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ad atmosfera potenzialmente esplosiva - Intax.ro

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NOVITÀATEXVentilatori per ambienti<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng><st<strong>ro</strong>ng>potenzialmente</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng>VENTILAZIONECLIMATIZZAZIONEDEPURAZIONERISCALDAMENTO1


L’aria è vitaOperiamo per contribuire al benessere e al p<strong>ro</strong>gresso socialeattraverso p<strong>ro</strong>dotti che muovono l’aria in modo efficiente e sicu<strong>ro</strong>,nel rispetto dell’ambiente e della persona.La sede di Vortice France,Saint-Maur si t<strong>ro</strong>va a circa 15 kmda Parigi ed è operativa dal 1974La sede di Vortice Limited,Burton on Trent nel EastMidlands è operativa dal 1977Nel 2010 Vortice apre a Moscal’uffi cio di rappresentanzaNel 2011 Vortice apre a Shanghail’uffi cio di rappresentanza1972 - La nuova sede di Vorticea Zoate di Tribiano (Milano)2


IndiceSERIE C ATEXSERIE E ATEXPAG. 16 PAG. 22Ventilatori centrifughiper ambienti <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng><st<strong>ro</strong>ng>potenzialmente</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng>NOVITÀVentilatori elicoidaliper ambienti <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng><st<strong>ro</strong>ng>potenzialmente</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng>NOVITÀ3


ATEXPremessaIl nome ATEX deriva dalla contrazione delle 2 pa<strong>ro</strong>le francesi“ATmosphere EXplosible” e identifi ca la Direttiva Eu<strong>ro</strong>pea94/9/CE del 23 marzo 1994, il cui obiettivo è la libera circolazionesu tutto il territorio dell'Unione Eu<strong>ro</strong>pea dei p<strong>ro</strong>dottidestinati <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> essere utilizzati in atmosfere <st<strong>ro</strong>ng>potenzialmente</st<strong>ro</strong>ng>esplosive.In Italia la direttiva è stata recepita con il D.P.R. 23.03.1998,n. 126 (Gazzetta Uffi ciale 4 maggio 1998, n. 101).Tale Direttiva regola le legislazioni dei vari Stati in merito aip<strong>ro</strong>dotti elettrici e meccanici destinati <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> essere utilizzati inun'<st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> che potrebbe diventare <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng> per la presenz<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>i sostanze infi ammabili sotto forma di gas, vapore,nebbie o polveri; <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> esempio:- miniere sotterranee,- stabilimenti pet<strong>ro</strong>lchimici,- impianti di p<strong>ro</strong>duzione di energia (centrali elettriche),- stabilimenti per la p<strong>ro</strong>duzione e stoccaggio di alimenti(farina, cereali, ecc. …),- falegnamerie,- offi cine o cabine di verniciatura,- allevamenti o serre.Ventilatori per ambientiSi ricorda che:• Le aree a rischio di esplosione sono quelle in cuisi può formare un'<st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng> in quantità taleda richiedere p<strong>ro</strong>vvedimenti di sicurezza per tutelare lasalute dei lavoratori.• Le aree non a rischio di esplosione sono quelle in cui èprevisto il formarsi di un'<st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng> in quantitàtale da non richiedere particolari p<strong>ro</strong>vvedimenti dip<strong>ro</strong>tezione.• Sostanze infiammabili e/o combustibili sono consideratesostanze che possono formare un'<st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng><st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng>, a meno che, l'esame delle lo<strong>ro</strong> caratteristiche,non abbia evidenziato che miscelate con l'ariapossano generare un'esplosione.Le atmosfere esplosive si classifi cano, a seconda dellasostanza che potrebbe scatenare l’esplosione, in:G = gasD = polvere (dall’inglese “Dust”)GD = gas e polvere.La Direttiva ATEX 94/9/CE è diventata obbligatoria il 1 luglio2003: rientra nelle direttive di nuovo app<strong>ro</strong>ccio per ciò cheriguarda la marcatura CE e sostituisce le direttive precedenti76/117/CEE, 79/196/CEE e 82/130/CEE.4


<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>potenzialmente</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng>La Direttiva ATEX 94/9/CEMeglio conosciuta come Direttiva ATEX, ha un ambito diapplicazione che comprende non solo i componenti elettrici,ma tutte le apparecchiature ed i sistemi di p<strong>ro</strong>tezionedestinati all’utilizzo in <st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>potenzialmente</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng>.Sono inoltre soggetti alla Direttiva anche tutti i dispositivi disicurezza, di cont<strong>ro</strong>llo e di regolazione che vengono installatial di fuori dell’area <st<strong>ro</strong>ng>potenzialmente</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng>, ma dal cuifunzionamento regolare dipende la sicurezza dei p<strong>ro</strong>dottiinstallati in aree con possibile rischio.La Direttiva ATEX fornisce le caratteristiche che i p<strong>ro</strong>dottidevono possedere per essere installati nei luoghi ove esistaun pericolo di esplosione int<strong>ro</strong>ducendo una classifi cazionein funzione della p<strong>ro</strong>babilità che l’<st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng>si verifi chi.La novità della Direttiva ATEX è l'applicazione a tutti i rischid'esplosione, anche a quelli non considerati dalla legislazionecomunitaria precedente, quali per esempio: componentimeccanici, polveri combustibili, ecc...In sintesi la Direttiva ATEX 94/9/CE:• defi nisce i requisiti di sicurezza per tutte le tipologie diapparecchi elettrici e non, destinati <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> essere usati negliambienti sopra defi niti.I requisiti di sicurezza, previsti dalla direttiva ATEX, devonoessere rispettati dal fabbricante e/o dal suo mandatario esono normalmente identifi cati dall’apposita marcatura:p<strong>ro</strong>dotto stesso; chi modifi ca in modo sostanziale il p<strong>ro</strong>dotto,ne diventa il “fabbricante” ed è l’unico ed ultimoresponsabile della conformità del suo p<strong>ro</strong>dotto con laDirettiva applicabile.• identifi ca gli organismi eu<strong>ro</strong>pei notifi cati, abilitati all’esamee verifi ca della documentazione e al rilascio dei certificati di tipo sulle apparecchiature che devono essereutilizzate nelle zone con pericolo di esplosione.Sono esclusi dal campo di applicazione della Direttiva 94/9 CE:- le apparecchiature mediche;- i dispositivi di p<strong>ro</strong>tezione individuali, regolamentati dallaDirettiva 89/686/CEE, salvo eccezioni;- gli apparecchi e i sistemi di p<strong>ro</strong>tezione impiegati in ambientiin cui sono presenti materie esplosive o materiechimiche instabili;- gli apparecchi destinati <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> impieghi in ambiente doveun’<st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>potenzialmente</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng> può esserep<strong>ro</strong>vocata soltanto raramente ed unicamente in conseguenza<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> una fuga accidentale di gas;- le navi marittime e le unità mobili off-shore, salvo eccezioni;- determinati mezzi di trasporto.Rientrano nel campo di applicazione della Direttiva anchegli apparecchi usati, se ricondizionati.• fi ssa i criteri per la classifi cazione degli apparecchi infunzione del gr<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>o di p<strong>ro</strong>tezione assicurato nelle variezone di applicazione: è responsabilità del datore di lavo<strong>ro</strong>classifi care le aree pericolose e il necessario gr<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>odi p<strong>ro</strong>tezione dei p<strong>ro</strong>dotti che vi si andranno a collocarein base alle regole stabilite dalla Direttiva Eu<strong>ro</strong>pea1999/92/CE (che si occupa della sicurezza sui luoghi dilavo<strong>ro</strong>), collegata alla Direttiva Atex stessa.• è applicabile a tutti gli apparecchi (ventilatore incluso)installati in una zona classifi cata. E’ responsabilità delfabbricante garantire che questi p<strong>ro</strong>dotti siano conformialla Direttiva, che impone una serie di obblighi anche achi commercializza il p<strong>ro</strong>dotto. La ditta che commercializzail p<strong>ro</strong>dotto dovrà conservare la dichiarazione CEdi conformità, a disposizione delle autorità competenti,per 10 anni a partire dall’ultima data di costruzione del5


Classificazione dei p<strong>ro</strong>dottiQuesta Direttiva Eu<strong>ro</strong>pea defi nisce una prima classifi cazionefra gli apparecchi destinati agli ambienti con presenz<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>i grisou (gruppo I) ed agli ambienti diversi dai precedenti(gruppo II). Il gruppo I comprende dunque tutte le apparecchiaturedestinate all’impiego in miniera e negli impiantidedicati, mentre il gruppo II include le applicazioni su unavastità di impianti che spaziano dall’industria chimica alpiccolo pastifi cio.Un’ulteriore distinzione è presente all’interno dei p<strong>ro</strong>dottiappartenenti al gruppo II, essa riguarda la classifi cazionedelle apparecchiature destinate a luoghi soggetti al pericolodi formazione di atmosfere esplosive in funzione dellapresenza di gas o di polveri.Secondo la direttiva ATEX, i dispositivi e i componenti sono suddivisi in due gruppi di applicazione:Gruppo I = MINIERE:apparecchi destinati <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> essere utilizzati nei lavori in sotterranei, nelle miniere e nei lo<strong>ro</strong> impiantidi superfi cie esposti al rischio di sprigionamento di Metano (grisou) e/o polveri combustibili (dicarbone). Questo gruppo si divide in 2 categorie, a seconda del livello di p<strong>ro</strong>tezione assicuratodagli apparecchi:M1 = molto elevatoM2 = elevatoGruppo II = SUPERFICIE:apparecchi destinati <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> essere utilizzati in altri ambienti (diversi dalle miniere) in cui vi sono p<strong>ro</strong>babilitàdi formazione di atmosfere esplosive.Questo gruppo si divide in 3 categorie a seconda del livello di p<strong>ro</strong>tezione assicurato dagli apparecchie al tipo di <st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> presente:1G/1D = molto elevato2G/2D = elevato3G/3D = normalegruppo ICertificazione 94/9/CEgruppo IIapparecchi destinati <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>essere utilizzati in miniere erelativi impianti di superfi cieapparecchi destinati <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> essere utilizzati in ambientiin cui vi è possibilità che si manifestino atmosfere esplosiveM1M2categoria1G 1D 2G 2D 3G 3Dgas polveri gas polveri gas polverizona0 20 1 21 2 22Marcatura CE e dichiarazione CE di conformità6


Applicazioni: Zone e Categorie ATEXZONEIl rischio che comportano aree con <st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng> èben differente a seconda della durata per cui questa puòeffettivamente verifi carsi. Un ambiente in cui il gas o la polveresono presenti in concentrazione pericolosa per pocheore all’anno non può essere considerato al pari di un’areain cui la miscela pericolosa è sempre presente.A tal p<strong>ro</strong>posito le norme delle serie EN 60079 ed EN 61241defi niscono tre differenti zone, in funzione del livello di pericolosità,ed il legame fra queste e la categoria di p<strong>ro</strong>dottoinstallabile.Zone con presenze di gas: Quando il pericolo è dovutoalla presenza di gas, vapori o nebbie di sostanze infi ammabili,la Direttiva Eu<strong>ro</strong>pea 1999/92/CE prevede una classifi -cazione in te 3 zone così defi nite:• zona 0 – area in cui è presente in permanenza o perlunghi periodi o frequentemente un'<st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng>;• zona 1 – area in cui la formazione di un'<st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng><st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng> è p<strong>ro</strong>babile che si manifesti occasionalmentedurante le normali attività;• zona 2 – area in cui durante le normali attività non èp<strong>ro</strong>babile la formazione di un'<st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng> o,qualora si verifi chi permanga per un tempo limitato.Zone con presenze di polveri: La classifi cazione dellearee soggette alla formazione di atmosfere esplosivedovute alla presenza di polveri si svolge in modo analogoa quello visto per i gas. Le zone identifi cate in questocaso sono:• zona 20 - area in cui è presente in permanenza o perlunghi periodi o frequentemente un'<st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng>,come negli impianti di aspirazione delle polveri, all’internodei silos;• zona 21 - area in cui la formazione di un'<st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng><st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng> è p<strong>ro</strong>babile che avvenga occasionalmentedurante le normali attività, come <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> esempio nelle immediatevicinanze delle aree di carico e scarico dellepolveri;• zona 22 - area in cui durante le normali attività non èp<strong>ro</strong>babile la formazione di un'<st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng> o,qualora si verifi chi, permanga per un tempo limitato,come le aree in p<strong>ro</strong>ssimità delle bocche di aspirazione.Quest’ultima zona risulta solitamente la più estesa, inquanto rientrano nella classifi cazione tutte le aree <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>iacentia sfi ati di involucri di fi ltri, <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> apparecchiature che siap<strong>ro</strong>no raramente e luoghi dove sono stoccati e manipolatisacchi o confezioni.Zona 0/20Zona 2/22Zona 2/22Zona 1/217


CATEGORIECategoria 1: Gli apparecchi che rientrano in questa categoriasono destinati all'uso in ambienti in cui sono presentiin permanenza, per lunghi periodi o frequentemente, atmosfereesplosive causate da miscele di aria e gas, vapore onebbia o da miscele di aria e polveri. Gli apparecchi cherientrano in questa categoria devono garantire il livello dip<strong>ro</strong>tezione richiesto, anche in caso di anomalie eccezionali,e sono caratterizzati da mezzi di p<strong>ro</strong>tezione tali che:• in caso di guasto di uno dei mezzi di p<strong>ro</strong>tezione, almenoun secondo mezzo indipendente assicuri il livello di p<strong>ro</strong>tezionerichiesto;• oppure, qualora si verifi chino due guasti indipendentil'uno dall'alt<strong>ro</strong>, sia garantito il livello di p<strong>ro</strong>tezione richiesto.Categoria 2: Gli apparecchi che rientrano in questa categoriasono destinati all'uso in ambienti in cui è p<strong>ro</strong>babileche si manifestino atmosfere esplosive causate da misceledi aria e gas,vapore o nebbia o da miscele di aria e polveri.I mezzi di p<strong>ro</strong>tezione degli apparecchi che rientranoin questa categoria devono garantire il livello di p<strong>ro</strong>tezionerichiesto, anche nel caso di anomalie ricorrenti o di difetti difunzionamento di cui occorre normalmente tenere conto.Categoria 3: Gli apparecchi che rientrano in questa categoriasono destinati all'uso in ambienti in cui è imp<strong>ro</strong>babileche si manifestino atmosfere esplosive causate da misceledi aria e gas, vapore o nebbia o da miscele di aria epolveri, o, qualora queste si manifestino, ciò avvenga soloraramente e per breve durata. Gli apparecchi che rientranoin questa categoria garantiscono il livello di p<strong>ro</strong>tezionerichiesto durante le condizioni di funzionamento normale.Zone (classifi cate secondo 1999/92/CE) e livelli di p<strong>ro</strong>tezione (Categorie) degli apparecchi sono quindi abbinabili secondoil seguente schema:Presenz<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>i <st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng>Livellodi p<strong>ro</strong>tezionedell’apparecchioZona di utilizzocon presenz<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>i GASCategoriaZona di utilizzocon presenz<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>i POLVERI (Dust)CategoriaSempre Presente(o per lunghi periodi)Molto P<strong>ro</strong>babile(durante le normali attività)Non P<strong>ro</strong>babile(occasionale odi breve durata)Molto elevato 0 1G 20 1DElevato 1 2G 21 2DNormale 2 3G 22 3DNOTA BENE:Le apparecchiature <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>erenti alle categorie superiori possono essere utilizzate anche per le categorie inferiori: <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> esempio nellazona 22 è possibile utilizzare anche un apparecchio <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>atto alla zona 20 o 21.Tutte le zone a pericolo di esplosione devono essere obbligatoriamente classifi cate secondo la Direttiva Eu<strong>ro</strong>pea 1999/92/CE.Gli apparecchi che Vortice p<strong>ro</strong>duce appartengono al GRUPPO II categoria 2GD (zona 1-21) ed è questogruppo che viene esaminato più diffusamente.NOTA BENE:tali p<strong>ro</strong>dotti sono <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>atti anche alla zona 2-22.8


Ambienti con presenza di gas (categoria G)Nel caso in cui le apparecchiature debbano essere utilizzatein ambienti con presenza di gas (categoria G), è previstaun’ulteriore suddivisione per gruppi di gas e in funzionedelle massime temperature superfi ciali, come descritto dallaseguente tabella:CLASSE DI TEMPERATURAGRUPPO DI GAST1 = 450°C T2 = 300°C T3 = 200°C T4 = 135°C T5 = 100°C T6 = 85°CNitrato di EtileIIC Id<strong>ro</strong>geno AcetileneSolfu<strong>ro</strong> di CarbonioIIBIIAIGas di CokeGas d’acquaAcetato di EtileAcetato di MetileAcetoneAcido AceticoAlcool MetilicoAmmoniacaBenzeneBenzoloButanoneClo<strong>ro</strong>metileneEtanoMetanoMetanoloMonossido di CarbonioNaftaleneP<strong>ro</strong>panoTolueneXileneMetano1,3 But<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>ieneEtillbenzeneEtileneOssido di EtileneAcetato di butileAcetato di P<strong>ro</strong>pileAlcool AmilicoAlcool EtilicoAlcool IsobutilicoAlcool n-butilicoAnidride aceticaCicloesanoneGas LiquidoGas NaturaleMonoamilacetaton-ButanoAcido Solfi dricoIsoprenePet<strong>ro</strong>lioCicloesanoCicloesanoloDecanoEptanoEsanoGasolioKe<strong>ro</strong>seneNaftaPentanoEtere etilicoAcetaldeideEterePer Classe di temperatura (T1-T6) si intende la massima temperatura superfi ciale, in qualsiasi punto, raggiunta dall’apparecchiodurante il funzionamento in condizioni nominali e nelle condizioni di guasto prevedibile.NOTA BENE:I gruppi di gas e le classi di temperatura sono stati creati in modo che quella più elevata includa quella inferiore:- un apparecchio appartenente <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> un determinato gruppo di gas, è <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>atto anche ai gruppi di gas “inferiori”: <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> esempioun motore per gruppo IIB è idoneo anche per il gruppo IIA;- un motore per gruppo IIC è idoneo anche per i gruppi IIA e IIB;- una macchina che raggiunge temperature superfi ciali massime di 85°C (T6) include T5-T4-T3…: 85°C è infatti la temperaturamassima raggiunta dall’apparecchio, ed essendo bassa, il rischio di innesco di una esplosione è molto basso.La temperatura superfi ciale T6, più bassa, è quindi la condizione più restrittiva.I p<strong>ro</strong>dotti ATEX della Vortice hanno motore per gruppo II e quindi sono idonei per i gruppi IIC, IIB e IIA.9


Ambienti con presenza di polveri (categoria D)Per la p<strong>ro</strong>tezione cont<strong>ro</strong> le polveri infi ammabili si deve tenerconto della temperatura di accensione delle polveri, sia informa di nube sia in forma di strato depositato.La temperatura superfi ciale della custodia, indicata sullatarga del motore, deve essere inferiore alla temperatura diaccensione di riferimento.La temperatura di riferimento è la più bassa fra i due valori;di seguito un esempio teorico di calcolo della temperatur<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>i riferimento per la scelta del p<strong>ro</strong>dotto più <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>eguato:Determinazione temperaturasuperficiale massima del motoreTemperatura accensioneNube (cloud)T clStrato(spessore 5mm)T 5mmTemperatura di sicurezzaT Scl= 2/3T clT S5mm= T 5mm-75°CTemperatura massima ammessaT MAX= corrisponde al valore minore tra T Scle T S5mmTemperatura superfi ciale massim<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>el motore≤ T MAXFONTE:Articolo pubblicato all'interno del periodico Ambiente & Sicurezza del Sole 24 Ore in data 20/02/2007 Presenza di polveri combustibili o esplodenti base dellaclassifi cazione dei luoghi pericolosi di Gianluca Saputi P.I. di III U.F. di ISPESL.Se la Temperatura superficiale massima è uguale e/o maggiore di 135°C i p<strong>ro</strong>dotti ATEX della Vortice sono<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>eguati.Di seguito alcuni esempi di calcoloPolveriTemperatureaccensionenube (°C) T clTemperatura disicurezza nube(°C) T SclTemperaturedi accensionestrato di5mm (°C) T 5mmTemperatura disicurezza strato5mm (°C) T S5mmAlluminio 590 442 < 450 375Polvere di carbone 380 285 225 150Farina 490 367 390 315Polvere di grano 510 382 300 225Metile di cellulosa 420 315 320 245Fuliggine 810 607 570 495PVC 700 525 < 450 375Zucche<strong>ro</strong> 490 367 460 38510


Modi di p<strong>ro</strong>tezioneLe apparecchiature non elettriche ed elettriche in ambienti <st<strong>ro</strong>ng>potenzialmente</st<strong>ro</strong>ng> esplosivi sono costruite in modo tale da evitare ilrischio di una esplosione: esistono diversi modi di prevenzione e p<strong>ro</strong>tezione per evitare tale rischio.Le modalità fondamentali per la prevenzione sono:• misure per assicurare che la sorgente di innesco non si presenti (modi c e g);• misure per assicurare che la sorgente di innesco non diventi effi cace (modo b);• misure per assicurare che la sorgente di innesco non sia in contatto con l’<st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> (modi fr, k e p).Metodo di prevenzioneSicurezza costruttivaSicurezza intrinsecaCont<strong>ro</strong>llo della sorgente di innescoRespirazione limitataPressurizzazioneImmersione di liquidiMarcaturacgbfrpkTutti i p<strong>ro</strong>dotti ATEX della Vortice hanno marcatura "b" per la parte non elettrica, per cui vengono applicate determinateindicazioni costruttive e dimensionali che riguardano:- valori minimi di distanze sia in aria che superfi ciali;- utilizzo di materiali isolanti con elevata resistenza alla traccia;- eliminazione di spigoli che potrebbe<strong>ro</strong> accumulare energia elettrica statica;- verifi ca del corretto e saldo accoppiamento sia tra parti elettriche che meccaniche;- valori minimi di distanza tra parti fi sse e <strong>ro</strong>tanti (ed es. tra fer<strong>ro</strong>, <strong>ro</strong>tore/statore, ventilazione, etc.);- limiti di aumento della temperatura, prendendo in considerazione situazione di <strong>ro</strong>tore bloccato, e normale funzionamentonella situazione termica più sfavorevole (tensione di alimentazione più sfavorevole).Le tre modalità fondamentali per la p<strong>ro</strong>tezione sono:• segregare le parti pericolose ent<strong>ro</strong> custodie in modo da circoscrivere l’esplosione ent<strong>ro</strong> la custodia stessa (modo d);• evitare il contatto tra i punti caldi e l’<st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>potenzialmente</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng> mediante interposizione di corpi solidi, liquidi ogassosi (modi m, p, q, o, t);• prendere p<strong>ro</strong>vvedimenti che limitino il generarsi di punti caldi pericolosi sia eliminando la possibilità di guasti che limitandol’energia a entità insuffi ciente a p<strong>ro</strong>vocare l’accensione (modi e, n, ia, ib, t).Metodo di p<strong>ro</strong>tezioneA prevenzioneCustodia a p<strong>ro</strong>va di esplosionePressurizzazioneIncapsulamentoImmersione in olioSotto sabbiaSicurezza aumentataSicurezza intrinseca cat. aSicurezza intrinseca cat. bMarcaturandpmoqeiaibTutti i motori ATEX della Vortice presentano marcatura “e”, quindi per le parti elettriche vengono impiegati opportunidispositivi di p<strong>ro</strong>tezione dai sovraccarichi a tempo inverso conformi ATEX 94/9/CE in accordo alla seguente marcatura: II(2) G/D. Tali dispositivi prevengono la formazione di scintille, archi elettrici e surriscaldamento superfi ciale durante il servizio(incluse le condizioni di avviamento e di funzionamento anormale con <strong>ro</strong>tore bloccato), che potrebbe<strong>ro</strong> portare <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> uninnesco dell’<st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>potenzialmente</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng> che circonda sia le parti interne che esterne del motore.11


Esempio di locale batteria (classifi cato in zona 1), in cui sprigiona IDROGENO: in queste condizioni è obbligatorio l'utilizzodi aspiratori direttamente vicino alle batterie ed è consigliabile anche una eventuale installazione vicino al soffi tto.La classifi cazione e identifi cazione di tali ambienti deve essere effettuata da autorità preposte.12


Che cosa signifi ca la marcatura CE di p<strong>ro</strong>dotti ATEX?La marcatura CE è l’atto fi nale con cui il fabbricante dichiarache il p<strong>ro</strong>dotto da lui realizzato e messo sul mercato èstato realizzato in conformità a tutte le disposizioni e a tuttii requisiti applicabili della Direttiva Atex 94/9/CE, e che ilp<strong>ro</strong>dotto è stato sottoposto alle p<strong>ro</strong>cedure di valutazionedella sua conformità.Se un p<strong>ro</strong>dotto è soggetto a più direttive, la marcatura CEdello stesso signifi ca che è conforme a tutte le direttive <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>esso applicabili.Esempio di marcatura serie C ATEX VorticeC**/*T A T E XGr II cat 2 G/D b T4/135 XTipoC = ventilatori centrifughiX = Speciali condizioni d’usoindicate nel libretto istruzioniDimensioni internebocca di mandataH (mm)L (mm)Classe di temperatura (gruppo II)ClasseTemperatura maxsuperficie [°C]10 68 6315 83 8820 102 9825 115 9830 117 10831 112 137T1 450T2 300T3 200T4 135T5 100T6 8535 149 13737 149 187Nume<strong>ro</strong> poli2=2 poli4=4 poliMetodo di p<strong>ro</strong>tezioneb = Cont<strong>ro</strong>llodella sorgente di innescoNume<strong>ro</strong> fasiT = trifaseIdentifi cativoserie ATEXGruppoCategoriaTipo di <st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng> (gruppo II)GDGasPolvereZonaZonaII = superfi cie2 = p<strong>ro</strong>tezione elevata1 2113


Esempio di marcatura serie E ATEX VorticeE****A T E XGr II cat 2 G/D b T4/135XTipoE = ventilatori elicoidaliX = Speciali condizioni d’usoindicate nel libretto istruzioniDimensionidiamet<strong>ro</strong> boccaglioØ nominale(mm)25 25030 31535 35540 40045 45050 50060 630Nume<strong>ro</strong> poli4 = 4 poli6 = 6 poliClasse di temperatura (gruppo II)Temperatura maxClassesuperficie [°C]T1 450T2 300T3 200T4 135T5 100T6 85Metodo di p<strong>ro</strong>tezioneb = Cont<strong>ro</strong>llodella sorgente di innescoNume<strong>ro</strong> fasiM = monofaseT = trifaseIdentifi cativoserie ATEXGruppoII = superfi cieCategoria2 = p<strong>ro</strong>tezione elevataTipo di <st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng> (gruppo II)GDGasPolvereZonaZona1 2114


Gamma Atex: centrifughi ed elicoidaliLa gamma comprende ventilatori di tipo centrifugo (trifase) e elicoidali (mono e trifase) e vengono forniti surichiesta.Serie C ATEX VorticeCodiceNOME PRODOTTO30301 C 10/2 T ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 X30304 C 15/2 T ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 X30305 C 20/2 T ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 X30306 C 25/2 T ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 X30307 C 30/2 T ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 X30308 C 30/4 T ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 X30309 C 31/4 T ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 X30310 C 35/4 T ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 X30311 C 37/4 T ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 XSerie E ATEX VorticeCodiceNOME PRODOTTO40301 E 254 M ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 X40302 E 304 M ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 X40304 E 354 M ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 X40306 E 404 M ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 X40308 E 454 M ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 X40309 E 254 T ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 X40310 E 304 T ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 X40313 E 354 T ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 X40314 E 404 T ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 X40315 E 454 T ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 X40316 E 504 T ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 X40319 E 506 T ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 X40317 E 604 T ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 X40318 E 606 T ATEX Gr II cat 2G/D b T4/135 XTutti i p<strong>ro</strong>dotti della gamma ATEX Vortice hanno garanzia di 2 anni.15


SERIE C ATEXVENTILATORI CENTRIFUGHIPER AMBIENTI AD ATMOSFERAPOTENZIALMENTE ESPLOSIVASpecifiche di p<strong>ro</strong>dotto:• 9 modelli trifase.GAS GASAPPLICAZIONIPOLVERE• Certifi cati Atex per utilizzo in <st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng>, sottoforma di gas e/o polvere.• Portata fi no a 2150 m³/h.• Pressione massima fi no a 814 Pa.• Temperatura di funzionamento continuo compresa tra-20°C e + 40°C.• Motori asinc<strong>ro</strong>ni a induzione certifi cati ATEX.• Giranti centrifughe in alluminio con pale avanti, con mozzoin alluminio pressofuso.• Coclee realizzate in lamiera di acciaio con doppiorivestimento superfi ciale.• Boccagli realizzati in rame spazzolato.• Retine sulla bocca di aspirazione in fi lo d'acciaio zincato,con doppio rivestimento superfi ciale.• Pressacavi in metallo per la connessione elettrica certifi catiATEX.• Tutte le parti verniciate sono trattate con una mano di fondop<strong>ro</strong>tettivo e una mano di fi nitura in vernice poliuretanica.• Gr<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>o di p<strong>ro</strong>tezione: IP65.• Isolamento: Classe I• Costruiti in conformità alla norma di p<strong>ro</strong>gettazione diventilatori che operano in atmosfere <st<strong>ro</strong>ng>potenzialmente</st<strong>ro</strong>ng>esplosive EN 14986.• Certifi cato IMQ 10 ATEX 029 X.Questi apparecchi possono essere installati a parete, a soffi tto e anche in canalizzazione.La classifi cazione e identifi cazione di tali ambienti deve essere effettuata da autorità preposte.16


Esempi di ventilazione (Immagini a e b).Immagine aImmagine bDIMENSIONICEHAFGBDLø MQuote (mm)MODELLO A B C D E F G H L Ø MC 10/2 T ATEX 260 186 171 72 82 6,5 56 68 63 80C 15/2 T ATEX 280 234 206 108 100 7 56 83 88 108C 20/2 T ATEX 350 258 232 123 123 8,50 71 102 98 108C 25/2 T ATEX 365 258 232 124 142 8,50 71 115 98 108C 30/2 T ATEX 365 308 272 126 137 8,50 71 117 108 132C 30/4 T ATEX 365 308 272 126 137 8,50 71 117 108 132C 31/4 T ATEX 365 400 340 164 139 8,50 71 112 137 170C 35/4 T ATEX 400 400 340 164 174 8,50 71 149 137 170C 37/4 T ATEX 425 471 416,50 220 182 8,50 80 149 187 19917


DATI TECNICIMODELLO Codice TensioneV~50 HzPotenzaassorbitamax (W)Correnteassorbitamax (A)Nume<strong>ro</strong>PoliRPMm³/hPortata Maxl/sPressione MaxmmH 2OPaPressionesonoraLpdB(A)3mkgC 10/2 T ATEX 30301 400 120 0,36 2 2800 280 77,80 26 255 55,5 4C 15/2 T ATEX 30304 400 175 0,39 2 2800 430 119,40 44 430 59 4,5C 20/2 T ATEX 30305 400 472 1,09 2 2800 1000 277,80 56 549 66 8,5TRIFASEC 25/2 T ATEX 30306 400 482 1,10 2 2800 1100 305,60 67 657 66,5 8,5C 30/2 T ATEX 30307 400 902 1,57 2 2800 1350 375,00 83 814 71 10C 30/4 T ATEX 30308 400 226 0,95 4 1400 700 194,40 18 177 55 7,5C 31/4 T ATEX 30309 400 375 1,01 4 1400 1120 311,10 31 304 61 10,5C 35/4 T ATEX 30310 400 401 1,02 4 1400 1500 416,70 34 334 61 11,5C 37/4 T ATEX 30311 400 803 1,80 4 1400 2150 597,20 48 470 70 17CURVE PORTATA/PRESSIONEC 10/2 T ATEXPammH O242P [W]1201801890ps1201260psP60630000 m 3 /h0 60 120 180 240 300020 40 60 80qvl/s18


C 15/2 T ATEXPammH 2 O30P [W]18020020120pspsP1001060000 100 200 300 400 5000[m 3 /h]030 60 90 120qvl/sC 20/2 T ATEXPammH 2 O80P [W]4006406432048048240ps320ps32160psP1601680000 180 360 540 720 900 10800[m 3 /h]0 50 100 150 200 250qvl/sC 25/2 T ATEXPammH 2 O64P [W]48048048360ps32032240psP160161200000 240 480 720 960 1200[m 3 /h]070 140 210 280qvl/s19


C 30/2 T ATEXPammH 2 O72P [W]75054054562,5ps36036375psP18018187,5000 320 640 960 1280 16000[m 3 /h]Pa0 90 180 267 360qv30/4 ATEXC 30/4 T ATEXmmH 2 O20P [W]250l/s1601620012012150pspsP80810040450000 160 320 480 640 8000[m 3 /h]0 50 100 150 200l/sqv31/4 ATEXC 31/4 T ATEXPammH 2 OP [W]403403203227224024204pspsP16016136808680[m003 /h]0 240 480 720 960 1200l/s200 70 140 210 280qv


C 35/4 T ATEXPammH 2 O40P [W]4003203232024024240pspsP1601616080880000 320 640 960 1280 16000[m 3 /h0 90 180 270 360qvl/sC 37/4 T ATEXPammH 2 O48P [W]80036036600ps24024400psP120122000000 500 1000 1500 2000 2500[m 3 /h]0140280 420 560l/sqv21


SERIE E ATEXVENTILATORI ELICOIDALIPER AMBIENTI AD ATMOSFERAPOTENZIALMENTE ESPLOSIVASpecifiche di p<strong>ro</strong>dotto:• 14 modelli, di cui 5 monofase e 9 trifase.GAS GASPOLVERE• Certifi cati Atex per utilizzo in <st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng>, sotto form<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>i gas e/o polvere.• Portata fi no a 6900 m³/h.• Pressione massima fi no a 204 Pa.• Temperatura di funzionamento continuo compresa tra -20°Ce + 40°C.• Motori asinc<strong>ro</strong>ni a induzione certifi cati ATEX.• Giranti con mozzo in alluminio e pale in materiale plastico.• Telai con boccaglio e retina realizzati in lamiera di acciaio,con doppio rivestimento superfi ciale.• Retine sulla bocca di mandata in fi lo d'acciaio zincato, condoppio rivestimento superfi ciale.• Nei modelli monofase il condensatore è alloggiato in unacustodia a p<strong>ro</strong>va di esplosione.• Pressacavi in metallo per la connessione elettrica certifi catiATEX.• Tutte le parti verniciate sono trattate con una mano di fondop<strong>ro</strong>tettivo e una mano di fi nitura in vernice poliuretanica.• Gr<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>o di p<strong>ro</strong>tezione: IP65.• Isolamento: Classe I• Costruiti in conformità alla norma di p<strong>ro</strong>gettazione di ventilatoriche operano in atmosfere <st<strong>ro</strong>ng>potenzialmente</st<strong>ro</strong>ng> esplosiveEN 14986.• Certifi cato IMQ 10 ATEX 030 X.APPLICAZIONIQuesti apparecchi possono essere istallati a parete, a soffi tto e anche in canalizzazione.La classifi cazione e identifi cazione di tali ambienti deve essere effettuata da autorità preposte.22


Esempi di ventilazione (Immagini a e b).Immagine aImmagine bDIMENSIONIADGLCØHØØFEDBQuote (mm)MODELLO Ø NOM. A B C D Ø E Ø F G Ø H LE 254 M ATEX 250 320 320 305 280 256 250 95 8 10E 304 M ATEX 315 380 380 307 330 308 300 97 8 10E 354 M ATEX 355 450 450 307 380 360 350 97 8 10E 404 M ATEX 400 510 510 327 430 410 400 117 12 15E 454 M ATEX 450 630 630 325 530 460 448 112 12 15E 254 T ATEX 250 320 320 305 280 256 250 95 8 10E 304 T ATEX 315 380 380 307 330 308 300 97 8 10E 354 T ATEX 355 450 450 307 380 360 350 97 8 10E 404 T ATEX 400 510 510 327 430 410 400 117 12 15E 454 T ATEX 450 630 630 325 530 460 448 112 12 15E 504 T ATEX 500 630 630 325 530 510 498 112 12 15E 506 T ATEX 500 630 630 361 530 510 498 112 12 15E 604 T ATEX 630 760 760 340 630 610 598 127 12 15E 606 T ATEX 630 760 760 361 630 610 598 127 12 1523


DATI TECNICIMODELLO Codice TensioneV~50 HzPotenzaassorbitamax (W)Correnteassorbitamax (A)Nume<strong>ro</strong>PoliRPMPortata Maxm³/hl/sPressione MaxmmH 2OPaPressionesonoraLpdB(A)3mkgE 254 M ATEX 40301 230 167 0,75 4 1400 1040 288,90 8,90 87,50 63,2 8MONOFASEE 304 M ATEX 40302 230 175 0,77 4 1400 1600 444,40 14 137,30 59,6 8,8E 354 M ATEX 40304 230 204 0,97 2 1400 2220 616,70 17,30 169,40 66 9,5E 404 M ATEX 40306 230 294 1,27 4 1400 3550 986,10 19,80 193,80 62 11,5E 454 M ATEX 40308 230 346 1,50 4 1400 4634 1287,20 19,10 187,60 70 14E 254 T ATEX 40309 400 121 0,49 4 1400 1050 291,70 9,60 94,20 59,6 7E 304 T ATEX 40310 400 162 0,53 4 1400 1585 440,30 14,10 138,30 62 8E 354 T ATEX 40313 400 208 0,50 4 1400 2550 708,30 18,40 180,50 66 8,8TRIFASEE 404 T ATEX 40314 400 268 0,61 4 1400 3480 966,70 17,40 170,30 64,8 10,5E 454 T ATEX 40315 400 345 0,70 4 1400 4443 1234,20 18,20 178,30 69,8 13,6E 504 T ATEX 40316 400 293 0,64 4 1400 4900 1361,10 17,70 173,80 72,7 13,6E 506 T ATEX 40319 400 166 0,47 6 1000 3823 1061,90 10,10 99,20 64 14,5E 604 T ATEX 40317 400 374 0,71 4 1400 6900 1916,70 20,80 203,70 75,4 18E 606 T ATEX 40318 400 223 0,49 6 1000 5715 1587,50 12,20 119,40 65,5 19,5CURVE PORTATA/PRESSIONEE 254 M ATEXPa[mmH 2 O]10P [W]18080814460610840472psP202360000 240 480 720 960 1.2000[m 3 /h]l/s0 80 160 240 320qv24


Pa[mmH 2 O]10E 254 T ATEXP [W]14080811260684ps40456P [W]psP202280[m003 /h]0 320 640 960 1280l/s0100 200 300[mmH 2 O]16E 304 M ATEXqvP [W]20012012150808100pspsP40450000 [m 3 /h]0 300 600 900 1200 1500 1800l/s0 100 200 300 400 500qvPa[mmH 2 O]E 304 T ATEXP [W]1618012012135ps80890psP404450[m003 /h]0 400 800 1200 1600l/s0 100 200 300 400qv25


Pa[mmH 2 O]20E 354 M ATEXP [W]230160161841201213880892psP404460[m003 /h]0 320 640 960 1280 1600l/s0100200qv300400Pa[mmH 2 O]E 354 T ATEXP [W]202501601620012012150psps808100pspsPP404500[m 003 /h]0 320 640 960 1280 1600l/s0100200300400qvPa[mmH 2 O]20E 404 M ATEXP [W]3001601624012012180ps808120psP40460000 [m 3 /h]0 600 1200 1800 2400 3000 3600l/s260 200 400 600 8001000qv


Pa[mmH 2 O]E 404 T ATEXP [W]1628012012210ps808140psP40470000 600 1200 1800 2400 30000[m 3 /h]l/s0200 400 600 800qv[mmH 2 O]20E 454 M ATEXP [W]4001601632012012240pspspsP80808160404048000[m 3 /h]000 1000 2000 3000 4000 5000l/s0300 600 900 1200qvPa[mmH 2 O]E 454 T ATEXP [W]203601601628812012216psP80814440472000 1000 2000 3000 4000 50000[m 3 /h]l/s0 3006009001200qv27


[mmH 2 O]20E 504 T ATEXP [W]3001601624012012180ps808120psP40460000 850 1700 2550 3400 4250 51000[m 3 /h]l/s025050075010001250qvPa[mmH 2 O]12E 506 T ATEXP [W]180808120pspsP40460000 800 1600 2400 3200 40000[m 3 /h]l/s0 250 500 750 1000qvPa[mmH 2 O]24E 604 T ATEXP [W]390200203251601626012012195psPps80813040465000 [m 3 /h]0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000l/s0 300 600 900 1200 1500 180028


[mmH 2 O]20E 504 T ATEXP [W]3001601624012012180pspsP80812040460000 850 1700 2550 3400 4250 51000[m 3 /h]l/s025050075010001250qv29


ATEXResponsabilitàIl Fabbricante, ovve<strong>ro</strong> la persona responsabile della p<strong>ro</strong>gettazionee della costruzione dei p<strong>ro</strong>dotti oggetto dellaDirettiva 94/9/CE (nell'intento di immetterli, per p<strong>ro</strong>prioconto, sul mercato dell'UE), è l’unico e defi nitivo responsabiledella conformità del p<strong>ro</strong>dotto alle direttive applicabili.È tenuto a:- verifi care se il suo p<strong>ro</strong>dotto rientra nella Direttiva 94/9/CE e quali sono i requisiti essenziali di sicurezza <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>esso applicabili;Ventilatori per ambienti- p<strong>ro</strong>gettare e costruire il p<strong>ro</strong>dotto conformemente ai requisitiessenziali di sicurezza e salute previsti dalla Direttiva;- utilizzare pezzi fi niti, componenti, subappaltare delle lavorazioni,ma deve sempre mantenere il cont<strong>ro</strong>llo globalee deve disporre delle competenze necessarie perassumersi la responsabilità del p<strong>ro</strong>dotto;- seguire le p<strong>ro</strong>cedure per la valutazione della conformitàdel p<strong>ro</strong>dotto previste dalla direttiva (v. articoli 8 e 10).DIRETTIVA 1999/92/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIOdel 16 dicembre 1999 relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezzae della salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive(quindicesima direttiva particolare ai sensi dell'articolo 16, paragrafo 1, della direttiva 89/391/CEE)ESTRATTO:Articolo 4Valutazione dei rischi di esplosione1. Nell'assolvere gli obblighi stabiliti dall'articolo 6, paragrafo 3, e dell'articolo 9, paragrafo 1, della Direttiva89/391/CEE, il datore di lavo<strong>ro</strong> valuta i rischi specifici derivanti da atmosfere esplosive, tenendo conto almenodei seguenti elementi:- p<strong>ro</strong>babilità e durata della presenza di atmosfere esplosive,- p<strong>ro</strong>babilità della presenza, dell'attivazione e dell'efficacia di fonti di ignizione, comprese scariche elett<strong>ro</strong>statiche,- caratteristiche dell'impianto, sostanze utilizzate, p<strong>ro</strong>cesso e lo<strong>ro</strong> possibili interazioni,- entità degli effetti prevedibili.I rischi di esplosione sono valutati complessivamente.2. Nella valutazione dei rischi di esplosione vanno presi in considerazione i luoghi che sono o possono essere incollegamento tramite aperture con quelli in cui possono formarsi atmosfere esplosive.Articolo 5Obblighi generaliAl fine di salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori, e secondo i principi fondamentali della valutazionedei rischi e quelli di cui all'articolo 3, il datore di lavo<strong>ro</strong> prende i p<strong>ro</strong>vvedimenti necessari affinché:- dove possono svilupparsi atmosfere esplosive in quantità tale da mettere in pericolo la sicurezza e la salute deilavoratori o di altri, gli ambienti di lavo<strong>ro</strong> siano strutturati in modo da permettere di svolgere il lavo<strong>ro</strong> in condizionidi sicurezza;- negli ambienti di lavo<strong>ro</strong> in cui possono svilupparsi atmosfere esplosive in quantità tale da mettere in pericolola sicurezza e la salute dei lavoratori, sia garantito un <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>eguato cont<strong>ro</strong>llo durante la presenza dei lavoratori, infunzione della valutazione del rischio, mediante l'utilizzo di mezzi tecnici <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>eguati.30


<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>potenzialmente</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng>Articolo 8Documento sulla p<strong>ro</strong>tezione cont<strong>ro</strong> le esplosioniNell'assolvere gli obblighi stabiliti dall'articolo 4 il datore di lavo<strong>ro</strong> p<strong>ro</strong>vvede a elaborare e a tenere aggiornatoun documento, denominato in appresso «documento sulla p<strong>ro</strong>tezione cont<strong>ro</strong> le esplosioni».Tale documento precisa in particolare:- che i rischi di esplosione sono stati individuati e valutati,- che saranno prese misure <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>eguate per raggiungere gli obiettivi della presente Direttiva,- i luoghi che sono stati ripartiti in zone a norma dell'allegato I,- i luoghi in cui si applicano le prescrizioni minime di cui all'allegato II,- che i luoghi e le attrezzature di lavo<strong>ro</strong>, compresi i dispositivi di allarme, sono concepiti, impiegati e mantenutiin efficienza tenendo nel debito conto la sicurezza,- che, a norma della Direttiva 89/655/CEE del Consiglio (1), sono stati <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>ottati gli accorgimenti per l'impiegosicu<strong>ro</strong> di attrezzature di lavo<strong>ro</strong>.Il documento relativo alla p<strong>ro</strong>tezione cont<strong>ro</strong> le esplosioni deve essere compilato prima dell'inizio del lavo<strong>ro</strong> ed essereriveduto qualora i luoghi di lavo<strong>ro</strong>, le attrezzature o l'organizzazione del lavo<strong>ro</strong> abbiano subito modifiche, ampliamentio trasformazioni rilevanti. Il datore di lavo<strong>ro</strong> può combinare valutazioni del rischio di esplosione, documenti oaltri rapporti equivalenti già esistenti, elaborati in virtù di altri atti comunitari.Area in cui può formarsi un'<st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng>Caratteristiche:- forma triangolare,- lettere in ne<strong>ro</strong> su fondo giallo, bordo ne<strong>ro</strong> (il colore giallo deve costituire almeno il 50 % della superficie delsegnale).Qualora lo desiderino, gli Stati membri possono aggiungere altri elementi esplicativi.Il Datore di Lavo<strong>ro</strong> è obbligato <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> eseguire/fare eseguireuna valutazione dei rischi di esplosione nelle aree interessatee quelle in collegamento, con aperture, alle aree dovepossono formarsi miscele esplosive.- p<strong>ro</strong>babilità che diventino attive;- caratteristiche dell'impianto, sostanze utilizzate, p<strong>ro</strong>cessidi lavorazione ed interazioni;- entità degli effetti p<strong>ro</strong>babili.Per far questo devono <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> esempio essere presi in considerazione:- p<strong>ro</strong>babilità e durata della presenza di atmosfere <st<strong>ro</strong>ng>potenzialmente</st<strong>ro</strong>ng>esplosive;31


Ambienti a rischio ATEX Gruppo IILe Direttive ATEX t<strong>ro</strong>vano applicazione in molteplici settori della p<strong>ro</strong>duzione industriale; per ogni tipologia di azienda sonoindividuate le zone pericolose ed i materiali che creano un potenziale di rischio.SETTORE TIPOLOGIA AZIENDA LE ZONE PERICOLOSE MATERIALIAg<strong>ro</strong>alimentare e fi liera deimacchinari ed impianti perag<strong>ro</strong>alimentare.Alimentare e fi liera deimacchinari ed impianti peralimentare.MuliniBiscottifi ciPastifi ciSemolifi ciZuccherifi ciMacchine per p<strong>ro</strong>cessialimentariImpianti per p<strong>ro</strong>cessi alimentariTorrefazione CaffèMacinazione Cereali e CacaoPanifi catori, DistillerieLe lavorazioni tipichedell’industria alimentarecomportano la movimentazionedi materiali stoccati nei siloscon conseguente emissionenell’ambiente di polveri e zone<st<strong>ro</strong>ng>potenzialmente</st<strong>ro</strong>ng> esplosive Atex.Durante il trasporto e lostoccaggio dei cereali possonoformarsi polveri esplosive.L’essicazione, la macinazione ela raffi nazione di materialeag<strong>ro</strong>alimentare p<strong>ro</strong>duce rischiodi esplosione.Nelle industrie alimentari vengonospesso utilizzate sostanzealcoliche per la sterilizzazionedegli ambienti cont<strong>ro</strong>llati.Cacao, caffè, cereali (polverimiste), farina di frumento,farina di soia, gelatina, grano,latte in polvere, lattosio,segala, sie<strong>ro</strong> di latte, zucche<strong>ro</strong>,zucche<strong>ro</strong> semolato.SerramentistiInfi ssi metalliciAccessori metallici per infi ssiP<strong>ro</strong>fi latura fi neLavorazione superfi ciale metalliAtmosfera <st<strong>ro</strong>ng>potenzialmente</st<strong>ro</strong>ng><st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng> per presenza dipolveri metalliche fi ni causate dalavorazioni nel ciclo p<strong>ro</strong>duttivo.Presenza sulle pareti nel tempodi strati di mic<strong>ro</strong>polveri eaccumulo in interstizi e neimacchinari automatici.Polveri da levigazione.Nella p<strong>ro</strong>duzione di pezzistampati di metallo, duranteil trattamento della superfi cie(smerigliatura) possono formarsipolveri metalliche esplosive.Ciò è ve<strong>ro</strong> particolarmentenel caso dei metalli leggeri emisture di leghe. Queste polverimetalliche possono originare unrischio d'esplosionenei separatori e nei fi ltri.Le polveri conduttive sono lepiù pericolose.Alluminio, Leghe, Titanio,Magnesio32


SETTORE TIPOLOGIA AZIENDA LE ZONE PERICOLOSE MATERIALIFarmaceutico/ospedalie<strong>ro</strong>P<strong>ro</strong>duzione medicinaliP<strong>ro</strong>duzione apparecchiatureper l’industria farmaceutica,chimica, cosmetica edalimentareInertizzazione e smaltimento deirifi uti presenti nel ciclo p<strong>ro</strong>duttivo.P<strong>ro</strong>cedure di massima sicurezzaper le sostanze ed i principiattivi di cui non se neconoscono ancora le p<strong>ro</strong>prietà(R&D).Nella p<strong>ro</strong>duzione di farmacivengono spesso utilizzatesostanze alcoliche in qualità disolventi e per la sterilizzazionedelle camere asettiche vieneutilizzato etanolo o deirivati.Possono anche essere impiegatesostanze attive e co<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>iuvanti,come il lattosio, che possonodar luogo a un'esplosione di polveri.Necessaria fi ltrazione assolutaISO4 HEPA/ULPAPrincipi attivi, componentichimici vari, p<strong>ro</strong>dottifarmaceutici, Bio HazardAereonautica/ae<strong>ro</strong>spazialeNavale, Automotive, Fer<strong>ro</strong>vieCostruzione aerei, treni,automobiliManutenzioneMeccanica di precisioneSettore elett<strong>ro</strong>nico perae<strong>ro</strong>spazialeCabine di verniciaturaLavorazione resinePresenze di mic<strong>ro</strong>-polveri nellalavorazione di componentiHi-Tech.Lavorazione della carlinga degliae<strong>ro</strong>mobili.Polveri p<strong>ro</strong>dotte da test divibrazione su componentielett<strong>ro</strong>nici.Trattamento di p<strong>ro</strong>pellenti nelsettore ae<strong>ro</strong>spaziale.Aspirazione di che<strong>ro</strong>sene daiserbatoio.P<strong>ro</strong>cedure di manutenzionedegli ae<strong>ro</strong>mobili. Residui neimotori di materiale esplosivo.Costruzione imbarcazioni inlegno, resina e presenza diesalazione esplosive.Operazioni in Sala macchine ericiclo di id<strong>ro</strong>carburi.33


SETTORE TIPOLOGIA AZIENDA LE ZONE PERICOLOSE MATERIALICombustibili, benzinaImpianti di raffi nazioneBenzinaiImpianti che trattano gas quali<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng> esempio gasolio e metanoMetallurgiaP<strong>ro</strong>duzione energia elettricaPerdite accidentali ed operazionistraordinarie di riversamento.Gli id<strong>ro</strong>carburi trattati nelleraffi nerie sono tutti infi ammabilie a seconda del puntod'infi ammabilità, possonogenerare un'<st<strong>ro</strong>ng>atmosfera</st<strong>ro</strong>ng> <st<strong>ro</strong>ng>esplosiva</st<strong>ro</strong>ng>già a temperatura ambiente.L'ambiente in cui si t<strong>ro</strong>vano leapparecchiature peril trattamento del pet<strong>ro</strong>lioè normalmente consideratoun'area a rischio di esplosione.Non esistono aree nonclassifi cate in tali aziende.Per la p<strong>ro</strong>duzione metallurgicaed elettrica viene utilizzatocarbon coke, materiale organicoaltamente infi ammabile.Id<strong>ro</strong>carburi, gas naturale,GPL, gas di raffi neria, metano,Combustibili, Polveri metalliche,Acidi, Carbon Fossile, PelletsRicerca, Università e laboratoriBombole ossigenoGlove BoxBanchi di p<strong>ro</strong>vaArea <st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>ibita a magazzino perbombole di ossigeno o gasinfi ammabili.Glove box per lavorazioni dimateriale esplosivo o tossico.Presenze di mic<strong>ro</strong>-polveri nellalavorazione di componentiHi-Tech.Utilizzo di solventi nei test dalaboratorio. La sterilizzazionedelle camere avviene utilizzandoetanolo o solventi infi ammabili.Solventi vari, etanolo,alcool, bombole gas, Ossigeno,p<strong>ro</strong>dotti da laboratorio, glowbox, Mic<strong>ro</strong>polvere elett<strong>ro</strong>nica,Resine, Arseniu<strong>ro</strong> di Gallio,P<strong>ro</strong>duzione Fotocellule, Polverida circuiti elettrici, ArsinaCementifi ci e laterizi Cemento, Laterizi Nella p<strong>ro</strong>duzione di componentiper l’industria edile possonoverifi carsi atmosfere esplosivecon granulometrie fi ni nellazona mulino-cemento e clinker.Chimica Vernici, Colori, Soda, Alcool Presenza di solventi edesalazioni durante il ciclop<strong>ro</strong>duttivo. P<strong>ro</strong>duzione diId<strong>ro</strong>geno nelle reazioni chimiche.Trasformazione di materialisolidi, liquidi e gassosi conconseguenze rischio di creazionedi atmosfere esplosive.Utilizzo di polveri o liquidiesplosivi per la sintesi deip<strong>ro</strong>dotti.Perdite da fl ange.Grafi te, Polvere di cemento,Polvere fi ne laterizi, FibreSolventi vari: acetato, acetilene,acetone, alcool, etilene, ecc.Soda, p<strong>ro</strong>dotti di p<strong>ro</strong>cesso34


SETTORE TIPOLOGIA AZIENDA LE ZONE PERICOLOSE MATERIALIPlastica e Gomma Recupe<strong>ro</strong> PVC Durante il trasporto e lostoccaggio di plastica ogranulato di gomma possonoformarsi polveri esplosive.Nei macinatori, nei sistemi dideposito, e nella separazionedelle polveri. Se tali polverivengono aspirate è necessariostrumentazione di Categoriaidonea ATEXPolime<strong>ro</strong> di cloru<strong>ro</strong> di vinile,Mic<strong>ro</strong>polvere plasticaSmaltimento rifi uti tossici edesplosiviDiscaricheTiri a segno NazionaliP<strong>ro</strong>duzione e stoccaggio dirazzi, fumogeni, cartucce very,boette fumogene, fuochi amano.Nel trattamento delle acquedi scarico presso i depuratori,i biogas derivanti possonoformare miscele esplosivegas/aria.Smaltimento di polveri, dinamiti,detonanti, artifi ci e munizioni disicurezza.Polveri esplosive, rifi uti concontaminazione nucleare,tossiciMobilifi ci, falegnamerie,lavorazione pelle, concerieTessileP<strong>ro</strong>duzione cucineP<strong>ro</strong>duzione mobili in legnoLavorazione legname,compensato, pannelli truciolati.P<strong>ro</strong>duzione infi ssi e porte.Calzaturifi ciPelletterieImpianti TessiliNelle operazioni di lavorazionedel legno si p<strong>ro</strong>ducono polveridi legno che possono formaremiscele esplosive polvere/aria.Presenza sulle pareti nel tempodi strati di mic<strong>ro</strong>polveri eaccumulo in interstizi e cameredi macchinari automatici.Polveri da levigazione, possonopresentare rischio esplosivooltre che da inalazione.Farina di legno, legno(50%pe<strong>ro</strong>, 50%nocciolo), legno(faggio), legno (pe<strong>ro</strong>), segatur<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>i legno, sughe<strong>ro</strong>, cellulosa(93%legno dolce, 6%legnodu<strong>ro</strong>). Polveri fi ni pelle, FibreCartiere P<strong>ro</strong>duzione di carta Nelle operazioni di lavorazionedel legno si p<strong>ro</strong>ducono polveridi legno che possono formaremiscele esplosive polvere/aria.Presenza sulle pareti nel tempodi strati di mic<strong>ro</strong>polveri eaccumulo in interstizi e cameredi macchinari automatici.Polveri da levigazione, possonopresentare rischio esplosivooltre che da inalazione.Mic<strong>ro</strong>polvere di Carta, Cellulosa35


Cod. 5.169.084.357 02 /11Vortice Elett<strong>ro</strong>sociali S.p.A.Str<st<strong>ro</strong>ng>ad</st<strong>ro</strong>ng>a Cerca, 2Frazione di Zoate20067 Tribiano (Milano)Tel. (+39) 02 906991Fax (+39) 02 9064625Italiawww.vortice.comVortice France72, Rue Baratte-Cholet94106 Saint MaurCedexTél. (+33) 1.55.12.50.00Fax (+33) 1.55.12.50.01Francewww.vortice-france.comVortice LimitedBeeches House-Eastern AvenueBurton on TrentDE13 0BBTel. (+44) 1283-49.29.49Fax (+44) 1283-54.41.21United Kingdomwww.vortice.ltd.uknume<strong>ro</strong> verde800 555 777lunedì/venerdì ore 9-19sabato ore 9-13

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