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Nevaio 2° semestre 2011 - U.O.E.I. Treviso 1922

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Il nevaiocune svolte. Il sentiero taglia lungamentea mezza costa fra i pini del PianMeyor (2126 m.). Si risale il Vallonedelle Giorgiatte si passa per l'ampiaconca del Gias Fons e con vari tornantisi raggiunge una strettoia, a sinistra siva al bivacco Bertoglio e a destra siimbocca il nostro sentiero. Si arriva alPasso Giaffredo 2764 metri. Prima delpasso si incontrano tre laghetti moltobelli, la mulattiera taglia quasi in pianole pendici meridionali di Punta Trento,in breve si raggiunge il Passo Gallarino2727 m.. Si scende a sinistra si passa illago Delle Sagnette 2565 m. e si arrivain vista del rif. Quintino Sella 2640 m.e del lago Grande du Viso. Intorno alle19.30 si è visto un poco di sole che hailluminato la gigantesca parete orientaledel Monviso. Il rifugio è grande epuò ospitare 95 persone… (troppe…)6° tappa dal rif. Quintino Sella(2640 m.) ai Piani Del Re (2020 m. ),dislivello di salita: 100 m., discesa: 650m.; tempo di percorrenza media ore 3.Si parte dal rifugio alle ore 8.30 diuna giornata bellissima, già alle ore 6 ilMonviso è tutto illuminato dal sole. Ilrifugio è proprio ai piedi del Gigante diPietra con il Viso Mozzo di fronte. Ciincamminiamo fra grossi massi, costeggiamoil Viso Mozzo, si scende convarie svolte sulle pendici della RoccaTrun verso il lago Chiaretto 2261 m., diun colore azzurro bellissimo.Tagliando amezza costa iripidi pendii chesovrastano il lagosi arriva a un bivioa quota 2300metri e si incontrail lago Fiorenza.Ora non resta chepercorrere a ritrosoil sentiero giàseguito il primogiorno, che inlieve discesa riportaai Piani DelRe. .Ale e Cesare al transito per P.ta TraversetteComplimenti ai coniugi Barp e grazie per aver contribuito a IL NEVA-IO con la descrizione di questa loro esperienza; sarebbe bello sealtri Soci facessero qualche volta la stessa cosa.DOPPIO ANNIVERSARIOLa stagione sportiva che ci apprestiamo ad iniziare sigla per l’U.O.E.I.un doppio anniversario: <strong>2011</strong> conclusione dei festeggiamenti per il centenariodi fondazione nazionale, il 2012 invece è l’anno del nostro 90°(08/01/<strong>1922</strong>).Il programma dettagliato delle manifestazioni che si articoleranno nelcorso del prossimo mese di maggio (12-25) verrà stilato nelle prossime settimane,tenetevi aggiornati in sede dovete potrete dare il vostro contributoper la migliore riuscita dell’evento.…. e il Direttore dice la sua.A proposito del “referendum” lanciato – si fa per dire – nel numero precedente. Qualcuno forse ricorderà.Si chiedeva a ciascun socio di voler esprimere un parere sul <strong>Nevaio</strong>: se lo leggeva, che cosalo interessava, che cosa avrebbe voluto trovarci, come sarebbe stato possibile suscitare la collaborazionedei soci. Ebbene, l’esito di questo estemporaneo ma non proprio cervellotico referendum è statoilluminante, da un certo punto di vista. In che senso? Presto detto: nel senso che l’unico scampolo dirisposta pervenuta rispetto alle ottocento e passa possibili onora e pietrifica senza possibilità di dubbioo malevolenza il nostro antico “mi no vado a combatar”. Il quale naturalmente ne sottende un altro:“che i fassa i altri”. Ovvero: “mi par mi non me interessa gninte”. Ovvero ancora: ”Quel che penso otegno par mi”. E infine: “Tanto no cambia gninte”.Si potrebbe continuare, ma è tempo perso. Tante facce per l’unica realtà, che è rifiuto dell’impegnoe rifiuto di scegliere, sfiducia, comprovata attitudine dei molti a seguire i pochi, indifferenzaall’appartenenza al gruppo. Per volare alto, al di sopra del nostro orto, in occasione delle elezioni(politiche o amministrative che siano) questo atteggiamento si chiama astensione. E è perfino paradossale,o tristemente comico, che taluno preferisca “andare al mare”, lasciando ad altri decidere di ciòche riguarda lui stesso, la sua vita, la sua famiglia, il suo Paese.Conclusione: il <strong>Nevaio</strong>, se vi va , fatevelo voi.Lucio Polopagina 7

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