ARTICOLIziente o dalla sua famiglia (“ricoverare un pazientecon stroke acuto in una Stroke Unitpiuttosto che in un reparto <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>ci</strong>na Interna,migliora la prognosi ai fini della sopravvivenzae della possibile <strong>di</strong>sabilità?” Dove vadoa cercare questa informazione, possibilmentebasata su prove <strong>di</strong> efficacia?). Altri motivi per iquali si fa ricorso alle riviste me<strong>di</strong>che (ma anchealle banche dati, come Medline-PubMedhttp://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed, Embase http://www.embase.com,Cochrane Library http://www3.interscience.wiley.com/cgi-bin/mrwhome/106568753/HOME),sono necessità connesse all’aggiornamentodelle nostre conoscenze, alla <strong>di</strong>dattica, oppurealla partecipazione a convegni e seminari.Fatte queste considerazioni, vorrei sottolinearequelli che vedo come possibili aspetti critici<strong>di</strong> questa pur lodevole piattaforma messa a<strong>di</strong>sposizione degli iscritti, e dare qualche suggerimento.Gli aspetti critici a mio avviso sono quattro, eli ho praticamente già anticipati: la scelta delleriviste <strong>di</strong>sponibili, la loro copertura temporale(embargo/non embargo), l’affidabilitàdel motore <strong>di</strong> ricerca, la necessità <strong>di</strong> formazioneall’utilizzo. Ve<strong>di</strong>amoli uno per uno.1. Scelta delle riviste. La piattaforma noncomprende alcune riviste generaliste la cuilettura è imprescin<strong>di</strong>bile per chi esercita laprofessione <strong>di</strong> me<strong>di</strong>co in un’epoca <strong>di</strong> gran<strong>di</strong>avanzamenti scientifici, continui mutamentidelle in<strong>di</strong>cazioni prognostiche, <strong>di</strong>agnostichee terapeutiche, costante <strong>di</strong>battito su temi fondamentali,tra i quali quello dell’etica, certamentetra le priorità <strong>di</strong> un’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>. Ad esempiomancano il New England Journal of <strong>Me<strong>di</strong>ci</strong>ne(http://content.nejm.org/), il British Me<strong>di</strong>calJournal (http://bmj.bmjjournals.com) (BMJ), ilJournal of American Me<strong>di</strong>cal Association ( JAMA)(http://jama.ama-assn.org/). Mancano poi nellapiattaforma i fondamentali punti <strong>di</strong> riferimentoper chi volesse cercare informazioninecessarie a praticare una me<strong>di</strong>cina basata suprove <strong>di</strong> efficacia (Evidence Based <strong>Me<strong>di</strong>ci</strong>ne,EBM), come la Cochrane Library, ClinicalEvidence (versione inglese, visibile all’in<strong>di</strong>rizzohttp://www.clinicalevidence.com, quella italianaè on line gratuitamente, dopo registrazione,per tutti i me<strong>di</strong>ci nel sito dell’Aifa, all’in<strong>di</strong>rizzohttp://aifa.clinev.it), la rivista Evidence Based<strong>Me<strong>di</strong>ci</strong>ne (http://ebm.bmjjournals.com), soloper fare alcuni esempi.Sono invece presenti nel sistema riviste moltopiù <strong>di</strong> nicchia, legate a specialità, come adesempio Behavioral <strong>Me<strong>di</strong>ci</strong>ne, probabilmenteutili per superspecialisti, meno per gli altri, esoprattutto per i <strong>Me<strong>di</strong>ci</strong> <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>ci</strong>na Generale(MMG). Va infatti tenuto presente che moltispecialisti lavorano anche all’interno delleAziende sanitarie e delle Aziende ospedalierebolognesi, le quali possiedono ricchissimipatrimoni <strong>di</strong> riviste on-line. Ad esempio, l’AziendaUsl <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong> consente ai suoi operatori,da ciascuno <strong>dei</strong> circa 5500 punti reteaziendali, l’accesso full text a oltre 3500 rivistee banche dati (tutte senza alcun embargo),attraverso il sistema della cosiddetta Bibliotecametropolitana on line (visibile anche a Imola). IMMG hanno invece meno risorse a <strong>di</strong>sposizioneda questo punto <strong>di</strong> vista, anche se l’Ausl<strong>di</strong> <strong>Bologna</strong> sta per avviare l’apertura della propriabiblioteca on-line ai MMG. L’apertura èprevista per il 2007, e per ora, per motivi tecnico-informatici,sarà effettuata solo per ime<strong>di</strong>ci iscritti nel registro degli sperimentatoriin <strong>Me<strong>di</strong>ci</strong>na Generale.In sostanza, quin<strong>di</strong>, da questo punto <strong>di</strong> vista,la situazione della piattaforma non è ottimale.Si vedono riviste forse non per tutti fondamentali,mentre non si vedono risorse in<strong>di</strong>spensabiliper la professione.2. Copertura temporale. Il fatto che molte rivisteinterrompano la loro visibilità un annoprima non è un elemento trascurabile, perchéquesto impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> effettuare lo scanning,e anche <strong>di</strong> usufruire pienamente <strong>dei</strong>vantaggi del sistema <strong>di</strong> alert degli in<strong>di</strong>ci. Oggiquasi tutte le riviste on-line consentono achi ha un in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> e-mail <strong>di</strong> ricevere regolarmente,all’uscita <strong>di</strong> ogni nuovo numero <strong>di</strong>ogni rivista <strong>di</strong> proprio interesse, il cosiddettoTOC (Table of Contents), in pratica un in<strong>di</strong>cedell’ultimo numero uscito, che oltretutto ècliccabile, così da farci accedere <strong>di</strong>rettamenteal full-text dell’articolo che ci interessa. Enon leggere la letteratura scientifica più recente,inesorabilmente, rischia <strong>di</strong> renderci<strong>di</strong>sinformati. Ad esempio, chi ha perso il numero<strong>di</strong> ottobre <strong>2006</strong> degli Archives of General6 • Bollettino Notiziario - n° 12 <strong>di</strong>cembre <strong>2006</strong>
Psychiatry, potrebbe non aver visto l’articolointitolato “Randomized Controlled Trial of the Effecton Quality of Life of Second- vs First-GenerationAntipsychotic Drugs in Schizophrenia, CostUtility of the Latest Antipsychotic Drugs in SchizophreniaStudy (CUtLASS 1), scritto da Peter B.Jones e altri. È un trial randomizzato e controllato<strong>di</strong> tutto rispetto, in<strong>di</strong>pendente perchéfinanziato dal Governo inglese, che <strong>di</strong>mostracome tra vecchi e nuovi antipsicoticinon risulti esserci nessuna sostanziale <strong>di</strong>fferenza,nonostante i nuovi costino <strong>di</strong>eci voltei vecchi. Francamente preferisco essere traquelli che hanno letto questo articolo, perpoter decidere con la mia testa, dopo essermiinformato, cosa prescrivere ai miei pazienti.3. Funzionamento e affidabilità del motore <strong>di</strong>ricerca. Questo è forse il punto più delicato,perché consultare il motore <strong>di</strong> ricerca internodella piattaforma potrebbe generare falsesensazioni <strong>di</strong> sicurezza <strong>di</strong> aver acquisitoun’informazione aggiornata e rilevante. I sistemi<strong>di</strong> ricerca su banche dati predefinite dovrebberoessere utilizzati con molta cauteladai non esperti, che potrebbero non essere alcorrente delle limitazioni <strong>di</strong> completezza dellostrumento che stanno utilizzando. E poi bisognapoter fare una <strong>di</strong>stinzione tra fonti primariee fonti secondarie.Il fatto è che la ricerca <strong>di</strong> informazioni in <strong>Me<strong>di</strong>ci</strong>naè completamente cambiata nel giro degliultimi anni, soprattutto per chi cerca informazioniper la propria pratica clinica.Facciamo l’esempio <strong>di</strong> un me<strong>di</strong>co che devedecidere se una donna <strong>di</strong> 45 anni con due attacchial mese <strong>di</strong> emicrania, abituata ad assumereuna o due compresse <strong>di</strong> acido acetilsalicilicoda 500 mg, più eventualmente unacompressa <strong>di</strong> metoclopramide se l’attacco èaccompagnato da nausea, possa o no avere unvantaggio passando all’assunzione <strong>di</strong> sumatriptano <strong>di</strong> un altro triptano. Bene, questa informazioneoggi non va più cercata nelle rivisteme<strong>di</strong>che in senso stretto, ma in altre fonti,ad esempio in Clinical Evidence, che è un compen<strong>di</strong>o<strong>di</strong> prove <strong>di</strong> efficacia e risponde puntualmentee in maniera affidabile a questa domanda.Cercare l’informazione da altre parti,ad esempio nella piattaforma in questione,rischia <strong>di</strong> non portare sempre al dato aggiornatoe validato.4. Necessità <strong>di</strong> formazione all’utilizzo. È certamentelodevole mettere a <strong>di</strong>sposizione unapiattaforma <strong>di</strong> riviste on-line, ma per ottenere<strong>dei</strong> risultati significativi e per evitare alcuni rischiconnessi all’utilizzo inconsapevole, è necessarioaccompagnare lo strumento con specificheiniziative <strong>di</strong> formazione.In definitiva, credo che la piattaforma Biome<strong>di</strong>calReference Collection sia un ottimo punto <strong>di</strong>partenza, e che debba certamente esseremantenuta tra le risorse scientifiche dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>,visto anche il suo costo contenuto,meglio se accompagnata da alcune in<strong>di</strong>cazioniper un corretto utilizzo, e/o iniziativeformative. Credo però anche che l’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>dovrebbe valutare la possibilità <strong>di</strong> investirein conoscenza e acquisire per tutti i suoiiscritti altre fonti on-line, come importantiriviste generaliste, e soprattutto fondamentalistrumenti per la pratica clinica, quali labanca dati <strong>di</strong> revisioni sistematiche CochraneLibrary, la versione inglese <strong>di</strong> ClinicalEvidence, la rivista Evidence Based <strong>Me<strong>di</strong>ci</strong>ne. Emagari, visto che non costa niente, potrebbeaggiungere al proprio sito i link a strumentiper la ricerca <strong>di</strong> informazioni basate su prove<strong>di</strong> efficacia, gratuitamente <strong>di</strong>sponibili suInternet, quali la newsletter Bandolier(http://www.jr2.ox.ac.uk/Bandolier/index.html)il metadatabase Trip (http://www.tripdatabase.com),il sito <strong>di</strong> domande cliniche ATTRACT(http://www.attract.wales.nhs.uk/). In tal modo,il sito dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> potrebbe <strong>di</strong>ventare unpiccolo snodo per la ricerca affidabile <strong>di</strong> informazioniper l’aggiornamento, la <strong>di</strong>datticae soprattutto la pratica clinica.Ovviamente, si tratta <strong>di</strong> tutte fonti in linguainglese, ma va detto chiaramente che al momentonon è possibile garantire alcuna forma<strong>di</strong> ricerca in lingua italiana <strong>di</strong> informazioninell’area biome<strong>di</strong>ca che siano affidabili, rilevantie aggiornate (con l’unica, importantissima,eccezione, dell’e<strong>di</strong>zione italiana <strong>di</strong> ClinicalEvidence).Bollettino Notiziario n° 12 <strong>di</strong>cembre <strong>2006</strong> • 7