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Nel quartiere scatta l'allarme a “luci rosse” - Il Reporter

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<strong>Il</strong> Giornale del tuo QuartiereQ21096385BOLOGNESE (FIRENZE) In contesto esclusivodotato di piscina in zona panoramica ultimedisponibilità appartamenti di nuova costruzionecon ingresso indipendente composti da salonedoppio tre camere cucina abitabile doppi servizigiardino e posto auto termosingolo predispostoclima allarmato possibilità altre tipologieEURO 900.000AFFILIATO FI - Campo di Marte055 0515231AffiliatoSERVIZ<strong>Il</strong>A SANITÀ FUNZIONA?Pregi, difetti, eccellenzee novità della più grandeazienda toscana PAGG.14-15i circoli ieri e oggiViaggio tra ex sezioni socialistee club sportivi e culturali. Per capirecome sono cambiati i tempi PAG.3SPORTg<strong>Il</strong>ARDINO INNAMORATO<strong>Il</strong> bomber, pur al centro di alcune vocidi mercato, giura amore a Firenze. “Quisto bene, credo nel progetto” PAG.36CAMPIONI IN ACQUALuca Germano ha vinto sei medagliealle Olimpiadi 2008 per non udenti.E ora guarda avanti PAG.38Periodico d’informazione locale. Anno IV n.33 del 1 maggio 2010.N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10PRIMO PIANO<strong>Nel</strong> <strong>quartiere</strong> <strong>scatta</strong>l’allarme a “luci rosse”La mafia abita anche quiEd è sorvegliata specialedi Luca SerranòEra una notte di maggio di diciassetteanni fa quando la lamadella mala siciliana si piantò drittanel cuore di Firenze, aprendo unaferita che ancora oggi brucia forte.La strage dei Georgofili, con tutto ilsuo dolore e la cortina di nebbie epunti oscuri che si è trascinata dietro,pesa ancora come un macigno.Come pure pesa lo spettro dellamafia, che nella nostra terra è menopresente che altrove, ma che – paroladi Pier Luigi Vigna, ex procuratorenazionale antimafia – c’è. Ec’è nelle sue forme più odiose. CosaNostra, ad esempio. Una presenzaquatta e temibile che agisce in silenzio.E contro la quale va tenutaalta la guardia, anche se nella nostraterra, spiega Vigna, “ci salvala mancanza di collusioni politicoamministrative”.All’ex magistratofa eco Salvatore Calleri, presidentedella Fondazione Caponnetto, cheracconta perché la Toscana fa tantagola alla mafia… PAGG.16-17fuori portaPAG.2Con la bella stagionetorna la voglia di gitePAG.6MAGGIO 2010In 3D è tuttaun’altra cosaAndrea Muzzi*<strong>Il</strong> mondo si divide semprepiù fra anziani egiovani. Una forbicealle cui estremità stannodue categorie di persone che non hanno quasiniente in comune. I nostri anziani hannovotato per la Repubblica mandando il re inesilio. I nostri giovani vivono in una Repubblicadove non solo i Savoia sono tornati,ma si mettono pure a cantare! Io da bambinoil principe azzurro me lo immaginavoun uomo intelligente, generoso, coraggioso!Guardando Emanuele Filiberto ho capitouna cosa: gli hanno fatto un incantesimo!Gli anziani la mattina si alzavano presto edandavano a lavorare. Oggi i giovani si alzanoe basta! <strong>Il</strong> lavoro non c’è. I nostri anzianivedevano i film in bianco e nero. I nostrigiovani al cinema vedono i film in 3D. Gliocchiali 3D sono un’invenzione fantastica:io per esempio li faccio indossare sempre amia moglie. Nudo non sono un gran che …ma in tridimensionale faccio anch’io la miabella figura! I nostri anziani vivevano in unmondo pulito. Oggi invece i mari sono cosìsporchi che Gesù non dovrebbe camminarcisopra: con il catrame che c’è sono buoni tutti.Dovrebbe nuotarci dentro! Quella sarebbeun’impresa! I nostri anziani vivevano inun mondo dove i rapporti umani erano fondamentali.I nostri giovani vivono nell’eradel computer; il grande amico che fa tuttoal posto nostro! Molti giovani per fare sessousano le chat. Ho un cugino che ha una connessionecosì lenta che quando si collega adun sito a luci rosse vede solo un uomo e unadonna che si fumano una sigarettina! Oggimolti anziani fanno di tutto per sembraregiovani. Mia suocera s’è rifatta tutta ed infattiquando va a riprendere mio figlio a scuolaun bimbo della materna la molesta sempre!*ComicoSOCIeTÀ. Molte le giovani promesse fiorentine che stanno “spiccando il volo”Quelli che zitti zitti ce l’hanno fattaSi direbbe che la nostra sia una terrapiuttosto feconda. E non solo di olive,bistecche e vigneti, ma pure di talenti.Artisti. Musicisti, cantautori, fotografi,ma anche attori, imprenditori, sportivie politici. Giovani, giovanissimi. Cheda Firenze hanno preso il volo e hannocominciato a fare strada. È il caso, adesempio, della cantante Diana Winter(fiorentinissima, a dispetto del cognome)classe ’85 e un curriculum che vanta ancheuna tournèe con Giorgia. Ma la giovaneWinter è in ottima compagnia: dacitare anche il duo delle sorelle Bazzana,la violista Giulia Nuti, lo speaker di RadioDeejay Federico Russo. E poi c’è lasocietà di ventenni fiorentini che aiuta leaziende ad investire nel sociale e fatturacifre interessanti. Tutto questo senza dimenticarealtre giovanissime eccellenze:vedi alla voce Emiliano Viviano, portieredel Bologna cresciuto nel Firenze Ovest.Oppure il capitolo spettacolo, dove si trovanovolti e nomi come quelli di MartinaStella (1984) e Vittoria Puccini (1981). Epoi ci sono i politici: fa scuola il primocittadino, classe 1975, e altra gioventùcon sede a Palazzo Vecchio (come CeciliaPezza, nata nel 1986) o con scrannoin Provincia, vedi Tommaso Villa (Pdl,1974). Ma a quanto pare anche i “senior”non se la passano male. L’Istat ci raccontainfatti che siamo una terra di gente longeva,e che la Toscana si piazza secondanella classifica delle regioni con più capellibianchi. PAGG.28-29CAMPO DI MARTEdisponiamo di vari bilocalidi nuova ristrutturazione compostida soggiorno cottura cameramatrimoniale servizioe balconea partire da EURO 225.0001-2 VANI FIRENZE CITTÀMASACCIO PRESSIpalazzina signorile disponiamo divarie tipologie immobiliari tuttefinemente rifinite dotate di balcone ecantina termosingoli predisposti ariacondizionata composto dasoggiorno con cottura cameramatrimoniale servizio rifiniture lussoa partire da EURO 188.0003 VANI FIRENZE CITTÀAFFILIATO FI - Campo di Marte - 055 0515231Affiliato Pirelli RE Agency.Ogni affiliato è imprenditore indipendente ed autonomo.1096384SOFFIANOin fase di ristrutturazionedisponiamo di mono e bilo tuttiperfettamente rifiniti composti dasoggiorno con cottura cameramatrimoniale servizio termosingolobalcone possibilita’ di acquistocantina e posto autoa partire da EURO 153.000LIBERTA’ PRESSIin bellissimo palazzo signorile ampio trivani completamente e finemente ristrutturatocomposto da soggiorno cucina due camere matrimoniali servizio conclude la proprieta’ ampio terrazzo.EURO 325.000AffiliatoEdizione del Quartiere 2 • 41.973 copie distribuite da


2 Maggio 2010 Campo di Marte • Cure • CovercianoLA PROTESTA. <strong>Nel</strong> giro di pochi mesi chiuse diverse case d’appuntamenti. E i cittadini insorgono<strong>Il</strong> <strong>quartiere</strong> a luci rosse è quiDa Campo di Martea via Giotto, i centrimassaggi di matriceorientale finiscononel mirino delle forzedell’ordine. Eppureil fenomeno non sembradestinato ad arrestarsiPaola FerriTutto cominciò con la chiusura dellacasa d’appuntamenti in viale Fanti,un appartamento in cui tre ragazzebrasiliane esercitavano la professionepiù vecchia del mondo. Era il 18 ottobredel 2008 e da allora di sequestri simili nesono avvenuti a bizzeffe nel <strong>quartiere</strong>. Unatranquilla zona residenziale, quella che vadalle Cure a Bellariva. Eppure grattando unpo’ la buccia di questo placido <strong>quartiere</strong> neemerge a poco a poco un altro. A luci rosse.Case d’appuntamenti gestite in proprio dalleinquiline, centri estetici di dubbia fama e poile ben note strade dove tutti sanno, tutti vedonoe la maggior parte fa finta di non vedere.E non sempre quando le forze dell’ordineintervengono la reazione è unanime. Comenel caso del sequestro di viale Fanti. A frontedi un nutrito gruppo di cittadini soddisfattodall’operazione (lo stesso da cui erano partitele segnalazioni ai Carabinieri), ce n’era unaltro che non nascondeva il proprio rammarico.Quasi lo stesso copione andato in scenain via Giotto, dove lo scorso agosto è stataarrestata (e poi scarcerata per insufficienza diprove a suo svantaggio) una 28enne di originecinese, accusata di essere la tenutaria di unacasa d’appuntamenti. Che si era anche munitadi telecamere all’ingresso, occultate in unasiepe, per controllare gli avventori. A finirenell’occhio del ciclone, più recentemente,alcuni centri massaggi in cui si fornivanoanche altri tipi di servizi. Come il centro LaPerla, in via Dogali, chiuso lo scorso novembree riaperto nel giro di poco tempo, ma conuna gestione tutta nuova che del passato hamantenuto solo l’impronta orientaleggiante.L’ultimo caso è quello del centro massaggiLanterne Rosse, in via Puccioni, finito sottosequestro lo scorso marzo. Ancora una voltasi è trattato di una segnalazione partita dai residentinei dintorni, insospettiti dal continuovia vai di uomini, anche la domenica. E nona caso. L’attività infatti registrava una quindicinadi clienti al giorno, attratti dal passaparolao dal sito internet, e tutti consapevolidei particolari trattamenti offerti dal centro<strong>Il</strong> centro benessere recentemente chiuso in via Puccioniestetico. Libero professionista, tra i 40 e i50 anni, sposato, ecco l’identikit del clientetipo, ricostruito attraverso le indagini dellefiamme gialle. A finire in manette, in questocaso, è stata una donna cinese di 46 anni, accusatadi sfruttamento della prostituzione: alei andava il 60% dei soldi guadagnati dalletre massaggiatrici. “Quel posto ci era sembratoambiguo fin da subito – racconta unaresidente – il fatto è che di luoghi del generene stanno nascendo diversi, tutti lo sanno, mafocus/2sembra che nessuno abbia voglia di debellareil fenomeno”. E allora sta i cittadini stessifare segnalazioni e denunce. “Non saprei direse il fenomeno sia in espansione – commentaSimone Porzio, presidente del Sunia – quelche è certo è che sono aumentate le personeche si rivolgono a noi per questo motivo”.Inquilini in cerca di una consulenza legale,il più delle volte, allarmati da un sospettovia vai nelle scale di casa e da cosa ne puòderivare, in termini di situazioni a rischio,La situazione è costantemente monitoratadalle forze dell’ordine. Eppure nonostanteciò, o proprio per questo, continuano a ripetersii fermi e gli arresti per spaccio e detenzione didroga ai giardini Caponnetto, sul lungarno delTempio. <strong>Il</strong> problema qui è diventato quasi unacostante, e da diversi anni ormai. Tant’è che icittadini residenti in zona si sono attrezzati, attivandouna sorta di “rete di sorveglianza” incollaborazione con l’associazione Amici dellaTerra, che qui svolge una quotidiana azione dimonitoraggio e prevenzione. Niente ronde, solouna maggior presenza sul territorio, a far da deterrenteal ripetersi di episodi spiacevoli. Episodiche gli stessi cittadini segnalano lungo viaPiagentina, lungo i giardini che dividono i duesensi di marcia della strada. A giocare controi controlli è, ancora una volta, un’illuminazionepiuttosto debole. Come è il caso della zonadi San Salvi. All’interno dell’anello dell’exmanicomio il tramonto equivale letteralmenteal calar delle tenebre e la zona più a ovestdel parco, quella dove si trovano le palazzineoccupate abusivamente, diventa sconsigliabiledall’essere frequentata. Più centrale, ma dotatadi una fama non esattamente tranquilla, piazzaSavonarola. Anche qui sono stati avvistati alcunimovimenti sospetti. E non è dato sapereFocus/1La prostituzionecambia stradaCambia la rotta della prostituzione, si fapiù discreta, più sotterranea. Complicii famosi regolamenti che impongonoun certo decoro e i maggiori controlliper le strade cittadine, le ragazze checontinuano a frequentare i marciapiedidel <strong>quartiere</strong> 2 sono più vestite e menovisibili. Ma ci sono sempre. “<strong>Il</strong> problemariguarda soprattutto la zona dei lungarni– sottolinea Vito Poma, capogruppoPdl in Consiglio di Quartiere – dal ponteS. Niccolò a Varlungo. Anche se da alcunimesi la situazione sembra migliorata”.In realtà, a sentire i cittadini, il problemasi è soltanto spostato un po’ più ingiù lungo l’Arno, più vicino al raccordoautostradale e al confine della città.“Speravamo che discoteca e palestrapotessero scoraggiare certe frequentazioni– afferma un residente della zona– invece sembra che sia avvenuto quasiil contrario: c’è più movimento in ognisenso”. “Ci vorrebbe un presidio costante– rincara un’altra signora – per teneresotto controllo la situazione”.ma anche economici. “Se la voce si sparge –continua Porzio – l’immobile può perdere divalore”. Ma non si tratta di una battaglia facile,le armi in dote ai semplici cittadini sonospuntate. “L’unico modo per tutelarsi è quellodi stilare un regolamento di condominioche vieti l’esercizio della prostituzione tra lemura domestiche – aggiunge Porzio – ma sitratta di uno strumento preventivo. Quando lasituazione è già in atto l’unico modo è rivolgersialle forze dell’ordine”.<strong>Il</strong> problema è noto e costantemente monitorato. Ma la situazione rimane allarmanteLungo le vie dello spaccio, fino ai giardini Caponnettose la bella stagione e la riapertura del chiosco,polo di attrazione per orde di giovani in liberauscita serale, basteranno ad allontanare il problemadalla piazza. Non se la passa molto beneneanche la vicina piazza delle Cure, by night.<strong>Il</strong> mattino, sotto le tettoie del mercato e all’internodella piccola stazione, porta alla luce lepesanti tracce della sera precedente, siringhe,bottiglie e compagnia bella. La piazza avrebbebisogno di una riorganizzazione complessivadegli spazi e dell’illuminazione, per diventarevivibile, non solo la sera ma anche e soprattuttodi giorno, quando è maggiormente frequentata.Ma questa è un’altra storia./F.P.Copia in abbonamento postale<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>è un periodico di 10 edizioniche mensilmenteviene distribuito dain 218.902 copie<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> di Campo di Marte, Cure, Covercianoraggiunge 41973 famiglie nel <strong>quartiere</strong> 2 di Firenze.Editore e Concessionaria Pubblicitaria:Web&Press edizioni s.r.l.Direzione ed amministrazione:via Kassel 17- 50126 Firenzetel. 848.80.88.68Direttore Responsabile: Matteo FranciniService editoriale e grafico:Tabloid soc.coop., Firenze (FI)scrivimi@ilreporter.itStampato da Rotopress International, Loreto (AN)Periodico d’informazione localeAnno IV n.33 del 1 maggio 2010N°reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di Firenze.Iscrizione al Roc 8551. 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La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili,sono raccolti e trattati da Web&Press s.r.l., al solo fi ne dell’inviopresso la Sua residenza del periodico gratuito “il <strong>Reporter</strong>”.<strong>Il</strong> responsabile del trattamento è Web&Press s.r.l.Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporaneala sospensione dell’invio della sua copia esercitandol’art. 7 scrivendo a Web&Press via Kassel 17 50126 Firenze.


il giornale del tuo <strong>quartiere</strong>AMARCORD. Viaggio tra ex sezioni socialiste, club sportivi e culturali che fanno base da decenni nel Q2Carte, biliardo e nostalgia. Della politica3<strong>Il</strong> circolo Boccaccio durante un torneo di carteI partiti hanno lasciato tracce e simboli, ma adesso nei circoli lediscussioni si accendono soprattutto attorno alle partite, di calcioo di briscola. Gli iscritti sono quelli storici, e i giovani sono latitantida qualche anno a questa parte. Ma i gestori non si arrendonoFrancesca PulitiDi politica non se ne sente più parlare da unpezzo, nei circoli del <strong>quartiere</strong>. L’unico incui campeggia, timido, qualche manifestodel Pd, accanto al faccione di Nichi Vendola,è il Circolo La Loggetta, in piazza di Varlungo, il piùdatato della zona, nato tra le due guerre. Residui delleultime elezioni. E di una passione politica che, se nonsi è spenta, quantomeno si è spostata altrove. Corsi diballo, ginnastica dolce e i più classici tornei di briscola.Ecco come sopravvivono i circoli al giorno d’oggi. Maquello che manca, lamentano in diversi, è la partecipazione.Soprattutto giovanile. “Un tempo si chiudevano ibattenti a mezzanotte – racconta Claudio Ghisini, che sioccupa del bar e un po’ di tutto il resto a La Saletta, exsezione socialista costituita alle Cure nel dopoguerra – eallora c’erano diversi ragazzi. Ma adesso siamo rimastiun po’ nascosti, stretti tra la ferrovia e il sottopassaggio,quel tipo di clientela l’abbiamo persa”. Sono rimasti isoci storici, una trentina. E tutto sommato non si trattadel circolo che se la cava peggio, con una serie di corsiper bambini e adulti che attraggono diverse persone acadenza settimanale. Più scoraggiato Leo, volontarioal circolo di via Centostelle, anch’esso con un passatosocialista. “Ma adesso ci sono persone di tutti i coloripolitici. E poche”. Meno male che ci sono il Club sciisticoe quello di podismo che fanno base qui. “D’estatec’è un po’ più di movimento, qualche ragazzo che vienea prendere il caffè o a bere qualcosa prima di andarein discoteca – continua – ma d’inverno è il deserto”. Enon è semplice far tornare i conti. Pensare che un tempoc’era una squadra di giocatori di biliardo di tutto rispetto,piazzata ai campionati provinciali. Le coppe sonoancora là, ma i campioni si vedono sempre più raramente.In via Boccaccio, invece, resiste l’omonimo circolo.E a passarci la domenica pomeriggio si direbbe che nonse la passi affatto male. I tavoli verdi sono tutti pieniper le partite a carte e anche il biliardo ha un discretosuccesso. “Dal dopoguerra qui c’è sempre stato unbar – racconta Franco Aldinucci, presidente dal ’90 – enoi, come tante famiglie della zona, ci venivamo spesso,anche per vedere Lascia o raddoppia. Quando neglianni ’70 i proprietari fallirono, decidemmo di tentarel’impresa di rilevarlo, con un gruppo di clienti assidui.E siamo ancora qua”. Certo, dopo il picco degli anni’90 in cui si arrivò a contare circa 300 iscritti il numerodei soci è sceso a un centinaio. E certo, le attività sonocambiate e si sono ristrette. Niente più squadre di calcioo pallavolo, niente più cinema per bambini la domenicamattina. Ma gli affezionati resistono e frequentano assiduamente.Quello che manca è il ricambio generazionale.“Dal 2004 in poi i giovani si sono dispersi – continuaFranco – e con loro molte attività che movimentavano ilFar tornare i conti non èsemplice, lo sa bene l’Andreadel Sarto, sotto sfratto da mesicircolo”. La politica qui non ha mai messo radici. Noncome all’Andrea del Sarto, che ha tutta un’altra storiada raccontare. Nato alla fine dell’800 come società dimutuo soccorso di matrice socialista, dal 1913 al 1922fu presieduto dal deputato socialista Gaetano Pilati, assassinatonel ’25 dagli squadristi fascisti in quanto diffusoredel “Non mollare!”, primo giornale antifascistad’Italia. E tutta questa storia, tra una vertenza di sfrattoe l’altra, i soci se la sentono ancora addosso, voglionocontinuare a darle voce. Ma nel frattempo bisognerà vederecome andrà a finire con il Demanio, che rivendicala proprietà dell’edificio.L’INIZIATIVA. Alla Casa del popolo di SettignanoUna sera da non vedenticon le “cene senza senso”Anche una semplice cena puòabbattere un pregiudizio. Anchedue sole ore senza poter contaresul senso della vista possonobastare per far provare, sulla propriapelle, cosa significa vivere una vitada non vedente. Accade nel corsodelle “cene senza senso”, realizzatedall’associazione fiorentina “Incontriravvicinati” e ospitate, nei mesiscorsi, dalla Casa del popolo di Settignano,all’interno di un calendariodi incontri che prevede proiezionicinematografiche, cene a tema, iniziativedi solidarietà nei confrontidi varie realtà (ad esempio i terremotatiabruzzesi di Pescomaggiore,che hanno deciso di ricostruire ilproprio paese contando solo sulleproprie forze, con criteri di bioarchitettura).L’idea alla base delle“Cene senza senso” è semplice: privareun gruppo di commensali delsenso della vista, introducendoli inun ambiente perfettamente oscuratoe mettendoli attorno a un tavolo,con persone per lo più sconosciute,per consumare una cena servita ecucinata da camerieri e cuochi nonvedenti. Le sorprese sono garantite:il sapore del cibo si amplifica, lapercezione delle dimensioni, delledistanze, dei suoni, si acutizza. Ealla fine della cena, quando la luceviene riaccesa, si scopre che il tavoloche pensavi fosse tondo in realtàè quadrato, che la ragazza con laquale pensavi di parlare in realtà èuna signora matura, che la sala checredevi molto grande in realtà èpiccola e stretta. E che la tovaglia èpiena di macchie e residui di cibo.L’ideatore di tutto questo è EmilianoGaliazzo, che racconta: “Sonodiventato non vedente nel 2002,a seguito di un incidente in moto.Facevo il cuoco prima e ho decisodi continuare a farlo. <strong>Il</strong> mio sognoera quello di aprire un ristorante eho seguito molti corsi di formazioneprima di arrivare all’idea delle cenesenza senso”. Questi incontri stannoriscuotendo un grande successo,suscitano interesse e curiosità, tantoche il calendario dei prossimi mesiè pieno di appuntamenti. “Non sitratta solo di un modo per avvicinarsialla quotidianità di un cieco, maanche di un’occasione per impararea relazionarsi in modo diverso conUn’occasioneper impararea relazionarsiin modo diversole persone e, in prospettiva, di unaopportunità di inserimento lavorativoper i non vedenti. <strong>Il</strong> sogno delristorante rimane”. Per conoscere ilcalendario delle prossime iniziativedella Casa del popolo di Settignanoil numero è 055/697007. Per informazionie il calendario delle prossime“Cene senza senso”, il numerodell’associazione “Incontri ravvicinati”è 334/5893673. /A.O.


4 Maggio 2010 Campo di Marte • Cure • CovercianoL’INCHIESTA. Commercianti e residenti si lamentano per lo stato attuale della circoscrizioneC’era una volta un <strong>quartiere</strong> ideale“Ora Campo di Marte è peggiorato”Simele KruklidisC’è una strana voce che da qualchetempo gira per il <strong>quartiere</strong> balzandoinquieta di bocca in bocca, come unpettegolezzo. A volte è solo il chiacchiericciodi due passeggeri in bus o la lamentela diun commerciante arrabbiato, altre volte è una protestalasciata scritta su un cartello. Tutti però dicono lastessa cosa: Campo di Marte è peggiorato, o quantomenonon è più come i residenti lo ricordavano.Difatti, se storicamente il <strong>quartiere</strong> 2 era consideratouna delle zone più vivibili, dinamiche e animate dellacittà, negli ultimi anni - secondo alcuni - è in atto unasorta di lenta “regressione”, se così la si può chiamare:e i primi ad esserne colpiti sono proprio i negozi,i servizi, le strade e le piazze. A questo punto sarebbeun dovere nominare la causa di tanto disagio, peccatoperò che nessuno la conosca per davvero, o meglio,che non esista affatto una spiegazione univoca. In casicome questi è difficile che ci sia solo un “colpevole”;e intanto, per esperienza o malumore, ciascunoaccusa chi gli va meno a genio. Punto di partenzaper ricostruire le dinamiche di questo peggioramentosono senza dubbio la crisi economica e le sue conseguenze,di cui però si è già largamente parlato. InRifiuti e sporcizia in un’aiuolaseconda linea, un po’ defilati, si trovano poi una seriedi eventi, ipotesi e accuse che danno un’idea piùchiara, almeno in apparenza, di cosa stia succedendonel <strong>quartiere</strong>. “Non voglio essere fraintesa – dice unanegoziante della zona di Bellariva – ma il fatto chequi abitino così tanti stranieri, con gusti e possibilitàeconomiche diverse dalle nostre, potenzialmente diminuiscela nostra clientela”. Ecco che in un attimoLa lista dei reclamicresce: sembra che tuttiabbiano appunti da fareviene fuori un nuovo fattore, se pur discutibile. Unaltro commerciante aggiunge: “A noi sono rimastisolo i clienti più fidati, quelli che puntano sulla qualitàdei prodotti: gli altri ormai comprano solo nellegrandi catene in franchising che si trovano in centroo nei grandi centri commerciali”. Ritorna ancora,dunque, lo scontro ancestrale qualità-prezzo. Ma c’èdell’altro. Alcuni sostengono che una causa decisivasul fronte degli acquisti sia la difficoltà di trovare parcheggioe la relativa confusione che dilaga in stradecome via Gioberti. Non è un caso se proprio qui c’eraGIULIA LUCHINIImpiegata, 29 anniMARIA ANNADipendente, 56 anniGIANNI CONSUMICommerciante, 51 anni“Non c’èmanutenzionedelle strade”“In giro c’èparecchiasporcizia”“La crisiha colpitotutti”“Lavoro in zona piazza Alberti da quattro anni e possodire con sincerità che le strade e i marciapiedi non sonotenuti bene; non c’è manutenzione, e questo di certonon aiuta a risollevare il <strong>quartiere</strong>. Inoltre da queste partinon passano mai nuovi potenziali clienti, vendiamosolo agli affezionati”“In effetti anche io ho notato un lieve peggioramentodel <strong>quartiere</strong> negli ultimi anni; ho visto parecchia sporciziain giro e perfino gli edifici più nuovi sono già staticoperti di scritte. Altro problema è il traffico in strada.Insomma, sembra che la zona stia vivendo un momentodi abbandono, di crisi”“Non vedo grandi cambiamenti nel <strong>quartiere</strong> rispetto adue o tre anni fa. Sicuramente non c’è più molta gentedisposta a spendere ed acquistare come faceva prima,ma credo sia un problema generalizzato. La crisi economicaha senza dubbio colpito tutti, ma non percepiscoaltri problemi da queste parti”SOLUZIONIDI RECUPERO CREDITIFILIALE DI FIRENZEwww.cssspa.itA.B.C. s.r.l. STUDIO BUSSOTTIDA 20 ANNI SERVIZIORECUPERO CREDITIPER LE AZIENDEVia Braccio da Montone, 42/44Tel. 055 68.53.69 - 055 68.77.04E Mail abc.srl@tin.it1107479TUO MARITO NON PUO’?1112307MonelloGiovanni338.8364241AffiliatoServizi per la casaRiparazioni domesticheMontaggi smontaggiCablaggio cavicomputer audio videoDirezione lavoriPiante su rilievoConsulenza preventiviGiardinaggio portici terrazzeElaborazione piante catastaliProgettazione arredamenti a domicilioManutenzione appartamenti uffici


il giornale del tuo <strong>quartiere</strong>I primi a essere colpiti da quellache, secondo alcuni, è una sortadi lenta “regressione” che stainteressando tutta la zona sonoi negozi. Ma non solo: c’è chiprotesta per l’inadeguatezzadei servizi e chi criticala condizione di strade e giardiniBETTINA BONELLICasalinga, 39 anni“Per me ilpeggioramentoè palese”“A mio parere il peggioramento del <strong>quartiere</strong> è visibile,palese, soprattutto di sera. Vivo in queste zone da 17anni e mai come oggi ho notato un aumento della delinquenzae della prostituzione. Qualche tempo fa partecipaiperfino ad una manifestazione di protesta controquesto stato di degrado”CLAUDIAStudentessa, 27 anni“Ci sono piùdelinquenzae traffico”“E’ vero, il <strong>quartiere</strong> è peggiorato rispetto a quando erobambina. C’è più delinquenza, più sporcizia per le strade,più traffico. Probabilmente è una cosa normale, itempi sono cambiati, ma credo che con un po’ di impegnosi possa cambiare in meglio. L’iniziativa deve peròpartire dall’amministrazione”5Scritte all’esterno del parcheggio di piazza Albertiin ballo un progetto di pedonalizzazione,non ancora andato in porto. In effetti, inalcune zone non solo non si trova un postoauto ma, come spiega una neo-mamma,“si fatica a camminare anche a piedi,sul marciapiede, proprio a causa delleauto piazzate ovunque”. Insomma, chipuò andare altrove ne approfitta, anchesolo per pura e semplice comodità. Tantipiccoli disagi danno vita a un grandeproblema. Ma non è solo il commercioa subire duri colpi nel <strong>quartiere</strong>. Alcuniabitanti si lamentano per l’inadeguatezzadel servizio degli autobus e per il cattivoposizionamento delle piste ciclabili. Intanti, troppi, criticano la carenza di manutenzionedi strade, marciapiedi e giardini.“E’ come se l’aspetto non contasse,come se ogni opera pubblica fosse fattaalla buona, quasi per contentino”, si lamentaun passante, aggiungendo inoltreche “perfino le aiuole sono piene di rifiuti”.Mai come oggi la lista dei reclamilievita e cresce: sembra che tutti abbianoin testa un appunto, del tutto personale,da render noto. E così, mentre la “vocemalevola” dilaga a macchia d’olio per levie del <strong>quartiere</strong> 2, si continua ad aspettareche le cose cambino. Per il meglio,questa volta.Ecco gli interventi previsti questo mesesulle strade del <strong>quartiere</strong> (salvo altrieventuali lavori urgenti e quindi nonprogrammati), che comporterannoprovvedimenti per la sosta e la circolazione:VIALE DEI MILLEDa lunedì 3 maggio sono iniziati i lavorirelativi a un nuovo allaccio in viale dei Mille.Fino a mercoledì 12 maggio sarà in vigoreun divieto di transito nel tratto compresotra via Marconi e via Bixio. Per tutta ladurata dei lavori sarà dunque revocata lacorsia preferenziale in modo da utilizzarequel tratto anche per i veicoli del trafficoprivato.TI RINNOVIAMO LE PERSIANE...La tua vecchia persiana te la rendiamo così1037632esempio persiana standard 90cmx120cmsolo €1801093381055 7310170


6 Maggio 2010 Campo di Marte • Cure • CovercianoTeMPO lIBeRO. Qualche consiglio per passare una giornata lontani dal tran tran cittadinoMaggio, è tempo di gite fuori portaCetrina GentileschiBasta spostarsi di pocoe l’escursione è servitasu un piatto d’argento.Dal Mugello al Chiantifino alle colline piùvicine, un vademecumdei luoghi dove passarei weekend primaveriliInnanzitutto bisogna sperare che il temposia clemente. Dopo un inverno tanto rigidoil problema pioggia e freddo rimaneun po’ nelle ossa. Ma a maggio è primaverainoltrata e lasciandosi alle spalle timori egiacconi, si può uscire di casa e dedicare qualchefine settimana a delle belle scampagnate.Non c’è bisogno di andare troppo lontano, idintorni della città del giglio offrono posti adecine dove poter trascorrere in pace e tranquillitàun po’ di tempo. E con la bella stagionecominciano anche le fiere, le sagre e le iniziativeche invogliano ancora di più a lasciaretutto e muoversi verso l’esterno. I luoghi chevalgono una gita fuori porta non si contano,come il vicinissimo parco di Villa Demidoffa Pratolino, nei pressi di Vaglia, dove a duepassi dal gigante del Giambologna c’è postoper mettere su un pic-nic in piena regola. Perdi Minarini Bruno & C. s.n.c.L’interno dell’abbazia di San Galgano...quelli di...scommettiamoche..!!!DA NOI LE PROMOZIONI VALGONO TUTTO L’ANNO-10% su ricambi e lubrificanti per lamanutenzione ordinaria e straordinariaCAMBIO PNEUMATICI dal 40% al 60% sulE RIPARAZIONIcambio pneumatici diAUTO IN REVISIONEtutte le migliori marcheIN PIU’...solo per i soci Coopla tua revisionevale 100 puntiMOTO IN REVISIONERICORDA CHE LA REVISIONE VA EFFETTUATA DOPO 4 ANNI DALLA 1° IMMATRICOLAZIONE LE SUCCESSIVE OGNI 2 ANNI...CENTRO REVISIONI Via Arnolfo, 48 b/c/d/e Tel. 055 676980CENTRO RIPARAZIONI Via del Gignoro, 111 Tel. 055 6032391093143IN CITTÀTorna a farsi ammirare, dopo esserestato chiuso per sette anni,il percorso che Cosimo de Medicifece costruire per passareindisturbato tra Palazzo Vecchioe Palazzo Pitti. <strong>Il</strong> percorsodel principe, fatto realizzare pervolere del granduca da GiorgioVasari, viene riaperto per darmodo ai curiosi e agli amatori discoprire uno dei monumenti piùsingolari e amati della fiorentinità.<strong>Il</strong> percorso, che ha riapertoalle visite per piccoli gruppi(massimo 25 alla volta) in viasperimentale dal 14 aprile finoal prossimo 7 luglio, parte daPalazzo Vecchio, attraversa partedella Galleria degli Uffizi, percorretutto il Corridoio vasariano(passando sopra il Ponte Vecchioe affacciandosi all’interno dellachiesetta di Santa Felicita) e arrivafino a Palazzo Pitti, residenzadella famiglia governante. Lariapertura è stata decisa con unaccordo tra la Soprintendenza aibeni culturali e il comune di Firenze,e le visite saranno guidatein parte dal personale dell’AssociazioneMuseo dei Ragazzi diFirenze (per l’area riguardante ilComune), mentre saranno gestitecambiare zona, ma sempre rimanendo tra oasidi tranquillità, si può fare un salto all’abbaziadi San Galgano, nei pressi di Siena, suggestivaperché rimasta priva di ogni cosa che non sialo scheletro della chiesa stessa. Spostandosi unpo’, si arriva a Capalbio, dove si trova il meravigliosoGiardino dei Tarocchi, con le opere diNiki de Saint Phalle, oppure l’oasi naturalisticadi Orbetello. Per chi invece ha velleità piùgodereccie, proprio da questo mese cominciauna serie infinita di sagre. A partire da quelladel fritto a San Donnino, prevista per il 15 delmese, o quella del pesce a Certaldo, deliziosoborgo medievale che in estate ospita anche lafamosa “Mercantia”, kermesse che attrae migliaiadi turisti. <strong>Il</strong> 16 c’è la festa del pane aGambassi Terme e lo stesso giorno toccheràanche alla sagra della nozza, dolce tipico diCalcinaia, in provincia di Pisa. Gli affezionatialle tradizioni, senza spostarsi di un millimetroda Firenze, potranno partecipare ad unodei momenti più fiorentini dell’anno: la festadel grillo. <strong>Il</strong> 16 maggio, giorno delle Calendimaggio,secondo la tradizione, i cittadini trascorronola loro giornata al parco delle Cascine,dove un tempo venivano vendute gabbiettecontenenti un grillo, abitudine caduta in disusoa causa delle nuove normative sulla venditadegli animali. In quell’occasione il parco saràcomunque “vestito a festa” con bancarelle divario genere. Dalla fine di maggio, sempre intema di sagre, si comincia a fare sul serio con,nell’ordine, la sagra del cinghiale a Rufina il21, la sagra dei pici a Celle sul Rigo il 28 e ilFestival della lumaca a Cortona il 29. Per chiha voglia di mare c’è Capoliveri, Isola d’Elba,dove il 30 si celebra la festa del cavatore, unmotivo in più per un giro e una bella scorpacciatadi frutti di mare.<strong>Il</strong> collegamento aperto dal mese scorsoEcco il percorso di CosimoUn tratto del percorsodai tecnici museali della soprintendenzaper la parte della visitache riguarda il percorso dagliUffizi a Boboli e Pitti. Lungo ilpercorso, oltre agli scorci inimmaginabiliche si aprono sullacittà, i visitatori avranno modo divisionare la prestigiosa collezionedi autoritratti (la più grandeal mondo) contenuta all’internodel Vasariano, che annovera capolavoriantichi e dipinti contemporaneie che fa compagniaai visitatori fino alla fine del percorso,arrivando al giardino diBoboli, dove per tutti sarà possibileaccedere anche alla grottadel Buontalenti./C.G.


il giornale del tuo <strong>quartiere</strong>lA DeCISIONe. Aumentano le competenze, l’obiettivo è il decentramentoQuartieri, è l’ora della svoltaSimele KruklidisEra da tempo, ormai, chei quartieri aspettavanouna simile svolta. Dal2002, per la precisione,quando dall’amministrazione Domenicifurono approvati gli ultimicriteri direttivi, rimasti in vigorefino ad oggi ma senza la flessibilitàe le modifiche previste. Se difattiin principio l’idea era quelladi aggiornare ogni anno deleghe efunzioni dei cinque quartieri fiorentini,per agevolarne l’adattamentoalle esigenze del territorio,nella pratica tale proposito non siè mai realizzato, contribuendo inpochi anni a incrementare un climadi incertezze e confusione. Così,in pochi anni, la città ha assistitoal lento progredire di una fratturache stava allontanando la politicalocale dai cittadini. Per far fronte aquesta situazione, l’assessore AngeloFalchetti ha portato avanti unnuovo progetto, riformulando nuovie aggiornati criteri organizzativicon l’aiuto degli stessi quartieri edei consiglieri comunali. Un riassettoche parte dal basso e che traela sua forza proprio dalla vicinanzacon i residenti. Al momento, i principalicambiamenti introdotti daquesto tentativo di decentramentoamministrativo riguardano per lopiù l’attribuzione ai singoli quartieridi competenze e funzioni rimasteper lungo tempo vaghe o parziali:in tal senso, ad esempio, si attua ilL’assessore Angelo Falchetticompletamento della delega sullemanutenzioni stradali e si riconfermal’incarico di gestione delle areeverdi, dei servizi educativi, dellepolitiche giovanili, dello sport edi molti altri ambiti della vita socialee pubblica dei residenti. Altranovità rilevante è che, rispetto alpassato, anche il patrimonio nonabitativo potrà essere gestito interamentedal governo di <strong>quartiere</strong>.Come ha infatti spiegato l’assessoreFalchetti, “l’intenzione è stata dasubito quella di sfruttare appienole potenzialità dei quartieri, valorizzandoneil rapporto con i cittadinie la conoscenza del territorio”.L’obiettivo dei nuovi criteri direttiviè dunque quello di riavvicinarel’amministrazione pubblica agliutenti, favorendo un dialogo diretto,veloce e soprattutto chiaro. Se èinfatti un dato certo quello secondocui il Comune non possa sempreessere aggiornato su tutto ciò cheaccade sul territorio, i quartieri invecepossono farlo con maggiorerapidità. <strong>Il</strong> vantaggio, in concreto,sarà di avere in ogni zona un puntodi riferimento dotato (finalmente)dei giusti mezzi per rispondere alleesigenze dei cittadini.AL VOLANTEParlano gli abitanti: a rischio gli incroci “multipli”Strade sicure. Ma non troppo<strong>Il</strong> tema degli incidenti stradaliè troppo spesso protagonistanella cronaca fiorentina: quasisempre la causa è da ricollegarea distrazione, velocità, alcool.Però, malgrado la media piuttostoalta della città, il <strong>quartiere</strong> 2rimane un’area non esageratamentecolpita. Rispetto ai 4.456sinistri avvenuti a Firenze nelcorso del 2009, nessuna dellestrade tra Campo di Marte, Covercianoe le Cure è segnalatadalla polizia municipale traquelle a maggiore incidentalità,a differenza per esempio di viaPistoiese, viale Strozzi o via Baracca.Naturalmente questo nonsignifica che il <strong>quartiere</strong> 2 sia deltutto immune: le strade di grandetraffico, come lungarno CristoforoColombo, viale Gramsci,piazzale Donatello e viale Matteottisono spesso teatro di sinistridi vario genere. Chiedendo unparere su quali possano esserele strade più a rischio, quasi tuttigli abitanti segnalano quelle conincroci “multipli”, come vengonodefiniti. Tra questi, il più nominatoè quello tra piazza Cure eviale Dei Mille, dove si aggiungonouna corsia preferenziale eun’ulteriore svolta per chi vienedalla piazza. Oppure quello trapiazza della Libertà e viale DonMinzoni, dove tra i semafori confluisconodiverse strade in più direzioni.Altro fattore denunciato,soprattutto da coloro che abitanovicino allo stadio, sono le buche.La condizione dell’asfalto, che inparticolare su viale Fanti vienedefinita disastrosa, è spesso causadi cadute o scarti repentini delguidatore di bici o di motorinoche ne mettono a rischio l’incolumità.“Vanno considerati anchei tombini che, benché innocuinella maggior parte dei casi,quando si trovano in curva sonodavvero pericolosi - chiosa ungiovane scooterista stizzito - iostesso ho rischiato di cadere piùdi una volta”. Ma la percezionedella sicurezza stradale che hannoi cittadini è strettamente collegata,per la maggior parte dellepersone, all’attenzione e al comportamentodegli automobilististessi, con una particolare “condanna”nei confronti degli scooteristipiù spericolati. Non tutti,infatti, indicano la pericolosità diPer chi si muovein bici o scooterè importante lostato dell’asfaltostrade o incroci tra le cause principalidegli incidenti. “Se le personeinvece di telefonare, fumareo cambiare stazione radio sidedicassero esclusivamente allaguida - dice sicuro il signor Carmeloal semaforo di viale Paoli- la metà degli incidenti sarebbeevitata”./A.D.7POLIAMBULATORIODELLA FRATELLANZA MILITARESegreteria a disposizione per informazioni e appuntamenti da Lunedì a Venerdìal numero 055 671388 ORARIO 9-12 / 15 -19Presso l’ambulatorio vengono effettuate visite specialistiche per quasitutte le discipline e siamo dotati di moderne attrezzature che permettonola quasi totalità delle indagini mediche.PER ESEMPIO TRA LE PIU’ COMUNI: Eco color doppler arti inferiori e superiori carotidei e vertebrali e Terapia sclerosante perquanto riguarda l’ANGIOLOGIA • Laser-Terapia e diatermocoagulazione per quanto riguarda la DERMATOLOGIA • Eco transvaginali,PAP-Test e Tamponi Culturali per la GINECOLOGIA • ECG, Holter ECG e Pressori , Eco-Cuore per la CARDIOLOGIA• Infiltrazioni per l’ ORTOPEDIA • Consulenze psicologiche individuali e di coppia per la PSICOLOGIA.INOLTRE OGNI VENERDÌ POMERIGGIO vengono effettuate visite Pneumologiche per curare le malattie dell’apparato respiratorioe per iniziare la Terapia Antifumo.NELLA INFERMERIA DELL’AMBULATORIO OGNI POMERIGGIO vengono eseguite Iniezioni, Piccole Medicazioni, MisurazionePressione Arteriosa.SPECIALIZZAZIONI SVOLTE ALL’INTERNO DELL’AMBULATORIO DI PIAZZA SAN SALVI 4 ( LINEA ATAF n° 6 - 20 )• AGOPUNTURA• ANGIOLOGIA• CARDIOLOGIA• CHIRURGIA-PROCTOLOGIA• DERMATOLOGIA• ENDOCRINOLOGIA-DIETOLOGIA• FISIOTERAPIA• GERIATRIA• GINECOLOGIA-OSTETRICIA• MEDICINA INTERNA• NEUROLOGIA• NEUROPSICHIATRIA• OCILISTICA• ORTOPEDIA• OTORINOLARINGOIATRIA• ODONTOIATRIA• PNEUMOLOGIA• PODOLOGIA• PSICHIATRIA• PSICOLOGIA• PSICOPEDAGOGIA• SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE• UROLOGIA1077520


8 Maggio 2010 Campo di Marte • Cure • CovercianoMESTIERI DI OGGI E DI IERI. Per diverse librerie che chiudono, una nuova ha aperto in via BoccaccioI librai di <strong>quartiere</strong>, questi sopravvissutiChi punta sui giocattoli (rigorosamente old style), chi sullo scolastico e chisui lettori più in erba. La resistenza si combatte a suon di carta e inchiostro.Ma l’ingrediente fondamentale per rimanere aperti è la passioneFrancesca Puliti<strong>Il</strong>ibrai? Dei sopravvissuti. Maqualcuno tenta l’impresa ancheal giorno d’oggi, nonostante i datiscoraggianti sul numero di lettorie i bandoni chiusi a monito di chi ci haprovato prima. A combattere la resistenzanel <strong>quartiere</strong> 2 non sono in molti,ma sono ben piazzati sulla linea. Laleva più giovane è la libreria Punti Fermi,aperta soltanto a novembre dell’annoscorso in via Boccaccio. “In unazona scoperta da questo punto di vista– spiega la titolare <strong>Il</strong>aria Guidelli - madove vivono molte famiglie con bimbipiccoli”. Ecco così spiegata la vocazioneprincipale del negozio, che ai piùAngelo Rizzone, direttore della Libreria Salesianapiccoli dedica tanto spazio sia per quelche riguarda i titoli che per giocattoli(in legno, vecchio stile), accessori enon solo. Anche i locali sono studiatiappositamente per accogliere i bambini,che hanno a disposizione ancheuna loro area con tanto di lavagna inminiatura e ceste di giochi “che i bimbipossono toccare con mano”, sottolineala titolare. E poi letture dedicate, periodicamenteproposte all’interno dellalibreria, anche in collaborazione con levicine scuole. <strong>Il</strong>aria non è una libraiada sempre, anzi, di professione sarebbe- e ha fin qui esercitato – un architetto.“Ma quel mondo è una giungla e mettermiin proprio con una mia attività èsempre stato il mio sogno”. Sommacila passione per la lettura e il resto vieneda sé. “Anche se – sorride <strong>Il</strong>aria - daquando ho aperto il negozio non ho piùtempo di leggere”. E che per avviaree mantenere in vita una libreria ci vogliala vocazione lo ammettono ancheManuela e Riccardo Brunini, dal 2003dietro al bancone di Menabò, in fondoa via Centostelle. “Non è certo un mestierecon cui ci si arricchisce – sottolineaManuela - bisogna avere passione.E saper fidelizzare il cliente, magariL’angolo dedicato ai più piccoli alla libreria Punti Fermifin da piccolo”. Clienti che, a detta dichi passa la maggior parte del tempotra gli scaffali, sono per la maggiorparte donne, “di ogni età e professione– spiega Riccardo – sono più curiose,spaziano tra i generi. Mentre gli uominiin linea generale leggono meno e sonopiù portati per la saggistica, i romanzistorici o i polizieschi”. Una “libreria diconsiglio”, quella dei coniugi Brunini,come quelle di una volta, dove il libraioti sapeva indicare in base ai tuoi gusti(o a quelli del destinatario di un regalo)la scelta più giusta. I libri più richiesti?Le ultime novità e poi lo scolastico, “unsettore su cui c’è un misero margine diguadagno e che siamo rimasti in pochia curare”, aggiunge Riccardo. In zonail servizio è coperto anche dalla piùantica libreria del <strong>quartiere</strong>, quella Salesiana,in via Gioberti, l’unica libreriafiorentina che ha resistito per oltre 110anni, ovvero da quando è stata costruitala vicina chiesa. “Questo grazie allaselezione dei titoli che ci caratterizzada sempre – spiega il direttore AngeloRizzone, da 30 anni al lavoro qui – nonsi tratta di censura, è questione di qualità.Inoltre abbiamo un intero repartospecializzato in opere a carattere religioso,di non facile reperibilità”. Perchéresistere significa anche distinguersi. Ecombattere la crisi armati di carta, inchiostroe inventiva.PRIMADOPO1111805TRATTAMENTOANTI-AGE...Propone il pacchetto “Sole-Mare”Viso € 0,50 al minuto 5+1 in omaggioCorpo €1,00 al minutoABBRONZATURA SICURACON SOLARIUM U.V.A.ALTA PRESSIONETRATTAMENTO RINGIOVANIMENTO viso “antiage”€ 600 €400* per 10 trattamentiTRATTAMENTO CORPO anticellulite “Cavitazione”€ 600 €400* per 10 trattamentiTRATTAMENTO CORPO RADIOFREQUENZA per modellare e rassodare* Possibilità dilazione pagamenti€ 600 €400* per 10 trattamentiOfferta valida fino al 30-05-10I TRATTAMENTI SONO ESEGUITIDA ESTETISTA SPECIALIZZATA CONESPERIENZA VENTENNALE• RICOSTRUZIONE UNGHIE• ESTETICA CLASSICA• TRUCCO SEMIPERMANENTEVia Cavour, 19 FIRENZE Tel. 055.210908CONSULENZADIETISTA


10 Maggio 2010eCONOMIA/1. <strong>Il</strong> 9,4 per cento della forza lavoro non è italiano. E non si tratta solo di bracciantiLa carica dei 145mila indispensabiliÈ il settore delle costruzioni quello più multietnico, seguito dall’agricoltura.Ma è il “basso terziario” (dall’assistenza domestica ai trasportie fi no al turismo) ad assorbire la maggior parte degli extracomunitaridossierFrancesca PulitiCUlTURe A CONFRONTOLe immagini dei telegiornali ce li mostranosoprattutto come braccianti, occupatiprincipalmente nel settore agricolo, manon è così. Non in Toscana. Qui da noi ilquadro dell’occupazione di origine straniera è benpiù complesso e sfaccettato. E rappresenta il 9,4%del totale della forza lavoro. <strong>Nel</strong> 2008 gli immigratial lavoro in terre toscane erano oltre 145mila,di cui quasi la metà (il 46%) occupati nel compartodei servizi del cosiddetto “basso terziario”, cheva dall’assistenza alla persona e lavoro domestico,ai trasporti, fino a turismo e ristorazione. <strong>Il</strong> settorein cui si concentra la più alta percentuale di lavoratoristranieri è invece quello delle costruzioni,in cui gli immigrati rappresentano il 20%, seguitodall’agricoltura (13%). Si tratta di dati che parlanochiaro sul “peso” degli stranieri nell’economiaregionale. Che si tratti ormai di una componenteessenziale è un concetto acquisito e numero e tipodi contratti ne sono una riprova: basti pensare cheil 57% degli stranieri può contare su un’assunzionea tempo indeterminato, una cifra che si collocasoltanto un paio di punti al di sotto di quella deitoscani doc. Non solo impieghi stagionali, dunque,anche se questi continuano ad andare forte.E per fortuna. “In agricoltura – sottolinea TullioMarcelli, presidente di Coldiretti Toscana – gliimmigrati sono diventati indispensabili. Senza diloro – continua – il 10% delle nostre colture sarebbea rischio”. Per l’anno in corso la Toscanaha calcolato in circa 5mila persone il fabbisognodi lavoratori provenienti dall’estero. In attesa deldecreto flussi, che regolamenta gli ingressi deicittadini extracomunitari nel paese, i differenticomparti dell’economia stanno già facendo l’appello.Duemila le richieste provenienti dal mondoagricolo, mentre il resto si distribuisce tra edilizia,nella maggior parte, e turismo. Se Africa eAsia vedono crescere costantemente ma di pocola propria fetta di torta sui grafici, sono i paesiLa sanatoria ha fattoemergere 16mila badanti,ma si stima che altre10mila siano ancora in neroBADANTI CeRCASIdell’Europa dell’Est a contribuire per una buonapercentuale sull’aumento delle presenze straniere.La crisi però ha colpito duramente anche loro. <strong>Nel</strong>2009 il tasso di disoccupazione è salito al 10%. “Èper questo – spiega l’assessore regionale all’istruzioneformazione e lavoro Gianfranco Simoncini– che dobbiamo proseguire e rafforzare l’impegnoper l’integrazione, perché non possiamo, specialmentein una fase come questa, rinunciare a unapporto che appare sempre più indispensabile perassicurare l’alto livello di benessere sociale dellanostra società”. Un contributo irrinunciabile anchedal punto di vista della previdenza sociale,“perché – continua Simoncini - serve anche il loroconcorso per garantire un futuro a tutti i lavoratori”.C’è poi la questione dolente del lavoro in nero.Se la sanatoria pensata ad hoc per colf e badantiha fatto “emergere” in Toscana circa 16mila lavoratrici,si stima che altre 10mila continuino a svolgerela professione nell’illegalità, mentre per glialtri settori si parla di 20mila persone impiegate inmaniera irregolare. Ma si tratta di ipotesi, stilateper descrivere un mondo in cui risulta ancora difficileandare a fondo.TUTTI I NUMeRITutto quello che avreste sempre voluto sapere sull’integrazionee non avete mai osato chiedere (o non sapevatea chi chiedere) è racchiuso nel cuore del <strong>quartiere</strong> 5,in via delle Panche 26. Anzi, racchiuso non è esattamenteil termine giusto, perché il Laboratorio permanenteper la pace è aperto a tutti i cittadini, di tutti i colori e leprovenienze. Nato dalla Cooperativa Sociale “L’Abbaino”,il Laboratorio è radicato nel territorio da oltre 10 anni.E’ qui che ha sede la biblioteca più aggiornata in materia.Qui si può trovare tutto ciò che si cerca in temadi educazione interculturale, letteratura di diversi paesidel mondo, nonché testi didattici su temi generali comei diritti umani, l’infanzia, il rapporto tra Nord e Sud delmondo.Siamo o non siamo una delle regioni a più alto tasso di invecchiamento?Lo siamo. E allora ecco che la domanda di badanti si fasempre più insistente dalle nostre parti. Ma non sempre si trattadi una ricerca facile. In soccorso a famiglie e persone di una certaetà arriva Saf, che sta per “Sostegno anziani fragili”. <strong>Il</strong> progetto,lanciato da Co&So Firenze, consorzio di cooperative impegnatein ambito sociale, prevede la selezione, la formazione e l’inserimentofamiliare della badante. E, aspetto non meno importante,la gestione del contratto, con relativa opera di consulenza percontributi, agevolazioni e pratiche amministrative. Tre le cooperativecoinvolte: Silver (per Fiesole, Calenzano e Sesto), Alveare(Mugello) e Girasole (Firenze e Scandicci). Per informazioni è attivoil numero verde 800 773522, il sito internet www.sostegnoanziani.ite una mail apposita, info@sostegnoanziani.it.La nostra regione è quinta in classifica per incidenza deglistranieri sulla popolazione, dopo Emilia Romagna, Umbria,Veneto e Lombardia. Quasi 310mila gli immigrati iscrittiall’anagrafe, a cui si deve aggiungere una quota di almenoaltri 50mila che non risultano residenti, ma sono comunqueregolari. Un quinto di loro sono minori (di cui ben 6 su 10nati in Italia) e per il 52% donne. Per quel che riguarda lenazionalità, la Romania continua a detenere lo scettro comecomunità più numerosa (64mila residenti), seguita a ruotadall’Albania (a quota 62mila). In terza posizione la Cina,che annovera proprio in Toscana, a Prato, la Chinatown piùestesa d’Italia, seguita da Marocco e Filippine (ma a debitadistanza). Tra le 5 e le 10mila presenze a testa anche per Polonia,Ucraina, Macedonia, Senegal, Perù e Germania.SRLTRASFORMAZIONE VASCA DA BAGNOIN PIATTO DOCCIA1080469PRIMADOPOSENZA OPERE MURARIE IN 6 - 8 ORE PRONTA ALL USOinfo@tecnobad.itESPOSIZIONEFirenze - via del Sansovino, 218tel. 055 7390483 - Elio cell. 347 3709941


dossiereCONOMIA/2. Dodici imprese individuali su cento hanno come titolare un immigrato: è il primato italianoL’imprenditoria toscana parla straniero<strong>Il</strong> 18% di chi avvia un’attività autonoma arriva dalla Cina,seguita da Albania e Romania. Va forte anche l’Africa conMarocco, senegal e Tunisia. I più intraprendenti? Gli iraniani11Annalisa CecionesiL’INTERVIsTA<strong>Il</strong> popolo delle partite Iva in Toscana parla semprepiù straniero. <strong>Il</strong> 12 per cento delle imprese individualitoscane, primato italiano, ha come titolare unimmigrato da un paese al di fuori della UE. A dirloè la rilevazione Movimprese al 30 giugno 2009, condottada Unioncamere-InfoCamere. Allargando l’indagine atutte le aziende, non solo quelle individuali, la percentualedi imprese straniere si abbassa all’8 per cento, restandocomunque ben al di sopra della media nazionale. Lo silegge nel rapporto dell’Irpet “L’imprenditoria stranierain Toscana”, realizzato da Federica Pacini, con il coordinamentodi Teresa Savino. L’istituto regionale dimostrache in otto anni in Toscana il numero degli imprenditoriimmigrati è raddoppiato, passando dai 23mila del 2000agli oltre 48mila del 2008. Quasi un terzo delle aziende siconcentra nella provincia di Firenze. Segue Prato, con il14 per cento. A mettersi in proprio, solitamente in impresedi piccole dimensioni (per due terzi ditte individuali),sono in prevalenza giovani e adulti dai 30 ai 49 anni. Sitratta in genere di aziende più volatili rispetto a quelleitaliane: sebbene nascano più imprese immigrate, questehanno minori possibilità di sopravvivenza. E sbaglia chipensa in prima battuta ai ristoranti etnici e alle aziendetessili. <strong>Il</strong> settore più toccato dal business etnico è l’edilizia.Se nel 2000 le imprese di costruzioni con titolare immigratoerano il 12 per cento, nel 2008 sono diventate il29 per cento. Tengono, nonostante una flessione, il commercio(26 per cento) e le attività manifatturiere (21 percento). Da quali paesi provengono gli imprenditori immigrati?<strong>Il</strong> 18 per cento di loro arriva dalla Cina, seguita daAlbania (12 per cento) e Romania (10 per cento). Anchel’Africa fa sentire la sua voce, con Marocco, Senegal eTunisia. Ma gli immigrati più intraprendenti, in rapportoal peso della loro popolazione residente in Toscana, sonodi gran lunga gli iraniani, da più tempo radicati sul territorioe specializzati nel commercio. Settore che attiraanche molti imprenditori marocchini e senegalesi, mentrei cinesi si concentrano nel manifatturiero. Dietro al successodelle imprese edili straniere stanno invece braccia(e menti) albanesi e romene. Ma cosa spinge gli stranieria intraprendere la strada del lavoro autonomo? In alcunicasi può essere una strategia contro la disoccupazione oun’opportunità di inserimento sociale. È probabile che lasofferenza di alcuni settori, “snobbati” dalle nuove generazioniitaliane, come l’edilizia, la ristorazione e il facchinaggio,abbia aperto dei varchi all’iniziativa imprenditorialestraniera che in Toscana, terra di artigiani e piccoliimprenditori, ha trovato facilmente terreno fertile.Parla Hidetaka Fukaya, artigiano nipponico conosciuto come “giovane genio” che ha un negozio in via de’ Federighi“Calzolai? Siamo rimasti in quattro. Due fiorentini, due arrivati da lontano”Hidetaka Fukaya è giapponese, ha 34 anni e ha scelto di mettersiin proprio a Firenze. In un settore tipicamente fiorentino etutt’altro che tecnologico: l’artigianato. Lo chiamano il “giovane genio”,è una via di mezzo tra un calzolaio e un fashion designer. Le suescarpe fatte su misura costano dai 3mila euro in su e la sua clientela èinternazionale, con tanto di nomi noti. Diplomato alla scuola di modain Giappone, nel 1997 è giunto in Toscana per imparare l’arte dellacalzatura. <strong>Nel</strong> 1999 ha fondato il marchio “<strong>Il</strong> micio”, ideando la sualinea pret-à-porter, e nel 2005 ha aperto l’elegante negozio di via de’Federighi.Perché ha scelto di avviare la sua attività proprio a Firenze?Perché è la città ideale dove lavorare, a misura d’uomo. E’ facile reperireil materiale, non è molto grande e i ritmi sono rilassati, al contrariodi Tokyo, dove sarebbe impossibile portare avanti un’attivitàcome la mia. Però non c’è nessun fiorentino tra i miei clienti. Moltiacquirenti, da tutto il mondo, passano di qui per motivi di lavoro.E’ difficile per uno straniero avviare un’attività imprenditorialea Firenze?Sì, ci sono molti ostacoli, a cominciare dall’ottenere il permesso disoggiorno, fino alla burocrazia necessaria per avviare un’impresa. Lepaure sono tante, anche lo scoglio della lingua non è facile da superare.Come l’hanno accolta i colleghi fiorentini?Chi bene, chi male. Ma ormai a Firenze noi calzolai siamo rimastiquattro, due italiani e due stranieri. Sono mestieri che non attirano piùi giovani del luogo, succede così anche in Giappone, dove molti artigianiarrivano da fuori.La crisi si è fatta sentire?Sì, non tanto per le scarpe su misura quanto per la linea prodotta incalzaturificio. Ma cominciano segnali di ripresa, anche se per uscirneci vorranno ancora uno o due anni./A.C.esempioporta finestra (2 ante)220cmx110cmINFISSI IN PVCINFISSO in pvcdoppia antacon ribalta-vetriisolanti termicied acustici su misura,varie colorazioni, soloesempiofinestra (2 ante)150cmx110cm€1116 €890 €680 €595ZANZARIEREDA €90mqposa in opera compresaPORTE IN LEGNOTAMBURATE STANDARD• A MOLLA• A CATENELLA• COLORI STANDARD• MINIMO FATTURABILE 1.50MShow-room: Via F. 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12 Maggio 2010societàgeNT<strong>Il</strong> SeSSO/1. Per aiutare i genitori a destreggiarsi meglio adesso ci sono anche le “Pagine Baby”Vita da mamme nella città del giglioI servizi a misura di bambino, a firenze, sembrano essere tanti (e fantasiosi): si vadai corsi di acquaticità alla biblioteca “morbida” e alle ludoteche. Diverso il discorsoper le esigenze di base: a volte anche trovare un fasciatoio può diventare un’impresaSerena WiedenstrittMusica, acquaticità, biblioteca,ludoteche,ma i fasciatoi? La vitada mamma a Firenzeè un po’ così. Gode di una vasta retedi servizi specializzati, ma a volte sicomplica sulle esigenze di base: unfasciatoio per cambiare il piccolo sesi decide di passare una giornata fuoricasa, lo spazio per il passeggino se cisi ferma a prendere un caffè, per nonparlare della difficoltà di muoversi conquattro ruote fra i marciapiedi pieni diescrementi di cani e le auto tranquillamenteparcheggiate sugli scivoli per lestrisce. Ad ogni modo, superate le difficoltàdella quotidianità, la città offrediversi spazi e altrettante attività a misuradi piccoli e piccolissimi. Si iniziadalle ludoteche: sono 16 disseminatenei diversi quartieri. Ognuna ha la suaspecificità e le sue attività. Poi c’è laBiblioteca delle Oblate (http://www.bibliotecadelleoblate.it/ragazzibambini/)con lo “spazio morbido” dedicatoad accogliere chi non arriva all’anno dietà e tutti i libri per i genitori in cerca disoluzioni e i bambini in cerca di fiabe.Per quanto riguarda lo sport, quasi tuttele piscine comunali e private hanno inprogramma corsi di acquaticità mamma-bambino.Sul versante musica,ci sono associazioni che organizzanocorsi di introduzione anche per neonati,mentre <strong>Il</strong> Trillo (www.il-trillo.com)propone “Baby Show”, centro ricreativoper i più piccoli basato su una specialeformula di intrattenimento musicale.I centri commerciali più grandi(quindi non rigorosamente nel comunedi Firenze), hanno un occhio particolareper le mamme, cioè per le consumatrici.Così I Gigli hanno da pocoinaugurato la nuova nursery con spaziodedicato all’allattamento, mentre Ikeafra piscina di palline, menù specialiper i più piccoli e toilette con fasciatoioè molto apprezzata da mamme epapà. <strong>Nel</strong> campo alimentare fa tendenzal’esempio della Pizzeria Zero Zero(www.00pizzeria.com), che accantoalle toilette per uomini e per donne haservizi igienici per bambini. Anche sea Firenze non ha ancora preso piede lamoda del “teatro con babysitting” chestimola le uscite serali dei genitori, nonci saranno problemi per chi a fine maggiovorrà visitare Terra Futura e approfittaredella Terra dei Piccoli, lo spaziocon fasciatoio e scaldabiberon per lemamme in allattamento e servizio dibabysitting per bambini dai 3 agli 11Da noi non èancora decollatoil “teatro conbabysitting”1084982OTTICA SPIZZONEVia Masaccio, 31/rVia del Ponte Rosso, 43/r FirenzeTel. 055 587064www.spizzone.comanni. Infine, per chi vuole sapere tuttigli indirizzi per il bebè e anche per ipiù grandicelli, sono arrivate da pocole Pagine Baby, con indirizzi “per genitorie figli” della città di Firenze: undatabase vasto, articolato, approfondito,verificato, composto da migliaia diindirizzi della città, divisi per argomentoe aree territoriali e rintracciabili gratuitamentesul web, sul portale www.paginebaby.it.foCusCircolini più attrezzatiL’Arci rilanciail baby “bollino”Un’altra iniziativa, targataArci Firenze, è il bollino“Bambini in circolo”, promossoper creare nei circoli un ambientefavorevole per le famigliee per le future generazioni“cercando di stimolare in loroun senso di partecipazione attivae responsabile nei confrontidella struttura”. In pratica siconsiglia di allestire in ognicircolo aree dedicate ai piùpiccoli, ai piccolissimi, e allemamme, con tanto di fasciatoi,giochi, animazioni. <strong>Il</strong> concettoè che spesso basta molto poco:matite e carta da disegno piuttostoche un tappeto e qualchecuscino o un seggiolino da tavoloper la pizzeria per rendereun ambiente adulto a misura dibambino. Poco anche economicamente,vista l’abbondanzadi negozi di usato per piccoli edi attrezzature low cost. FrancescaChiavacci, presidentedi Arci Firenze e responsabiledelle politiche per l’infanzia,delle politiche educative enella scuola spiega così l’ideadel bollino: “<strong>Il</strong> concetto che cimuove è quello di tornare alleorigini dell’Arci. <strong>Il</strong> senso diaccoglienza torna così ad esserefondamentale e va nelladirezione dei più deboli, cheoggi sono da un lato i migranti,dall’altro i più piccoli e conloro le famiglie. Con iniziativedi questo tipo vogliamo tornarea rivolgerci ai fruitori classicidei circoli: quella fascia generazionaleche non sono né glianziani né i giovanissimi. E perfare questo basta poco”. Chiavaccichiarisce, infatti, che nonsi sta parlando di progetti ambiziosi,ma di ciò che altrove ènormalità: “Ci sono già le ludotecheArci (info: http://www.arcifirenze.it/attivita/ludoteche.asp),qui stiamo parlandodi predisporre un fasciatoiopiuttosto che un seggiolone edi pensare a un menù per i piùpiccoli. Perché uscire tutti insiemenon diventi un percorsoad ostacoli”./S.W.


societàgeNT<strong>Il</strong> SeSSO/2. L’assessore Elisa Simoni annuncia una novità rispondendo a un lettore de <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>e per il lavoro “rosa” arriva un sostegno13lA leTTeRAla crisi e i servizidei Centri per l’ImpiegoMi rivolgo al Vostro giornale che considero una voceautorevole dei problemi inerenti al nostro <strong>quartiere</strong>.Sembra che entro la fine di aprile la Provincia di Firenzevoglia eliminare dei servizi erogati dal Centro perl’Impiego sito in via del Pratellino, che vengono utilizzatioltre che dai residenti del nostro <strong>quartiere</strong> anche daquelli del Comune di Fiesole. Credo che in un periododi crisi, in cui è un compito arduo trovare un posto dilavoro, non dare più la possibilità ai disoccupati di avereun minimo sostegno dalle istituzioni renda ancora piùdeboli le poche speranze ancora a loro rimaste.lA RISPOSTA“In via del Pratellinoverrà posizionatolo Sportello donna”Dr. Giovanni BigazziGentilissimo dr. Francini,in merito alla segnalazione del dr. Bigazzi, ci teniamoa precisare che la volontà dell’AmministrazioneProvinciale è quella di riorganizzare i servizi dei Centriper l’Impiego per renderli ancora più funzionali alleesigenze dei cittadini. All’interno della sede di Via delPratellino verrà posizionato lo Sportello donna chefino a oggi ha svolto importanti servizi a supporto diquesta fascia del mondo del lavoro come ad esempio:• accoglienza e informazioni sulle opportunità dilavoro e formazione al femminile;• rilevamento dei bisogni orientativi e formatividelle donne in cerca di lavoro;• eventuale invio ad un’attività di consulenzaindividuale (counseling orientativo);• consulenza specifica per donne laureate o conalta scolarizzazione;• corsi di orientamento formativo per la stesura diun progetto professionale;• workshop tematici sulle trasformazioni delmercato del lavoro al femminile;• incontri seminariali sull’autoimprenditoriafemminile (progetto net-work);• accompagnamento al lavoro per donne inparticolari difficoltà;• rinvio alla preselezione per lavoro domestico (ABCper la famiglia).Per le difficoltà che normalmente incontrano ledonne nella ricerca di lavoro e per i dati che abbiamoa disposizione tramite l’Osservatorio del Mercatodel Lavoro ci sembra importante dare un sostegnoa questa categoria perché, specialmente con la crisiche siamo affrontando, sono proprio le donne arisultare particolarmente vulnerabili e, anche laddovesi osservano aumenti percentuali di lavoro femminile,si nota facilmente come si tratti di occupazioniscarsamente stabili e di breve durata. Pensiamo quindiche la nostra possa essere una scelta utile.Restiamo comunque a piena disposizione per qualsiasiulteriore chiarimento.Cordiali saluti.L’assessore Provinciale al Lavoro,alla Formazione e ai Centri per l’ImpiegoElisa Simoni


14 Maggio 2010star beneSANITÀ/1. Con un bilancio da 7 miliardi l’anno è la più grande azienda toscana. Con pregi e difetti, quasi endemiciSalute, chi è soddisfatto e chi è rimborsatosiamo una delle poche regioni virtuose in ambito sanitario.Ma come la pensa chi usufruisce dei servizi? un viaggiotra liste d’attesa, analisi e interventi. In un saliscendi di indicidi gradimento, comunque al di sopra della media nazionaleIL DENTISTA RISPONDEQUESTO MESE: LA PULIZIA DEI DENTI, A CASA E DAL DENTISTA.A cura delDott. Giuseppe GarrubbaAmici lettori, questa rubrica mensiledura ormai quasi da due anni neiquali altre volte vi ho parlato di igiene,ho trattato l’argomento anche sualtri giornali... La mia esperienza didentista mi dice però che si deveancora parlarne perché non tuttisanno bene cosa fare.In Italia (rispetto ad altri Paesi) purtroppo,abbiamo dovuto recuperare un ritardo culturaleperché, fino ad una trentina di anni fa, non gli si attribuivala giusta importanza.Proviamo a fare un po’ di ordine, in modo che ognicosa vi sia chiara: qualche minuto dopo il pasto siforma una placca giallastra sui denti (placca batterica),che si compone di resti di cibo e batteri. Per eliminarequesto composto serve l’azione meccanica dellospazzolino (sia esso manuale o elettrico), se non vienefatto, i batteri della placca producono acido che attaccail dente cariandolo. Oltre a ciò porta (alla lunga)grossi problemi anche alle gengive, insinuandosi fraesse e il dente, creando infiammazione (gengivite). <strong>Il</strong>fenomeno, se si protrae nel tempo, può portare ad unritiro della gengiva con, anche, ampie zone di radiceche restano scoperte. I casi più gravi possono evolvereanche in piorrea (formazione di pus nelle gengive)con ritiro graduale dell’osso e, se non vengono presiprovvedimenti in tempo, conseguentevacillamento e perdita dei denti.Quindi serve uno spazzolino di piccoledimensioni, usandolo: per isuperiori dall’alto verso il basso, sistacca tornando su e ripetendo l’azione;per gli inferiori, viceversa, dalbasso verso l’alto, con un movimentosempre dalla gengiva verso ildente. Solo questo è il movimentocorretto che permette di massaggiarela gengiva e portare via lo sporco daldente. <strong>Il</strong> movimento contrario scolla la gengiva e cispinge dentro la placca.<strong>Il</strong> filo interdentale va inserito tra due denti, spinto finoad entrare un po’ fra gengiva e dente e poi tirato su,ripetendo l’operazione sulla parete del dente vicino.Importante anche la pulizia fatta dal dentista. Non è undoppione della pulizia giornaliera e quindi non èsostituibile con essa. Sarebbe bene presentarsi a questoappuntamento almeno una volta all’anno abbinandoload un controllo generale di denti e gengive(anche in odontoiatria la prevenzione è fondamentale).Serve a togliere il tartaro (sostanza calcarea) che sideposita sui denti, ciò dà benefici importanti per lasalute di denti e gengive e per l’estetica, oltre che perl’odore dell’alito. Così si fa tanto per la salute dellanostra bocca.È importante avere cura di se stessi.Salute a tutti.DOTT. GIUSEPPE GARRUBBA Via Lungo L’Affrico, 42 - Firenze - Tel. 055 660225Dal lunedì al venerdì 9.00 - 12.30 • 15.00 - 20.00 <strong>Il</strong> sabato 9.00 - 12.30www.curailtuosorriso.it1066430Francesca PulitiUn bilancio (in pareggio)da circa 7 miliardi di eurol’anno, pari al 75% dellespese regionali. E un’invidiabileposizione nella classifica italiana,che colloca la Toscana tra gli esempivirtuosi. Ma per conoscere lo stato disalute vero e proprio del sistema sanitariodi casa nostra bisogna chiederlo achi effettivamente ne usufruisce, primifoCus/1Rivoluzione CtoSale operatorieattive 7 giorni su 7Cto, rivoluzione parte prima.Aumenta il personalee si riducono i tempi di attesaper gli interventi. <strong>Il</strong> piano diriorganizzazione della strutturaè stato presentato lo scorsoaprile ed è già entrato nelvivo, per mettere ordine inquello che ormai da più partiera additato come un caso didisorganizzazione più che diefficienza. Sette gli infermierie quattro gli operatori sanitariassunti per rimpinguare l’organico,assieme a quattro ortopedicie cinque medici specialistiin medicina interna e geriatriain arrivo. <strong>Il</strong> tutto per assicurareun funzionamento prolungatodelle sale operatorie e di conseguenzail taglio delle listed’attesa. L’obiettivo è quellodi ridurre a 36 ore al massimo itempi per quel che riguarda gliinterventi urgenti, mentre pergli altri vale anche qui la normadei 90 giorni, dopodichéentra in vigore la regola “operatio rimborsati”, ovunque aspese della Regione. Per quantoriguarda invece i pazientioncologici l’attesa non potràsuperare i 30 giorni. Un giro divite messo in pratica grazie auna nuova organizzazione deiturni (grazie alla quale due ortopedicisaranno sempre presential pronto soccorso per farfronte alle emergenze) e alladecisione di rendere le saleoperatorie attive sette giornisu sette e 12 ore su 24. Ma larivoluzione non finisce qui. <strong>Il</strong>cambiamento coinvolgerà anchela struttura architettonicadell’ospedale. L’area medicasarà modificata in modo da accorparei posti letto in un unicosettore e guadagnare in terminidi razionalizzazione dellospazio. E non solo: per usarele parole del direttore sanitariodell’Azienda ospedaliera diCareggi, Valter Giovannini, ilCto diventerà “un laboratoriodi ricerca dove applicare i metodipiù innovativi nel campodella traumatologia”./F.P.tra tutti i cittadini/pazienti e gli operatorisanitari, insomma chi ci ha a chefare più spesso. Secondo i dati raccoltidall’Università Cattolica di Roma, cheogni anno si occupa di monitorare la situazionea livello nazionale, il 39% deitoscani assegna ai servizi un punteggioalto (da 7 al massimo dei voti, cioè 10),quasi il 45% li dichiara comunque al disopra della sufficienza, mentre solo peril 10,6% sono al di sotto del 6. Valori inlinea con quelli rivelati dal LaboratorioManagement e Sanità del Sant’Annadi Pisa, che dal 2007 al 2009 di intervistene ha realizzate quasi 60mila.Portando a casa valutazioni ottimiste,ben al di sopra di quelle nazionali. Dalprimo anno di analisi allo scorso, lapercentuale di coloro che si dichiaranosoddisfatti è cresciuta in ogni campo,dal comfort in sala d’attesa (dal 56%del 2007 al 70% del 2009), all’assistenzae alle cure ricevute durante iricoveri ospedalieri, che aggradanoquasi il 90% degli intervistati. Eppure,segnala d’altro canto l’Istat, in linea generalela percezione del sistema sanitarioha subito un vero e proprio crollodi consensi dal 2008 al 2009, passandodal 43,5% di cittadini molto soddisfattia un ben più contenuto 36,75%. Moltoprobabile che la verità si collochi ametà strada. A metà tra le eccellenzetoscane e i fastidiosi disservizi cheappaiono spesso e volentieri comeun male endemico per la più grandeazienda toscana, “l’industria sanità”.A partire dalla dilatazione dei tempi diattesa, a cui la Regione ha cercato diovviare dando vita - con una deliberadatata luglio 2009 - a un’unica lista pergli interventi intramoenia e in regimeordinario. Un provvedimento grazieal quale l’attesa dovrebbe essere ridottaa un massimo di tre mesi. Novantagiorni, non uno di più, altrimenti ci sipuò rivolgere a un numero verde appositamentecreato (attivo dallo scorso1° febbraio). E se neanche gli operatoridel numero verde fossero in grado ditrovare una soluzione, il paziente puòdecidere di operarsi dove vuole, a spesedella Regione, secondo una formulache suona più o meno “operati o rimborsati”.Un’iniziativa che non ha maiconvinto l’opposizione in Consiglioregionale, come lamenta la consiglierauscente Annamaria Celesti (Pdl): “<strong>Il</strong>successo contabile altro non è che unaraffinata operazione di tagli dietro cuisi nascondono una serie di disfunzionie disservizi. Serve una riorganizzazionedell’intera filiera assistenziale - prosegue- che, nel caso degli interventichirurgici, deve comportare l’aperturadelle sale operatorie per almeno 12 oreal giorno e garantire un numero di postiletto e di personale congruo alle realiesigenze, con incremento delle risorseumane in quantità e qualità”. “Si puòsempre migliorare – le risponde EnricoRossi, neopresidente della Regione,nonché ex assessore al Diritto allasalute per un decennio – ma il sistemasanitario sta bene. E per ogni weekendi toscani guadagnano un weekend inpiù di vita”. Sperando di non doverlotrascorrere in fila per farsi le analisi.


star beneSANITÀ/2. Si tratta della quarta esperienza avviata nel Paese e della prima del centro ItaliaE a Firenze arriva il bisturi cibernetico15Benedetta StrappiDire “robot” non necessariamenteequivale aparlare di un giocattolinocurioso e dal saporenipponico. Le tecnologie dei nostritempi applicate alla medicina sonocapaci di grandi risultati. Un esempio.A Firenze è stato presentato recentementeil sistema CyberKnife®,un bisturi cibernetico, un “gioiellinotecnologico” in grado di colpire tumoried altre lesioni in ogni partedel corpo con estrema precisione. <strong>Il</strong>sistema viene utilizzato nella casa dicura Ulivella e Glicini (gruppo Giomi)di Firenze. Si tratta della quartaesperienza italiana, e della prima nelcentro Italia. Come funziona? Questatecnologia viene già impiegatalargamente per il trattamento noninvasivo di patologie tumorali dellaspina dorsale, dell’encefalo, deipolmoni, del fegato, del pancrease della prostata. <strong>Il</strong> trattamento conCyberKnife® avviene in regimeambulatoriale, non necessità cioè diricovero ospedaliero, ed è indolore.Si tratta, in sostanza, di un sistemadi radiochirurgia non invasiva che,sfruttando la robotica e un sistemadi guida mediante immagini combinate(tac – risonanza magnetica),rende possibili interventi radiochirurgici.È un’alternativa alla chirurgiatradizionale per il trattamento dipatologie maligne, malformative ofunzionali praticamente in tutte lesedi anatomiche. Questo tipo di trattamento,spiegano da Villa Ulivella,offre nuove opportunità ai pazienticon tumori inoperabili e a chi, acausa di altre malattie concomitanti,non può sottoporsi all’interventochirurgico.“<strong>Il</strong> Centro di Radioterapiadella Casa di Cura Santa Chiaraha sempre avuto una vocazioneverso i trattamenti di tipo stereotassicoad alta precisione”, spiegail professor Franco Casamassima,ordinario di Radioterapia pressol’Università di Firenze e Responsabiledell’U.O. di RadiobiologiaClinica dell’Università di Firenze,che ha sede presso la Casa di Cura<strong>Il</strong> sistema CyberKnife® a Villa Ulivella e GliciniAlla casa di cura ulivella e Gliciniè in funzione un sistema che permettedi colpire tumori e altre lesioni con unsistema radiochirurgico ad alta precisionefoCus/2È nato il primo gruppo Avis di donatori islamiciSangue, le donazioni cresconoMa non sono mai abbastanzaDiciamo pure che è sempreil momento giusto per donareil sangue, anche se ancoranon siamo nel periodo estivo,tradizionalmente contrassegnatodal bollino rosso e da ripetutiappelli alle donazioni. I gruppipiù “richiesti” (in quanto piùrari) restano tendenzialmentei negativi. Ma i dati fanno bensperare, e parlano di un incrementodei donatori: in Toscananel 2009 sono aumentati soci edonazioni. Rispetto al 2008 c’èstato un incremento del 4.8 percento, con 7.558 nuovi soci, ilvalore più alto degli ultimi 10anni, con una netta prevalenzadi giovani tra i 18 e i 35 anni(57 per cento). Le donazioniAvis sono cresciute su tutto ilterritorio regionale, con alcunipicchi. Tra le province più virtuosec’è quella empolese (+9.8per cento), seguita da Pistoia eLivorno (rispettivamente +7.8e +7.3 per cento). Firenze rientrainvece nella fascia mezzana,con un aumento contenuto: intotale nel 2009 ci sono state10.772 donazioni. Ma propriodal capoluogo è partita un’iniziativadecisamente innovativa:è nato il primo gruppo didonatori Avis della ComunitàIslamica di Firenze e Toscana.Si è trattato della primainiziativa del genere a livellonazionale, nata dall’impulsodi alcuni donatori “avisini” diFirenze appartenenti alla comunitàislamica, che hannodeciso di costituirsi in associazionee di aderire all’Avisfiorentina. L’associazione, cheall’attivo ha già 30 tra uominie donne, ha adottato in toto lostatuto dell’Avis ed è aperta atutti. “Per la prima volta - spiegaLuciano Franchi, presidentedi Avis Toscana - assistiamoalla nascita di un gruppo organizzatodi donatori periodicidove i membri di una comunitàdiventano promotori della lorostessa integrazione, compiendoun gesto di altruismo e solidarietàverso la comunità nellaquale hanno deciso di vivere elavorare“./B.S.Santa Chiara. “Dal 1998 il Centroha iniziato i trattamenti stereotassiciper lesioni encefaliche e dal 2002,primo in Italia, ha cominciato ad applicarei trattamenti stereotassici anchein sedi extracraniche – prosegue– dal 2005 è stata implementata unanuova macchina radioterapica conavanzate tecniche di visualizzazione1066367della sede della neoplasia da trattare,di ricostruzione tridimensionaledurante il trattamento del set-up delpaziente e di correzione dell’internalmargin del paziente, grazie atecniche IGRT (Imaged Guided Radiotherapy).Con questa macchina,dal 2006 ad oggi, abbiamo trattatooltre 750 pazienti con trattamenti distereotassi, sia in sedi craniche cheextra-craniche”. I primi trattamentifatti a Firenze hanno riguardatocinque pazienti: tra questi, due conrecidiva di lesione neoplastica cerebralegià operata e irradiata e altridue con recidiva in sede vertebraledi neoplasia già precedentemente irradiatacon tecnica tradizionale.MAGGIO... il mese del sole...PEELING CORPO+ CERETTA€60 €50...e dei matrimoni...TRUCCO SPOSA:Pulizia viso + prova trucco€200 €145Solo su prenotazioneVia Scipione Ammirato, 69/CTel. 055 670753


16 Maggio 2010ZOOM/1. Parla Salvatore Calleri, presidente della fondazione Antonino Caponnettoinchiesta“La Toscana, così ricca, fa gola alla mafia”Tra i campanellifoCusd’allarme ci sonoalcuni passaggidi proprietà di alberghie agriturismi, accertatitentativi di inserirsi negliappalti e movimentisospetti di capitaliLuca Serranò“La mafia c’è e fa buoni affari.Fortuna che il nostro territorioha gli anticorpi necessari”. SalvatoreCalleri, presidente dellafondazione Antonino Caponnetto, si mostracautamente ottimista sulla battaglia che le nostreamministrazioni stanno conducendo controCosa Nostra e le altre organizzazioni criminali.“E’ fondamentale studiare e analizzare il fenomeno- continua Calleri, già fedele collaboratoredel giudice siciliano che a Firenze trovò secondacasa - altrimenti rischiamo serie e incontrovertibiliinfiltrazioni nel nostro tessuto economico”.E’ dal 2003 che la fondazione monitora i movimentisospetti di persone e capitali nel nostroterritorio. Un’attività che dovrebbe consolidarsicon la nascita di un osservatorio antimafia incollaborazione con la Provincia di Firenze, unostrumento istituzionale volto a contrastare lemire espansionistiche della criminalità organizzata.“Cosa Nostra, ‘ndrangheta, camorra. Mafiestraniere. La Toscana è una terra ricca e fa golaa tanti. Anche per questo continuiamo i nostriincontri nelle scuole - spiega ancora SalvatoreCalleri - è importante che le nuove generazioniconoscano i lati oscuri di questa società”. <strong>Nel</strong>rapporto 2009, la fondazione (che ha come presidenteonorario Elisabetta Caponnetto, vedovadel magistrato) sottolinea infatti l’incombenzadella malavita sulle zone più floride della regionee della provincia, evidenziando in particolarei molti passaggi di proprietà che hanno interessatoalberghi e agriturismi. Si parla, tra le altrecose, di donne russe che alloggiano in alberghidi media levatura sospettate di essere le teste diponte della criminalità dell’est in vista di massicciinvestimenti immobiliari. “Per fortuna dallenostre parti la mafia non ha il controllo delterritorio - prosegue Calleri - un elemento checontraddistingue le aree più colpite. Ma i segnalinegativi non mancano, come gli accertati tentatividi inserirsi negli appalti e alcuni movimentidi capitali che fanno pensare al riciclaggio”. <strong>Nel</strong>frattempo, a livello nazionale, continua la “moria”di latitanti più o meno eccellenti: “Credo cheil ministro Maroni stia lavorando molto bene, èun periodo di grande efficacia nella lotta allamafia”. Una lotta che dovrà per forza di cose affinarsisempre più, seguendo se non anticipandola trasformazione in senso intellettuale delle elitecriminali. “Quel che abbiamo sotto gli occhiè davvero interessante - commenta Calleri - gliultimi arresti dimostrano che le mafie dei collettibianchi sono ormai una realtà consolidata.Occorre vigilare”. <strong>Nel</strong>la speranza che le scelte diuomini come Antonino Caponnetto facciano dastella polare all’azione di governo, magistraturae forze di polizia. “Decise di occuparsi di mafiadopo la morte di Rocco Chinnici - ricorda SalvatoreCalleri - ormai anziano, mise anima e corpoin questa battaglia di civiltà. È soprattutto graziea lui che arrivarono le prime condanne definitivead appartenenti a Cosa Nostra”.Sulla vicenda restano ombreGeorgofili, una feritache brucia ancora<strong>Il</strong> ventisette maggio la strage dei Georgofili“compirà” 17 anni. Una feritaancora aperta nel cuore della città,il primo autentico attacco frontale allademocrazia nella Firenze post-fascista.L’autobomba (una Fiat Fiorino imbottitacon 250 chili di esplosivo) sistemataai piedi della Torre dei Pulci costò infattila vita all’intera famiglia Nencioni(moglie, marito e i due figli) e allo studentedi architettura Dario Capolicchio.Incalcolabili, poi, i danni al patrimonioartistico, con la storica accademia deiGeorgofili sventrata dalla deflagrazione.Un attentato su cui restano molte zoned’ombra, nonostante gli ultimi sviluppidell’inchiesta suggeriscano nuovi, piùinquietanti, scenari. Lo scorso 17 marzo,dopo oltre due anni di lavoro, gli uominidella Dia di Firenze hanno notificato incarcere un’ordinanza di arresto a FrancescoTagliavia, mafioso già condannatoper l’omicidio Borsellino e ora accusatod’aver messo a disposizione i suoi uominiper le stragi di Roma, Milano e Firenze.Le dichiarazioni di Gaspare Spatuzza,il pentito che nel processo a MarcelloDell’Utri ha chiamato direttamente incausa il Presidente del Consiglio, stannodunque indirizzando il lavoro dei magistratifiorentini. Sarà la strada giusta? Inattesa di conoscere le sorti processualidi Francesco Tagliavia, gli autori accertatidella campagna stragista continuanonel frattempo a riempire le pagine deigiornali. I fratelli Giuseppe e FilippoGraviano, Giovanni Brusca, MatteoMessina Denaro, Bernando Provenzano,Salvatore Riina, Vittorio Tutino e LeolucaBagarella. Nomi eccellenti della malasiciliana che ha marchiato col sangueil passaggio dalla prima alla secondarepubblica. E che una notte di maggio,senza batter ciglio, ha colpito a freddo ilcuore di Firenze./L.S.055.8555040BAG IN BOX WEEK-ENDDA 3LT - 5LTVENDITA DIRETTAVINI E OLIOEXTRAVERGINEVia di Tizzano, 9Bivio al confine fraBagno a Ripolie Greve in Chianti,dalla provinciale 56Grassina, CapannucciaSan Polo in Chianti ClassicoConsegne alla cantina il sabatodalle 8:00 alle 12:00R O S S O E B I A N C O P E R FA M I G L I AIgt toscano 2003-2007-2008Chianti Classico DOCG 2008Confezioni pratiche ed economiche bottigliee bag in boxPer consegne in Giorni Lavorativi telefonareAlessandro 331 210 4384 - Simone 331 210 1784- Firenze 331 210 68031077512COMPROORO E ARGENTOANCHE MONETE D’OROVALUTIAMO INTERE EREDITA’PAGAMENTO IN CONTANTIALLE MASSIME VALUTAZIONIVetri MaurizioA Firenze in Via Rattazzi, 4/d tel. 055 676888 - lun./ven. 9.00-13.00/15.00-19.30 sab. 9.00-13.00e in Via Scipione Ammirato, 22r tel. 055 663526 - lun./ven. 9.00-13.00 solo mattina1003823


inchiestaZOOM/2. L’ex procuratore nazionale antimafia Pier Luigi Vigna fa il punto sulla situazione locale17“Cosa Nostra? Agisce in silenzio ma c’è”Dalle nostre parti le cose vanno comunque meglio che altrove:“Ci salva la mancanza di collusioni politico-amministrative, maoccorre tener conto dell’espansività di ogni fenomeno mafioso”Luca Serranòriciclaggio, prostituzione.Le mafie s’infiltrano in ogni crepadella nostra società. Mai abbassare“Appalti,la guardia”. L’ex procuratore nazionaleantimafia Pier Luigi Vigna, da qualche tempoconsulente del Comune in materia di sicurezza,punta il dito contro le zone d’ombra che silenziosamentes’addensano sul nostro territorio. “Anche sele istituzioni locali hanno fatto una grande opera dianalisi e prevenzione – spiega – la criminalità organizzataha messo radici già da tempo. I Casalesi,per esempio, a metà degli anni Ottanta fecero ottimiaffari con investimenti nel settore agricolo e nienteesclude che abbiano ancor oggi interessi nella zona”.Se le province di Lucca e Pistoia sono state “colpite”dall’avanzata camorrista, la ‘ndrangheta ha scelto lecoste della Versilia per praticare prestiti a tassi diusura ed estorsioni. <strong>Nel</strong>l’hinterland fiorentino, poi,ci sono anche le mafie straniere a tessere la propriaragnatela criminale, attraverso il racket della prostituzionee, in minor misura, lo spaccio di stupefacenti.“Ma Cosa Nostra non è da meno – racconta PierLuigi Vigna – agisce in silenzio ma c’è”. Nonostantela Toscana se la passi meglio rispetto alle altre regionidel centro-nord, e all’Emilia Romagna in particolare,anche il nostro territorio rappresenta dunqueun boccone appetitoso per le varie declinazioni dellamalavita organizzata. “Ci salva la mancanza di collusionipolitico-amministrative – spiega – ma occorretener conto dell’espansività connaturata ad ogni<strong>Nel</strong>l’hinterland fiorentinoci sono anche le mafie stranierea tessere la propria ragnatelafenomeno mafioso. Oggi che la criminalità ha assuntoun profilo globale, all’attività di prevenzione deveaccompagnarsi una forte azione di contrasto”. L’exprocuratore nazionale antimafia invita dunque a nonsottovalutare i segnali negativi e, in particolare, anon commettere gli sbagli del passato. “Un danno dicui paghiamo ancor oggi il prezzo è quello provocatodal vecchio istituto dei confini – dice – si credevache strappando i boss dal loro ambiente se ne potessesterilizzare la carica eversiva. Errore grave. Inmolti presero il potere con la forza nelle piccole comunitàche li ospitavano”. Un fenomeno che inquinòla vita democratica di molti comuni toscani, e checomplicò la vita ai molti magistrati che se ne occuparono.“La lotta alla mafia è cambiata con l’arrivodi Antonino Caponnetto – racconta Vigna – un uomodi grande cultura giuridica e senso civico. Ricordoquando durante l’inchiesta sull’alluvione del ‘66 loandavo a trovare tutte le sere in ospedale. Seguiva leindagini anche da ricoverato e s’informava su tutto.Alla procura di Firenze – conclude – era un punto diriferimento essenziale”.Pier Luigi VignaLeon Blanc, unico ed eleganteINAUGURAZIONE BAR PASTICCERIA IN PIAZZA PAOLO UCCELLOL’attesa non è stata delusa, dopo un annodi lavori, lo scorso 29 aprile si è accesauna luminosa stella nel panorama fiorentinodel gusto con l’inaugurazionedel nuovo bar pasticceria “Leon Blanc”in Piazza Paolo Uccello a Firenze. Nessunnome avrebbe potuto rispecchiaremeglio le caratteristiche di questo localeche in comune con l’animale da cuiprende il nome ha eleganza e rarità. Unbinomio vincente che insieme all’eccellenzadella produzione ne farà un puntodi riferimento per i più golosi. LeonBlanc, collocandosi in un punto strategicodella città, si propone di diventarela pasticceria della città di Firenze. Unlocale nuovo che per le sue caratteristiched’arredo assomiglia più ad un localedel centro storico. L’arredamentoprestigioso è un giusto complementoalla qualità dei prodotti e del servizioofferto. Un servizio caratterizzato daelevata professionalità e cordialità delpersonale, concepito nella stessa otticain cui un sarto realizza su misura l’abitoal proprio cliente; un servizio capace disoddisfare desideri e bisogni dei clienti.I fortunati che hanno potuto partecipareall’evento sono rimasti piacevolmentestupiti, felici di aver la possibilità di conoscereprima di tutti una vera e propriaperla. Accolti fin dal parcheggio a lororiservato, sono arrivati all’entrata dellocale percorrendo la nuova passerellaappositamente illuminata su un vero eproprio red carpet. La guida rossa stesaall’entrata del locale ha introdotto gliinvitati in un ambiente finemente arredatodove domina il bianco. Un lungobancone bar si snoda lungo tutto il locale,il piano di marmo e la decorazionecapitonnè, imbottitura prevalentementeutilizzata nel Settecento e nell’Ottocento,conferiscono al locale un’atmosferaelegante e retrò. La macchina da caffèElektra Belle Epoque con il suo fascinodomina la saletta riservata, arredata coneleganti poltrone in stile inglese, dove èpossibile deliziarsi con profumati e cremosiespressi. La serata è iniziata conun aperitivo da gustare conversando congli altri ospiti, tutti coinvolti nell’atmosferafrizzante ed elegante del locale, atmosferaresa ancora più intrigante dallevariazioni di colore dell’illuminazioneche si sono susseguite durante tutta laserata. Agli invitati all’inaugurazione èstata offerta una cena durante la qualehanno potuto apprezzare in anteprimal’alta qualità della ristorazione che LeonBlanc offrirà ai propri clienti. Appetitosiantipasti e un susseguirsi di primi e secondihanno accompagnato gli ospiti inun viaggio nel mondo della gastronomiadi alto livello. Infine, e non poteva esserealtrimenti considerata la vocazionedi questo locale, i commensali sono statirapiti da un trionfo di dolci, con una riccadegustazione delle specialità prodottedai maestri pasticceri. Per i più golosiun’ulteriore occasione di peccato è statafornita dall’abbinamento in coppia dirum e cioccolata, un classico che ha fattovivere un’esperienza di vero piacere aipalati più fini, grazie agli ottimi distillatie ai pregiati cacai selezionati. Un’ulterioresorpresa è stata riservata agli ospitidella serata, ai quali è stata servita inanteprima la nuova miscela “LavazzaGran Riserva” un caffè che fa tornarealla mente le parole di Giuseppe Verdi“<strong>Il</strong> caffè è il balsamo del cuore e dellospirito.”


18 Maggio 2010specialel’INIZIATIVA. Va avanti l’impegno de <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> a fianco della Fondazione Francesca Rava Onlusemergenza Haiti, anche i Vip si mobilitanoUn piccolo haitiano ospite dell’ospedale pediatrico N.P.H. Saint Damien della Fondazione RavaSono quattro, ormai, i mesitrascorsi dal terremoto cheil 12 gennaio scorso hadevastato Haiti. Mesi chesull’isola caraibica, in uno dei Paesipiù poveri della Terra – e uno degliultimi nel ranking mondiale perquanto riguarda le condizioni dell’infanzia– sono trascorsi tra continueemergenze, nel tentativo di riportarela situazione alla normalità, una“normalità” già molto difficile primadel violentissimo sisma. Tra coloroche da subito si sono rimboccatile maniche e si son messi al lavoroc’è la Fondazione Francesca Rava –N.P.H. Onlus, già operativa ad Haitida 22 anni, che non ha perso temponell’affrontare l’emergenza. Perchédi tempo, tra persone rimaste senzacasa, cibo, acqua e assistenza medica,bambini mutilati o rimasti orfani,non ce n’era da perdere. Così, dal momentodel terremoto, la Fondazionenon ha mai smesso di inviare medici,infermieri specializzati e fisioterapistivolontari al Saint Damien, l’ospedalepediatrico che assiste 25milabambini l’anno. Tra i tanti drammicon cui la popolazione si è trovata adover fare i conti, uno dei più tremendiè stato senz’altro quello dei piccolirimasti senza gambe, braccia o mania causa del terremoto: ma 80 di loro,grazie al programma di applicazionedi protesi temporanee iniziato allaCasa dei Piccoli Angeli, sono ora dinuovo in grado di camminare. E trai nuovi progetti della Fondazione c’èquello della costruzione di una nuovaala della Casa dei Piccoli Angeli, chesarà interamente dedicata ai bambiniamputati, che avranno continuanecessità di assistenza, con una fab-Quattro mesi dopo il terremoto che ha devastato l’isola, la popolazione continuaad aver bisogno di aiuto. Appelli da personaggi come fiorello e Martina Colombari,e anche Hollywood ha mostrato il suo volto migliore: tanti gli attori giunti sul postoDOVETE RISTRUTTURARE CASA?INFORMATIVA PER I COMMITTENTI LEGGE 81/09 - (allegato XVII e articolo 93)Sapevateche:<strong>Il</strong> committente deve SEMPRE anche perlavori di modesta entità sia per le impreseche per i lavoratori autonomi- Accertare che i requisiti tecnico professionalisiano adeguati all’esecuzione dei lavori(certificato della camera di commercio)- Verificare gli obblighi previdenziali eassicurativi tramite il Documento Unico diRegolarità (DURC)- Chiedere il rilascio del POS e nominareil coordinatore per la sicurezza nei casiprevisti dalla leggeLIVING SOLUZIONI IN EDILIZIAper vivere la tua casaRestauri e ManutenzioniCHIAVI IN MANOSi ricorda che l’accertamentodelle violazioni alle normesulla sicurezza del lavoronel corso di ispezionipuò comportare:- la sospensione /annullamento delladetrazione del 36%- la sospensione dell’efficacia del titoloabitativo- multe e ammende di migliaia di euro- arresto fino a 6 mesiQUINDI ATTENZIONE!!!Non affidate i vostri lavoria ditte improvvisate onon in regolaNON NE VALE LA PENAVia Michelazzi n.2/b Firenzetel. 055 051.74.081059580brica per produrre in loco le protesi.<strong>Nel</strong>l’ottica del ritorno alla normalità,poi, l’obiettivo – per cui sull’isola si ègià al lavoro – è quello della ricostruzione,al più presto, delle scuole crollate,oltre alla realizzazione di nuove.Perché qui, anche prima del sisma, le18 scuole di strada N.P.H. non servivanosoltanto a fornire istruzione acirca seimila bambini dai 2 ai 16 anninei quartieri più degradati di Port auPrince, ma anche (e soprattutto) adassicurare loro cibo, acqua, cure medichee vaccinazioni, oltre a proteggerlida droga, prostituzione e malavita.E in quattro di queste strutturel’attività scolastica è ripresa all’iniziodi aprile. Tra i nuovi progetti, inoltre,ci sono la costruzione di un nuovoospedale per adulti, di una casa perbambini disabili e di due orfanotrofi.Progetti importanti, per cui la Fondazioneha bisogno dell’aiuto di tutti. Eche hanno spinto personaggi famosicome Martina Colombari, AndreaBocelli, Paola Turci e Fiorello a lanciareappelli e realizzare spot per aiutarela Fondazione Francesca Rava.Ma non solo, perché anche Hollywood,per l’occasione, ha mostrato ilsuo volto migliore, con diversi aiutie con l’arrivo sull’isola di Paul Haggis,Sean Penn, Demi Moore, SusanSarandon, Ben Stiller e altri ancora.Perché tutti – attori famosi o semplicicittadini – sono chiamati a dare ilproprio contributo: ad Haiti, infatti,l’emergenza continua.


studiobackstage.comHAITIUN AIUTOIMMEDIATOPER I BAMBINICOLPITI DALTERREMOTO!DONA ANCHE TU SUBITOFONDAZIONEFONDAZIONEFRANCESCAFRANCESCARAVARAVA -N.P.H.N.P.H.ITALIAITALIAONLUSONLUSFONDAZIONE FRANCESCA RAVA N.P.H. ITALIA ONLUSBONIFICO: IBAN IT 39 03062 34210 000000760000BONIFICO: IBAN IT 39 G 03062 34210 000000760000C/C BONIFICO: POSTALE IBAN 17775230 IT 39 03062 34210 000000760000C/C POSTALE 17775230Intestati C/C POSTALE Fondazione 17775230 Francesca Rava N.P.H. Italia OnlusIntestati a Fondazione Francesca Rava - N.P.H. Italia OnlusCARTA Intestati DI Fondazione CREDITO Francesca su www.nphitalia.org Rava N.P.H. oppure Italia chiamando Onlus il numero 02/54122917CARTA DI CREDITO su www.nphitalia.org oppure chiamando il numero 02/54122917CARTACAUSALE:DI CREDITOTERREMOTOsu www.nphitalia.orgHAITIoppure chiamando il numero 02/54122917CAUSALE: TERREMOTO HAITICAUSALE: TERREMOTO HAITILA TUA DONAZIONE SERVIRÀ PER L’INVIO DI TEAM MEDICI ALL’OSPEDALELA TUA DONAZIONE SERVIRÀ PER L’INVIO DI TEAM MEDICI ALL’OSPEDALEPEDIATRICO LA N.P.H. SAINT DAMIEN DELLA FONDAZIONE FRANCESCA RAVA, LAPEDIATRICOTUA DONAZIONEN.P.H. SAINTSERVIRÀDAMIENPERDELLAL’INVIOFONDAZIONEDI TEAM MEDICIFRANCESCAALL’OSPEDALERAVA, LARIABILITAZIONE, PEDIATRICO N.P.H. LA SAINT CURA DAMIEN L'APPLICAZIONE DELLA FONDAZIONE DI PROTESI FRANCESCA AI BAMBINI RAVA, CHERIABILITAZIONE, LA CURA E L'APPLICAZIONE DI PROTESI AI BAMBINI CHELAHANNO RIABILITAZIONE, SUBITO FRATTURE LA CURA L'APPLICAZIONE AMPUTAZIONI, L’ACCOGLIENZA DI PROTESI AI BAMBINI DI BAMBINIHANNO SUBITO FRATTURE E AMPUTAZIONI, L’ACCOGLIENZA DI BAMBINICHEORFANI, HANNO SUBITO LA RICOSTRUZIONE FRATTURE DI AMPUTAZIONI, CASE PER GLI SFOLLATI L’ACCOGLIENZA DELLE TENDOPOLI.ORFANI, LA RICOSTRUZIONE DI CASE PER GLI SFOLLATI DELLE TENDOPOLI.DI BAMBINIORFANI, LA RICOSTRUZIONE DI CASE PER GLI SFOLLATI DELLE TENDOPOLI.La Fondazione Francesca Rava rappresenta in Italia l’organizzazione umanitaria N.P.H. Nuestros PequeñosHermanos,La FondazionepresenteFrancescada 20Ravaannirappresentanell’isola quartoin Italiamondol’organizzazionedi Haiti conumanitarianumerosi progettiN.P.H. Nuestrosper l’infanzia,PequeñosLa Fondazione Francesca Rava rappresenta in Italia l’organizzazione umanitaria N.P.H. Nuestros PequeñossottolaHermanos,Hermanos,guida di PadrepresentepresenteRichardda 20da 20Frechetteanni nell’isolaanni nell’isolasacerdotequartoquarto medicomondomondoin primadi Haitidi Haitilinea.con numerosi progetti per l’infanzia, sottola guida di Padre Richard Frechette sacerdote e medico in prima linea. con numerosi progetti per l’infanzia, sottola guida di Padre Richard Frechette sacerdote e medico in prima linea.FONDAZIONE FRANCESCA RAVA - N.P.H. ITALIA ONLUS V.LE E. CALDARA, 43 - 20122 MILANO - TEL. 02/54122917 FAX 02/55194958FONDAZIONE FRANCESCA RAVA - N.P.H. ITALIAinfo@nphitalia.orgONLUS V.LE E. CALDARA,www.nphitalia.org43 - 20122 MILANO - TEL. 02/54122917 FAX 02/55194958FONDAZIONE FRANCESCA RAVA - N.P.H. ITALIA ONLUS V.LE E. CALDARA, 43 - 20122 MILANO - TEL. 02/54122917 FAX 02/55194958Ringraziamoinfo@nphitalia.org www.nphitalia.orginfo@nphitalia.org www.nphitalia.orgper la pubblicazione di questa pagina


20 Maggio 2010politicaRegIONe/1. È la giunta più “rosa” della storia, con cinque esponenti del gentil sesso ai posti di comandoDieci in squadra, con Rossi capitanoTre assessori confermati (Bramerini,salvadori e simoncini), un tecnico alla sanitàe una docente veneta all’urbanistica.<strong>Il</strong> Pd porta a casa cinque deleghe,l’Idv due e la federazione di sinistra unaPaola FerriRossi c’è, la squadra pure. A scendere in campo a questo giro sonoin dieci, una Giunta più agile rispetto allo scorso mandato e permetà composta da donne, il che compensa almeno in parte lascarna rappresentanza femminile in Consiglio regionale. “E’ laGiunta più ‘rosa’ della storia”, sottolinea lo stesso neopresidente. Tre gliassessori confermati rispetto alla scorsa legislatura, qualche volto noto eun paio di sorprese nella formazione che guiderà Palazzo Panciatichi peri prossimi cinque anni. Se appariva quasi scontata la nomina di RiccardoNencini, segretario nazionale del Psi a cui è toccato in sorte il Bilancio,la vera sorpresa è stata la scelta dell’erede di Rossi alla Sanità. E’ DanielaScaramuccia, 37 anni, una laurea in Ingegneria nucleare e un passato damanager alla Mckinsey, società di controllo e gestione delle aziende. Un tecnico,dunque, esterno al mondo partitico, così come era stato preannunciatodal neopresidente. <strong>Il</strong> Pd invece porta a casa cinque deleghe, a partire dallanew entry Stella Targetti, selezionata come vicepresidente della Regione giàin corso di campagna elettorale. Figlia di Paolo Targetti, big dell’imprenditoriafiorentina recentemente venuto a mancare, la nuova vicepresidente èuna donna d’impresa, ma anche una mamma di due bambini. A lei toccheràgestire Università e scuola. Ripescato invece dalla scorsa Giunta GianniSalvadori, unico rappresentante del Pd fiorentino, che passa dalle Politichesociali all’Agricoltura. Confermata anche la grossetana Anna Rita Brame-IL CoNsIGLIo CHE sARÀEnrico Rossi, presidente della Regionerini, che mantiene saldamente il comandodell’Ambiente. Altro voltonoto quello di Gianfranco Simoncini,che non dovrà fare altro cheriprendere il filo del discorso su lavoroe istruzione. Di nuovo, invece,c’è Luca Ceccobao, primo cittadinodi Chiusi, dove è stato rieletto al secondomandato con una percentualea dir poco schiacciante, superioreal 78%. Quarantenne, dipendentedelle Ferrovie, vanta una certaesperienza in ambito di trasporti eun discreto curriculum in fatto dibattaglie su questo tema. Va da séche sia stato scelto per l’assessoratoa Infrastrutture e trasporti, uno deipiù scottanti. L’ottima performanceelettorale regala all’Idv ben due poltronein Giunta. E tra le più ambite.L’urbanistica tocca in sorte ad AnnaMarson, che ha ricoperto lo stessoincarico per la Provincia di Venezia,dove insegna all’università; mentrecultura e turismo finiscono nellemani di Cristina Scaletti, già notacome assessore all’ambiente in PalazzoVecchio. Un assessorato toccainfine anche alla Federazione di sinistra(Rfc, Pdci) con Salvatore Allocca,altro grossetano della squadra.Rifondarolo, prende le redinidi Welfare e casa. Pronta la squadra,non resta che uscire dallo spogliatoioe affrontare le prime sfide.Età media oltre i 49 anni, diversi fiorentini tra le new entry. E c’è anche un italobrasilianoMolti uomini, poche donne. E una decina di poltrone in menoMolti uomini, poche donne, un’età media che si aggira attornoai 49 anni. Ecco come si presenta a grandi linee il nuovo Consiglioregionale. Ma partiamo dalle basi. A succedere a RiccardoNencini sulla poltrona di presidente dell’assemblea è AlbertoMonaci (Pd), eletto a maggioranza quasi assoluta (52 voti) allaprima riunione. Sessantanove primavere sulle spalle, è anche ilpiù anziano del gruppo. Lo scettro del più giovane invece lo detieneMatteo Tortolini (Pd), classe 1977, in vantaggio di qualchemese su Giovanni Donzelli (Pdl). Solo cinque le donne elette, dicui una, Monica Faenzi, ha già ceduto il posto a un altro uomo,l’avvocato aretino Dario Locci, una new entry a Palazzo Panciatichi.Per quanto riguarda la provenienza dei neoeletti Firenze batteLucca 7 a 4, anche se andando a scavare negli alberi genealogici sisvelano storie addirittura intercontinentali. Padre brasiliano e madrepistoiese per il leghista Antonio Gambetta Vianna, che ha vissutoa Rio de Janeiro fino alla maggiore età. Ha origini per metàstatunitensi, invece, Marco Taradash (Pdl). Sono in tanti coloroche vantano un passato nelle amministrazioni locali. Se GiulianoFedeli e Alessia Ballini hanno abbandonato i loro incarichi da assessorein Provincia, rispettivamente a Pari opportunità e sport eTrasporti e infrastrutture, per seguire la strada in Regione, PaoloBambagioni, prima di diventare presidente della Mukki, è statosindaco di Lastra a Signa, mentre Francesco Bosi è tuttora primocittadino di Rio Marina, in quel dell’Elba. Insomma le competenzenon mancano nel gruppo, folto, seppur ridimensionato di unadecina di consiglieri rispetto alla scorsa legislatura. Meno poltrone(55 anziché 65), meno spese. È già un buon inizio. /P.F.1069345OFFREservizi personalizzati con• ASSISTENTI FAMILIARE(BADANTE)secondo la formula del vitto e alloggioLa cooperativa 2M servizi socialiConvenzionata• ASSISTENTE FAMILIAREGIORNALIERAP e r i n f o r m a z i o n i :segreteria@2mservizi.net055 8495975ATTIVO H241100985


22 Maggio 2010attualità<strong>Il</strong> DATO. Calano i reati e la percezione di pericolo da parte dei cittadini del granducatoI fiorentini si sentono più sicuriI numeri parlano chiaro: sono aumentati solo i furtiin abitazione, e per questo sono state prese misured’accordo con gli amministratori di condominioGiuditta BoetiPer qualcuno è un grande bluff creatodai mass media. Per altri è uno deiproblemi più reali del nostro tempo.La paura di aggressioni o rapine ela relativa percezione della sicurezza socialeoscillano drasticamente, tra atteggiamenti dipsicosi collettiva e una certa serenità nel rincasareda soli (o da sole) tardi la sera. E Firenze,in questa logica, non fa eccezione. Dati allamano, pare che i fiorentini in questo momentosi sentano più sicuri rispetto a qualche annofa. “A un calo complessivo dei reati dell’1,2per cento nel raffronto tra il 2008 e il 2009 –spiega il prefetto Andrea De Martino – è corrispostauna crescita significativa del senso disicurezza dei cittadini: nel 2002 erano il 74,6per cento i toscani che uscivano di casa la serasenza timore, oggi questa percentuale è salitaall’82,1”. Da un quadro più generale sullacriminalità in Toscana i dati indicano una confortanteflessione di tutti i reati tranne i furtiin abitazione, che risultano in crescita: +10,8per cento rispetto al 2008, con un aumentodel 17,8 per cento di arresti e denunce. Nona caso, per fronteggiare il fenomeno, oltre alpotenziamento dell’attività di prevenzione edi investigazione, è stata avviata per la primavolta un’inedita forma di collaborazione conle associazioni degli amministratori di condominioper sensibilizzare gli inquilini ad adottarepiccole cautele per proteggere meglio ilproprio appartamento. Più in generale, sonostate quattro le aree di intervento, individuatenel 2009 come prioritarie: spaccio di stupefacenti,criminalità economica, reati controil patrimonio e i nuovi reati come stalking ealloggio a clandestini. Ma per quelli che “lasicurezza non è mai troppa” ecco che arrivauna nuova figura: l’addetto ai controlli negliesercizi pubblici e nei luoghi di intrattenimento,che avrà compiti di assistenza alla clientelae anche di osservazione per segnalare alleforze di polizia comportamenti che possonoessere premonitori di reati. Una sorta di evoluzionedel “buttafuori” che dovrà seguire unospeciale corso di formazione di 90 giorni promossodalla Regione Toscana e poi iscriversiin un registro tenuto dalla prefettura. E per chicontinua a non sentirsi sicuro, in città arrivanorinforzi nel sistema di videosorveglianza consette nuove telecamere. Gli occhi elettronicisaranno collocati in via Palazzuolo e a SanBartolo a Cintoia, attraverso un progetto delComune di Firenze dell’importo di 150milaeuro, finanziato dal ministero dell’Interno.Uno scorcio di via PalazzuololA NOVITÀ. Partita (con successo) la sperimentazione in alcune aree di sosta cittadineBus gratis per chi lascia l’auto nel parcheggioLasci l’auto al parcheggio e sali gratis sul bus.È l’ultima trovata in casa Ataf a sostegno diuna mobilità ‘sostenibile’. Grazie ad un accordostipulato tra l’azienda di trasporto pubblicoe Firenze Parcheggi è possibile posteggiare lamacchina e viaggiare sull’autobus con un solobiglietto. <strong>Il</strong> funzionamento è semplice: i fiorentiniche lasciano la macchina nei parcheggi Alberti,Pieraccini, Oltrarno, Fortezza Fiera, Portaal Prato, Parterre, Sant’Ambrogio, binario 16 diSanta Maria Novella, Europa e Beccaria gestitida Firenze Parcheggi, si sposteranno gratis suibus della rete metropolitana Ataf e sulla tramviaper un’ora e mezzo. Infatti, basta portarsi dietroil biglietto emesso dalle macchinette dei parcheggiper prendere il bus: il tagliando sarà valido90 minuti dall’emissione e sostituirà a tutti glieffetti il titolo di viaggio Ataf (a richiesta, dovràessere esibito al controllore). L’idea nasce dallavolontà (ma anche dall’esigenza) di liberare lestrade cittadine dal traffico privato, integrando ilsistema della sosta con la rete del trasporto pubblico.La formula “park più bus” è una novitàassoluta per Firenze ed avrà la durata sperimentaledi tre mesi (il progetto è partito ad aprile).Dopo la fase iniziale (che sta riscuotendo moltosuccesso), si valuterà la possibilità di estenderel’iniziativa ad altri parcheggi e di offrire anchel’opportunità di abbonamenti integrati sosta ebus. Ma è partita anche un’altra novità: ognigiorno dal parcheggio di piazza Alberti c’è unanavetta Ataf, gratuita per gli abbonati del parcheggio,che va alla struttura di Montedomini divia Malcontenti con una sola fermata intermediaalla Biblioteca Nazionale, per garantire uncollegamento rapido con due punti di attrazioneimportanti per la città. E nel frattempo funzionanoa pieno regime i display luminosi posti aivarchi ztl di via Romana, piazza Tasso, BorgoSan Frediano e Corso dei Tintori. Ogni giorno,alle 19.30, <strong>scatta</strong> la luce verde che segnala agliautomobilisti la possibilità di entrare “impunemente”nelle zone che di giorno sono invece offlimits/G.B.FARMACIA FEDEMAdei dott.ri Staiano Gaetano e Flora s.n.c.Firenze V.le Gramsci, 63DERMOCOSMESI - PREPARAZIONI GALENICHEOMEOPATIAVASTO ASSORTIMENTO FARMACI VETERINARIORARI DI APERTURA:SABATO 15 MAGGIO09:00 13:00 - 16:00 20:00VENERDI’ 28 MAGGIOGIORNATA INESTETISMI CAPELLIPROMOZIONE UOMO DONNAPROMOVICHYDAL 30 % AL 50 %Tel. 055 243103 - Fax 055 3905863ORARIO CONTINUATOdal lunedi al venerdi 09:00 - 20:001044667SU CREME VISO, CONTORNO OCCHI, EFFETTO LIFTING, TRUCCHICREME TRATTAMENTO VISO Chiedial tuofarmacista2+1omaggioiva agevolata al 10%+ detrazione del36%...chiedici come...SUPER OFFERTABagno completo€6400 solo€5800chiavi in manoPAVIMENTI • RIVESTIMENTI • SANITARI • RUBINETTERIEDelle migliori marche - Riparazioni idrauliche ed edilisenza diritto di chiamata a soli 25€/hEsposizione in Via Lungo L’Affrico 102/a FirenzeTel. 055 660793 fax 055 0948142Cell. 328 9387392info@arredailbagno.it - www.arredailbagno.it1103858


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24 Maggio 2010progettiIL CASO. Ancora dubbi sulle sorti della storica struttura di Corso Italia e su quelle del nuovo AuditoriumTeatro Comunale, il finale è a sorpresa<strong>Il</strong> Teatro Comunale di corso ItaliaLa questione è aperta su due fronti: la vendita del vecchioedificio e la costruzione del Parco della Musica. Sul primosi era già registrata una battuta d’arresto con il bando di garaandato deserto, sul secondo pesano gli ultimi eventi giudiziariSerena WiedenstrittLa faccenda è di quelle che agitano gli animi.In consiglio comunale, dove si sprecano ledomande di attualità, ma soprattutto in città.Sulle sorti del Teatro Comunale si incrocianointerventi e pareri, specialmente da quando, a iniziofebbraio, è giunta la notizia degli arresti della procurafiorentina che hanno riguardato anche le vicende dellaprogettazione e costruzione del nuovo auditorium fiorentino.La questione infatti è aperta su due fronti, la venditadel vecchio e la costruzione del nuovo. Sulla prima si eragià registrata una battuta d’arresto a fine 2009, quandoera andato deserto il primo bando di gara per la venditaall’asta del Teatro Comunale. Ora si attendono sviluppi.Sul nuovo, il progetto era stato presentato a fine gennaio2009, in concomitanza con la posa della prima pietra ealla presenza delle autorità cittadine e nazionali. <strong>Il</strong> nuovoteatro comunale, che si chiamerà Auditorium Parco dellaMusica e della Cultura di Firenze, era stato definito “unsegno di fiducia e una sfida: un segno della tradizioneche continua, in una città che ha inventato tanta partedell’opera e della musica classica, ma anche un segnodi modernità e di contemporaneità, nelle forme architettonichee per la produzione di qualità che la nuova casapotrà accogliere”. Alla cerimonia era stata annunciata ladata di inaugurazione, che scade fra meno di un anno:il 28 aprile 2011, 149 anni dopo l’inaugurazione del“vecchio” Teatro Comunale, emblema dell’importanzadell’attività culturale nella città che si apprestava a divenireper qualche anno capitale nazionale, e soprattutto150 anni dopo l’Unità d’Italia. Erano state illustrateanche le caratteristiche tecniche della nuova struttura:due sale da 1.800 e 1.100 posti e una cavea a coperturacapace di contenere 2.600 spettatori, una torre scenicaalta 35 metri, grandi volumi rivestiti all’esterno di pietraserena, un insieme di servizi, piazze, terrazze e dehorsprogettati dall’architetto Paolo Desideri. Sembrava cosìgià decretata la fine del teatro di Corso Italia, con il pensionamentodella struttura che aveva avuto origine dalPoliteama fiorentino, progettato nel 1862 da TelemacoBonaiuti e che al momento conta i duemila posti del teatropiù i 600 del ridotto. <strong>Il</strong> palcoscenico che ha ospitatoi più grandi nomi del panorama musicale e teatrale mondialesembrava essere quest’anno alla sua ultima stagione.Ma il condizionale è d’obbligo alla luce degli ultimiavvenimenti giudiziari, che hanno riguardato da vicino lefasi delle aggiudicazioni dell’appalto e della costituzionedel progetto. Del resto, in questo caso gli attori in giocosono quelli nazionali, considerato che gara, appaltoe lavori sono tutti di esclusiva competenza della missioneper il 150°anniversario dell’Unità di Italia di cui sioccupa la Presidenza del Consiglio dei Ministri (con lagestione di Angelo Balducci, al momento detenuto). E,La data di inaugurazioneannunciata da temposarebbe il 28 aprile 2011in concomitanza con le ultime vicende legali riguardantile grandi opere, era arrivata la sentenza del Tar del Lazioche dava ragione al secondo arrivato alla gara d’appaltoe condannava la struttura di missione per le celebrazionidei 150 anni dell’Unità d’Italia presso la Presidenza delConsiglio, pur non fermando i lavori, a risarcire l’impresaricorrente. La somma del risarcimento va così ad aggiungersialle ingenti spese per la costruzione della struttura,che in parte dovevano essere ripagate dalla venditadel vecchio teatro. <strong>Il</strong> dubbio su dove si terrà la prossimastagione del Maggio Fiorentino, e su dove Firenze potràcelebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, resta.LA KERMESSE. Dovrebbe partire a fine settembreAlla scoperta del centroNasce “Firenze Insolita”Si chiamerà “Firenze Insolita”e potrebbe portare una ventatad’aria fresca nel centro della città.Grazie al tavolo permanente delturismo messo in piedi dal Quartiere,in cui sono confluite le propostedi associazioni di categoria esemplici cittadini, anche il centrostorico avrà infatti il suo “geniofiorentino”. Una serie di iniziativea tema che dovrebbero partirea fine settembre per concludersi adicembre, tutte ispirate dalla volontàdi far uscire allo scopertole perle più nascoste della zona.Ecco allora il “Tour dei vinaini”,un percorso cultural-gastronomicoche unirà vecchi mercati e antichemescite, o il “Tour dei teatri chiusi”,una visita guidata in nove teatri(tra cui il compianto Niccolini) nonpiù in attività. “L’obiettivo è quellodi rivitalizzare il <strong>quartiere</strong> 1 con lerisorse che abbiamo a disposizione- spiega Roberto Nativi, presidentedella Commissione sviluppo economicoe turismo nonché ideatoredella manifestazione - è importanteche i fiorentini tornino in stradae si riapproprino di questa partedi città. Siamo aperti a proposte esuggerimenti”. Qualcosa si muove,dunque, tra le strette vie del centrostorico. Entro fine mese dovrebbeessere pronto il progetto definitivo,che a meno di stravolgimentidell’ultima ora comprenderà ancheil ripristino di due antiche festepatronali: San Simone e Giuda (lafesta dei “buzzurri”, i venditori diTra le ideeil tour dei vinainie quellodei teatri chiusicastagne che scendevano per l’occasionedalle colline) il 23 o il 24ottobre, e quella di Sant’Ambrogioil 7 dicembre. Altra iniziativa inprogramma è la mappatura dell’“artigianatoinsolito”, con tanto di visiteguidate in botteghe e laboratoripoco conosciuti ma di accertataqualità. In proposito, particolareattenzione sarà riservata ai bambinie agli immigrati, in linea con i principiispiratori della manifestazione.Non dovrebbe mancare, inoltre, ancheun tour nei quattro “quartieri”storici del centro, allargando così ilventaglio di offerte di questa sortadi Genio fiorentino in miniatura.“Firenze Insolita”, è bene ricordarlo,sarà quasi a costo zero per lecasse del Quartiere 1, che si limiteràa pubblicizzare, promuovere ecoordinare le singole iniziative. Incaso di successo, l’esperienza potrebbeessere replicata anche l’annoprossimo e, chissà, diventare unappuntamento fisso sia per i turistipiù inclini alla cultura che per ifiorentini più curiosi, desiderosi diriappropiarsi del centro di Firenze edi scoprirne alcune delle realtà piùnascoste./L.S.


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cuore 255x360:Layout 1 23-04-2010 16:45 Pagina 1SI RINGRAZIA L’EDITORE PER LO SPAZIO CONCESSODona il tuo 5Xmille alla LAV e salverai la vita a milioni di animali.Un piccolo gesto che non costa nulla, ma vuol dire molto.✂LAV.ITNei moduli 730, Unico e CUD cerca il riquadro dedicato alle associazioni non lucrativedi utilità sociale, inserisci il codice fiscale della LAV 80426840585 e poi firma.Questa pagina è offerta da


l’appuntamento<strong>Il</strong> FeSTIVAl. Prima edizione della manifestazione che porta in città il top del made in ItalyGelato? Qui ce n’è per tutti i gusti27Barbara BiondiIpiù fedeli alla tradizione sostengono che è proprio tra lemura della città del giglio che è nata una delle specialitàmade in Italy più amate nei cinque continenti. E in effetti,in quanto a gelato i fiorentini hanno talento da vendere,a cominciare da Bernardo Buontalenti, famosissimo scultore,nonché artefice dell’ice cream. Per non perdere l’occasione difar divertire fiorentini e gente di passaggio, nasce il “FirenzeGelato Festival” in programma dal 28 al 31 maggio nelle piùbelle piazze fiorentine. L’idea è quella di trasformare la cittàdel giglio in un parco tematico che accompagni i visitatori inlocation spettacolari per scoprire i segreti del gelato in tutte lesue forme. Piazza Santissima Annunziata sarà trasformata nel“Villaggio del Gelato Artigianale” con i migliori maestri gelataiin arrivo da tutta Italia, protagonisti soprattutto i bambinicon attività ludico-didattiche in collaborazione con l’Istitutodegli Innocenti, il Salone de’ Cinquecento in Palazzo Vecchioospiterà il convegno inaugurale della manifestazione, piazzadella Repubblica diventerà il Villaggio del Gelato Industriale.Ulteriori tappe del Firenze Gelato Festival saranno le gelateriedel centro storico fiorentino, in particolare alcune di esse sitrasformeranno in corner colorati e freschi dove divertirsi estare in allegria. Per accedere all’area degustazioni e diventareprotagonisti del percorso del gusto si potrà acquistare la cardelettronica multifunzione dell’evento. Ad arricchire le giornatedella manifestazione un ciclo di incontri e workshop dedicatial gelato. Per gli amanti dei segreti culinari è in fase di progettazioneanche una mostra in piazza Santissima Annunziata cheavrà come tema la storia del gelato, l’evoluzione delle tecnichedella produzione del “dolce ghiacciato”, la diffusione dell’alimentodall’antichità ad oggi. 300mila i visitatori attesi al “FirenzeGelato Festival”, il primo happening italiano del gustoper il consumer, dedicato ad un alimento che, come la pasta ela pizza, rappresenta un basic food della dieta mediterranea.Un prodotto per tutte le stagioni e per tutte le età consigliatoda medici e dietologi non solo per le proprietà organolettiche ela completezza degli ingredienti, ma soprattutto per “l’effettofelicità” che scaturisce.Dal 28 al 31 maggio le più belle piazze fiorentine si trasformeranno,per l’occasione, in “villaggi” a tema. In arrivo i migliori maestri gelataida tutto lo stivale. E un esercito di 300mila golosi


28 Maggio 2010primo pianogIOVANI... Tantissime le promesse che hanno “spiccato il volo” partendo proprio dal capoluogoPiccoli fiorentini crescono...in città un esercito di talentiRiccardo BianchiUn giovane fiorentino di talento? MatteoRenzi, lo dicono tutti. Eppure, oltre alsindaco, ci sono molte altre possibili risposte:ragazzi magari poco conosciutial grande pubblico, ma non nei propri settori. <strong>Nel</strong>lamusica, per esempio, Lorenza Borrani è consideratauna fuoriclasse. Violinista classe 1983, ha suonatocon le migliori orchestre e ora fa parte della Mozart,diretta da Claudio Abbado. Fiorentina e giovanissimaè anche Diana Winter, classe 1985 e curriculumdi tutto rispetto: all’attivo ha un disco (Escapizm),una riuscita tournèe con Giorgia e un cd in preparazione.Da citare anche il duo delle sorelle Gazzanae la violista Giulia Nuti. Poi ci sono i ventenniStreet Clerks, tra i gruppi più attivi sulla scena musicalecittadina o i Martinicca Boison, con il lorofolk “elegante”, vincitori del Pelago on the RoadFestival rispettivamente nel 2008 e nel 2009. Pococonosciuto a Firenze, ma famosissimo a Londra eAmsterdam, è il ventiquattrenne Michele Balduzzi,in arte Phonat, la cui musica (un misto tra elettro edisco) è amatissima dai dj della Bbc. E rimanendoin tema, impossibile non ricordare l’ex studente delliceo Dante, Federico Russo, speaker radiofonico diRadio Deejay. Passando all’arte visiva, ecco FrancescoD’Isa. Trent’anni, pioniere in Italia dell’artedigitale, ha esposto in tutto il mondo. Altro nomeè quello di Riccardo Paci, classe 1974, pittore, fotografo,amante tanto del digitale quanto di metaforee figure retoriche. Per quanto riguarda l’economia,<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> ha intervistato proprio il mesescorso Gabriele Poli, neopresidente dei giovani diConfindustria a soli ventisei anni. Da non dimenticareil quarantenne Andrea Ceccherini, presidentedell’Osservatorio Giovani Editori, o Lama, societàdi soli ventenni che aiuta le aziende a investire inprogetti socialmente utili. Dai 38mila euro di fatturatodel 2008 quest’anno punta ai 300mila. Anchenello spettacolo Firenze si difende bene, dall’imprunetinaMartina Stella (1984) all’attore di fictione teatro Francesco Grifoni (1983), fino a VittoriaPuccini (1981), nota come protagonista della serieElisa di Rivombrosa. La città non demerita neppurenel suo campo storico, la moda, dove le nuove levenon mancano, come l’eclettico stilista ventottenneLorenzo Bechi, ma si fanno riconoscere soprattuttoi figli d’arte. Tra questi l’innovativo Matteo Pecchioli,nipote di Marisa Lastraioli, guida storicadell’omonimo marchio. Impossibile non citare losport, con la centometrista della nazionale, fiorentinadi adozione, Audrey Alloh, e Emiliano Viviano,portiere del Bologna. Cresciuto nel Firenze Ovest, ilsuo sogno sarebbe la Fiorentina (ha un giglio tatuatosul petto). Infine la politica. Oltre a Renzi, infatti,ci sono Tommaso Villa (1974) del PdL, eletto l’annoscorso in Provincia, e Cecilia Pezza (1986), consiglierecomunale del Pd. Di loro si è sentito parlarepoco, si sa che uno è vicino a Denis Verdini e l’altralavora per l’ex assessore regionale Riccardo Conti.Ma se son rose fioriranno.Alcuni sono poco conosciuti al grande pubblico ma famosissimi nei loro settori,dalla musica alla pittura e alla fotografia, passando per la radio e la politica.Come Diana Winter, classe 1985: all’attivo ha già un cd e una riuscita tournèe con GiorgiaDiana Winter sul palco con GiorgiaELISABETTAstudentessa, 25 anniMARCOAss. sociale, 33 anniNERIDisoccupato, 26 anni“Nessuno tiaiuta a fartile ossa”“Io sonostato moltofortunato”“Ai colloquinon seguemai niente”“Adoro Firenze, ma non offre molto. I giovani possonoscordarsi un lavoro ‘serio’, nessuna azienda aiuta a ‘farsile ossa’. In Spagna, dove sono in Erasmus, hanno tante opportunità.Inoltre città storiche come Salamanca richiamanoi ragazzi, non reprimono la vita notturna e offrono ostellieconomici. Firenze no”“Da genovese di nascita, penso che Firenze offra molte opportunitàper socializzare e divertirsi. A livello lavorativosono stato fortunato, lavoro come bidello e ora anche comeassistente sociale per l’Asl. Come giovane padre ancora nonmi esprimo: i servizi ci sono e sembrano molto buoni, madevo ancora provarli”“Ci sono molti locali per la sera, ma tutti uguali, la fantasia època. Per l’occupazione giovanile, Firenze è tra le più colpitedalla crisi, è difficile uscirne perché per certi ruoli ci sonotroppe raccomandazioni. Ho perso il lavoro a novembre e,nonostante abbia una discreta esperienza, ai colloqui nonsegue mai niente”NOVITA’ estate 2010CENTRO ASSISTENZA FUNERARIA• Servizi funebri• Cremazioni• Fiori• NecrologiTel. 055.6580040 (diurno e notturno)Via G.Caponsacchi 5/r, Via A.F Doni 41/r Firenze1027252I nostri marchi€19, 00dal 1959Via G. D’Annunzio, 8/A - FirenzeTel. 055 6766151112300


primo piano...e MeNO gIOVANI. Secondo l’Istat il Granducato è al secondo posto nella classifica delle più “vecchie” d’Italia29Toscana, una regionedai capelli bianchiBarbara BiondiNon è un Paese per vecchi? Mai sentitoniente di più falso. L’Italia, e la Toscanain particolare, sembrano essere diventateun paradiso per ultrasettantenni, e adimostrarlo è una recente ricerca che posiziona ilgranducato al secondo posto nella classifica delle regionipiù “vecchie” d’Italia, subito dopo la Liguria.Se il belpaese si posiziona al secondo posto, subitodopo la Germania, nella classifica delle nazioni conun maggior numero di anziani, la Toscana, nel suopiccolo, vanta un ulteriore record. Infatti, se l’indicedi vecchiaia (il rapporto tra chi ha più di 65 anni echi ne ha meno di 15) in Italia è di 1,45, in Toscanaarriva a sfiorare quota 1,86. Sono questi i datirelativi all’anno 2009, che l’Istat ha recentementediffuso. Ma cosa vuol dire in soldoni essere unadelle regioni con più capelli bianchi? Vuol dire che,per fortuna, abbiamo una popolazione longeva e chegode di buona salute. Abbiamo anziani che vivonoa lungo grazie alle nuove tecnologie e agli sviluppidella scienza. Ma vuol dire, allo stesso tempo, che laregione con le colline più belle del mondo ha ancheuna natalità bassa e le coppie, giovani e meno giovani,fanno meno figli rispetto ad altre zone d’Italia.Una crescita zero dovuta alla crisi, alla difficoltà ditrovare lavoro e all’età in cui si decide di mettere sufamiglia, che si sposta sempre più oltre la soglia deitrent’anni. Ma la cosa più curiosa è che, udite udite,l’indice di vecchiaia della Toscana si è ridotto di diversipunti percentuali rispetto all’ultimo censimento(che risaliva al 2002). In confronto all’indice registratolo scorso anno pari a 1,85, sette anni prima lostesso conteggio dava come risultato addirittura1,91e vedeva in pole position nella classifica delle piùlongeve le donne toscane, che arrivavano ad avereun indice di 2,31 contro l’1,54 degli uomini. Quindisi può quasi essere soddisfatti dei risultati ottenutitra un’indagine e l’altra: questo significa, infatti,che anche nella nostra regione i bambini hanno ricominciatoa nascere più numerosi. E le regioni delsud, che fino a qualche tempo fa portavano a casai risultati migliori e contribuivano a non far caderel’Italia nel baratro delle nazioni con meno neonati epiù anziani, adesso stanno invece invertendo la rottae cominciando a mettere un segno meno davanti allapercentuali di nati ogni anno. Ma la classifica nonfinisce qui. Se la Toscana si piazza al secondo postotra le regioni italiane, qual è la provincia in assolutopiù vecchia del granducato? Questo primato se loaggiudica Siena, seguita a ruota da Grosseto. Medagliadi bronzo alla città del giglio, che si aggiudicail terzo posto con il 7% della popolazione ultraottuagenaria.GIOVANNIPensionato, 76 anniFRANCOPensionato, 81 anniLINDAPensionata, 65 anni“Moltianziani sonoancora attivi”“I servizi inperiferia sonotrascurati”“Le Rsacostanotroppo”“<strong>Il</strong> Comune ha sempre fatto tanto per gli anziani, ci sonotante opportunità e aiuti per chi ha bisogno. Però tanti anzianisono ancora attivi. Sono presidente della Casa del Popolodi San Quirico: sono proprio loro che reggono queste realtà,ma hanno anche aperto ai giovani, ora ce ne sono molti dipiù”“A Firenze i servizi sono buoni, anche se credo che la periferiasia un po’ trascurata. È pur vero che i fiorentini hannosempre paura dei cambiamenti e gli anziani sono, per natura,più conservatori. Ho un amico che non voleva il supermercatoa Gavinana, e ora ci va tutte le mattine a farecolazione”“Di opportunità per gli anziani ce ne sono tante, dai corsiper il tempo libero alle decine di associazioni di volontariato.<strong>Il</strong> rischio di restare soli non c’è, ma dipende anchedal carattere. Però bisognerebbe dare più attenzione a chista peggio, le poche residenze sanitarie che ci sono costanotroppo”1103089Scuola"l'eleganza deimovimenti...la leggerezza dellospirito...tutto questoè....danza...."Claudia Morandiniballerina professionista internazionaleAccademica di Danzadiretta da Laura Checcucci LisiVIENI A PROVAREL'INNOVATIVADISCIPLINADEL FITNESS...NEWYORKCITYBALLET WORKOUTIL NUOVO CORSO TENUTO DAMARCELLA RICCI,INSEGNANTE CERTIFICATA PRESSOIL NEWYORKCITYBALLETDI NEW YORKVia Scipione Ammirato, 96FIRENZETel. 055 6236044www.danzafirenze.it email: scuola@danzafirenze.it


30 Maggio 2010in classeISTRUZIONe/1. La riforma Gelmini ha rivoluzionato il panorama didattico e ridisegnato gli indirizziScuola, cambia tutto: ecco le novitàI licei saranno sei e con una vocazione meno umanistica, con lapossibilità di non fare latino allo scientifico e la riduzione delle oredi storia a vantaggio di quelle di matematica, fisica e scienzeGinevra DonniciRivoluzione o distruzione? I pareri sono contrastanti,di certo c’è che le novità introdottedal ministro Mariastella Gelmini hannostravolto il panorama della scuola superioreitaliana. Tra polemiche, confusioni e ritardi gli 8.500quattordicenni fiorentini hanno comunque fatto la loroscelta. Nomi nuovi, indirizzi incerti, programmi ancorada stabilire, eppure si sono chiuse ufficialmente le preiscrizionialle scuole superiori che da settembre prossimopartiranno sotto il segno del rinnovamento dell’ultimariforma scolastica. Ma ecco come cambierà l’istruzionesuperiore a Firenze. I licei saranno sei: liceo artistico(con sei indirizzi: arti figurative, architettura e ambiente,design, audiovisivo e multimediale, grafica, scenografia);liceo classico; liceo linguistico; liceo musicale e coreutico;liceo scientifico, con l’opzione scienze applicate(non ci sarà il latino ma più ore di informatica); e liceodelle scienze umane, con l’opzione economico sociale.Anche in questo caso non è previsto l’insegnamento dellatino ma quello di diritto, economia e sociologia. Cisaranno nuovi istituti professionali: servizi per l’agricolturae lo sviluppo rurale; servizi socio-sanitari; serviziper l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera e servizicommerciali. Del settore industria e artigianato fannoparte i percorsi in: produzioni artigianali e industriali emanutenzione e assistenza tecnica. I nuovi istituti tecnicisaranno due: settore economico (con al suo internodue indirizzi: amministrazione finanza e marketing e turismo)e settore industria e artigianato (articolato in novecurricula: meccanica, meccatronica ed energia; trasporti1070618e logistica; elettronica ed elettrotecnica; informatica etelecomunicazioni; grafica e comunicazione; chimica,materiali e biotecnologie; sistema moda; agraria, agroalimentaree agroindustria, costruzioni, ambiente e territorio).<strong>Nel</strong> complesso le ore di lezione subiranno unariduzione. Nei licei, dalle 31 ore settimanali si passeràalle 26 per il biennio e trenta al triennio. Chi sceglie ilclassico studierà meno italiano e storia ma più linguastraniera, matematica, fisica e storia dell’arte. Quellodella Gelmini è un liceo decisamente “meno umanistico”,con l’abolizione del latino al liceo scientifico e lariduzione dell’insegnamento della storia a vantaggio diStando ai dati delle preiscrizionigli studenti di casa nostra hannopreferito i licei ai professionalipiù ore di matematica, fisica e scienze. I licei artisticisaranno quelli dove si studierà di più: 34 ore settimanalial biennio e 35 al triennio. Una mezza novità per l’ordinamentoscolastico è rappresentato dal liceo linguistico.Finora attivato come sperimentazione nei socio-psicopedagogici,da adesso avrà una sua autonomia e dignità.Si riducono le ore di latino e si incrementano quelle dilingua straniera. E, stando ai dati delle preiscrizioni, glistudenti fiorentini hanno preferito scegliere proprio i liceia svantaggio degli istituti professionali.L'ELETTRICISTADEL TUO QUARTIERE• IMPIANTI ANTINCENDIOE ANTINTRUSIONE• IMPIANTI ASPIRAZIONECENTRALIZZATA• IMPIANTI DOMOTICISOPRALLUOGHI EPREVENTIVI GRATUITIVannetti Andrea & C. 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Laddovel’avvio di due classi non saràpossibile, “l’accesso sarà assegnatoad una selezione, tramiteun test d’ingresso”, ipotizzal’assessore Giovanni Di Fede.<strong>Il</strong> liceo musicale coreutico èstata la vera novità della riformaGelmini che ha pareggiatoquesto percorso di studi – chegià esisteva – agli altri liceitradizionali. Ma l’attivazioneè stata fatta con il contagocce:soltanto 40 le sezioni di liceomusicale il prossimo anno inItalia. E appena dieci quelle diliceo coreutico. In tutti e cinquegli anni si studierà per 32 ore asettimana. Ma i due indirizzi, alprimo anno, avranno in comunesoltanto 18 ore: quattro diitaliano, tre di lingua straniera,tre di matematica, due di scienze,due di storia dell’arte e unadi religione. La restante partedell’orario sarà destinato a materiedi indirizzo. /G.D


in classeISTRUZIONe/2. In fatto di congreghe l’ateneo fiorentino batte (quasi) tutti in Italia31Studiare sì, ma con spirito goliardicosi entra da matricole, dopo aver superato qualche provatutta da ridere, e con gli anni e l’esperienza si sale di grado.ogni facoltà ha il suo “ordine” e le sue usanze. Ecco qualiFrancesca PulitiSe per caso un giorno camminando perstrada vi imbatteste in un ragazzo inmutande che corre per strada non saltatealla conclusione che gli manchiqualche venerdì, potrebbe trattarsi semplicementedi una matricola universitaria messa allaprova dalla propria congrega. Sono cose chesuccedono, prima e durante e dopo l’ingressoin una simile “società”. Chi ha frequentatol’ateneo negli anni ’60 porterà ancora memoriadelle famose feste delle matricole, tre giorni dipura follia burlesca nel centro di Firenze. Ebbene,quei momenti, seppur un po’ più in sordina,sopravvivono ancora nell’universo accademicofiorentino. Niente a che vedere con leserate organizzate a Novoli, con lattine di birraa 3 euro e vicini di casa che si lamentano pergli schiamazzi, qui ci sono regole da rispettare.Non a caso si chiamano ordini goliardici. C’èuna gerarchia e ogni membro ha un titolo (oltreche un soprannome ridanciano) e compiti diversiall’interno del gruppo. L’ateneo della nostracittà è uno dei più fiorenti in Italia come numerodi ordini, anche se diversi sono “in sonno”,foCus<strong>Il</strong> gruppo teatrale goliardico in “libera uscita”ovvero possono contare su pochi componenti.I Cerusici di Medicina, la Lira di Economia, laCazzuola per Ingegneria, Architettura e Bellearti, il Placido Ordine della Vacca Stupefattaper Giurisprudenza e via dicendo fino all’ordine“capo”, quello di San Salvi. Ogni facoltà(o quasi) ha il suo, caratterizzato da un propriocolore di riferimento, usi, costumi e inno rappresentativo.E, naturalmente, ogni membroha i suoi “accessori”: l’immancabile feluca, uncappellino alla Robin Hood, il cordone dellavita e i vari ammennicoli da appenderci sopra.Poi, con l’anzianità, si può acquisire anche ilmantello. Ecco come funziona: si entra appenaiscritti all’università, in genere si viene a saperedell’ordine per passaparola, e via via, con glianni e con l’esperienza, si salgono i gradini della“scala nobiliare”. Chi ha capacità dialettica einventiva ha più possibilità di “far carriera” inquesta sorta di gioco di ruolo. Alla base del tuttola goliardia, la capacità di prendere e soprattuttoprendersi in giro. E dunque serate passate adiscutere cercando di avere la meglio sugli altricomponenti del gruppo per estorcere un ammennicoloin più (o una bevuta), architettarescherzi e darsi battaglia con gli altri ordini cittadinie non. Un esempio? “Una volta, per pagarepegno di una sconfitta – racconta Marco, da11 anni nella Cazzuola - dovevamo offrire unacena a base di porchetta a un altro ordine: gliliberammo all’interno della sede della facoltà,in via Laura, un maiale vero”. Non saranno lecongreghe dei campus americani, ma anche quinon si scherza. Anzi, si scherza eccome.Hanno dai 30 ai 50 anni gli attori e sceneggiatori dell’Operetta più divertente nel panorama del VerdiE chi si è già laureato continua a scherzare in teatro. Per beneficenzaConclusi gli studi, c’è chi non si arrende e continua a organizzarsiil tempo libero con spirito goliardico. Nonostanteil lavoro, gli impegni, la famiglia. Certo le attività un po’cambiano, ma i toni son sempre quelli scanzonati dei tempidell’università. E’ così che nasce il Dopolavoro Goliardico“Alvaro Vannini”, che riunisce un gruppo di uomini dai 30ai 50 anni. La principale attività, quella che occupa 11 mesil’anno, è l’Operetta goliardica, tradizione che affonda le radicinegli anni ‘50. Ogni anno, dal 2003 ad oggi, hanno portatoun migliaio e passa di persone al Verdi per assistere a unospettacolo tutto da ridere, giocato sulla riedizione in chiaveironica di celebri spettacoli, sulla parodia di canzoni famosee balletti di danza classica. Sempre con un riferimento ai fattidi attualità o agli avvenimenti cittadini più dibattuti del momento,dall’ovonda alla tramvia. “I preparativi ci occupanomolto, sia in ordine di tempo che di denaro – racconta Alessandro– perché si tratta di uno spettacolo vero, con costumi discena degni di questo nome, un’orchestra, un corpo di ballo”.Ma la passione c’è e la buona causa anche: il ricavato dellaserata, infatti, viene donato all’associazione “Daniele Mariano”per la lotta ai tumori infantili. D’altronde anche il motivoper cui il gruppo ha deciso di riunirsi merita lo sforzo. “Cisiamo conosciuti all’università – continua Alessandro – e abbiamomantenuto i contatti. Sette anni fa uno di noi è venutoa mancare e abbiamo deciso di celebrarlo tornando a calcarele scene”. E portando con loro il figlio dell’amico scomparsocome mascotte. Quest’anno anche lui è grande abbastanza perdebuttare come attore. Anche i giovani goliardi son cresciuti,ma dietro le quinte continuano a prendersi in giro come aivecchi tempi./F.P.SE NON RIESCI A LEGGERE…VAI DALL’OTTICOSE NON RIESCI A SENTIRE… TI ASPETTIAMO PER UN CONTROLLO GRATUITOCENTRO ACUSTICO RICASOLIVIA RICASOLI 24-26/ROSSO- FIRENZETEL. 055-212447 - 055-21525910775151077515


32 Maggio 2010tempi moderniCURIOSITÀ. Nei secoli la fisionomia tipica degli abitanti del capoluogo è molto cambiata<strong>Il</strong> fiorentino doc? Alto un metro e mezzoSimele KruklidisfoCusDante Alighieri<strong>Il</strong> mescolarsi di popoli ed etnie, dailongobardi agli arabi, ha diversificatol’aspetto fisico dei cittadini gigliati, cheoggi sono meno bassi e meno biondi.sbaglia però chi pensa che il nasodi Dante fosse davvero quello e chis’illude che un tempo le donne fosserotutte belle come simonetta Vespucci,l’incantevole musa del Botticelli…La conoscete tutti SimonettaVespucci,e di certo l’aveteammirata decinedi volte senza neppure farcicaso. Forse il nome non diceun granché, è vero, ma sappiateche dopo di lei i canonidella bellezza fiorentina sonocambiati per sempre. Aiutino:non si tratta di una show girle neppure di un’attrice o diuna ballerina. È di una musache stiamo parlando, l’incantevoleispirazione di SandroBotticelli e di molti altri pittoridell’epoca. Gli occhi celestie la pelle di porcellanaincorniciati da una cascata diriccioli biondi: un’immagineangelica e senza eguali, chenei secoli è divenuta simbolodelle donne di Firenze e dellaloro femminilità. Eppure, difronte a tale modello di damadelicata e sensuale, a volteun po’ austera e diffidente,ma pur sempre impeccabile,sorge un dubbio: “Al giornod’oggi saremo mica peggiorate?”.Niente affatto. Laverità è che anche gli artistidel Rinascimento, da braviadulatori, sapevano modificarele imperfezioni del corpocon qualche ritocchinodi pennello, come una sorta“photoshop” dell’epoca. Perle strade della città, dunque,non giravano solo visini armoniosie corpi leggiadri, madi tanto in tanto si scorgevanoanche sguardi incavati e bruttinasoni curvi: come quellodi Dante, ad esempio. D’altrondenessun altro uomomeglio del Sommo Poeta haincarnato l’aspetto severo edotto del fiorentino. Una figuraa dire il vero piuttostosgraziata, divenuta celebresoprattutto per il naso aquilino(di recente smentito) e lamascella prominente: nientea che vedere con il Daviddi Michelangelo. Ma al di làdell’esser belli o brutti, unacosa è certa: rispetto al passatooggi siamo profondamentediversi. In media piùalti, meno biondi ma meglioproporzionati nei lineamenti:il mescolarsi continuo di popolied etnie, dai longobardiagli arabi, ha infatti modificatoe diversificato anche il nostroaspetto. Oltre ai pittori,nell’immediato dopoguerra,fu lo scrittore Vasco Pratolinia portare avanti un’ampiaricerca sull’identità fiorentina,studiando non solo ivolti, ma anche le movenzee le abitudini della gente:un lavoro meticoloso, in cuimorfologia e fisiognomica sisono completate a vicenda,unendo lo studio dell’aspettofisico a quello delle componentipsicologiche. In annipiù recenti, l’erede assolutodi quest’arte è stato senzadubbio Oliviero Toscani, cheattraverso l’obiettivo dellasua macchina fotografica haimmortalato decine di donnee di uomini fiorentini, riuscendoa “guardare dentro” ecatturandone ogni particolare,ogni specificità. Alcune diqueste fotografie confluisconoin un progetto più ampiochiamato “Razza Umana”,che ha come obiettivo quellodi individuare le diversitàe le somiglianze degli italiani,creando in ultimo un filocomune, un’identità indissolubile.Oltre il velo delle apparenzefisiche.ALTEZZA MEZZA BELLEZZASe ancora oggi non siamo di certo dei colossi di statura, nelpassato in media eravamo anche dieci centimetri più bassidel solito. Le donne, se andava bene, si aggiravano intornoal metro e mezzo, mentre l’altezza degli uomini raggiungevain genere 1,60. D’altronde basta guardare i vestiti indossatidalle dame di corte o le armature di guerra degli uomini, perrendersi conto che quei corpicini non erano soltanto piccoli instatura, ma anche piuttosto minuti e gracili nelle forme. Algiorno d’oggi, invece, l’altezza media maschile è di 1,75 mentrequella femminile si attesta all’ 1, 65. Cresceremo ancora?NASO GROSSO FA BUON BRODOPer quanto si possa sostenere il contrario, il naso prominentepiace o quanto meno non dispiace affatto: dà personalità alvolto e soprattutto negli uomini è considerato un emblemadi virilità. <strong>Il</strong> sommo poeta Dante Alighieri fu rappresentatoda Boccaccio come un uomo “pensoso e malinconico” dalnaso aquilino. Di recente, l’ironia del destino ha voluto chetale descrizione venisse del tutto confutata da un gruppodi ricercatori universitari: Dante insomma non era forse unbell’uomo, ma del naso all’ingiù che ha conquistato la letteraturae l’immaginario fiorentino non c’è neanche l’ombra. Equasi quasi, ci dispiace.LABBRA CARNOSE, ANZI NOSenza alcun dubbio la bocca rappresenta l’elemento chemaggiormente ci differenzia dagli individui del passato. Icanoni di bellezza perseguiti da Leonardo sulle donne fiorentinesi basavano per esempio su labbra sottili, ampia frontee grandi occhi. La bocca carnosa non era contemplata comesimbolo di sensualità, poteva anzi essere considerata un elementodisturbante nell’equilibrio del volto. Neanche a dirlo,mai come oggi le labbra carnose esprimono un’intensa caricaerotica, tanto da indurci a ricorrere al trucco o addirittura al siliconeper ottenere ciò che madre natura non ci ha concesso.LATO B, UOMINI E DONNE SI SOMIGLIANOVladimir Swarovsky è il fondatore della Pigheologia, unascienza che interpreta le forme del fondoschiena in relazionealla capacità di attrarre e veicolare significati. Se infatti lacomunicazione verbale è affidata al volto, quella non verbalerisiede – secondo lo studioso – nel lato B, nelle movenze enell’aspetto. Nei secoli il fondoschiena femminile è profondamentecambiato, per assecondare i gusti e le preferenzeemozionali del sesso opposto. Oggi, secondo Swarovsky, ledonne hanno assottigliato le proprie forme rendendole piùsimili a quelle dell’uomo, anche se a livello subliminale continuanoad esprimere gli stessi significati.


POR FSE2007-2013Fondo Sociale EuropeoProgramma OperativoRegione ToscanaCENTRI PERL’IMPIEGOPROVINCIADI FIRENZEcentri per l’impiegoun servizio pubblico,gratuito e di qualitàcdev@cdev.itcdev@cdev.itcdev@cdev.itCosa sonoi Centri per l’impiegoI Centri per l’impiego della Provincia di Firenze sonostrutture pubbliche che offrono servizi gratuiti e diqualità a chi cerca lavoro e alle imprese chenecessitano di personale, per agevolare un efficaceincontro tra domanda e offerta di lavoro.A chi si rivolgono Chi cerca lavoro può• trovare risposte ai propri bisogni di informazione,orientamento e sostegno alla scelta di un percorsoformativo e/o lavorativo• autocandidarsi alle offerte di lavoro e/o di tirocinio Le imprese possono• trovare risposte ai fabbisogni aziendali di ricerca,preselezione e formazione del personale o di tirocinanti• evadere le pratiche amministrative.numero verde lavoro800 855855Sito internetwww.provincia.fi.it/lavoroCosa offrono Accoglienza e informazionisu lavoro, formazione e istruzione Autoconsultazionesu banche dati, internet, materiale cartaceo Incontro domanda-offerta di lavoro/tirocinio• avviamento a selezione nella pubblica amministrazione• inserimento nella banca dati del Centro per l’impiego• prenotazioni offerte di lavoro per disabili• prenotazioni offerte di lavoro/tirocinio on line• ricerca e preselezione del personale/tirocinanti• servizio ABC per la famiglia• servizio EURES Preiscrizioni ai corsi• formazione a distanza TRIO• formazione professionale FSE Procedure amministrative• certificazione stato di disoccupazione• certificazioni posizioni lavorative• iscrizione collocamento disabili• iscrizione liste di mobilità Servizi specialistici di orientamento• colloqui per disabili• colloqui per il diritto-dovere all’istruzione/formazione• consulenza orientativa individuale• consulenza per la formazione individuale-voucher• consulenza per tirocini• reinserimento lavoratori in mobilità• sportello donna• sportello immigratiCentri per l’impiegoa FirenzeTerritorio di competenza:Bagno a Ripoli, Fiesole, Firenze• Via Cavour 19 rosso - 50129 Firenzetel. 055 2761320 - fax 055 2761321e-mail ci.q1@provincia.fi.it• Via Gran Bretagna 48 - 50126Firenzetel. 055 685521 - fax 055 6815000e-mail ci.q3@provincia.fi.it• Via delle Torri 23 - 50142 Firenzetel. 055 2767142 - fax 055 2767146e-mail ci.q4@provincia.fi.it• Viale Guidoni 156 - 50127 Firenzetel. 055 4476043 - fax 055 4476052e-mail ci.q5@provincia.fi.itParterre Servizi alle imprese• Piazza della Libertà 12 -50129 Firenzetel. 055 2760120 - fax 055 2760119e-mail ci.parterre@provincia.fi.itpreselezione@provincia.fi.itreinsmobilita@provincia.fi.ittirociniaziende@provincia.fi.itCentri per l’impiegoin ProvinCiA diFirenzeBorGo SAn LorenzoTerritorio di competenza:Barberino di Mugello,Borgo San Lorenzo, Firenzuola,Marradi, Palazzuolo sul Senio,San Piero a Sieve, Scarperia, Vaglia,Vicchio• Viale P. Giraldi 5750032 Borgo San Lorenzotel. 055 8459127 - fax 055 8496931e-mail ci.borgo@provincia.fi.it• Sportello di Barberino di MugelloViale della Repubblica 2450031 Barberino di Mugellotel. 055 8477200• Sportello di FirenzuolaVia SS. Annunziata 250033 Firenzuolatel. 055 819024 - fax 055 8199319e-mail ci.firenzuola@provincia.fi.it• Sportello di MarradiVicolo della Torre 450034 Marraditel. e fax 055 8045090e-mail ci.marradi@provincia.fi.it• Sportello di Palazzuolo sul SenioPiazza E. Alpi 150035 Palazzuolo sul Seniotel. 055 8046008FiGLine vALdArnoTerritorio di competenza:Figline Valdarno, Incisa Valdarno,Reggello, Rignano sull’Arno• Via Garibaldi 2150063 Figline Valdarnotel. 055 953027 - fax 055 9154200e-mail ci.figline@provincia.fi.itPonTASSieveTerritorio di competenza:Dicomano, Londa, Pelago, Pontassieve,Rufina, San Godenzo• Piazza Mosca 950065 Pontassievetel. 055 8368077 - fax 055 8325386e-mail ci.pontassieve@provincia.fi.it• Sportello di DicomanoPiazza della Repubblica 350062 Dicomanotel. 055 838541SAn CASCiAnovAL di PeSATerritorio di competenza:Barberino Val d’Elsa, Greve in Chianti,Impruneta, San Casciano Val di Pesa,Tavarnelle Val di Pesa• Viale Corsini 2350026 San Casciano Val di Pesatel. 055 820098 - fax 055 8290236e-mail ci.scasciano@provincia.fi.it• Sportello di Greve in ChiantiVia L. Cini 150022 Greve in Chiantitel. 055 853093 - fax 055 8544705e.mail ci.greve@provincia.fi.itSCAndiCCiTerritorio di competenza:Lastra a Signa, Scandicci, Signa• Via Pantin 2050018 Scandiccitel. 055 755713 - fax 055 7351155e-mail ci.scandicci@provincia.fi.it• Sportello di Lastra a SignaVia D. Alighieri 150055 Lastra a Signatel. 055 8743221 - fax 055 8722946e.mail sol@comune.lastra-a-signa.fi.itSeSTo FiorenTinoTerritorio di competenza:Calenzano, Campi Bisenzio,Sesto Fiorentino• Viale Pratese 9150019 Sesto Fiorentinotel. 055 4252026 - fax 055 4206110e-mail ci.sesto@provincia.fi.it• Sportello di Campi BisenzioVia Verdi 4/650013 Campi Bisenziotel. 055 890215 - fax 055 8979750e-mail ci.campi@provincia.fi.itPOR FSEFSE Investiamo nel vostro futuro 2007-2013Fondo Sociale EuropeoProgramma OperativoRegione Toscana


lA KeRMeSSe. Dal 6 al 9 maggio si rinnova a Boboli l’appuntamento con le essenze e gli oli essenzialiTra i profumi del parco fiorentinoDopo il grande successo dello scorso anno, torna negli spazi dell’ortodella botanica inferiore la manifestazione che nel 2009 ha visto partecipare piùdi 18mila persone. una vetrina di qualità durante la quale profumieri e prestigioseaziende che utilizzano metodi di produzione naturale espongono i loro prodottiCaterina GentileschiFirenze fa rima con design. Dal 24 al 29 maggio la città si vestirà a festaper fare spazio alla Florence Design Week, settimana dedicata al designdi qualità e rigorosamente me in Tuscany. L’inaugurazione si svolgerà aPalazzo Medici Riccardi e in tutto saranno una trentina gli eventi collateralidistribuiti in 38 luoghi diversi della città (dalle gallerie-showroomin via delle oche alla Biblioteca delle Oblate, dalla Casa della Creativitàfino al museo del Design di Calenzano, da Palazzo Pitti e Palazzo MediciRiccardi,dall’Ex-3 al Bar Argentina, Slowly) dove gli artisti metteranno inEspirare e ispirare. Guardarsi intorno e scoprireche il giardino di Boboli non è solouna tappa obbligata della visita a Firenzema anche un luogo dove rifugiarsi perprendere parte a manifestazioni speciali. E’ il casode “I profumi di Boboli”, dal 6 al 9 maggio, che coni 18mila visitatori della passata edizione confermanola validità culturale e turistica della kermesse,l’unica manifestazione nella storia che permetteagli artigiani profumieri di esporre e vendere leproprie creazioni all’interno del giardino di Boboli.Valore aggiunto che l’edizione 2009 ha messo particolarmentein rilievo: all’aspetto ludico si confermaquello economico per cui la manifestazione sievidenzia anche come opportunità preziosa di sinergiaproduttore/distributore/fruitore. Tre giorni dikermesse, di fragranze e di stili che ripercorrono attraversogli spazi storici e artistici del giardino realei momenti fondamentali di una produzione senzatempo. In mostra profumi, saponi, candele, profumaambienti, olii essenziali, cosmetici, estratti daerbe aromatiche, fiori e piante profumate, accessorie complementi che dall’universo olfattivo e sensorialetraggono e offrono piacere e benessere. E nonè un caso che la presenza nell’orto della botanicainferiore di un edificio adibito a spezieria, distruttosul finire del Settecento, induca a pensare cheproprio in quel locale i fiori del giardino potevanoessere trattati dagli antichi profumieri e dagli erboristiche distillavano dalle corolle profumi e balsamimedicamentosi associando così allo scopo esteticouna ben più importante finalità etica e scientifica alservizio della comunità. Obiettivi che mantengonola loro attualità ancora oggi attraverso la manifestazioneUn giardino nel Giardino: l’orto e la serradella botanica inferiore, rappresentano gli spaziespositivi volutamente lasciati nella configurazioneoriginaria proprio per conservare e trasmettere aivisitatori lo spirito del luogo, senza alcun interventodi manipolazione che ne modificherebbe l’atmosfera.Non solo una mostra mercato, ma una vetrina sulmondo. In occasione della manifestazione rimarràaperto il passaggio tra Boboli e La Specola.FlOReNCe DeSIgN WeeK. Una settimana dedicata a eventi, mostre e workshopLa città del giglio apre le porte al designmostra ogni giorno le loro opere, suddivise in quattro categorie: Visual eGraphic design, Product and Interior design, Fashion design, Food and Musicdesign.ra Tra gli eventi più curiosi, la Mostra Alma Martis di Stefanonari,a Palazzo Pitti a partire dal 24 maggio 2010, che vedrà sposti 12 acquaridal design innovativo, 12 specie diverse di pesci e 12 gioielli per una prestigiosalinea di alta oreficeria; inoltre, il programma comprende workshops,esposizioni quotidiane di giovani designers, tavole rotonde, aperidesign emolto altro ancora. Info: www.florencedesignweek.com/B.B.<strong>Il</strong> FeSTIVAl. Dodicesima edizione dell’iniziativa che porta in città la cultura internazionaleLa Leopolda si veste di Fabbrica EuropaTorna puntuale l’appuntamento con il teatro, la danza e l’arte sperimentalenel maggio di Fabbrica Europa (dal 6 al 25 di questo mese).<strong>Il</strong> festival conosciuto e riconosciuto a livello internazionale per le sueperformance di grande qualità. quest’anno chiude un ciclo durato treanni, quello dedicato all’indagine sui rapporti artistici e culturali tra Europae altri continenti con “Europa-Mediterraneo-Oriente”, un articolatoprogramma di eventi di danza, teatro, musica, installazioni, laboratori eincontri. La dodicesima edizione del festival è così dedicata all’indagine,attuata attraverso gli strumenti della creazione artistica contemporanea,dei percorsi, dei nessi, delle suggestioni, ma anche delle differenze, traOccidente e Oriente. Muovendoci idealmente verso Est, dall’Europa edal Mediterraneo per giungere fino in Cina. Un’altra direttrice è quelladell’indagine del rapporto arte e scienza. Sempre di più, coreografi,registi, musicisti, artisti e studiosi conducono insieme ricerche a livellointernazionale che uniscono alla prassi puramente artistica scienza enuove tecnologie, contribuendo alla definizione di nuovi paradigmi esteticie superando il concetto classico di discipline artistiche. Proseguendol’indagine sulle procedure artistiche più innovative e originali, FabbricaEuropa dà così spazio a quegli artisti che più di altri oggi si confrontanocon la pratica sperimentale e la ricerca tecnologica indagando i meccanismi“segreti” della conoscenza e facendo proprio il potenziale offertoda nuove teorie e metodologie. Come sempre lo spazio principe sarà laStazione Leopolda, dove pèer l’occasione verrà installata un’opera diMario Merz, guru dell’arte povera, al quale giusto venti anni fa era statadedicata una personale dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Peccidi Prato. Tra gli spettacoli più interessanti sicuramente c’è in prima nazionalee in collaborazione con il 73° Maggio Musicale Fiorentino, Laverité 25 x par seconde, la nuova creazione del coreografo belga FrédéricFlamand con il Ballet National de Marseille. Da tener presenti anche Thetable of earth, performance dell’americano David Moss, Albero senzaombra di Cesar Brie e <strong>Il</strong> ponte di pietra della compagnia Krypton guidatada Giancarlo Cauteruccio, Info: www.fabbricaeuropa.net /C.G.lA MOSTRAArtigiani ed eccellenzenel giardino CorsiniDa venerdì 14 a domenica 16 maggio2010 si terrà presso il Giardino seicentescodi Palazzo Corsini la XVI edizionedi “ Artigianato e palazzo”, mostraunica nel suo genere , vetrina delle eccellemzedell’artigianato mondiale natanel 1995 da un’idea di Neri Torrigianie promossa da Giorgiana Corsini. Findalla prima edizione sono stati ospitatibrand conosciuti internazionalmente, daGucci a Vacheron Constantin,da RobertoCapucci alla maison Bulgari, tutti naticome botteghe artigiane che ancora oggipreservano la caratteristica del “fatto amano”, dove la cura dei dettagli è affidataa mani esperte di artigiani, garanziadel made in Italy. Sabato e domenicadalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18 il MuseoHorne, in collaborazione con Oma,Osservatorio dei mestieri d’arte, svolgeràall’interno di Palazzo Corsini alcuni laboratorirealizzati per l’iniziativa “Artigianiin famiglia”, arrivata alla V edizione,dedicati principalmente ai bambini.Genitori e figli potranno sperimentarediverse tecniche artistiche come la doraturacon l’uso della foglia, la lavorazionedell’argento, la tecnica dell’incisione,della stampa, l’oreficeria realizzandoun piccolo gioiello. I circa ottanta maestriartigiani, provenienti da tutta Italia edall’estero, si contenderanno il “PremioPerseo”, ambito riconoscimento che laCassa di risparmio di Firenze doneràall’artigiano più votato dal pubblico. Neitre giorni i maestri artigiani esibiranno iloro manufatti, lavorando il vetro, i gioiellidi foggia antica e moderna, intaglierannoil legno, sbalzeranno l’argento,forgeranno il ferro, eseguiranno la complicatae affascinante procedura per realizzarela plissatura di un prezioso vestitoda sera. Durante la manifestazione sonopreviste visite guidate gratuite al GiardinoCorsini a cura degli storici dell’artedell’Associazione Città Nascoste. Ospited’eccezione di questa XVI edizione saràWanni di Filippo con la sua storica aziendaartigiana fiorentina <strong>Il</strong> Bisonte, conosciutanel mondo per le sue collezioni diborse e di articoli in pelle. In occasionedei festeggiamenti per il 40esimo anno diattività de <strong>Il</strong> Bisonte, la sera del 13 maggio,solo su invito, si inaugurerà la “mostraprincipe”, con alcuni pezzi storici esaranno svelati in esclusiva le creazioniin vera pelle di bisonte./V.G.


cultura<strong>Il</strong> CONCeRTO. <strong>Il</strong> compositore sbarca a Firenze per regalare ai suoi ammiratori due date al VerdiUna vita vissuta sulla punta delle dita35Barbara BiondiUn mago del pianoforte, un compositoreispirato che non lascianiente al caso. Giovanni Allevi,il giovane pianista che si è fattoascoltare nei cinque contenti arriva a Firenzeil 17 e 18 maggio al Teatro Verdi. E’ statodefinito “l’artista che ha fatto riavvicinare lagente alla musica strumentale” e ha lasciatoa bocca aperta fior di compositori contemporanei.<strong>Il</strong> giovane riccioluto arrivato dallemarche con un sogno nel cassetto è riuscito asfondare dopo tanti sacrifici e adesso, con trealbum all’attivo, la consacrazione al grandepubblico è diventata una certezza. Lo ascoltanograndi e piccini, senza differenze, e ognunolo apprezza per motivi diversi. Chi per lesonorità, chi per il ritmo, chi per la grazia dellecomposizioni. <strong>Il</strong> tour è partito il19 marzodalla Queen Elizabeth Hall di Londra e hagià toccato alcuni dei principali teatri italiani,sarà la prima occasione per i fan del compositoreitaliano di riascoltare dal vivo in pianosolo Allevi dopo la lunga esperienza comedirettore d’orchestra iniziata con la pubblicazionedel disco “Evolution” e proseguitacon il grande concerto all’Arena di Verona il1 settembre 2009 con la All Stars Orchestra(a cui è seguita la pubblicazione del cd e deldvd “Allevi & All Stars Orchestra - Arena diVerona”). La carriera artistica di GiovanniAllevi è costellata da successi di pubblico ediscografici con oltre 500.000 copie vendutedei suoi ultimi album “No concept” e “Joy”di pianoforte solo e “Evolution” con orchestrasinfonica. A completare queste pubblicazioniil disco “Allevilive” (dal 2007 oltre 80.000copie vendute), registrato dal vivo durante i500mila copie vendutee un tour che ha portatoil musicista in Europaconcerti del tour 2007 e “Alleviall” (2008),cofanetto che comprende gli album in studioe il dvd live di Giovanni Allevi. Tutti gli albumsono pubblicati su etichetta Rca e distribuitida Sony Music (su licenza di BollettinoEdizioni Musicali). Dopo il grande concertodell’Arena di Verona, il 6 novembre 2009Giovanni Allevi ha pubblicato il cd “Allevi &All Stars Orchestra - Arena di Verona”, il raccontodi una notte indimenticabile, di musicaGiovanni Allevied emozioni, di un concerto che è riuscito arestituire appieno la dimensione poliedricadella sua figura artistica: compositore, pianistae direttore d’orchestra. <strong>Il</strong> compositore epianista marchigiano, al lavoro sul suo nuovodisco che verrà pubblicato il prossimo autunno,proporrà al suo pubblico alcune dellecomposizioni che lo hanno reso celebre inquesti anni, rendendolo uno dei compositoripiù conosciuti e amati dal pubblicoLuca Conti<strong>Il</strong> PeRSONAggIO. <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> è stato a far visita a un professionista della traduzioneLuca Conti, gomito a gomito con il noirIn un certo senso il suo era un destino già scritto,perché fin da bambino riscriveva per giococose scritte da altri. E alla fine il tempo gli hadato ragione. “Quando leggevo libri tradottiin italiano pensavo a come li avrei tradottiio”. Oggi Luca Conti, fiorentino purosangue,si procura da vivere traducendo romanzi, soprattuttonoir (e soprattutto dall’inglese, anchese ha avuto delle esperienze anche con testi inlingua francese) per conto di importanti caseeditrici. “Non ho nessuna velleità da scrittoreimproprio - spiega Conti -, al contrario, il miolavoro mi piace molto. Mi diverto a tradurre ilibri degli altri”. Lo studio di Luca è ordinatoe preciso. Nessuna mania, nessun vizio, “comemolti lavoro meglio quando ho una consegnaimminente - racconta - ma il mio modo di lavorareè abbastanza semplice, stravagante nellasua normalità”. Dopo anni passati a lavoraregomito a gomito col genere noir, Luca Contiha ormai all’attivo una seria di autori di cui è iltraduttore ufficiale per la lingua italiana (nellagran parte si tratta di autori americani). “E’ unaprofessione divertente, perché mi trasforma in5, 6 a volte 7 scrittori contemporaneamente rimanendome stesso”. Con molti degli autori concui si interfaccia costantemente ha un rapportodi confidenza e confronto. “Un briciolo di fortunainsieme a un pizzico di abilità personale mihanno consentito di intraprendere questa carriera”.Un lavoro fino a qualche tempo fa bistrattatoe non considerato creativo come la scrittura.“Per fortuna adesso sono gli stessi lettori chesi interessano a chi traduce i romanzi di un determinatoautore. E questo per la mia categoriaè molto importante”. Importante soprattutto perrivendicare diritti nei confronti delle istituzioni.“In pochi sanno che ogni traduttore in Italiacede tutti i diritti sulla traduzione per 20 anni eche non ci sono percentuali sulle vendite. Bisognerebbecominciare a considerare il traduttorecome un co-autore”./L.V.Z.La certezza di trovare casa<strong>Il</strong> free magazine con imigliori immobili selezionatidai professionisti del settore<strong>Il</strong> nuovo portale di annunciimmobiliari con tutte leofferte delle agenziePortale di annunci generalisticon annunci immobiliari diagenzie e di privatiRivista gratuita di annuncipiù diffusa in Toscana conannunci immobiliaritel. 848.80.88.78www.webandpress.it


FIOReNTINA. Alberto Gilardino giura amore alla città. “Ho tre anni di contratto e qui sto bene”<strong>Il</strong> violino continueràa suonare a FirenzeLe voci di mercato non hanno risparmiato nemmenolui (c’è chi lo dava in partenza per Torino, spondabianconera), ma l’attaccante le ha sempre smentite.“Voglio rimanere perché credo nel progetto -assicura - e per giocare ancora la Champions”Cristina GuerriAlberto GilardinoLe ultime partite di campionato le giocheràcon la maglia a maniche cortedella Fiorentina, ma sotto potremointravedere quella azzurra della Nazionale.Già, perché Alberto Gilardino, al terminedella stagione, non seguirà l’entourageviola nella tournée in Canada, ma salirà finoal Sestriere (forse in compagnia del compagnodi squadra Riccardo Montolivo) con laNazionale del commissario tecnico MarcelloLippi, dove sosterrà la preparazione premondialeprima di partire alla volta del Sudafrica.L’obiettivo è quello di ritentare l’impresagià compiuta quattro anni fa, nell’indimenticabileavventura di Germania 2006. Intanto,il bomber di Biella proverà a chiudere laseconda stagione a Firenze nel migliore deimodi possibili. Un’annata costellata da alti ebassi. Dal successo nel girone eliminatorio diChampions League fino alla finale di CoppaItalia sfumata a un passo dal traguardo, neldoppio confronto perso con l’Inter. Ma è statoin campionato che i tifosi hanno visto laFiorentina più deludente. Quella capace, suomalgrado, di battere tutti i record negatividella gestione Della Valle-Corvino-Prandelli.Tra le concause che hanno contribuito a unaseconda parte di stagione tutt’altro che positiva,da citare soprattutto l’assenza di Mutu ei tanti infortuni con cui il tecnico viola ha dovutofare i conti. E, perché no, anche le chiacchieresul futuro dello stesso allenatore e ilpasso indietro del patron viola Diego DellaValle, che possono aver creato qualche malumorenell’ambiente. “E’ normale che vicendedel genere possano intaccare il morale di unasquadra, ma per fortuna noi siamo un gruppoforte e unito, che non ha mai mollato neppurenei momenti più difficili – ha recentementedichiarato Alberto Gilardino - fra l’altro iDella Valle non sono andati via, e da quanto siè capito i programmi non cambieranno: l’augurioè che si possa continuare a lottare perobiettivi importanti come in questi anni”. Levoci di mercato non hanno risparmiato nemmenoil numero 11 viola. A Torino qualcunolo voleva con la maglia della Juventus insiemea Prandelli. Situazione, questa, più voltesmentita dallo stesso giocatore: “Ho ancoratre anni di contratto e a Firenze sto bene”,ha assicurato l’attaccante. In riva all’Arno,infatti, Alberto è stimatissimo e vive senzaproblemi di concorrenza. Ha saputo confermarel’obiettivo principale, cioè la maglia datitolare in Nazionale (esattamente quello chegli era mancato a Milano nella sua esperienzain rossonero). <strong>Nel</strong>le successive dichiarazioni,il centravanti ha rilanciato anche il progettoFiorentina. “Sto bene alla Fiorentina e vogliorimanere perché credo ancora nel progettoper un futuro ambizioso. E per giocare ancorala Champions”. Champions che l’anno prossimoverrà seguita in televisione, nonostantequanto di buono fatto in questa stagione proprioin quella competizione, dai giocatori dellaFiorentina. Che ripartirà proprio dai gol delsuo bomber per cercare di dare una scossa alfamoso progetto.110690710 MINUTI DA FIRENZE SUD Meravigliosa villa unifamiliare di 200 mq, libera su 4 lati, non isolata vicina ad ogni servizioComposta da 1° piano -cucina, sala pranzo salone doppio, 2 camere, 2 bagni, studio 2° livello, camera, studio, bagno, salottino con camino,stanza guardaroba e terrazza a tasca. Vari ingressi volendo divisibile per n.2 nuclei familiari Completano la proprietà lavanderia, garage, cantina,giardino. Perfette condizioni, Oggetto di gran fascino!


sport<strong>Il</strong> CASO. <strong>Il</strong> bomber rumeno, trovato positivo alla sibutramina, è stato squalificato per 9 mesiMutu in campo a ottobre. Con quale maglia?37sul futuro della punta si aprono diversi scenari,anche se il suo valore di mercato si è (molto)abbassato rispetto a due anni faCristina GuerriLA TouRNÈEPartenza al termine del campionato. Una gara con la JuventusE i viola volano in CanadaAveva avuto già a che farecon diversi tribunali, AdrianMutu. Quello di Losanna(Tas), dove il Fenomeno avevafatto ricorso dopo la mega-multa di17.173.990 euro da pagare come risarcimentoal Chelsea, club che lo licenziòdopo averlo trovato positivo alla cocaina.Allora il ricorso fu respinto (era il 31luglio 2009), e il pool di avvocati procedettecon il ricorso al Tribunale FederaleSvizzero. La multa gli venne congelata.Poi, per Mutu, tanti problemi, soprattuttodi natura fisica. Prima l’operazioneal ginocchio sinistro (eseguita a Romadal dottor Mariani), poi l’intervento distabilizzazione chirurgica al gomito lussatosinell’agosto 2008, quando era inritiro con la Nazionale rumena. Infine,l’ultimo ko, questa volta per un problemaal menisco del ginocchio destro, chelo tiene fuori dal campo per tre mesi. Ainizio 2010 il Fenomeno torna alla ribaltasui campi, dove in cinque partite mettea segno ben sette reti. Tutto bello, tuttoperfetto. Fino al 28 gennaio, quando arrival’ennesima tegola sulla carriera delgiocatore. <strong>Nel</strong> test disposto dalla commissioneantidoping del Coni, effettuatoal termine di Fiorentina-Bari, Mutu vienetrovato positivo alla sibutramina, unostimolante che annulla gli effetti dellafame. La medesima positività viene riscontrataanche dieci giorni dopo, nellagara di Coppa Italia con la Lazio. Per lui<strong>scatta</strong> la sospensione. La Procura chiedeun anno di stop per il rumeno (chesarebbe appellabile al Tas). <strong>Il</strong> 19 aprilescorso, intorno alle 14.15, la sentenza:nove mesi di squalifica. <strong>Il</strong> Fenomeno lasciail Tribunale del Coni scuro in volto:si aspettava una riduzione cospicua dellapena. E adesso? Mutu, che in questimesi si è sempre allenato con la squadra,tornerà a disposizione il 28 ottobre prossimo.Salterà quindi le prime otto/novegiornate del campionato 2010/2011 diserie A. Per la Fiorentina la speranza èquella di averlo in campo almeno per lepartite non ufficiali che si svolgerannodopo la fine del campionato, in attesa dicapire cosa ne sarà del futuro del giocatore.L’ipotesi di una cessione è quellache ad alcuni sembra la più vicina allarealtà, anche se, al momento, non ci sonoofferte registrate per il Fenomeno. Soltantodue anni fa, quando era in procintodi passare alla Roma, il suo cartellinovaleva ben 20 milioni. Ora il suo valoresi è senz’altro abbassato.Al termine di un campionato che lasceràun po’ tutti con l’amaro in bocca, laFiorentina, orfana dei suoi nazionali, voleràin Canada per una tournée. Una settimanae due amichevoli per la squadra viola.La prima è in programma il 23 maggio aMontréal contro la formazione locale Impact(i biglietti sono già in vendita da metàaprile) che milita nel campionato Ussf SecondDivision del Nord America, al SaputoStadium. La seconda, invece, si giocheràdue giorni dopo, il 25 maggio, al RogersCenter di Toronto contro la Juventus, rivalestorica della Fiorentina. Tanta la soddisfazioneper l’ad Sandro Mencucci, promotoredell’iniziativa: “Lavoravo già da tempoa questa cosa. Mi ero accorto che nel NordAmerica, ma anche in Canada, il calcio è incontinua crescita ed espansione. C’è moltointeresse. A fine campionato, prima deimondiali, non era facile organizzare unacosa del genere. Abbiamo avuto la fortuna– spiega Sandro Mencucci - e l’occasionedi conoscere la famiglia Saputo, proprietaridi questa squadra di Montreal che militain seconda divisione, e abbiamo organizzatoquesta tournée che prevede una garaa Montreal e una a Toronto. Per tenere inattività i ragazzi fino a maggio, primi digiugno”. Poi, per giocatori e tecnico saràtempo di vacanze. Fino a metà luglio,quando la Fiorentina si ritroverà per la primafase del ritiro. La location sarà, per ilsecondo anno consecutivo, quella esclusivadi Cortina. In seguito, il trasferimento nelMugello, a San Piero a Sieve, per la secondae ultima parte della preparazione in vistadella nuova stagione./C.G.“IL VERO LUSSO” è avere un po di tempo da dedicare a sestessi e ritrovare “IL PIACERE DI PIACERSI”Trattamento Professionale Corporiducente, anticellulite, ridensificanteClemina CarlucciPer risvegliare la giovinezza del proprio corpo è indispensabile stimolare e nutrire. 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38 Maggio 2010sport nel <strong>quartiere</strong>L’INTERVISTA. Luca Germano, classe 1988, ha vinto 6 medaglie alle Olimpiadi per non udenti del 2008A Pechino una “brutta sorpresa”. Per gli altriCarlo MarroneLuca Germano, classe 1988, è uno degliatleti di punta della Fiorentina Nuoto.Ma c’è di più: è un nuotatore che rappresental’Italia nel mondo e lo fa davverobene. Un esempio? Alle Olimpiadi per non udentidi Pechino 2008 ha dato un contributo fondamentaleal medagliere Azzurro, collezionando ben seimedaglie. Un’intervista che testimonia la tenacia eil talento di un’atleta che ha fatto del nuoto la suapassione per la vita.Non giriamoci troppo intorno… ci raccontadelle Olimpiadi?Che dire, è stata un’esperienza incredibile (sorrideLuca, ndr). Non mi aspettavo di essere convocato,è successo tutto all’improvviso… ed è andatadavvero bene!Quante medaglie ha vinto?Ho vinto sei medaglie con altrettanti record. Quandomi hanno premiato mi pesava il collo (strizzal’occhio Luca, ndr). <strong>Nel</strong>lo specifico: ORO - 400mt stile libero e record dei giochi/ record europeo;ORO - 100 mt stile libero e record del mondo/recordeuropeo; ORO – 200 mt farfalla e record delmondo/record europeo; ARGENTO – 200 mt stilelibero e record europeo; ARGENTO – 100 farfallae record del mondo (batterie); BRONZO – 50 farfallae record del mondo (batterie).Com’era il “clima” olimpico?<strong>Il</strong> pubblico di Pechino è stato incredibile: mi hasostenuto tantissimo, fin dalla prima gara. Anchefuori dalla vasca tutti mi riconoscevano e mi chiedevanoautografi. Basti pensare che nel giro dipochi giorni ho ricevuto più di cento richieste diamicizia su Facebook, molte delle quali da personecinesi. Per quanto riguarda gli atleti, invece, nonho legato molto, perché era la prima volta che ga-È uno degli atleti di punta della Fiorentina Nuoto, è arrivato in Cina da (quasi)sconosciuto e lì ha sorpreso tutti, a partire dai suoi avversari: “Io gareggio dasempre con atleti udenti: questo è un vantaggio”. E sul futuro ha le idee chiareLuca Germanoreggiavo con i non udenti e per loro sono stato un“brutta sorpresa”.Perché?Perché il circuito dei nuotatori paraolimpici è, percosì dire, un “circuito chiuso”: sono sempre glistessi. Infatti, la prima volta che mi hanno vistotutti si sono domandati chi fossi. Quando ho iniziatoa vincere, avranno sicuramente pensato cheero proprio una “brutta sorpresa” (ride Luca, ndr).Solitamente lei non gareggia con i non udenti?No, io mi alleno e gareggio da sempre con gli atletiudenti. Questo è un vantaggio, perché mi permettedi confrontarmi con nuotatori più forti: infatti, inon so il motivo, ma i non udenti fanno tempi piùalti.Cosa si prova a nuotare per l’Italia?E’ un’esperienza unica, indimenticabile: una grandissimaemozione! Inoltre, ho avuto l’onore diricevere numerosi riconoscimenti, che mi hannoreso davvero orgoglioso.Progetti per il futuro?Forse a giugno parteciperò ai Campionati Nazionalidi Roma. Poi l’anno prossimo cercherò di partecipareai Mondiali e nel 2012 di ripetermi alleOlimpiadi.Traguardi da raggiungere?Voglio vincere almeno otto medaglie, così daeguagliare Phelps, e poi…e poi voglio battere NiccolòBeni – l’altro campione olimpico della FiorentinaNuoto – con il quale mi alleno e gareggioda sempre. Lui è davvero troppo forte, ma prima opoi lo prendo! (Luca sorride e saluta, ndr).http://www.lalocandina.itper La storiad’amoreche cerchiper il lavoroche cerchiper la vacanzache cerchiANNUNCI VIAINTERNET...per averepriorita’assolutaANNUNCIGRATISiscriviti al sitoper l’autoche cerchiper la casache cerchiper il cuccioloche cerchi848.80.88.68per la tua pubblicità


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40 Maggio 2010PAllAVOlO/1. Organico confermato anche in B1 e salvezza raggiuntaCpf Volley, una scommessa vintaLorenzo MossaniHa vinto la pallavolo fiorentina,hanno perso gli scettici.Più di qualche addetto ailavori aveva nutrito, infatti,ad inizio stagione perplessità vedendoil progetto ambizioso, ma sicuramenterischioso intrapreso dalla Cpf VolleyFirenze: partecipare al campionatonazionale di B1 confermando quasiinteramente l’organico della passatastagione. Dando fiducia alle arteficidell’esaltante promozione della stagione2008/2009. Molti si saranno messialla finestra, aspettando il momentobuono per dire “l’avevo detto io”, atteggiamentotipico della città dei Guelfie Ghibellini. La verità è una sola:ha vinto il progetto di Barbara Biagi eAlessandro Nigi. La squadra ha ormairaggiunto l’obiettivo salvezza da moltesettimane. Una scommessa vinta,dunque, quella di Alessandro Brogi,presidente della società, che ha puntatopiù sulla forza del gruppo che sull’incisivitàdei singoli: si sono confermateatlete di alto livello, il suo giovanissimocapitano classe ‘89, la centrale, CostanzaMorino e l’ormai esperta attaccanteDebora Buono, veterana nonostantei suoi 25 appena compiuti, costanti epreziose per tutto l’arco della stagione.Ha impressionato per i miglioramentiraggiunti la schiacciatrice prateseGiulia Cassaresi, vera rivelazionedell’anno, che nelle ultime uscite ha“soffiato” il posto a uno dei neo-acquisti,Valentina Martilotti, provenientedall’Acqua&Sapone. E’ rimasta inveceLa squadra del Cpf Volleystabilmente in campo l’altra “straniera”,il bomber maceratese LudovicaOrazi, reduce da una travagliata annataa Marsciano e “rinata” in terra toscana.Non hanno fatto mancare, inoltre,il loro apporto determinante le cosiddette“seconde linee” quali MartinaAllighieri, che in più di un’occasione èstata fondamentale grazie alla grinta eal carattere che la contraddistinguono,e la diciottenne Lisa Cheli, gettata nellamischia al momento della prematurauscita di scena del centrale Elisa Brandigi.E come non menzionare la frescadi convocazione in Nazionale giovanileBarbara Bacciottini, palleggiatore classe‘94 con un futuro radioso davanti.Ma una menzione speciale la meritasicuramente chi ha portato la croce, illibero Ottavia Agresti, una delle miglioripallavoliste nel suo ruolo (libero)di tutta la Toscana. Dulcis in fundo ilcapitano <strong>Il</strong>aria Ranieri, che ha deliziatogli appassionati di volley con quel “tocco”che è una carezza alla palla, pallache una volta toccata ha scritto sopra:buttami pure per terra, ora puoi schiacciarmi,e così è stato fatto per l’interocampionato. Chapeau. L’allenatrice?La migliore nella preparazione atletica,una delle migliori in quella tattica: perlei è ora di fare il salto di categoria.sportlA SOCIeTÀ. Da poco ha ricevuto la Stella d’oroSuccessi e impegno per il socialeCanottieri Comunali avanti tutta<strong>Nel</strong> 2009 èstato celebratoil suo 75esimoanniversarioSusanna Cicali in azioneorremmo mantenere il secondo“Vposto nella classifica F.I.C., cheabbiamo conquistato con tanto sacrificionel 2009, l’anno del 75° anniversariodella nostra fondazione”. Queste leparole di Alessandro Piccardi, ds di unadella società più gloriose della città, laCanottieri Comunali Firenze. Paroleche racchiudono tutta la speranza e lavoglia di farcela a regalare, ancora unavolta, grandi prestazioni. Una societàtanto importante che recentemente haricevuto dal Comune la Stella d’Oroal merito sportivo. E perché un cosìimportante riconoscimento? Per tuttoquello che la società ha fatto per la canoae per il sociale. Solo alcuni numeriper ricordare i risultati sportivi in acqua:257 titoli di Campione d’Italia, 305 presenzein maglia Azzurra, 5 medaglied’oro, 10 argenti e 12 bronzi in Campionatid’Europa e del Mondo, oltre aitre atleti portati ai Giochi Olimpici. Inpoche parole, la Canottieri Comunalidi Firenze è vanto e gloria, una societàattiva, competitiva e piena di iniziative.Marco Guazzini, allenatore della squadravelocità, Niccolò Pandolfini, allenatoredella fluviale, e MassimilianoSizzi, allenatore della squadra di canoapolo, sono solo gli ultimi artefici dei risultatiottenuti negli ultimi mesi. Tra lestelle che più hanno brillato negli ultimianni ci sono sicuramente Stefania Cicali,che si è comportata molto bene agliultimi Giochi Olimpici, e attualmenteSusanna Cicali, sorella minore di Stefania,che sta ripercorrendo le “pagaiate”della sorella e che attualmente si staallenando nel K2. Strepitosa SusannaCicali e la squadra della Comunali Firenzea Torino ai Campionati italianidi maratona, che hanno dovuto gestirepiù di 60 società per oltre 350 atleti,segnale di una grande crescita anchedella disciplina. <strong>Nel</strong> K1 Junior, Susannaha vinto, dominando la sua gara,sui 17 chilometri, lasciando alle spalletutta la concorrenza sin dai primi metri.Da ricordare anche i titoli italiani vintidalla Comunali tra i “Master E” sui 21chilometri col K2, formato da GiovanniMazzoleni e Giancarlo Fianchisti, e colK2 dei “Master D” di Augusto Maionchie Lorenzo Mecocci. /L.M.1065399


sportTIRO A SegNO. <strong>Il</strong> giovane Niccolò ha da poco lasciato Firenze per unire studi e professionismoCampriani, “fuga” in Usa per far centro41Lorenzo MossaniNato il 6 novembre del 1987, NiccolòCampriani rappresenta sicuramenteuna delle stelle più brillanti dellosport fiorentino: con una carriera daveterano già alle spalle, è facile dimenticarsi dellagiovane età. Campione assoluto nella carabina10 metri, ottimo tiratore nella carabina a terra 50metri e in quella 3 posizioni a terra, la scorsa stagioneha decisione di lasciare l’Italia per conciliareil professionismo con gli studi in un college.Niccolò, riepiloghi la sua carriera...È iniziata nel 2000 a 13 anni: ci sono stati titoliitaliani, medaglie europee e mondiali da juniores,un 10° posto alle Olimpiadi di Pechino, e loscorso anno i titoli di Campione Mondiale Universitarioe Campione Europeo Assoluto.Si sente fortunato a correlare passione e lavoro?Sicuramente mi sento molto fortunato. E anchese a questo livello non è più un gioco, non possoperò considerare il tiro come un lavoro: saràsempre la mia grande passione, con sfide semprepiù grandi. Un momento tutto mio.È “fuggito” da Firenze: perché?Adesso sono in West Virginia a concludere lamia carriera accademica (ingegneria) in un belcollege americano. La mia non è stata una verae propria fuga: a Firenze stavo bene, e anche sevado un po’ in giro rimango sempre un tiratorefiorentino. Diciamo che qui riesco a combinareal meglio la mia doppia vita da studente-tiratore;i college americani hanno un’altra idea nelconcepire lo sport all’interno dell’università, unmodo di tutelare (e non facilitare, badate bene!)gli studenti che fanno sport ad alto livello che noiin Italia dovremmo prendere a esempio... Perciò,PAllAVOlO/2. Già in corso eventi di avvicinamento che coinvolgono anche le scuoleConto alla rovescia per il MondialeFirenze è una delle dieci città che ospiterà,dal 24 settembre al 10 ottobre prossimi,i mondiali di volley maschile. Sei partite deiquarti più le finali di consolazione (per stabilirela classifica dal 9° al 12° posto). Teatrodell’iniziativa il Mandela Forum, dove si affronterannosei delle dodici squadre ancora incorsa per il titolo iridato. Sono in corso una seriedi eventi di avvicinamento che coinvolgonoanche le scuole e tanti studenti. Si è già svoltoun incontro in Questura per spiegare come cisi sta muovendo dal punto di vista dell’organizzazione.<strong>Il</strong> direttore generale dei Mondiali,Francesco Ghirelli, ha spiegato i passi checibo a parte, devo dire che mi trovo bene: sto lavorando molto su tutti i fronti mai risultati si cominciano a vedere: due settimane fa ho eguagliato il record delmondo, 600/600, punteggio pieno.Progetti per il futuro?Medaglie a parte (e con le Olimpiadi ho un mezzo conto in sospeso...), sperosemplicemente di continuare a fare il mio sport con la stessa passione e entusiasmoche mi hanno accompagnato fino ad ora. Sono sicuro che se riesco a mantenereintatti questi miei valori, rimanendo sempre con i piedi per terra, allora potròarrivare anche ai traguardi più prestigiosi.Ha amici in tutto il mondo?Direi di sì, è uno degli aspetti più belli di questa vita sportiva. Un modo anche perconfrontarsi con diverse realtà e diverse culture che sicuramente arricchisce. Poi,quando sai dire “ciao” in 20 lingue diverse, sono soddisfazioni...Un messaggio a Firenze?Diciamo che da “ammericano” mi sento di riportare una battuta del mitico Albertone(naturalmente Sordi, ndr): “Yogurt, marmellata, mostarda... questa è robache magnano l’americani, roba sana, sostanziosa... ammazza che zozzeria!”.stanno portando al Mondiale: “L’organizzazioneprosegue spedita, siamo partiti da pococon la biglietteria e i volontari (sul sito internetdel Mondiale, www.volley2010.com, si possonoprenotare i biglietti e compilare il formper diventare volontari) e presto ci sarannoaltri passi importanti. <strong>Il</strong> Mondiale – continuaGhirelli – è un’occasione per dimostrare ancorauna volta l’efficienza del ‘sistema Italia’nell’organizzazione di grandi eventi sportivi”.Per il presidente del Coni provinciale EugenioGiani, “il Mondiale è una grande opportunitàper Firenze di dimostrarsi modello di eccellenzaper ospitare i grandi eventi”. /Sim.Spa.PODISMO. La 38esima edizione della 100 km del PassatoreMaggio, torna la “stramaratona”Tutto pronto per la 100 Km delPassatore edizione numero38, che si corre nella serata tra il29 e il 30 maggio. Tra gli ultimiiscritti in odore di possibile vittoriail romano Giorgio Calcaterra(ha vinto le ultime quattro edizioni),la bergamasca Paola Sanna(due vittorie, nel 2005 e 2007, etre secondi posti: 2006, 2008 e2009) e il laziale (è di Subiaco)Marco d’Innocenti (tre secondiposti: 2006, 2007 e 2009). E’ attesaanche l’iscrizione di MonicaCarlin, reduce da un recenteinfortunio, vincitrice nel 2006 e2008 nonché detentrice del recordfemminile della corsa: 7h39’43”.A loro vanno aggiunti, tra gli altri,circa trenta fondisti provenienti daundici Paesi (Brasile, Danimarca,Francia, Germania, Grecia, GranBretagna, Irlanda, Senegal, Spagna,Sudafrica e Russia). Tra lealtre novità della gara, che partiràcome di consueto alle 15 da Firenze(in via de’ Calzaiuoli), da segnalarel’istituzione dei cosiddetti“cancelli orari”. Da quest’anno,infatti, per garantire una maggioresicurezza agli atleti e un ancor piùcorretto svolgimento della gara,lungo il percorso saranno localizzatitre cancelli di passaggio con iLa partenza della garaseguenti orari di chiusura: sabato29 maggio, al km 35 (Borgo S.Lorenzo), ore 21.15; domenica 30maggio, al km 48 (Passo Colla diCasaglia), ore 1.40; domenica 30maggio, al km 65 (Marradi), ore4.30. L’arrivo a Faenza è previstonel corso della notte, o comunqueentro le 11 di domenica 30 maggio.La 100 km del Passatore siconferma una delle classiche piùambite del podismo italiano. Unagara tra le più difficili da affrontaresia a livello italiano che internazionale.Ma una “stramaratona”che affascina sempre, anno dopoanno, migliaia di appassionati podisti./Sim. Spa.IL 22 MAGGIOin occasione della festa dei SalesianiVI ASPETTIAMO FINO A TARDA NOTTEper conoscere LA NUOVA LINEA ESTIVAFiore Dell’Onda...Per tutti...un profumatoOMAGGIOVia Gioberti, 52/r - Firenze tel. 055 6550810orario continuato dal lunedi al sabato 9.30 - 19.301111779


42 Maggio 2010lettereInviaci le tue lettere aredazione@ilreporter.itLettere e segnalazioni:tutto su www.ilreporter.itLettere, segnalazioni, proposte, ma ancheveri e propri articoli scritti dai lettori.Tutto questo ed altro ancora sul portalewww.ilreporter.it. Tutte le lettere che nontrovano spazio in queste pagine sarannopubblicate sul sito. E poi spazio aicommenti e alle vostre opinioniBUS IN SOSTA COL MOTOREACCESO, UN APPELLOEgregia redazione di <strong>Reporter</strong>,desidero conoscere e aiutare la signora“indignata” che sul vostro giornale dinovembre 2009 scriveva degli autobusturistici, con solo l’autista a bordo, chesostano a Campo di Marte con il motoreacceso e l’aria condizionata nel businquinando l’aria circostante, e ancorail sig. Francesco Rui Sacco e il sig. CostantinoGiaquinto che hanno vicino acasa loro problemi simili. Questo succedeanche sul lungarno Pecori Giraldi.Prego di mettermi in contatto con tuttiquesti signori per poter insieme affrontarequesti problemi.Mariangela PaternoPubblichiamo la lettera che ci ha inviatoin modo che gli altri lettori a cui lei siriferisce, e che in precedenza ci avevanoscritto per segnalare la loro situazione,possano farci sapere se essere messi incontatto con lei, nel caso in cui sianointeressati.QUANDO LA SANITÀ FUNZIONASpettabile redazione de “<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>”,vi scrivo perché, per una volta, mi sonotrovata a constatare che la sanità fiorentinapuò anche funzionare moltobene. I primi di aprile sono stata ricoverataper quattro giorni al reparto dimedicina interna di Careggi “MoggiPignone” per problemi respiratori. Edevo ammettere che sono rimasta stupitadalla gentilezza e dalla professionalitàdei medici che mi hanno curata:da quella del professor Moggi Pignoneinnanzitutto. Ma anche dalla serietàdella sua équipe di medici e di giovanispecializzandi, che alla freschezza delleloro competenze a all’attenzione clinicaal paziente sanno aggiungere sorrisie cordialità.Bravi tutti!G. GabrielliVIA BARACCAE LA SICUREZZA STRADALEBuongiorno,volevo dire la mia su un vostro articolo,precisamente quello della signora FannìBeconcini di Marzo pag.4 sotto la voceL’inchiesta –Via Baracca continua a farvittime ecc. ecc; sono d’accordo conquanto esprimono le persone intervistatedal giornale ed anch’io dico chec’è tanto da fare ancora… il problemasono anche le persone che guidanomaldestramente senza tralasciare l’operatodei vigili i quali dovrebbero esserepiù “attivi” dove si verificano parcheggiselvaggi ed auto o autobus in sostadove vietato ecc, ma ultimamente sonotutti in centro a tutelare solo quellaparte della città, lasciamo perdere……; ritorno all’articolo; vorrei invitarela signora a “vivere” un po’ via Baracca(non vorrei che fossimo vicini di casa…)perché così si capirebbe cosa significaquesta strada; ho già scritto a riguardoal vostro giornale e grazie per aver pubblicatole mie mail, ma probabilmentechi deve decidere o ascoltare i cittadinifa le cosiddette “orecchie da mercante”e vi spiego il perché:1)ho chiesto più volte di mettere in sicurezzale strisce davanti alla Opel manessuno si è visto o fatto sentire (mi èstato detto che su dette strisce sonomorte diverse persone, basterebbe farsidare dai vigili i numeri, ma così non avviene…), vi dico ciò perché mi è andatabene due volte, una delle quali con unautobus che non ricordo di quale aziendafosse ma era blu e l’autista forse perl’orario o chissà se forse era al telefoninosembrava assente alla guida tanto chenon ha nemmeno rallentato o si è soffermatoai miei colpi dati sulla carrozzeriadi sinistra del mezzo, quindi pensatecome mi è andata bene; queste striscevengono attraversate da molte personeed anche bambini che si recano al giardino,altro punto dolente, ma restiamosu via Baracca;2)le soste selvagge impediscono ai pedonidi usufruire del marciapiede e devonoin alcuni casi scendere in strada rischiandomolto, questo perché in dettopezzo, ma anche in altri punti di dettavia, ci sono divieti di sosta ma gli autobus,che portano i turisti e di conseguenzai soldini a quelle categorie chesi lamentano di continuo perché dannola colpa alla crisi e a sentir loro non lavoranomai, sostano sul marciapiede (hofoto che documentano quanto dico …)come se no bastasse anche con i motoriaccesi inquinando a “bestia” comesi usa dire, facendo anche incazz….. iresidenti anche perché detti automezzisostano davanti ai passi carrabili impedendoin certi casi l’uscita o l’ingressoe i vigili non intervengono; sappiamotutti che per il passo carrabile si pagaal “palazzo” una certa cifra (al momentonon so quantificare…) ma nessunofa niente; vorrei che venisse fatto comedal Lidl in poi fino al Barco dove c’è ilpezzo di marciapiede per i pedoni e ilpezzo riservato alle auto per parcheggiare;inoltre anche i cassonetti fanno laloro parte; in altre strade il marciapiedeè stato allargato verso la strada di queltanto per permettere ai pedoni di transitarvitranquillamente, venga a vedereil marciapiede lato Asnu (anche di questopezzo ho foto per ciò che dico ….)3) per ritornare alle strisce… sono statefatte altre su sfondo azzurro in prossimitàdel sottopassaggio della ferrovia,chiedo a voi, alla signora che sa di viaBaracca (non è polemica sia ben chiaro…)a cosa servono... hanno messoun lampione con una buona luce, inoltredetto lampione ha due lampadetipo semaforo di colore arancione chesi accendono di sera alternandosi manon sono sempre accese e quandosono in funzione non vengono visteda nessuno; ho chiesto dei rallentatorima dicono che non possono metterlinon saprei dirvi il perché; in altre partidi Firenze ci sono, vedi via Canova, viadell’Argingrosso, per far presente sullastessa via Baracca angolo via Miccinesiall’incirca perché lì è stato messo unrallentatore e allora dove sta l’inghippo?Tornando a via Canova all’altezza dellanuova biblioteca e della casa di cura ilrallentatore ha delle lucine led che siattivano di sera (anche in questo casoho le relative foto di ciò che dico ..); nonso se questo accorgimento è anche invia dell’Argingrosso per i rallentatori installati;4) chiedo il perché di queste discriminazioni;so che ci sono delle vernici fluorescenti,perché non utilizzarle? Mancail personale, se vogliono mi propongoio……Come vede signora Fannì di problemice ne sono, e le chiedo se ha del tempomi contatti sarò a sua disposizioneper un sopralluogo perché la vita è importanteper tutti e non si deve piangerepurtroppo solo quando muoionodei ragazzi giovani vedi via Pistoiese….Penso che occorre la collaborazione ditutti a attuare quelle migliorie per salvaguardarel’incolumità della vita dei cittadini,altrimenti c’è da pensare a quelli diseria a b c ecc, se vale questo principioallora deve essercene uno anche per le“gabelle” che si pagano al “palazzo”, chedevono essere diversificate (è una provocazione….).CostiaPISTE CICLABILI, “ISTITUIAMOUNA GUARDIA VOLONTARIA”Spett. redazione de <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>,propongo al Comune di Firenze e alleassociazioni di tutela della mobilità ciclabiledella città di attivarsi per arrivareall’istituzione di una Guardia volontariadelle piste ciclabili, analogamente allaGuardia ecologica volontaria del WWFo alle Guardie zoofile volontarie dellaProtezione Animali. Guardie volontariedelle piste ciclabili che potrebbero controllarela manutenzione, le soste vietate,l’educazione dei ciclisti alle normedella circolazione. Tanto per fare degliesempi di urgenze: di notte a Firenzetutti, ma proprio tutti, vanno in biciclettaa luci spente con grave pericolo discontro con la bici proveniente dall’altrosenso nelle strette piste ciclabili.Quando è buio le piste ciclabili diventanoquindi realmente pericolose perla possibilità molto concreta di scontrocon chi viene di fronte, sempre completamentea luci spente, dato che lepiste sono strette e la visione della bicidi contro al buio avviene all’ultimo momento,specie se poi piove..... Io che usocostantemente la bicicletta per andarea lavoro sono giunto al punto di nonandare più con la bici sulle ciclabili dinotte, perché preferisco le auto da dietrosulla strada alle bici al buio di frontesu pista...... Ovviamente all’indisciplina diquesto tipo si aggiungono tutte le altretipiche indiscipline italiche: sorpassi escambi da tutte le parti, a destra e a sinistra,senza alcuna regola, persone conil cellulare che non ti sente sorpassare,mamme con la carrozzina, gente conil cane al guinzaglio che (il guinzaglio)specie di notte non si vede, ecc ecc. Poiquando c’è la pulizia notturna da molteparti le piste diventano il parcheggiodelle auto della zona, ovviamente tolleratodai vigili e non multato, ecc ecc.Poi ci sono le buche non riparate, gliscalini dei marciapiedi a fine pista noncorretti da discesa all’immissione nellastrada, ecc ecc. Mai visto in tutta la miavita (sono come ho detto sulle ciclabilitutti i giorni per andare a lavoro) un vigileciclista, anche se so che esistono....Insomma una guardia volontaria avrebbemolto da fare...... <strong>Il</strong> problema è peròcome fare per disporre di tale servizio....e non solo a Firenze, ma penso anchein altre città...Cordiali salutiMarco PantiIL GATTO “MASCOTTE”DI GAVINANA HA TROVATO CASA:UN RINGRAZIAMENTOFinalmente, Gedeone ha passato la Pasquain un bell’appartamento, caldo eluminoso, sempre nella zona del vialeEuropa. Ebbene sì, ce l’abbiamo fatta.Grazie all’appello pubblicato sul vostrogiornale, Gedeone è stato adottato,sììììììì!!!!. Moltissime persone hanno lettol’articolo, veramente tante tante, anchese solo in due casi alla lettura è seguita...l’azione. <strong>Il</strong> primo è stato Alessio, laseconda la bimba Margherita. E’ statodifficile decidere; in realtà non siamostate noi a farlo, ma un insieme di fattori.La giusta pausa di riflessione dellafamiglia di Margherita, dopo una primavisita al micione, ha reso ancor più determinatoAlessio a non lasciare il gattoun giorno in più nella piccola verandasul terrazzo. Alessio si è “innamorato”subito di Gede e, nonostante una lieveallergia, ha deciso di prenderlo con sée di iniziare un nuovo percorso insieme.


lettereGede deve ancora orientarsi ed abituarsial suo nuovo ambiente, una veracasa. L’amore e la pazienza di Alessio glidaranno modo di adattarsi e di godereal meglio di tutto quello che, a questopunto, la vita gli può offrire. E’ stato difficilee molto commuovente per noilasciarlo, dopo 3 mesi di amorevoleaccudimento. In realtà non lo lasceremomai, per qualsiasi bisogno Gede eAlessio potranno contare su di noi. Giàin questi giorni siamo andate a trovarloper favorire il suo inserimento nellanuova famiglia. Un pensiero particolarea Margherita, ai suoi fratellini, ai lorogenitori. Una famiglia deliziosa, con ungrande cuore che abbiamo avuto la fortuna,in questa particolare occasione, diconoscere e di apprezzare. Un grazie diL’EX MEYERE I DISAGI PER I RESIDENTISpettabile Redazione,abitando in via Buonvicini proprio difronte alle palazzine storiche dell’exMeyer devo fare un appunto per l’inesattezzariportata dal vs. cronista, signorRiccardo Bianchi, nell’articolo in oggetto.L’ex Meyer è stato occupato conl’aiuto di movimenti per la casa in data3 gennaio del 2009 non, come si dicesull’articolo, da rifugiati politici bensì daun gran bel numero di extracomunitari,rumeni, albanesi ed ultimamente anchezingari. Alla faccia del tanto decantatodecoro, provate a passare da via Buoninviala tua segnalazionealla nostra redazioneredazione@ilreporter.itBICICLETTE, SE IL PROBLEMA SONO LE RASTRELLIEREEgregio Direttore,leggo ancora una volta sul Suo giornale di Aprile il problema sollevato da vari cittadiniper le piste ciclabili e/o a singhiozzo, e sono completamente d’accordo conquanto scritto, ma mi pare che si sia dimenticata la promessa fatta e non mantenutadalla precedente Giunta e, forse, promessa anche dall’attuale. Chiarisco: la precedenteGiunta, qualche anno fa, fece le piste ciclabili e ne fece una grande pubblicità.Fece anche pubblicità (se così si vuol chiamare...) sulla posa in opera di rastrelliereper le biciclette e.... promise che sarebbero state tenute in perfetto ordine. Io ho giàscritto a Lei per questo problema tempo fa. Quale???? Tutte le rastrelliere sono pienee stracolme di rottami di biciclette e sono lì da mesi e mesi senza che nessuno se necuri......... tanto ci sono ancora tanti pali, inferriate ed altro dove metterle con grandedisagio per i pedoni, non vedenti, carrozzelle etc.etc. Non credo di doverLe inviaredecine di foto di dette rastrelliere, penso che anche Lei, magari davanti a casa, le abbiaviste. Lo so che è una cosa difficile ma almeno proviamoci!!!!! Ci sarebbero tantimateriali da recuperare! Non è certo un bello spettacolo per una Firenze pulita comeil Sindaco vorrebbe!!!!!! Può dire due paroline al Sindaco Renzi???!! Delle buche di viaBronzetti, viale Duse etc.etc. ne parleremo un’altra volta!!!Grazie della Sua attenzione e La saluto cordialmente.AlbanoCaro signor Albano,la sua lettera mi dà lo spunto per tornare a parlare, ancora una volta, del tema dellebiciclette, evidentemente molto caro ai nostri lettori, a giudicare dal gran numerodi lettere e segnalazioni che ci arriva ogni mese in redazione sull’argomento. E lospunto, anche, per ripetere quello che già in passato avevo scritto: in una città che– come d’altronde tutte le medie e grandi città – deve fare i conti con l’aumento deltraffico sulle strade, e dove il problema dello smog non è certo irrilevante, l’utilizzodella bicicletta dovrebbe essere incentivato il più possibile. Questo significa cheuna grande attenzione, da parte delle istituzioni, dovrebbe essere data non soloalle piste ciclabili, ovvero le “strade” di chi si sposta in bici, ma anche a tutto quelloche ruota loro intorno e che è ugualmente importante per i ciclisti, a partire propriodalle rastrelliere, spesso insufficienti o – come dice lei – piene di mezzi vecchi, inutilizzatie molto spesso, date le loro condizioni, inutilizzabili. Che, oltre a costituireun problema per chi vorrebbe parcheggiare la propria bici senza riuscire a trovareuno spazio libero, non sono in effetti nemmeno un bello spettacolo per la vista.Dalle inchieste che, nei mesi scorsi, abbiamo fatto sullo stato delle piste ciclabili neivari quartieri fiorentini è emerso che, su questo fronte – nonostante in alcuni casiqualcosa sia effettivamente stato fatto – resta ancora molto da lavorare. Per questomotivo penso che la sua segnalazione, così come quelle di tutti i cittadini checi hanno scritto e ci scrivono sull’argomento, possa essere importante per chi devedecidere sullo sviluppo futuro della città, anche perché tanta attenzione su questotema – segno evidente che sono molti i fiorentini che scelgono, o sceglierebbero sele condizioni fossero migliori, di muoversi in bicicletta - non può che essere consideratacome un fattore positivo. E, più che “due paroline” da parte mia, penso cheimportante, per il sindaco e non solo, siano le parole vostre, dei cittadini. Continuate,quindi, a inviarci le vostre segnalazioni, le vostre lamentele e le vostre propostesull’argomento: noi continueremo a darvi voce.Matteo Francinicuore a tutti voi, ancora una volta.Sonia e Maravicini. I rifugiati politici sono viceversaalloggiati nei vecchi magazzini di viaLuca Giordano, giusto sotto il cavalcaviadelle Cure. <strong>Nel</strong>le giornate di solevedrete i loro bucati stesi sul marciapiede.Trattasi comunque in tutto di circa200/250 persone che stanno letteralmentedistruggendo un <strong>quartiere</strong>. Quinon si tratta di razzismo o pregiudizionei confronti di persone “altre”, ma diuna ben precisa denuncia nei confrontidi autorità che permettono queste soluzioni,in barba a quelli che sono i dirittidei cittadini fiorentini che chiedono diessere rispettati.Grazie per l’attenzione,Silvia CiampiVIA DELLO STATUTO-VIA DELLECINQUE GIORNATE,“PERICOLO CONTINUO”Incrocio tra via dello Statuto e via delleCinque Giornate. Nonostante il divietodi un cartello stradale per la svolta direttasu via delle Cinque Giornate, tutti sene disinteressano. <strong>Il</strong> pericolo è continuo.Lettera firmataNAPOLEONE E L’INTITOLAZIONEDELLE STRADEGent. ma Direzione,ho visto in questi giorni, in angolo convia G. D’Annunzio, una nuova via, intitolataa Napoleone Bonaparte. <strong>Il</strong> complessoedilizio è molto bello, ma non si potevachiamare col nome di un italiano?Abbiamo tanti nostri eroi, anche attuali,e poi Napoleone ci ha sottratto centinaiadi opere d’arte. Per noi non rappresentaniente. Distinti saluti.43“DEGRADO E INVIVIBILITÀNELLA ZONA DELLA STAZIONEDI CAMPO DI MARTE”Vi scrivo per evidenziare la situazione didegrado e di invivibilità della zona antistantela stazione di Campo di Marte,per intenderci via Mannelli fra via Varchie viale Mazzini. <strong>Il</strong> traffico, il rumore, laimpossibilità di parcheggio, lo sporcoormai sono realtà quotidiane.IL TRAFFICO - Ormai fra autobus taxi epullman la situazione è diventata insostenibile.Via Mannelli poi è una stradastretta e quindi basta poco per intasarlacon il risultato di automobilisti spazientitiche si attaccano al clacson delleloro auto. Quando poi è in arrivo o inpartenza un treno (e ora con il frecciarossa i problemi sono aumentati) il deliriodiventa totale: la gente parcheggiadove vuole davanti alle macchine posteggiatea spina di pesce, di fronte aipassi carrabili, nelle zone dedicate aglihandicappati e via dicendo.IL RUMORE - <strong>Il</strong> rumore è una conseguenzadel caos, senza considerare cheil traffico in stazione è aumentato inmaniera esponenziale e quindi il rumoredei treni è ora veramente insopportabile(ma perché alcuni treni all’una dinotte quando entrano suonano la sirenafacendoti sobbalzare sul letto mentrealtri no? C’è una regola o il tutto è adiscrezione del macchinista?)IL PARCHEGGIO - Questa è la conseguenzadel traffico ma ora parcheggiareè veramente impossibile. Poi hannofatto delle strisce gialle ma a chi servono?Non c’è scritto nulla e la gentecontinua a parcheggiarci sopra. I motoriniparcheggiano nel posto delle auto.Insomma non ci sono regole e non c’ènessuno (vigile o simile) che faccia rispettarela minima regola. Quando poic’è la partita a Firenze è veramente maveramente il caos, specie nelle partiteinfrasettimanali, che poi di solito sonodi mercoledì, quando nella parte limitrofadi via Mannelli c’è il lavaggio strada.SPORCO - La stazione è una zona di passaggioe ci passa di tutto, e purtropponessuno ha rispetto della cosa pubblicae così la strada diventa il megacestinodei rifiuti. Non parlo dei bisogni deicani che ci costringono a fare lo slalomsul marciapiede. Ognuno pensa che lastrada sia il corretto ricettore dei loro rifiuti.E’ veramente una cosa indecente.I cassonetti poi sono usati in manieranon corretta e così troviamo scatole dicartone fra i rifiuti indifferenziati e robadel genere.C’è una soluzione? Secondo me si. Primadi tutto una presenza continua dellapolizia municipale (basta la presenzadi uno o due vigili) e poi cominciare apensare di realizzare il progetto di rifacimentodella stazione in modo di realizzareun parcheggio dalla parte di Campodi Marte (ci sono spazi immensi) erealizzare la stazione a ponte demolendoi fabbricati esistenti e aumentandogli spazi di fronte all’attuale stazione,e coprire l’attuale stazione magari conuna copertura verde che possa diventareun parco gioco collegato con i giardinidi Campo di Marte. Forse questo èfantascienza, ma io la proposta l’ho fatta(comunque io il progetto l’ho fatto).Ringrazio e saluto,Francesco CasalottiAPPARENZA E SOSTANZASULLE STRADEL’altra settimana ho visto nel viale Voltae strade adiacenti lavoratori che bloccavanoparte delle strade. Ho ingenuamentepensato che il Comune si fossedeciso a riasfaltare le strade piene di“crateri” pericolosi, e invece no! Stavanosemplicemente ridipingendo striscepedonali e strisce in mezzo alla strada.Ora è tutto più bello, sembrano quasistrade vere, invece delle “mulattiere”che in effetti sono. Complimenti! E’ proprioil caso di dire che in questa cittàl’apparenza conta più della sostanza!!!!Daniela Luporini


segnalazioni a redazione@ilreporter.itConcertigianluca grignani5 maggioSaschall“Sei sempre stata mia”, è latraccia che anticipa il nuovoalbum, “Romantico RockShow”, uscito il 2 febbraiosu etichetta Sony Music.Questo è il decimo albumdel cantautore milanese chetorna, in grande forma artistica,a due anni di distanzadall’ultimo cd, con un discototalmente inedito: 11 brani,interamente scritti, parole emusica, da Gianluca Grignani,uno dei più prolifi ci autoriitaliani. 60 minuti di rock,di grande energia, di ritmiintensi e di amore celebratoe raccontato in ogni suasfaccettatura. Per aprire lastrada a questo suo ultimolavoro discografi co Gianlucaha scelto “Sei sempre statamia”, un’intensa ballatarock.Marco Mengoni10 maggioSaschallDopo una sola settimanadall’uscita, il cd ep “ReMatto” ha raggiunto il primoposto della classifica deglialbum più venduti con oltre40 mila copie, sbaragliandola concorrenza italiana einternazionale. Un successostraordinario per MarcoMengoni, il nuovo talentoprotagonista della scenamusicale italiana: una verararità che un artista pressochéesordiente entri direttamenteal primo posto dellaclassifica ufficiale Gfk deglialbum più venduti dellasettimana. All’interno di “Rematto” il brano “Credimiancora”, brano che MarcoMengoni ha presentato allaSessantesima Edizione delFestival di Sanremo nellacategoria “Artisti”, balzandoimmediatamente al primoposto della classifica diiTunes.Irene grandi15 maggioTeatro Verdi<strong>Nel</strong> 2010 Irene torna aSanremo dopo 10 anni.Porta una canzone, “Lacometa di Halley”, scrittada Francesco Bianconi,riproponendo così quellafortunata collaborazionegià intrapresa con “Brucila città” . <strong>Il</strong> brano anticipail nuovo album, “Alle portedel sogno”, il primo diinediti in quasi 5 anni. Ireneè ora coproduttrice artisticaassieme a Pio Stefanini,e coautrice di quasi tuttii brani. <strong>Il</strong> disco si chiudecon un’altra collaborazione,questa volta con un autore“storico” di Irene, GaetanoCurreri, che scrive “Staiferma”.Fiorella Mannoia16 maggioTeatro VerdiAccompagnata da una bandche vede la collaborazionedi alcuni nuovi musicistie di un quartetto d’archiarrangiato da Marcello Sirignano.Fiorella oltre al suorepertorio ci riserverà moltesorprese con interpretazioniinedite.<strong>Il</strong> tour proseguirà adaprile e maggio portandoFiorella e la sua band LeleMelotti (batteria), Carlo DiFrancesco (percussioni),Nicola Costa (chitarre), FabioValdemarin (pianoforte),Alfredo Paixao (basso), neipiù importanti Teatri d’Italia.elisa20 maggioMandela ForumUn tour che porterà Elisa ingiro nei maggiori palazzettidi tutta Italia a partire dal6 aprile, 14 date per farascoltare ai suoi fan lecanzoni di Heart, ma anchei successi di oltre diecianni di carriera. Sul palcoaccanto a lei sarà presentela band che da oltre 10anni accompagna Elisa dalvivo: Max Gelsi al basso,Andrea Rigonat alle chitarre,Andrea Fontana allabatteria e Gianluca Ballarinalle tastiere.Lo spettacoloenrico Brignano20 maggioSaschallNei suoi esilaranti monologhi,Brignano mette allaberlina vizi e virtù deglil’ANTICIPAZIONeA Firenze musica digitalefa rima con Muv festivalLa sesta edizione del Muv festival - PaesaggiDigitali si svolge dal 1 al 6 giugnoall’anfiteatro delle Cascine suggestivoluogo di ritrovo della fiorentinità che ancheil sindaco Matteo Renzo ha promessofarà di tutto per far diventare un punto diriferimento dell’estate fiorentina. L’eventodedicato alla musica digitale proponequest’anno un’interessante riflessione suinuovi orizzonti della sperimentazione digitalee sulle modalità di percezione dellarealtà che ci circonda attraverso le nuovetecnologie. Ad una ricca selezione di ospitinazionali ed internazionali, che andrannoad animare l’anfiteatro, Muv festivalaffianca una sezione formativa senza precedenti,nella quale trovano spazio, oltreai tradizionali workshop legati alle nuovefrontiere della sperimentazione digitale,dei veri e propri laboratori di produzioneaudiovisiva. <strong>Il</strong> Muv Lab è un nuovo progetto,curato da Andrea Mi per MUV- musicand digital art festival, che vuole sviluppareinnovative strategie di produzione perartisti emergenti. loro lavoro di studio e realizzazione.Si chiama Muv Lab e per l’edizione2010 di saranno due le produzioni incantiere, una a Firenze e l’altra a Pisa. <strong>Nel</strong>laprima saranno coinvolti il produttore italo-portoricanoArge, emerso dal collettivoNuma Crew, e uno dei più promettenti visualartist fiorentini, Vj LP, già resident delTenax. <strong>Nel</strong>la seconda produzione, invece,il duo Kokomo, parte del collettivo 24HrsSleepy People, sarà seguito da Prudo e lavoreràinsieme a Argot.uomini di oggi, dalle paurealle manie che ciascunoserba in cuore: un viaggiotra le piccole e grandinevrosi degli italiani. Ma inquesto viaggio fortunatamenteviene in soccorso,anzi in ‘’Pronto soccorso’’la risata come un sorsod’acqua fresca, capace dimandar giù e per un attimofar dimenticare qualsiasiboccone amaro. Una pausadi serenità, una pausa dibuonumore.<strong>Il</strong> festivalFirenzeNoir Festival2010Dal 21 al 23 maggioPalazzo Vecchio eauditorium Cassa diRisparmioTre giorni noir per la città diFirenze, a maggio in PalazzoVecchio, nel salone deiduecento e nell’auditoriumdella CRF in Via Folco Portinai,a due passi da PiazzaDuomo. Una rassegna chepromuove uno strumentointerpretativo della societàdi oggi e della sua complessità,aprendo al pubblicoincontri con noti scrittori,sceneggiatori, magistrati,polizia scientifica e medicilegali. Un’ opportunità perrileggere grandi fatti dicronaca e scoprire misteriirrisolti. Un programmafitto, sviluppato nell’ultimoweekend di maggio, utileper analizzare e interpretareletteratura, fiction e fattidi cronaca nera.Le visite guidatela luce della grazia5-12-19-26 maggioluoghi variQuattro incontri perconoscere la città e i suoipercorsi meno conosciuti.Cominciano mercoledì 5maggio le visite guidate allascoperta dei più bei tabernacolifiorentini insieme allaassociazione Firenze FedeArte. La prima giornata (il 5)accompagnerà nella visitadei tabernacoli intorno alDuomo, la seconda (il 12)sarà la volta della zona diSanta Croce e il Bargelloe ancora il 19 l’Oltrarno eil 26 Ognissanti e via SanZanobi. Ogni visita duracirca 1 ora e 20 e costa 10euro a persona. Info: www.firenzefedearte.it oppure055.2302477Le mostreCaravaggio e icaravaggeschi aFirenzeDal 22 maggio al 10ottobregalleria Palatina egalleria degli UffiziGrazie dunque al cospicuopatrimonio fiorentino diopere del Caravaggio e alnucleo dipittura caravaggesca egrazie ai numerosi prestitiaccordati, due dei massimimusei del Polo MusealeFiorentino, la Galleria degliUffizi e la Galleria Palatina,ospiteranno, in occasionedelle celebrazioni per ilIV centenario della mortedel Caravaggio, la mostraCaravaggio e caravaggeschia Firenze. A quarant’annidalla pionieristica mostracurata da Evelina Borea,l’evento consentirà di presentareoltre cento quadri,noti e meno noti, alla lucedei dati emersi in seguitoa ricerche, documenti enuove attribuzioni che hannomodificato il panoramacritico e l’apprezzamentodel pubblico.Pregio e bellezzaFino al 27 giugnoMuseo degli argentiAttraverso un selezionatonumero di pezzi di eccezionalequalità provenientidai più importanti museiitaliani e stranieri, la mostraillustra la complessa storiadi questo tesoro, a partiredalla sua costituzione adopera di Cosimo, Piero esoprattutto Lorenzo de’ Medici,che ai cammei e agliintagli riservò un posto dirilievo all’interno delle suecollezioni d’arte e al qualesi deve l’acquisto di esemplariprestigiosi come ilcosiddetto Sigillo di Nerone,la splendida corniola conApollo e Marsia celebrata eammirata da un folta schieradi letterati e artisti.Uno sguardonell’invisibileFino al 18 luglioPalazzo StrozziIn esclusiva per la FondazionePalazzo Strozzi sonoarrivati dai quattro angolidel mondo una serie bellissimadi quadri che racchiudonol’estro e la maestrianon solo del maestro DeChirico, ma anche degli altriartisti del suo tempo.


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