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Dicembre 2006 - Ordine dei Medici di Bologna

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ARTICOLIIl dolore nel neonato:dal riconoscimento alla gestioneDott. Gina Ancora, Inf. Clau<strong>di</strong>a BagnaràUnità Operativa Neonatologia, Direttore Prof. Giacomo FaldellaAzienda Ospedaliera Universitaria Sant’Orsola-Malpighi <strong>Bologna</strong> - gina.ancora@unibo.itINTRODUZIONEIl dolore associato alla patologia o alla sua terapiaviene a volte sottovalutato e consideratoun evento ineluttabile. Prendersi cura del doloree della sofferenza è invece non soltantoun dovere etico, ma anche l’esempio <strong>di</strong> unabuona pratica clinica al passo con i tempi. Ènoto infatti che il dolore costituisce un fenomenopatologico, una malattia nella malattia,che influisce pesantemente sulla vita dellepersone con effetti negativi sulla sfera fisica,psicologica ed emozionale. Combattere consuccesso il dolore e la sofferenza comportapreparazione, cultura, formazione e un altogrado <strong>di</strong> cooperazione ed integrazione tra leprofessionalità.In questa ottica l’Azienda Ospedaliero-Universitaria<strong>di</strong> <strong>Bologna</strong> Policlinico Sant’Orsola-Malpighi attraverso il Comitato Ospedale senzaDolore è da tempo impegnata nellarealizzazione, con la collaborazione <strong>di</strong> tutte leprofessionalità, <strong>di</strong> azioni concrete contro lasofferenza e il dolore in ogni fase del percorsoassistenziale (http://www.aosp.bo.it/).Se quanto detto è vero per il paziente in generalelo è a maggior ragione per il neonato.Storicamente il neonato è stato consideratoincapace <strong>di</strong> “sentire” dolore. Questa erroneaconvinzione è scaturita da un lato dalle scarseconoscenze dello sviluppo neuroanatomico eneurofisiologico delle vie nocicettive, dall’altrodall’impossibilità del neonato <strong>di</strong> esprimereverbalmente le sensazioni dolorose. Solo20 anni fa, Anand pubblicò gli effetti deleteridella legatura chirurgica del dotto arterioso inneonati prematuri eseguita con l’uso <strong>di</strong> curarizzantima senza alcuna analgesia (la cosiddetta‘Liverpool tecnique’) (1). Attualmente lamaturità, sia anatomica che funzionale, delsistema nocicettivo è stata ampiamente <strong>di</strong>mostrataa partire già dalla vita fetale.ONTOGENESI DELLE VIE NOCICETTIVEI recettori nocicettivi compaiono precocementenel feto: a 7 settimane <strong>di</strong> gestazione siritrovano nella zona periorale, a 11 settimane<strong>di</strong> gestazione a livello del palmo delle mani edella pianta <strong>dei</strong> pie<strong>di</strong>, a 15 settimane <strong>di</strong> gestazioneal tronco ed alle parti prossimali degliarti ed a 20 settimane <strong>di</strong> gestazione su tutte lealtre parti del corpo.La crescita delle fibre <strong>di</strong> conduzione del dolore,le Aδ del tratto neospinotalamico e le C delpaleospinotalamico, inizia già a 8 e 10 settimane<strong>di</strong> gestazione, rispettivamente. La connessionetalamo-corticale, fondamentale perla percezione corticale, avviene tra la 20 a e la24 a settimana. La completa mielinizzazionedelle vie nocicettive avviene verso la 30 a settimana.Questa tar<strong>di</strong>va mielinizzazione vienespesso evocata per giustificare la convinzioneche i neonati, soprattutto pretermine, nonpercepiscano dolore: in realtà, anche negliadulti, gli impulsi nocicettivi sono trasmessida fibre non mielinizzate; in queste fibre il doloreviene condotto ugualmente, sebbene a velocitàinferiore, cosa peraltro poco importantevisto che nel neonato le <strong>di</strong>stanze da percorreresono minori. Un’altra caratteristica importantedel neonato è il ritardo della organizzazioneneuronale e biochimica <strong>dei</strong> sistemi inibitori<strong>di</strong>scendenti del dolore (2) con conseguente intensificazionedella percezione dolorosa.Dal punto <strong>di</strong> vista funzionale inoltre, il neonatopresenta tre importanti peculiarità rispettoagli adulti:• le cellule nervose sensitive spinali sono piùfacilmente eccitabili; ciò fa sì che il neonatopresenti risposte spinali riflesse al dolore constimoli minori, più accentuate e più prolungate(iperalgesia);• le cellule nervose sensoriali sono connesse acampi recettivi cutanei più ampi; questo si-8 • Bollettino Notiziario - n° 12 <strong>di</strong>cembre <strong>2006</strong>

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