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Le Fonti Francescane LEGGENDA DEI TRE COMPAGNI - Assisi OFM

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ingraziarono il Signore, e si fermarono colà alcuni giorni, edificando il padrone con l'esempio e la parola, nel timore di Dio, così che fece poi abbondanti largizioni ai poveri.1444 40. Se Guido li trattava con anti riguardi, altri invece li coprivano di disprezzo.Gente di alta o modesta condizione li dileggiava e malmenava, fino a togliere loro di dossoi miserabili indumenti. I servi di Dio restavano nudi poiché, secondo l'ideale evangelico,non portavano che quel solo vestito, e inoltre non chiedevano la restituzione di ciò cheloro veniva portato via. Se però i malversatori, mossi da compassione, decidevanospontaneamente di ridare loro saio, lo ricevevano ben volentieri.Certuni gettavano loro addosso il fango, altri mettevano dei dadi nelle loro mani,invitandoli a giocare; altri ancora afferrandoli da dietro per il cappuccio, se li trascinavanosospesi sul dorso. Queste e altre cattiverie del genere venivano loro inflitte, poiché eranoritenuti degli esseri così me schini, da poterli strapazzare a piacimento.Insieme con la fame e la sete, con il freddo e la nudità, pativano tribolazioni esofferenze di ogni sorta. Ma tutto sopportavano con imperturbabile pazienza, secondol'ammonizione di Francesco, senza lasciarsi abbattere dalla tristezza o ferire dalrisentimento, senza rivolgere male parole a chi li affliggeva. Al contrario, da perfettiuomini evangelici, messi nell'occasione di realizzare grandi guadagni spirituali,esultavano nel Signore, ritenendo una felicità l'essere esposti a tali prove e durezze; e, fedeli allaparola del Vangelo, pregavano solleciti e ferventi per i loro persecutori.CAPITOLO XlCOME FURONO ACCOLTI ALTRI QUATTRO <strong>COMPAGNI</strong>,E DELL' ARDENTE CARITA'CHE AVEVANO RECIPROCAMENTE I PRIMI FRATI.DEL LORO IMPEGNO NEL LAVORARE E PREGARE,E DELLA LORO PERFETTA OBBEDIENZA1445 41. Molte persone, vedendo i frati sereni nelle tribolazioni, alacri e devoti nellapreghiera, non avere né ricevere denaro, coltivare tra loro amore fraterno, da cui siriconosceva che erano veramente discepoli del Signore, impressionate e dispiaciute,venivano da loro, e domandavano scusa delle offese fatte. Essi perdonavano di cuore,dicendo: “ Il Signore vi perdoni! ”, e davano consigli utili alla loro salvezza .Certuni li pregavano di essere ricevuti nel loro gruppo. Tutti i sei compagni avevanoinfatti avuto da Francesco l'autorizzazione ad accogliere adepti nell'Ordine, a motivo delpiccolo numero dei fratelli. Così presero con sé alcuni aspiranti alla vita religiosa e in lorocompagnia fecero ritorno tutti, nel tempo stabilito, a Santa Maria della Porziuncola.Quando si rivedevano, erano ricolmi di tale felicità e consolazione, che più nonricordavano le traversie subite.1446 Occupavano la giornata nell'orazione e lavorando con le loro mani, in maniera daevitare risolutamente l'ozio, nemico dell'anima. A mezza notte si alzavano per lapreghiera, animata da gemiti e lacrime.

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