Il nevaiocontinua da pag. 1e culturale, tanto da consolidare i progetti elaboratinell’ultimo anno quali l’appuntamento fisso con Veneziasconosciuta e la visita di luoghi d’arte e cultura.GINNASTICA: tre palestre hanno lavorato a pienoritmo nella preparazione a secco delle squadre agonistiche,ma anche per consentire l’attività motoria ai socinon più giovanissimi.Le tante attività sportive che proponiamo devonoavere alla base una accurata preparazione a secco esuperata l’età della ragione una accurata autocoscienzanel saper riconoscere i propri limiti fisici per poterli superarecon l’ausilio di operatori qualificati. Particolare riscontroha sta avendo la ginnastica posturale e dolcerivolta agli over anta anta, un metodo corretto per affrontaree mantenersi in forma a qualsiasi età.IL NEVAIO: continua le pubblicazioni dal 1953, e daqualche anno con due sole uscite è stato la vittima illustredel nostro impegno su troppi fronti in rapporto aicontributi, e non parlo di soldi. In realtà non riusciamoad invogliare/convogliare il contributo dei soci, l’unicoche possa restituirgli il fasto di un tempo, ma anchel’unico che potrà consentire al periodico di divenire strumentodi contatto a doppio senso tra i soci, e non semplicementeun foglietto informativo. Quest’anno si riproponeil problema – all’ODG – se continuare la pubblicazionecon il consueto metodo di spedizione cartaceache ha subito un incremento di spesa dovuto ai rincaridelle spese di postalizzazione.Rimanendo in tema di comunicazione ma questavolta rivolta all’esterno annotiamo la puntualità con laquale i quotidiani locali hanno dato riscontro nei lorofogli delle nostre iniziative e dei traguardi conseguiti –uno per tutti la recente vittoria, per il sesto anno consecutivodel Trofeo Provincia di <strong>Treviso</strong> a squadre di scialpino.NUOTOMASTER: il gruppo consolidato, ed affiatatoha spopolato nelle piscine dell’alta Italia, facendo registrarenuovi picchi di qualità cronometrica. Nuovi traguardidi solidarietà si impongono ai vecchi nuotatori,quanto nuovi adepti attirati dallo sport e dal suo contornogodereccio.SCI: organizzazione 58^ edizione della scuola di avviamentoalla disciplina alpina, per gli alunni delle scuoleelementari – il sabato, condotta con la collaborazionedei maestri e degli impianti di Pecol di Zoldo. La tradizionalescuola di sci alpino si è tenuta sulle nevi dellaValzoldana; l’edizione 2009/10 ha conosciuto un momentodi contrazione legato come già anticipato alloscenario economico poco roseo, ma per la stagioneappena conclusa registriamo una nuova ventata di entusiasmo.La disciplina nordica invece è stata soppiantatada un nuovo modo di frequentare la montagna invernalele camminate con le ciaspole.Scrivo questa relazione dopo aver ritirato – per ilsesto anno consecutivo - il Trofeo Provincia di <strong>Treviso</strong>,che sigla la bontà del percorso sportivo intrapreso, emantenuto, dalla stagione 2004/05 L’attività sciisticaimpegna l’associazione su più fronti: sul versante dellapartecipazione la squadra agonistica ha in questa stagionetoccato vertici che confermano il primato negliannali dell’associazione. Ben 70 ragazzini tra i 7 e i 18anni si sono cimentati, con la professionale supervisionedi cinque allenatori – Mauro, Claudio, Andrea, Giulioe Mirko – in quattro circuiti di gare diverse e contemporanee.Proprio l’alto numero di partecipanti ha forsecreato qualche problema di “incastro” abilmente ricompostocon l’ausilio del coordinatore sul campo:l’inossidabile Alessandro Piovesan che lasciato perqualche tempo il palcoscenico agonistico invernale perpreparare l’impresa della traversata a nuoto della Manica.Concludo come d’obbligo con i ringraziamenti dovutia quanti, anche obtorto collo, hanno dedicato il lorotempo all’associazione, espletando il lavoro di segreteria,attività non visibile, ma determinante, e a tutti coloroche in qualche modo ci hanno aiutato, nella speranzache anche nel futuro si possa contare su di loro, esu quanti altri vorranno avvicinarsi a questo modo divivere l’associazionismo, per rispondere ad un problemamolto sentito dall’attuale gruppo dirigente, la mancanzadi giovani rincalzi dovuto forse al cambiamentodel sistema di vita e ad un suo miglioramento.In chiusura un auspicio, che il voto che state peresprimere contribuisca a scrivere il futuro dell’UOEIall’altezza del nome che porta, crescendo nel coinvolgimentodei soci alle attività, anche al di fuori dello strettospecifico interesse. Solo la collaborazione che vorreteaccordare consentiranno di traghettare l’UOEI, versonuove e migliori sponde, sempre aperto alle novità ecapace di collaborare, sì da rendere meno gravoso ilcompito di ognuno.Cinzia BonettoA conclusione dell’Assemblea sono statevotate le seguenti cariche:. . . . .PRESIDENTE: Bonetto Cinzia,V.PRESIDENTE: Fregonese DiegoCommissioni:CAMPEGGIO: Bonetto Cinzia, Bulgarelli Carla,Piovesan Patrizia;SCI: Fontana Giacomo, Fregonese Diego, FregoneseCamilla;ESCURSIONISMO: Pivetta Graziella, Carnio Sergio,Fumagalli Franco;CIASPE: Franchin Giuseppe, Pantano Raffaele;PALESTRA: Valvo Francesco, Piovesan Sergio,Alfieri Carlo.pagina 4
Il nevaioGiro del Monviso "RE DI PIETRA"di Alessandra e Cesare BarpIl giro del Monviso è uno spettacolaretrekking d'alta quota; si snodaattraverso quattro valli diverse, la ValVaraita, la Val Po e la Val Pellice interritorio italiano regione piemonte e laValle del Guil in territorio francese.Nelle tappe che occorrono per compiereil giro si incontrano diverse bellezzenaturali, quali splendidi laghetticristallini dai riflessi verde-azzurro delVallone Delle Giargiatte, la distesa dipini cembri in alta Valle Varaita, glispecchi d'acqua dell'alta Valle Po. Sipercorre il panoramico sentiero delPostino, si trova il Buco Del Viso, lostorico tunnel delle Alpi lungo 75 metri.Il Buco (Pertius del Viso) è statoscavato dagli italiani in soli 18 mesi trail Giugno del 1479 e il dicembre del1480. Si trova sotto la cresta delle Traversettea 2882 metri di altitudine.Io, Alessandra, e mio marito Cesareabbiamo percorso l'intero giro pernottandoin confortevoli rifugi; da bravivecchietti, ai piedi i fedeli scarponi esulle spalle lo zaino non eccessivamentepesante, abbiamo realizzato questogiro camminando molto tranquillamenteed osservando fauna e flora. Abbiamofatto una tappa supplementare anchea Castello di Pontechianale, scendendogiù a valle perché, la Valle Varaitaè molto bella.Siamo partiti da Pian Del Re l'11-07-<strong>2011</strong> e ritornati dopo 6 giorni di camminosu tracciato classico.1ª tappa: Pian Del Re al rif. Giacoletti;2ª: rif. Giacoletti al rif. Du Viso;3ª: rif. Du Viso al rif. Vallanta;4ª: rif. Vallanta al rif. Alevè Pontechianale;5ª: rif. Alevè al rif. Quintino Sella;6ª: rif. Quintino Sella al rif. PianDel Re.INFORMAZIONI PRATICHEIl percorso è ben segnato. È opportunoavere con sé una mappa dettagliata(noi abbiamo usato la ottima cartinan°106 dell'I.G.C. Scala 1:25.000. Sitratta sempre di un percorso fisicamenteimpegnativo caratterizzato da tappeIl Monviso visto dal Giacoletti con la lunanon lunghe (come detto sopra per noi èstato molto rilassante, si può fare benissimoin 4 gg.), sono però da affrontarecon la dovuta preparazione fisica e mentale.I sentieri sono classificati come databelle CAI.Classico inconveniente in cui si rischiadi incappare è il cattivo tempo:sono presenti tratti che con la pioggia eil terreno bagnato potrebbero diventarepiuttosto pericolosi. Consiglio quindi dimettersi in cammino con la pioggia solose la tappa lo consente, ovvero se, dopoaver studiato attentamente il percorsoprevisto per la giornata, si è certi di nondover affrontare salite e discese che sisviluppano in terreni particolarmenteinsidiosi. Noi nella giornata di mercoledìabbiamo dovuto ripiegare e fermarcial primo rifugio trovato per il troppovento e pioggia. I giorni successivi ciha sempre accompagnato il sole e lanebbia nella Valle Po. La nebbia è unproblema particolare della Valle Po. Almattino ti alzi con sole bellissimo e cieloterso, verso le ore 9.30 – 10 arriva lanebbia (dovuta al calore) della pianurapadana che, trovando la muraglia delleAlpi Cozie, ristagna per tutto il giorno;ritorna sereno solo alla sera, verso le ore19 -20. Se c'è vento in alta quota la nebbiaviene spazzata via.1° tappa da Pian Del Re (2020m.) al rif. Giacoletti (2741 m.). Dislivellodi salita: 750 m., tempo di percorrenzamedia ore 3.5.Si parte da Pian Del Re alle ore 9,la giornata è bellissima e piena disole. Si prende sentiero V13 che inbreve ci porta al Lago Fiorenza. Costeggiatoil lago si devia a sinistra persentiero V26 che sale al lago superiore.A sinistra, fra erba e pietrame, siincontra a quota 2590 metri, una spianatacon diramazione per Punta Romae il Passo Del Colonnello. Si proseguesul sentiero principale percorrendole ripide pendici meridionalidelle Rocce Alte fino al Colle Losandove sorge il rif. Giacoletti. Abbiamomangiato un buon brasato di manzocon un sughetto delizioso e poi dormitosotto il tetto del rifugio, moltobello per le travature tutte di legno,ed il recente restauro. Si trovano lettia castello con coperte a volontà. Alrifugio ci sono gli stambecchi, pensoaddomesticati perché vengono a leccareil sale che mettono loro i gestori,marito e moglie molto cordiali e iloro quattro figli. Michele è simpaticissimo,ha tre anni e gli basta giocareper stare con tutti.pagina 5