal gruppo “TribùMediterranea” con ballettidi Giacomo Calabrese. Presentialla serata, tra gli altri,Alessandra Randazzo dirigenteAias e il prof. LicinioContu che ha evidenziato ilnobile lavoro <strong>del</strong>l’ADMO cuisi deve il merito se 400 Sardioggi possono vivere una vitanormale grazie al trapianto dimidollo osseo.


22<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°319 <strong>del</strong> 10 Luglio 2005CulturaLa mostra “Miniere: luci, ombre,identità, territorio” (Iglesias10-19 giugno 2005) haripercorso la storia <strong>del</strong> bacinominerario <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>Guspinese dall’epoca <strong>del</strong>lagrande industrializzazione<strong>del</strong>la seconda metà <strong>del</strong> 19° secolofino al 1985. Non è statauna coincidenza che due fra leprincipali attività che segnaronoil sorgere e lo sviluppo<strong>del</strong>la rivoluzione industriale(l’attività estrattiva e la rappresentazione<strong>del</strong>la realtà mediantel’uso <strong>del</strong>la fotografia)siano state presenti nel territorioin maniere così massiccia.L’attività estrattiva, ma anchela vita <strong>del</strong>le persone, a lavoroe in città, è stata documentatacon dovizia da grandifotografi nazionali (Alinari,Besso, Stefani, Mulas ecc.) eda fotografi locali che con laloro sensibilità, hanno saputocogliere gioie e dolori, fatica,sudore e riposo, religiosità epassione civile di un popoloche col suo sacrificio ha permessola trasformazione <strong>del</strong>Paese da agricolo ad agricoloindustriale.Una terra che da secoli vivevaai margini <strong>del</strong>la storia ufficialeitaliana, nel giro di pochidecenni, si è trovata ad essereuno dei motori <strong>del</strong>lo sviluppoeconomico <strong>del</strong>l’intera Europa.Com’è noto, parteciparonoallo sfruttamento <strong>del</strong> bacinominerario le principali multinazionali<strong>del</strong> settore estrattivo.Centinaia di ingegneri,tecnici, lavoratori specializzatifurono trasferiti dall’Italia,dalla Francia, dalla Germania,dal Belgio e dalla Gran Bretagnaa lavorare nel bacino minerariosardo.Uno sguardo fuggevole al cimiterodi Iglesias è sufficientea notare cognomi stranierie italiani di chi non solo haIglesias - Foto funerali eccidio di Iglesias 1920IGLESIASL’IDENTITA’ DEL BACINO MINERARIODEL SULCIS IGLESIENTE ARBURESEIN UNA GRAN MOSTRA FOTOGRAFICAALLESTITA AL MUSEO MINERALOGICOlavorato in miniera ma vi halasciato anche la vita. Questoscambio di persone e cultureha fatto sì che nelle minieresarde fossero utilizzati i piùimportanti brevetti internazionaliper l’estrazione e lo sfruttamentodei minerali.Alcuni brevetti furono registratiper merito dei suggerimentie dalle difficoltà che leminiere <strong>del</strong>l’<strong>Iglesiente</strong> e <strong>del</strong>Guspinese ponevano agli ingegnerie ai tecnici sardi. Lanecessità di “intellettualità”locale che s’integrasse con lascienza e la tecnica più avanzata,è stata testimoniata dallanascita <strong>del</strong>la scuola minerariache ha avuto proprio la funzionedi far nascere un cetotecnico “locale” che è diventatoil bacino da cui sono venutifuori i futuri “quadri” pergestire le miniere sarde e nonsolo (ancora oggi è possibileincontrare periti minerari sardiimpegnati anche a dirigereminiere in Romania, Congoed altri Paesi).Lo sviluppo garantito dallasfruttamento <strong>del</strong>le minierenon è stato solo “minerario”.Tutta la società era portata adessere moderna, ad integrarsicon la modernità <strong>del</strong> resto<strong>del</strong> mondo. Così sono nate“Buggerru, la piccola Parigi”,lo “stile liberty” <strong>del</strong>la passeggiatadi Iglesias, i giornaliche propagandavano il verbosocialista e la lega dei Battellieridi Carloforte, i primiSindaci socialisti <strong>del</strong>la Sardegnaa Carloforte, Iglesias e lesezioni più forti e violente <strong>del</strong>Iglesias - mostra foto minierefascismo sardo.Insomma, il bacino minerarioè stato un microcosmo incui, grazie anche all’enormedisponibilità di fotografie chene hanno registrato momentied eventi, è possibile rintracciarele tendenze, le mode, imoti <strong>del</strong>la società che eranopresenti nel resto d’Italia e <strong>del</strong>mondo.La fotografia coglie tutto questo.Col suo occhio “obiettivo”ha documentato architetture euomini, fatica e consumi, ricchie poveri, parate propagandistichee scioperi, uscendodalla facile retorica <strong>del</strong> “comeeravamo”. Si può forse affermareche in quelle radici e inquella memoria storica è possibile,anche oggi, individuarela capacità di guardare ad unfuturo di sviluppo economicoe sociale.“Identità culture locali e globalizzazione”con proiezione <strong>del</strong> film “Mondovino”L’Assessorato regionale <strong>del</strong>laPubblica Istruzione, BeniCulturali, Informazione,Spettacolo e Sport ha dedicatola terza manifestazione diSa Die de Sa Sardegna 2005a una riflessione sul tema<strong>del</strong>la globalizzazione. Dopoi convegni sull’Autonomia esulla figura storica di Eleonorad’Arborea, il 29 giugno,nel cinema Miramare di Alghero,si è tenuto l’incontrodibattitosu “Identità culturelocali e globalizzazione”.Sono intervenuti l’Assessore<strong>del</strong>la Pubblica IstruzioneElisabetta Pilia, l’economistaed esperto di Beni culturali,Martin Angioni, l’economistaMarco Vannini, ilregista Antonello Grimaldi elo scrittore Luca Ragagnin.Da diversi punti di vista– politica, arte, cinema, economia,letteratura – si è discusso<strong>del</strong>la salvaguardia evalorizzazione <strong>del</strong>l’identitàin rapporto con la modernità.Concluso il dibattitoil Presidente <strong>del</strong>la RegioneRenato Soru.Spunti e sollecitazioni peraccendere il confronto sull’argomentosono arrivatidalla proiezione <strong>del</strong> film“Mondovino” <strong>del</strong> regista JonathanNossiter, uscito nellesale nei primi mesi di quest’anno.Dall’Italia al Brasile,passando per la Francia,l’Inghilterra e gli StatiUniti, Nossiter incontra le“famiglie” <strong>del</strong> vino e con lororagiona di mercato mondiale,profitti, identità e costumi antichi.Ci sono gli eredi degliAntinori e dei Frescobaldi diFirenze, i Mondavi <strong>del</strong>la California,Yvonne Hegoburu<strong>del</strong>la Francia, il produttoreargentino Antonio Cabezas,per citarne alcuni. Non mancanole testimonianze di notiimportatori di vini come NealRosenthal o di enologi comeMichel Rolland.Anche la Sardegna è tra i protagonistidi “Mondovino” conl’intervista a Battista Columbu,patriarca <strong>del</strong>la famigliadei produttori <strong>del</strong>la Malvasiadi Bosa.LA GARANZIADELL’AUTOUSATAIglesias - mostra foto miniereVISITATE IL NUOVO SITOWWW.GAZZETTADELSULCIS.ITvia Nazionale Zona P.I.P. 09013 Carbonia (CA)tel. 0781 64324 fax 0781 674922www.laiautomobili.alfaromeo.comlaiautomobili tiscali.it@


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