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Le Fonti Francescane LEGGENDA DEI TRE COMPAGNI - Assisi OFM

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Un suo discepolo, famoso per santità, vide l'anima di Francesco in forma di stella,avente le dimensioni della luna e splendente come il sole, sorretta da una nube candidalevarsi da una distesa di acque e salire dritta al cielo.Molto egli aveva faticato nella vigna del Signore, sollecito e fervente nelle orazioni,nei digiuni, nelle veglie nelle predicazioni e peregrinazioni evangeliche, nella cura ecompassione verso il prossimo, nel disprezzo verso se stesso: e ciò dai primordi dellaconversione fino al giorno che migrò a Cristo.Aveva amato Gesù con tutto il cuore, tenendo costantemente nel pensiero il suoricordo, sempre lodandolo con la parola e glorificandolo con le sue opere fruttuose. AmòDio con tanto ardore e profondità, che al solo udirlo nominare, come si sentisse liquefare ilcuore, effondeva il suo animo commosso, dicendo: “ Cielo e terra dovrebbero chinarsi alnome del Signore! ”.1483 69. Quest'amore infiammato e la incessante memoria della passione di Cristo, checelava in cuore, volle il Signore mostrarli a tutto il mondo per mezzo della stupendaprerogativa d'un privilegio eccezionale, con cui lo decorò mentre era ancor vivente nellacarne.Un mattino egli si sentì rapito in alto, verso Dio, da ardenti desideri serafici, mentreuna tenera compassione lo trasformava in Colui che, per eccesso di amore, volle esserecrocifisso .Si era verso la festa dell'Esaltazione della croce, due anni prima della sua morte. AFrancesco, immerso nell'orazione su un versante del monte della Verna, apparve unserafino: aveva sei ali e tra le ali emergeva la figura di un uomo bellissimo, crocifisso, lecui mani e piedi erano stesi in croce, e i tratti di lui erano chiaramente quelli di GesùCristo. Con due ali velava il capo, due scendevano a coprire il corpo, due si tendevano alvolto.Quando la visione scomparve, I'anima di Francesco rimase arroventata d'amore, enelle sue carni si erano prodotte le stimmate del Signore Gesù Cristo. L'uomo di Diocercava di nasconderle quanto più poteva, fino alla sua morte, non volendo propalare ilsegreto del Signore. Ma non arrivò a celare il prodigio totalmente, ché fu scoperto almenodai compagni viventi in intimità con lui.1484 70. Dopo il suo felice transito, tutti i frati presenti alle esequie e grandissimonumero dl laici videro la sua salma adorna delle stimmate d Cristo.Potevano osservare nelle mani e piedi di lui non le ferite dei chiodi, ma i chiodi stessiformati con le sue carni e come sbocciati dalle sue carni, e del ferro avevano il colore cupo.Il petto, a destra, come fosse stato trapassato da una lancia, era spaccato dalla cicatricerossa di una vera e visibile ferita; e mentre ancora il Santo viveva, ne sgorgava spesso delsangue.La verità innegabile di queste stimmate fu constatata durante la vita e alla sua morte,ché poterono essere viste e toccate. Dopo la sepoltura, il Signore volle più chiaramentedichiarare la loro autenticità per mezzo di molti miracoli accaduti in diverse contrade delmondo. Miracoli che trasformarono il cuore di numerose persone le quali, non avendocompreso il Santo, mettevano in dubbio la verità delle stimmate. Essi giunsero a talecertezza che, grazie alla bontà di Dio e incalzati dall'evidenza del fatto, da detrattori cheerano divennero schietti ammiratori di Francesco e diffusori della sua gloria.

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