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merate progetto definitivo b relazione tecnica generale

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AZIENDA OSPEDALIERAOSPEDALE DI LECCOREGIONE LOMBARDIAProgramma pluriennale degli investimenti in Sanità ex art. 20L. 67/1988 – IV Atto integrativo dell’accordo diprogramma quadro in sanità del 3/3/1999 . Attuazione IV^ fase – Intervento di cui alla D.G.R. n° VIII del 11/5/2006OSPEDALE SAN LEOPOLDO MANDIC - MERATESECONDO LOTTOPROGETTO DEFINITIVORISTRUTTURAZIONE NELL’AMBITO DEI PADIGLIONI VILLA – TERZAGHI/RUSCA- Pad. Villa ( 5° p. ) : Realizzazione del Reparto di PNEUMOLOGIA - 30 p.l. ( 24 + 6 )- Pad. Terzaghi (1° p.) : Realizzazione del rep. CENTRO ASSISTENZA LIMITATA – 10 + 10 P. Tecnici- Pad. Terzaghi (3° p.) : Realizzazione del rep. SERVIZIO PSICHIATRICO DIAGNOSI E CURA – 8 p.l.B RELAZIONE TECNICA GENERALEArch Sergio SantinArch. Francesco AmigoniArch. Giuliano AmigoniIng. Walter Ronzoni gennaio 2009


INDICEB . RELAZIONE TECNICA- DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DA REALIZZARE pag. 2- PREMESSA pag. 2- CRITERI INFORMATORI DI PROGETTO pag. 4- LAY-OUT DISTRIBUTIVO FUNZIONALE pag. 6- INTERVENTI DI CARATTERE STRUTTURALE pag. 10- STANDARDS DI FINITURA pag. 11- REGOLE E NORME TECNICHE DA RISPETTARE pag. 18- TEMPI DI REALIZZAZIONE pag. 19B1 . OPERE DI BONIFICA- OPERE DI BONIFICA DELLA COPERTURA IN CEMENTOAMIANTO NEL PADIGLIONE VILLA. pag. 231


B . RELAZIONE TECNICADESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DA REALIZZARE• PREMESSACome già evidenziato nella <strong>relazione</strong> illustrativa, gli interventi oggetto della presenteprogettazione definitiva, riguardano opere di ristrutturazione e adeguamento da realizzarsiall’interno dei corpi di fabbrica esistenti denominati rispettivamente “ padiglione Villa” e“padiglione Terzaghi / Rusca “.Nel padiglione Villa sono in corso lavori ristrutturazione il cui termine è previsto nellaprimavera 2009. Nel padiglione Terzaghi / Rusca è presente un’attività sanitaria ridotta, macomunque attiva. Occorre, in ogni caso, configurare i previsti interventi di ristrutturazionecome inseriti in un ambito di funzionamento ospedaliero in essere e quindi minimizzare leinterferenze con l’attività sanitaria. Per quanto riguarda l’impianto di cantiere è necessarioindividuare soluzioni mirate atte a garantire il regolare svolgimento dell’attività sanitariadurante tutto il corso della realizzazione dei lavori (utenze, contenimento polveri, rumori evibrazioni, viabilità di servizio). Al fine di meglio tutelare le attività sanitarie previste nelpadiglione Villa, sono state individuate opere di demolizione e rimozione consideratepropedeutiche all’intervento di ristrutturazione <strong>generale</strong>, che potranno essere eseguite primadell’appalto <strong>generale</strong> e prima che vengano allocate le nuove funzioni sanitarie previste altermine dei lavori di ristrutturazione in corso ai piani sottostanti. Ciò eviterebbe molti deidisagi connessi agli interventi di demolizione, la cui rumorosità costituisce l’elemento piùcritico; si avrebbe altresì una riduzione dei rischi per la sicurezza ed una più rapida esecuzionedei lavori.Gli interventi di ristrutturazione comprendono:1) Nell’ambito del padiglione Villa ( edificio edificato negli anni ’60 oggetto nel tempo disuccessivi ampliamenti ) si prevede la radicale ristrutturazione dell’ultimo piano (oggioccupato dal blocco operatorio ancora in attività), per realizzare un nuovo reparto dipneumologia da 24 posti letto oltre 6 posti letto di terapia subintensiva. È prevista, inoltre,la bonifica della copertura mediante la rimozione delle lastre esistenti in cemento-amiantoe la collocazione di nuovi pannelli di alluminio coibentati. Sempre nel padiglione Villa, èprevista la sostituzione degli elevatori esistenti, ormai obsoleti; del vecchio impiantoelevatori resterà solo quello adibito allo smaltimento del materiale sporco. Verrannoinstallati tre nuovi montalettighe, di cui due nei vani preesistenti; il terzo invece, verràinstallato in un nuovo vano derivato dalla “fusione” di due vani preesistenti. Si prevedeche almeno uno dei tre nuovi montalettighe abbia caratteristiche per essere utilizzabile incaso di incendio. L’impianto sarà completato con la sostituzione degli altri due elevatorimontapersone ( personale e visitatori). La superficie di intervento per la realizzazione delnuovo reparto di pneumologia è di circa 1.750 mq. L’edificio non risulta essere soggetto avincoli di interesse culturale ( D. Lgs. 42 /2004 e S.m.i.); non è previsto alcun incrementodi volumetria. Per quanto riguarda le facciate, il <strong>progetto</strong> non prevede la necessità dinuove aperture, varchi, finestre. È prevista la sostituzione completa di tutte le finestre(quelle esistenti non rispondono più alle normative vigenti sia per il contenimento deiconsumi energetici che per l’inquinamento acustico) che saranno dotate di schermaturesolari costituite da tende alla veneziana inserite nella camera del vetro. La realizzazionedell’intervento presuppone, comunque, un’autorizzazione comunale. L’immobile rientrain zona soggetta a vincolo ambientale di cui al D. Lgs. n° 490/99 ( già legge 1497 / ’39)2


2) Nell’ambito del padiglione Terzaghi / Rusca ( edificio tra i primi costitutivi il complessoospedaliero di Merate, risalente ai primi del ‘900, ma oggetto di successivi interventi diampliamento e adeguamenti, che ne hanno ormai cancellato le caratteristiche originarie)sono previsti due interventi di ristrutturazione:2.1 al piano 1°, nell’area occupata in passato dal reparto di medicina e oggi dismessa, èprevista la realizzazione di un nuovo Centro di Assistenza Limitata ( dialisi ) percomplessivi 20 posti tecnici. L’area di intervento è di circa mq. 640;2.2 al piano 3° (ultimo), nell’ area oggi occupata dal reparto di medicina e tuttorafunzionante, è prevista la collocazione del servizio psichiatrico di diagnosi e cura, percomplessivi 8 p.l. ; il servizio è già presente nel presidio di Merate, ma èfunzionalmente obsoleto e distribuito su due piani con elevate criticità assistenziali egestionali. L’area di intervento è di circa mq. 900I suddetti interventi prevedono opere di ristrutturazione adeguate alle necessità funzionali /distributive dei due servizi con un rifacimento integrale dell’impiantistica preesistente, macon una attenzione a salvare alcune preesistenze (servizi igienici e locali) che portino adun contenimento dei costi complessivi dell’intervento. Sono previsti interventi anche aipiani seminterrato, terra e 1° per adeguare alla normativa antincendio le due scale presentinell’area di intervento e per la realizzazione dei nuovi montanti/ cavedi, per il passaggiodegli impianti tecnologici; utilizzando integralmente il vano risultante dallosmantellamento dell’elevatore montapersone non più utilizzato. E’ prevista anche lasostituzione dei due elevatori esistenti: montapersone e montalettighe; il nuovomontalettighe è previsto con caratteristiche tali da poter essere utilizzato anche in caso diincendio. Per la collocazione delle macchine trattamento aria, si rende necessarioutilizzare il terrazzo di copertura del piano 2° ubicato in prossimità della viabilità diaccesso al servizio religioso. Le macchine di trattamento aria saranno inserite in uncontenitore realizzato con pannelli di lamiera recata zincata preverniciata. L’innesto alcorpo di fabbrica, realizzato tramite canali circolari in acciaio inox, è previsto nella partesuperiore del piano terra dotato dell’interpiano più alto del corpo di fabbrica, perdistribuirsi orizzontalmente fino al cavedio di risalita. L’edificio, ancorché abbia origineormai storicizzata, non risulta essere soggetto a vincolo di interesse culturale. Non èprevisto alcun incremento di volumetria. Per quanto riguarda le facciate, il <strong>progetto</strong>prevede, a seguito delle necessità di adeguamento antincendio, la trasformazione dielementi finestra in porte-vie di fuga, la sostituzione di tutte le finestre esistenti compresenelle aree di intervento,ormai non più a norma e, come nel caso del S.P.D.C.,tipologicamente inadeguate alle esigenze del servizio. I dispositivi di oscuramento sarannorealizzati con tapparelle di alluminio, cui si uniformeranno i futuri interventi diristrutturazione. Il riordino delle facciate, compreso terrazzi e balconate, è previsto in fasesuccessiva al termine di riassetto <strong>generale</strong> del padiglione. La realizzazione dell’interventopresuppone, comunque, una autorizzazione comunale. L’immobile rientra in zona soggettaa vincolo ambientale di cui al D. Lgs. n° 490/99 ( già legge 1497 /39 )3


• CRITERI INFORMATORI DI PROGETTO.Negli interventi di ristrutturazione previsti, si è cercato di porre attenzione, oltre al rispettonormativo ed ai requisiti di accreditamento, ad alcuni criteri di base che dovrebberocaratterizzare le nuove realizzazioni, quali:- Umanizzazione:realizzazione di spazi e ambienti a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, in cui siagarantita la privacy. La persona e le sue necessità sono al centro del processo diprogettazione e organizzazione degli spazi, considerando le esigenze delle diversecategorie di utenti: pazienti, operatori, visitatori. Le complessità tecnologiche devonoconciliarsi con la dimensione umana ed offrire agli utenti ambienti salutari e spazi dilavoro accoglienti per gli operatori.- Affidabilità:necessità di garantire adeguata capacità diagnostico terapeutica, sicurezza ambientale,tecnico-costruttiva, impiantistica ed igienica, tali da generare tranquillità e fiducia versola struttura sanitaria- Socialità:il <strong>progetto</strong> deve poter garantire lo sviluppo di valori acquisiti come solidarietà, senso diappartenenza e interdipendenza.- Flessibilità:strutturale e organizzativa; eventuali future modifiche distributive e impiantistiche,anche per l’evolversi della tecnologia; pur considerando di operare in fabbricatitipologicamente datati e che gli interventi operano su porzioni limitate del fabbricatostesso.- Confort ambientali degli spazi:la progettazione, nelle sue fasi di elaborazione (preliminare, definitiva, esecutiva) devepoter garantire il benessere ambientale, l’accoglienza e l’informazione attraverso lostudio dei vari elementi che interagiscono, quali : arredi, finiture, segnaletica qualità deimateriali, colori, luminosità, temperatura, pulizia, igiene, ergonomia.- Minimizzazione e miglior sostenibilità ambientale dell’opera:attraverso l’adozione di sistemi di controllo delle radiazioni solari si agevoleràl’efficienza energetica in ambito di climatizzazione invernale ed estiva; adozione disistemi di illuminazione ad alta efficienza; utilizzo di materiali bio-compatibili ericiclabili. Fermo restando il rispetto dei limiti di osservanza imposti dalle vigentinormative in materia sarà posta la massima cura affinché gli impatti delle installazioniimpiantistiche sulle componenti ambientali vengano minimizzati in <strong>relazione</strong> a :impatto acustico prodotto da impianti tecnologici installati all’esterno nei riguardi deiricettatori;efficienza energetica in ambito di climatizzazione invernale ed estiva; inquinamentoilluminotecnico; inquinamento elettromagnetico.In merito ai materiali : pur considerando che operiamo in strutture esistenti, si ritiene cheanche negli interventi di ristrutturazione si possa procedere, almeno per alcuni settori, contecniche costruttive in grado di assorbire le nuove istanze che dovessero manifestarsi nelcorso degli utilizzi degli stessi, privilegiando, ove possibile, per le opere dicompletamento, l’impiego di elementi stratificati in grado di raggiungere i livelli4


prestazionali richiesti dalle normative vigenti. L’utilizzo di queste tecnologie presentano iseguenti vantaggi:- riduzione dei tempi di realizzazione e assemblaggio costruttivo;- ridotto impatto e inquinamento in fase di eventuale modifica di quanto realizzato( abbattimento delle polveri, riduzione del rumore, velocità di intervento) ;- ampia flessibilità e modificabilità per gli adeguamenti impiantistici;- facilità di manutenzione (ispezionabilità e sostituibilità dei componenti)Vengono privilegiati materiali a bassa energia inglobata; a certificazione di bassa tossicitàa basso impatto ambientale, economicamente vantaggiosi; facilmente riciclabili odismissibili. Gli interventi previsti sugli elementi strutturali esistenti (aperture significativesu pareti ed impalcati) saranno valutati attraverso un’analisi strutturale che approfondiscail comportamento statico e dinamico del fabbricato interessato dall’intervento in <strong>relazione</strong>alle condizioni di carico previste dalla vigente normativa in materia.In merito agli impianti i materiali ed i componenti impiegati nella realizzazione degliimpianti dovranno rispondere a requisiti che ne garantiscano in primo luogo la sicurezza,l’affidabilità, la facile manutenibilità la sanificazione, la durabilità a titolo esemplificativo,non esaustivo, tali requisiti si possono così identificare:- disporre tutti di certificazione CE;- essere tutti conformi alle norme UNI e CEI;- disporre di certificazione che identifichi la classe di reazione al fuoco(isolamenti, apparecchiature con presenza di materiale plastico, ecc)- essere esenti da emissioni tossiche in presenza di incendio (cavi, tubazioni,scatole di derivazione, isolamenti; ecc)- avere grado di protezione IP, per i componenti dell’impianto elettrico,conforme agli ambienti ed alle modalità di installazione;- presentare superfici prive di parti taglienti o comunque tali da determinarepossibilità di infortunio, per il paziente, gli operatori, i manutentori;- consentire la sanificazione, tramite i comuni prodotti specifici in uso in ambitoospedaliero, di tutte le pareti a diretto contatto con gli ambienti ad uso sanitario,o con i fluidi o gli aeriformi trasportati dalle linee impiantistiche dei reparti;- disporre di una messa in opera che ne consenta la facile accessibilità da partedel personale addetto alla manutenzione e quindi la facile smontabilità perconsentire rapide sostituzioni al fine di limitare il più possibile i tempi “ fuoriservizio” dell’impianto;- essere correttamente dimensionati in funzione delle prestazioni che devonooffrire, senza che si determini sollecitazioni meccaniche, termiche, elettrichesuperiori a quelle di omologazione;- rispondere ai limiti riguardanti dei punti di ricezione sensibili;- rispondere ai canoni necessari per consentire il massimo risparmio energeticopossibile all’interno del contesto impiantistico di inserimento.5


• LAY – OUT DISRIBUTIVO FUNZIONALEPADIGLIONE VILLA:REALIZZAZIONE DEL NUOVO REPARTO DI PNEUMOLOGIAE’ previsto che venga collocata nel presidio di Merate l’attività specialistica di Pneumologiaper la necessità di allargare l’offerta dei Servizi Ospedalieri alla tipologia di ricoveri e percorsidiagnostici e terapeutici ad essa attinenti.Viene collocata al 5° piano, in sostituzione del blocco operatorio che verrà trasferito in altrofabbricato.Sono previsti 24 posti letto oltre 6 posti letto di terapia subintensiva.L’impianto distributivo prevede:- prolungamento del corridoio di circolazione primaria in modo da consentire laconnessione funzionale con il reparto di rianimazione allocato nei nuovi corpi;- suddivisione del reparto in aree funzionali distinte, ma integrate in uno stessoimpianto funzionale, e precisamente:a) area degenza per acuti con 12 p.l., collocata nell’area centrale del padiglione;l’area è accessibile da due nuclei scala e da due coppie di elevatori(montalettighe e montapersone); le degenze sono configurate a due posti letto,tutte dotate di proprio servizio igienico.b) unità di cure subintensive, comprendenti 6 posti letto distribuiti in degenzesingole (quattro) ed a due posti lett (una); tutte le degenze sono dotate diproprio servizio igienico; quelle singole sono altresì dotate di spazio filtro.L’accesso all’area subintensiva avviene da apposito percorso che distribuisce ivisitatori lungo il corridoio esterno alle degenze; è prevista un’area filtrodistinta in filtro utenti e filtro personale, in entrata e in uscita. Nell’area sonopresenti i necessari locali di supporto quali: servizi igienici per il personale,vuotatoio, deposito sporco, locale lavoro infermieri, locale medici , localevisita/medicazione (polmone d’acciaio); è prevista una zona di sorveglianzacontrolloin posizione centrale con annesso spazio per le prese carica pompeinfusione.c) area riabilitativa e della continuità assistenziale, con 12 p.l. di Riabilitazionespecialistica, distribuiti in cinque locali di degenza da due posti letto e in duelocali di degenza singola; tutti gli ambienti degenza sono dotati di proprioservizio igienico. I locali a supporto dell’attività di reparto comprendono:locale medici/riunioni; locale medico/primario; locale lavoro personale diassistenza diretta; deposito materiale pulito; cucina di reparto; locale visita emedicazioni; locale soggiorno; spazio caposala; bagno assistito; depositoattrezzature; deposito sporco vuotatoio; servizi personale.d) Spazi ambulatoriali di II° livello necessari alle valutazioni specialistiche diapprofondimento: sono stati ricavati tre ambulatori di fisiopatologiaaccessibili, per quanto riguarda l’utenza esterna, dal corridoio di circolazioneprimaria e utilizzabili dal personale anche direttamente dal reparto; le attivitàambulatoriali possono usufruire di alcuni servizi del reparto, quali ad esempio:deposito sporco e attrezzature. In prossimità del nucleo centrale scaleascensoriè stato ricavato lo spazio per l’attesa-accettazione e per le attivitàamministrative connesse alle funzioni ambulatoriali.Tra le due scale centrali sono stati ricavati i servizi igienici per gli esterni, fruibilianche dai visitatori che trovano lo spazio a loro dedicato a ridosso del reparto e inposizione baricentrica rispetto all’accessibilità allo stesso.6


I nuovi elevatori prevedono la installazione di tre montalettighe, di cui uno conutilizzo antincendio, e due montapersone per visitatori, pazienti ambulatoriali eper il personale; a livello di piano viene confermato l’elevatore esistente dedicatoall’evacuazione diretta del materiale sporco, che viene raccolto in apposito localedeposito in cui viene convogliato tutto il materiale sporco prodotto al piano.Nell’impianto funzionale sono evidenziati i filtri antincendio e gli elementi dicompartimentazione REI, così come delineati nel <strong>progetto</strong> antincendio depositatopresso il Comando VVFF di Lecco.7


PADIGLIONE TERZAGHI – RUSCAREALIZZAZIONE DEL NUOVO SERVIZIO PSICHIATRICODI DIAGNOSI E CURA (S.P.D.C.) – n° 8 POSTI LETTOIl nuovo S.P.D.C.è previsto al piano 3° (ultimo), suddiviso in area Degenza e Area DayHospital Psichiatrico, proveniente dalla sede attuale ubicata al P.T. del Padiglione Centrale,diventata funzionalmente obsoleta, sia dal punto di vista architettonico- abitativo che perl’aspetto tecnico assistenziale con elementi di criticità dovuti alla commistione degenza – dayhospital.Il <strong>progetto</strong> prevede una chiara suddivisione tra le aree di day hospital, quelle della continuitàassistenziale e l’area di degenza.L’area di day hospital psichiatrico, accessibile direttamente dal corridoio di circolazioneprimaria, comprende:- locale day hospital da due posti letto con annesso servizio igienico- locale colloqui parenti- locale studio medico- locale lavoro personale di assistenza diretta- locale soggiorno- servizio igienico personale- locale tisaneria- locale soggiorno- servizio igienico personale- spazi armadiature deposito pulito – guardaroba- locale deposito sporco – vuotatoio:In zona esterna, direttamente connessa al corridoio di circolazione primaria eposto a ridosso dell’ingresso al reparto sono previsti gli spazi attesa visitatori e il locale per leriunioni di equipe; completa il settore il nucleo servizi igienici per esterni di cui uno previstoper uso disabili.L’ingresso al reparto avviene attraverso una zona filtro realizzata per adeguamento normativoantincendio. Il primo settore comprende gli studi medici (tre); un locale deposito attrezzature;un locale caposala; il locale bagno assistito e i servizi igienici per il personale.Prima dell’accesso all’area degenza vera e propria, trovano allocazione gli spazi disocializzazione: il locale ricreazione con annesso ambiente con utilizzo esclusivo perfumatori(attività connessa alle specifiche terapie) ed il locale soggiorno con annessa salapranzo; sono altresì allocati gli altri spazi necessari alla funzionalità completa del reparto,quali: cucina di reparto, deposito materiale pulito, deposito materiale sporco e vuotatoio,locale lavoro personale di assistenza diretta, posto di controllo infermieri.L’area di degenza prevede otto locali di degenza singola tutti con annesso servizio igienico;due locali degenza vengono strutturati per consentire l’implemento di due letti tecnici per imomenti di picco delle presenze; una camera è prevista insonorizzata per le specificheesigenze.. Anche in questo caso si è cercato di utilizzare al massimo la distribuzione e lastrutturazione dei locali e servizi preesistenti per contenere i costi dell’intervento; alcuneparticolari esigenze proprie della patologia psichiatrica impongono l’adozione di accorgimentispecifici quali, ad esempio: finestre apribili a wasistas con maniglia estraibile custodita dallacaposala; adozione di vetri antisfondamento; possibilità del controllo e intervento dell’esternoper gestire il flusso dell’acqua della doccia da parte del personale di assistenza; utilizzo dimateriali resistenti ai colpi e ai tentativi di sfondamento; ecc.Anche questo intervento prevede l’adeguamento normativo antincendio delle scale esistenti; lacreazione dei filtri e delle compartimentazioni connesse all’inserimento del montalettigheantincendio.8


PADIGLIONE TERZAGHI / RUSCAREALIZZAZIONE DEL NUOVO CENTRO DI ASSISTENZA LIMITATA (C.A.L.) PEREMODIALISI – 20 POSTI TECNICIE’ prevista la realizzazione del nuovo centro, quale ampliamento della sede attuale (ubicata al1° piano) per consentire un più funzionale servizio ed una riorganizzazione dell’assistenza.L’ampliamento prevede la strutturazione di due nuovi moduli pressoché simmetrici checonsente la collocazione di n° 20 postazioni tecniche, rispetto alle 10 attuali, oltre ad un piùfunzionale e moderno servizio con più spazi dedicati , e l’ammodernamento degli impianti dideionizzazione/ osmosi inversa.La strutturazione funzionale prevede:- l’area spogliatoio uomini e donne, con interposto ambiente attesa pazienti /- accompagnatori, collocato in prossimità dell’accesso al centro;- locale caposala, locali studio medico,- servizi igienici per il personale;- spazio vuotatoio/ deposito sporco;- deposito materiale sporco;- servizio accompagnatori ricavato in prossimità dell’accesso al Centro;- locale tisaneria;- locale laboratorio;- locale osmosi inversa collocato in prossimità dell’area delle postazioni tecniche;- locale lavoro personale di assistenza diretta;- locale deposito attrezzature e manutenzione apparecchiature;- locale deposito materiale pulito;- n° 2 moduli da dieci postazioni tecniche cad. con posto di controllo a vista.Il <strong>progetto</strong> prevede, per quanto possibile, di organizzare i nuovi spazi funzionali utilizzando almeglio delle possibilità, gli ambienti preesistenti.La realizzazione dei due moduli tecnici necessita di effettuare la demolizione di alcuneporzioni di murature, con funzione portante, previa collocazione di adeguati rinforzi strutturaliche dovranno, con più precisione, essere analizzati nelle successive fasi progettuali esecutive.Il <strong>progetto</strong> prevede la realizzazione di alcuni filtri antincendio così come delineati dal <strong>progetto</strong>depositato presso il Comando VVFF di Lecco.In tale problematica si inquadrano anche gli interventi previsti per adeguare alla normativaantincendio le due scale esistenti con modifiche parziali alle rampe in quella più storicizzata econ la realizzazione di adeguati filtri per l’altra.E’ prevista la sostituzione dei due elevatori esistenti; il nuovo montalettighe assolverà anche lafunzione di essere utilizzato in caso di incendio e quindi necessita di proprio filtro esclusivo.9


• INTERVENTI DI CARATTERE STRUTTURALEA) Demolizione muratura al 1° piano del Pad. Terzaghi;Al fine di ricavare i due locali tecnici per la dialisi, si rende necessario demolire una partedi muratura portante al piano 1° del Pad. Terzaghi.Questo padiglione è tra i primi costituiti del complesso ospedaliero di Merate e risale aiprimi anni del ‘900. Negli anni successivi è stato oggetto di un sopralzo che ha aggiuntoai due piani esistenti, oltre a due piani interrati, altri due piani fuori terra. Sulla strutturain muratura portante sono stati impostati dei pilastri in c.a. che portano i due piani delsopralzo.Da un esame superficiale le condizioni del complesso risultano generalmente buone; nonesistono lesioni tali da lasciare ipotizzare cedimenti della struttura.In sede di <strong>progetto</strong> esecutivo, anche in funzione delle due porzioni di muro da demolire,si dovrà procedere ad esami più approfonditi ed alla verifica della corrispondenza delledimensioni della struttura alla normativa vigente ed in particolare per quanto riguarda lanormativa antisismica (D.M. 16 gennaio 1996 e successive integrazioni). Pertanto, inbase ai risultati delle analisi, potrebbe rendersi necessario un consolidamento di parti dimuratura che potrà essere effettuato tramite l’applicazione di rete in carbonio immersa inmatrice cementizia inorganica stabilizzata, opportunamente ancorata tramite risvolti econnettori anch’essi in carbonio.Si potrà poi procedere alla demolizione di due tratti di muratura che hanno lunghezza dimt. 2,50-3,00. si dovrà valutare attentamente la presenza al piano superiore e ai marginidella demolizione di pilastri in c.a.Si procederà poi a inserire una putrella per lato con le dimensioni risultanti dai calcolistrutturali.Si dovrà procedere ove necessario al puntellamento delle strutture con banchine,controventature e quant’altro necessario.B) Demolizione rampe scale dal piano terra al piano 1° del Pad. TerzaghiAttualmente la scala ha dimensioni non adeguate ai fini antincendio con un ripianod’arrivo, al 1° piano, di soli 50 cm.Si procederà pertanto alla demolizione di queste due rampe avendo cura di recuperare lepedate in pietra di questa scala storica. Si dovranno quindi formare tracce continue nellemurature e procedere all’esecuzione delle due rampe scale calcolate come solette in c.a. aginocchio, appoggiate sui muri di testa. Le dimensioni saranno quelle determinate daicalcoli strutturali.La scala sarà poi rivestita con marmo botticino o comunque simile a quello esistente aipiani superiori. Sarà pure messo in opera un parapetto in ferro verniciato, con disegnosimile a quello esistente ai piani superiori.Questo intervento prevede pure una parziale demolizione della muratura per laformazione di una porta di collegamento con il p.terra. Alla demolizione seguirà ilripristino di mazzette e voltini e la possa del falso telaio.10


• PRINCIPALI STANDARDS DI FINITURAElementi finestraNegli interventi previsti è contemplata la sostituzione di tutte le finestrature esistenti; inuovi manufatti avranno le seguenti caratteristiche:1.1 SERRAMENTI Monoblocchi a “Taglio Termico” in lega AC 63 di alluminio allostato bonificato TA 16 costruiti come da norme UNI 9006/88 ed UNI 3952/66 inprofilati estrusi serie “DOMAL BRIGHT 70 S” o similare, sezione profili mm.67/75 – Verniciati a fuoco come da norme UNICHIM N°427 con garanzia di 60/80microns ed essiccazione a forno ad una temperatura di circa 180/200°C previograssaggio, fosfocromatazione e successivo lavaggio, composti da più specchiatureapribili ad anta a battente – ad anta/ribalta (anta + vasistas) – completi dimeccanismo per l’errata manovra od a vasistas con o senza sopraluci/sottoluci –completi di guarnizione di tenuta in “Epdm” e di tutti i normali accessori difunzionamento e montaggio quali Cerniere, Maniglie, ecc. …nonché completi diFalsi Telai da premurare e Vetri Camera 5/15/4 TOP N ad alto abbattimentotermico.Le prestazioni termiche saranno conformi alla D.G.R. Lombardia VIII/5773 del31.10.2007; i limiti di isolamento acustico dovranno rispettare i limiti previsti dalDPCM 5.12.1997.- “Taglio Termico” realizzato con materiali espansi altamente isolanti edinsonorizzati che consentono un isolamento termico di K=2.1- Guarnizioni in materiale “Dutral-Aptk” che mantiene inalterate nel tempo lecaratteristiche di elasticità e di tenuta all’acqua e all’aria- Coefficiente di trasmissione termica profili e delle vetrate isolanti K= < 2.5- Tenuta all’aria classe A3- Tenuta all’acqua classe E4- Resistenza alla pressione del vento classe V2a- Resistenza alle sollecitudini dell’utenza n°10000 cicli- Isolamento acustico profili con vetri 32 dBIl tutto come da norme italiane UNI 7979 corrispondenti ai gruppo “C” delle normetedesche DIN 18055 nonché al gruppo 2.1 delle norme tedesche DIN 4108 – tabella 3 –foglio 4 e conforme a quanto prescritto dalla legge 373.1.2 Materiali Impiegati1.3 Tutti i materiali impiegati dovranno corrispondere ai requisiti delle seguenti normeUNI:- ESTRUSI: lega leggera di alluminio 6060 allo stato bonificato TA-UNI 9006/88(ex UNI 3569/66)- LAMIERE: lega leggera di alluminio 1059-H-16 adatte al trattamento diresistenza alla piegatura e O.A.A. adatte all’ossidazione architettonica (anodica)- GUARNIZIONI: in elastometro etilene propilene (Dutral-Epdm)- SIGILLANTI: siliconici ed esobutilici- ACCESSORI: in acciaio inossidabile serie AISI-304 in lega di alluminio eresina poliomidica nylon 66 come da norme UNI 3952/66- VERNICIATURA: come da norme UNICHIM N° 427- OSSIDAZIONE: come da norme UNI 4522/66- VETRI: fornitura come da norme UNI 7134/72 e posa come da norme UNI6534/7411


Nell’ambito dell’intervento previsto per la riallocazione del S.P.D.C. (Pad. Terzaghipiano 6°) è previsto:- Motore asincrono monofase 220V-50Hz, valore IP44 con protezione termica,freno elettromagnetico, gruppo finecorsa automatico con arresto superiore edinferiore.Veletta esterna copripacco in alluminio verniciato o ossidato pressopiegato adisegno completa di relative staffe di sostegno.1.4 Dispositivi di oscuramento:a) Pad. Terzaghi/Rusca:fornitura e posa in opera di TAPPARELLE esterne in alluminio coibentatecomposte da stecche in doppia parete con interposto materiale isolante,complete di Avvolgitori, di Cinghie, Rulli zincati e ogni normale accessorio difunzionamento e montaggio, centro assistenza limitata: comando ad asta.Nel reparto psichiatria: comando elettrico.b) Pad. Villa:TENDE ALLA VENEZIANA con comando manuale inserite nella camera delvetro.2 PORTE INTERNESono previsti serramenti interni aventi le seguenti caratteristiche:- telaio realizzato in profilati di alluminio verniciato a fuoco;- ante realizzate in pannelli di fibra di legno rivestite sulle due facce in laminato plasticoantigraffio spess. min. 12/10 di mm, complete di eventuali griglie di passaggio aria;complete altresì di fascia protettiva antiurto in alluminio satinato, dim. Cm.30, spess.mm 2, o complanare al rivestimento in laminato dell’anta, su tutte le porte dei locali didegenza e su tutte le porte, in <strong>generale</strong>, che affacciano sui corridoi di circolazione.Le porte dei locali di degenza saranno dotate nella parte superiore di parte vetrata, concaratteristiche adeguate alle esigenze dei diversi reparti (ad es. nell’S.P.D.C. si prevedeil vetro antisfondamento; nel reparto di Pneumologia e nel C.A.L. è previsto il vetrostratificato).3 PAVIMENTISono previsti pavimenti in linoleum per le aree di degenza e corridoi; per le zoneumide e di lavoro, quali ad es. cucina di piano, è prevista la pavimentazione in telivinilici rinforzati al quarzo e carburo di silicio, tipo SAFE STEP FORBO oequivalente.Si riportano nel seguito le principali caratteristiche tecniche:3.1 MARMOLEUM Dual, Fresco, Piano, Real, Vivace, Walton 2,5mm - della FORBO oequivalenteLa pavimentazione dovrà essere realizzata in linoleum a teli, tipo e colore a sceltadella D.L. composto da olio di lino ossidato, resine naturali, farina di legno, pigmentie riempitivi inerti, con un supporto in tela di juta (EN 548).Dovrà inoltre soddisfare la norma EN 14041 e possedere il marchio CE.La superficie dovrà avere un finish protettivo di fabbrica, denominato “Topshield”,resistente all’usura, antisporco e difficilmente rimovibile.L’unità produttiva dovrà essere certificata ISO 9001 e 14001.12


Principali caratteristiche tecniche:- Larghezza: 200 cm (EN 426)- Spessore: 2,5 mm (EN 428)- Peso: 2,9 Kg/m² (EN 430)- Classe: 23+34+42 (EN 685)- Reazione al fuoco: omologato classe 1 italiana (D.M. 26.6.84; G.U. n°234 del25.8.84); EN 13501-1: classe Cn s1 (poco fumo); ANFOR NF F16-101: classeF2- Potere calorifico: ca. 3.000 cal/g (ISO 1716)- Resistente alla brace della sigaretta (EN 1399)- Resistente alle sedie girevoli (EN 425)- Impronta residua: 0,08 mm ca. (EN 433)- Proprietà elettrostatiche: Antistatico. Il potenziale elettrostatico sulle persone èinferiore a 2kV (EN 1815)- Resistenza alla luce: grado 6/8 scala dei blu (ISO 105 Bo 2)- Abbattimento acustico: ≤ 5 dB (ISO 717-2)- Proprietà antiscivolo: R 9 (DIN 51130) e DS: ≥ 0,60 (EN 13893)- Resistente agli agenti chimici (acidi diluiti, oli, grassi ed ai più comuni solventicome alcol, acetone, ecc.) (EN 423)- Flessibilità: diametro 40 mm (EN 435)- Conducibilità termica – resistenza termica: 0,17 W/mK – 0,014 m2 K/W (DIN52612) (adatto per riscaldamento a pannelli)- Batteriostatico: rapporti dei laboratori TNO (Olanda) e NAMSA (USA)- Certificati ambientali (Green Labels): Nature Plus® e TUV (Germania) –NORDIC ENVIRONMENT LABEL (Scandinavia), ECO LABEL UZ42(Austria)Modalità di posaI sottofondi dovranno essere lisci, consistenti, privi di crepe, asciutti, con un’umiditàinferiore al 2,5%.Per la corretta posa del linoleum occorrerà procedere all’acclimatazione delmateriale, per un periodo di almeno 24 ore, a temperatura superiore ai 15°C. siprocederà alla sigillatura a caldo dei giunti con apposito cordolo e si dovràproteggerlo co un apposito liquido denominato Weldfinish.Pulizia di fine cantiereA posa ultimata, il pavimento in linoleum dovrà essere pulito ed opportunamenteprotetto, per impedire che possa essere danneggiato durante l’esecuzione di eventualiopere successive. Prima della consegna dei lavori si dovrà procedere alla pulizia afondo, possibilmente con l’uso di monospazzola.La ceratura non è necessaria.3.2 SAFE STEP – FORBO o equivalenteLa pavimentazione dovrà essere realizzata in cloruro di polivinile a teli, tipo e colore ascelta della D.L. composto da 3 strati indelaminabili, conforme a tutti i requisiti dellanorma EN 649, EN 13845, EN 14041 e possedere il marchio CE.Lo strato di usura di 0,70 mm in puro PVC plastificato rinforzato particelle colorate alquarzo e carburo di silicio, per garantire la proprietà antiscivolo. Lo strato intermedioin fibra di vetro impregnata per garantire un’ottima stabilità dimensionale. L’ultimostrato, un supporto in vinile compatto, per garantire un’ottima resistenza all’improntaresidua.La pavimentazione deve soddisfare la norma EN 14041 e possedere il marchio CE.Principali caratteristiche tecniche:- Larghezza: 200 cm (EN 426)- Spessore totale: 2,0 mm (EN 428)13


- Strato d’usura : 0,7 mm (EN 429)- Peso: 2,8 Kg/m² (EN 430)- Classe: 34+43 (EN 685)- Reazione al fuoco: omologato classe 1 italiana (D.M. 26.6.84; G.U. n°234 del25.8.84); EN 13501-1: classe Bn s1 (poco fumo)- Proprietà antiscivolo:a) R 11 (DIN 51130)b) Conforme alla EN 13893 (> 0,5) ed EN 13845 parte C (su rampa bagnatacon scarpe in gomma)ESf- Proprietà elettrostatiche: Antistatico. Il potenziale elettrostatico sulle persone èinferiore a 2kV (EN 1815)- Impronta residua: 0,02 mm (EN 433)- Resistente alle sedie girevoli: senza danneggiamenti (EN 425)- Resistenza all’abrasione: gruppo di usura T (EN 660-2)- Stabilità dimensionale: 0,02% in ambedue i sensi (EN 434)- Flessibilità: diametro 10 mm (EN 435)- Resistenza allo strappo: > 300N/50 mm (EN 684) (per teli saldati)- Resistenza alla luce: grado 7 (ISO 105-Bo 2: metodo 3)- Resistente agli agenti chimici: buona agli acidi di uso comune, ai grassi e oli,minore ai solventi organici. (EN 423)Modalità di posaI sottofondi dovranno essere lisci, consistenti, privi di crepe, asciutti, con un’umiditàinferiore al 2,5%.Per la corretta posa del Safe Step occorrerà procedere all’acclimatazione delmateriale, per un periodo di almeno 24 ore, a temperatura superiore ai 18°C. Siraccomanda la posa a teli alternati. Si procederà alla sigillatura a caldo dei giunti conapposito cordolo.ManutenzionePer le particolari proprietà antiscivolo, il prodotto non va cerato.4 RIVESTIMENTINelle zone pavimentate con SAFE STEP FORBO o equivalente, è prevista lacollocazione di un Rivestimento Murale in cloruro di polivinile tipo ONIXFR FORBOo equivalente, sino ad h.= cm 210 dal pavimento finitoNei locali di degenza e negli altri locali dove è prevista la pavimentazione inMARMOLINOLEUM FORBO o equivalente, è prevista la collocazione diRivestimenti Murali della BRAENDLI dC srl o equivalente, sino ad h.= cm 210, adeccezione del servizio S.P.D.C. dove le particolari caratteristiche dei pazienticonsigliano, invece, l’utilizzo di tradizionali tinteggiature tipo smalto all’acqua a fortespessore.Nel corridoio interno dell’S.P.D.C. è previsto un rivestimento protettivo generalizzatosino ad h.= cm 120 dal pavimento finito, tipo C/S ACROVYN o equivalente, spess.mm 2,0; in tutti gli interventi di ristrutturazione è prevista la collocazione dicorrimani-paracolpi lungo i corridoi di circolazione e di elementi paraspigoli tipoACROVYN C/S o equivalente.Si riportano nel seguito le principali caratteristiche tecniche:4.1 Rivestimento murale tecnologicamente avanzato, saldabile e raccordabile,biologicamente e chimicamente inerte e non tossico, consistente in un tessuto in purocotone, rivestito da un laminato ottenuto per polimerizzazione di monomeri vinilici esuccessiva spalmatura di pigmenti micronizzati idrosolubili. La faccia a vista dellasuperficie, impressa con colori in dispersione acquosa, è protetta da una lamina difluoruro di polivinile, avente uno spessore non inferiore a 25 micron. Il materiale, che14


incorpora nella sua struttura molecole attive di 2- octyl- 3 (2H)- isotiazolone confunzione bio stabilizzatrice, per le sue caratteristiche prestazionali, deve risponderealle esigenze specifiche previste per impieghi in ambienti sanitari sterili quali le saleoperatorie, le terapie intensive, le camere di rianimazione, i reparti infettivi e devepresentare i seguenti requisiti:b) Caratteristiche tecnico costruttive:- reazione al fuoco: CLASSE 1- resistenza al fuoco SBI EUROCLASS B-s2-d0- in caso di combustione: non propaga e non alimenta la fiamma; la densità dei fumiemessi ha un valore inferiore a 10 (ASTM E 84/75 e 84/80)- una volta in opera non emette: sostanze volatili (VOC free, UNI EN 12149),sostanze nocive per l'ozono, particelle pericolose, gas e radiazioni- non contiene formaldeide, metalli pesanti, solventi, sostanze tossiche- è perfettamente lavabile, disinfettabile, imputrescibile (EN 259 e EN 233)- è sterilizzabile anche con cloro, varechina, aldeidi, iodio, polifenoli, clorexidina- è caricato con un biostabitizzatore che impedisce la crescita e la proliferazione dimicrorganismi quali batteri funghi e muffe sia sulla faccia a vista che sul retro- è antistatico (EN 1815); dimensionalmente stabile (grado ottimo), inalterabile allaluce (DIN 54004, valore non inferiore a 7) ; non permeabile, non assorbente, nonporoso- ha un resistenza eccellente: all'impatto (EN 259), all'urto e ai colpi (EN 5335), algraffio (Clement Scratch Test), al logoramento (DIN 54021), all'usura dasfregamento di oltre 30000 frizioni (Erichsen Scrub Test); all'elasticità sottopressione (Erichsen Elasticity Test) : non cavilla ovvero non si fessura- è conforme alle normative dell'Unione Europea: sulla atossicità, sull'igieneambientale e sulla sicurezza; sui requisiti essenziali dei materiali (CEE 89/106, n. C62/6)- è certificato: ISO 9001 (Qualità Totale); ISO 14001 (eco e bio compatibile, eco ebio sostenibile); Marine Equipment Directive (MED), module B, n° 0450050,Lloyd's Register, Londonc) Proprietà fisiche:- pesi totali: PVF ± 370 g/mq; OTW ± 390 g/mq; OTW HD ± 480 g/mq- spessori: PVF ± 0,55 mm; OTW ± 0,55 mm; OTW HO ± 0,90 mm- altezza del rivestimento: ± 128/130 cm- supporto tessile: cotone 100% titolo 12/8 pesi: PVF e OTW ± 50 g/mq OTW HD ±70g/mq- laminato:100% virgin vinyl pesi: PVF ± 290 g/mq OTW ± 290 g/mq OTW HD ±400 Q/mq- lamina di fluoruro di polivinile: PVF DU PONT DE NEMOURS peso ± 30 Q/mqspessore ± 25 µ- bio stabilizzatore: Vinyzene incorporato nel trattamento Bio-Pruf®- coefficiente di assorbimento acustico: αw = 0,154.2 Rivestimento murale tecnologicamente avanzato, biologicamente e chimicamenteinerte e non tossico, consistente in un tessuto in puro cotone, rivestito da unlaminato ottenuto per polimerizzazione di monomeri vinilici e successivaspalmatura di pigmenti micronizzati idrosolubili. La faccia a vista della superficie,impressa con colori in dispersione acquosa, è protetta da un film a base di resineacriliche, opacizzate e completamente polimerizzate. Il materiale, che incorporanella sua struttura molecole attive di 2- octyl- 3 (2H)- isotiazolone con funzione biostabilizzatrice, per le sue caratteristiche prestazionali, deve rispondere alle esigenzespecifiche previste per impieghi in ambienti sanitari ospedalieri e deve presentare iseguenti requisiti:15


a) Caratteristiche tecnico costruttive:- reazione al fuoco: CLASSE 1- resistenza al fuoco SBI EUROCLASS B-s2-d0- in caso di combustione: non propaga e non alimenta la fiamma; la densità deifumi emessi ha un valore inferiore a 10 (ASTM E 84/75 e 84/80)- una volta in opera non emette: sostanze volatili (VOC free, UNI EN 12149),sostanze nocive per l'ozono, particelle pericolose, gas e radiazioni- non contiene formaldeide, metalli pesanti, solventi, sostanze tossiche- è perfettamente lavabile, disinfettabile, imputrescibile (EN 259 e EN 233)- è caricato con un biostabitizzatore che impedisce la crescita e la proliferazione dimicrorganismi quali batteri funghi e muffe sia sulla faccia a vista che sul retro- è antistatico (EN 1815); dimensionalmente stabile (grado ottimo), inalterabilealla luce (DIN 54004, valore non inferiore a 7) ; non permeabile, non assorbente,non poroso- ha un resistenza eccellente: all'impatto (EN 259), all'urto e ai colpi (EN 5335), algraffio (Clement Scratch Test), al logoramento (DIN 54021), all'usura dasfregamento di oltre 30000 frizioni (Erichsen Scrub Test); all'elasticità sottopressione (Erichsen Elasticity Test) : non cavilla ovvero non si fessura- è conforme alle normative dell'Unione Europea: sulla atossicità, sull'igieneambientale e sulla sicurezza; sui requisiti essenziali dei materiali (CEE 89/106, n.C 62/6)- è certificato: ISO 9001 (Qualità Totale); ISO 14001 (eco e bio compatibile, eco ebio sostenibile); Marine Equipment Directive (MED), module B, n° 0450050,Lloyd's Register, Londonb) Proprietà fisiche:- peso totale: ± 350 g/mq (o ± 460 g/mq)- spessore: ± 0,55 mm (o ± 0,75 mm)- altezza del rivestimento: ± 128/130 cm- supporto tessile: cotone 100% titolo 12/8 peso: ± 50 g/mq- laminato:100% virgin vinyl pesi: ± 290 g/mq (o ± 400 g/mq)- film protettivo: HD SHIELD 100% resina acrilica opacizzata peso ± 10 g/mq- bio stabilizzatore: Vinyzene incorporato nel trattamento Bio-Pruf®- coefficiente di assorbimento acustico: αw = 0,154.3 ONYX FR – FORBO o equivalente. Il rivestimento murale dovrà essere realizzatoin cloruro di polivinile a teli, tipo e colore a scelta della D.L. Il rivestimento sicompone di uno strato d’usura in vinile trasparente e di un supporto in vinilecaricato.Dovrà soddisfare la norma EN 14041 e possedere il marchio CE.b) Caratteristiche tecniche:- lunghezza dei rotoli: ca. 30 mt lineari- altezza dei rotoli: 200 cm- spessore: 0,9 mm- spessore dello strato d’usura: 0,1 mm- peso: 1,50 Kg/m²- resistenza al fuoco: omologato classe 1 italiana EN 13501-1: classe Bn s1 (pocofumo)- resistenza alla luce: secondo ISO 105 Bo 2, metodo 3:scala dei blu 1-8, risultato:7 - ottimob) Modalità di posa:la posa dei teli deve essere effettuata a teli alternati. Il materiale sarà saldato acaldo con apposito cordolo di saldatura.16


4.4 HRB - 4C – CORRIMANO-PARACOLPI tipo ACROVYN C/S o equivalente.Fornitura e posa di corrimano-paracolpo HRB-4C, con altezza di 140 mm, compostida un profilo continuo in alluminio estruso sul quale viene applicato un profilo inresina acrovinilica modificata all’urto, non porosa, colorata nella massa, granulatasu tutta la superficie, con spessore 2-2,5 mm, fissato sul supporto per mezzo dimensole stampate distanziate fra loro di 800 mm. I terminali chi chiusura sarannoavvitati sul profilo in alluminio e saranno regolabili in profondità e in altezza pergarantire un allineamento perfetto con il profilo. Non sarà ammessa alcunaincollatura o rifinitura.4.5 SCR 64 – (per area S.P.D.C.) PARACOLPI tipo ACROVYN C/S o equivalente.Fornitura e posa di paracolpi SCR 64, con altezza di 203 mm, composti da unprofilo continuo in alluminio estruso, sul quale viene applicato un profilo in resinaacrovinilica modificata all’urto, non porosa, finemente granulata, colorata nellamassa e con spessore 2-2,5 mm, fissato sul supporto per mezzo di staffe inalluminio distanziate fra loro da 800 mm.4.6 PARASPIGOLI SO-50 tipo ACROVYN C/S o equivalente.Fornitura di Paraspigoli SO-50 con apertura alare di 75 mm, in materialeacrovinilico con bordi arrotondati, finemente granulato, non poroso, con spessore da2 a 2,5 mm, colore a scelta con quelli di serie. Classe 1 di reazione al fuoco.Lunghezza standard delle barre 3 mt.5 CONTROSOFFITTIPer gli interventi previsti nell’ambito del padiglione Terzaghi/Russa, è prevista lacollocazione di controsoffittature in pannelli in fibre naturali smontabili mm.600x600, applicati su intelaiatura metallica a vista, finitura non forata, compresisportelli di ispezione in alluminio, nei corridoi di circolazione <strong>generale</strong> e serviziigienici; negli altri locali è invece previsto un controsoffitto radiante tipo Frenger oequivalente, composto da pannelli in alluminio isolato superiormente, serpentino intubo di ferro su struttura di sostegno con distanziatori.Gli elementi di alluminio saranno realizzati in doghe non forate in alluminioprelaccato con colore standard bianco opaco. Larghezza della doga mm 20,lunghezza in base alle esigenze degli ambienti o, in alternativa, in pannelli da mm600x300 e/o mm 600x600 non forati.Nel reparto di Pneumologia del Pad.Villa, è prevista la controsoffittatura in pannellidi fibre naturali, nelle sole zone servizi e corridoi, e ove indispensabile perl’impianto trattamento aria; nell’area subintensiva è prevista, generalizzata, lacontrosoffittatura in pannelli di gesso a lastra liscia, spess. mm 15, giunti sigillati, sustruttura metallica e completa di sportelli di ispezione.17


• REGOLE E NORME TECNICHE DA RISPETTAREFermo restando il richiamo alle norme generali, di seguito si riportano a titolo indicativo manon esaustivo i principali riferimenti normativi a cui i diversi livelli di progettazione devonoriferirsi.1) Urbanistica - edilizia1.5 Lavori Pubblici- Lgs 163/06 e s.m.i. -Legge Quadro in materia di Lavori Pubblici;- DPR n 554/1999 e s.m.i. , -Regolamento Attuativo della Legge Quadro inmateria di Lavori Pubbiici n 109/1994 e s.m.i. ;- D.Lgs n. 494/96 dei 14/08/1996 come modificato dal D.Lgs n 528/99 del19/11/1999 - Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente ie prescrizioniminime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili;- DPR n 34/00 dei 25/01/2000 e s.m.i. -Regolamento per l'istituzione di unsistema di quaifficazione unico dei soggetti esecutori di lavori pubblici;- D.M. n. 145/00 del 19/04/2000 -Regolamento recante il capitolato <strong>generale</strong>d'appalto dei lavori pubblici,- E successive1.6 Urbanistica ed Edilizia- Insieme dei Regolamenti Edilizi, Piano Territoriale, P.R.G., DocumentiCatastali, norme di attuazione locali inerenti a particolari vincoli e!oprescrizioni per ogni amministrazione comunale coinvolta.2) Specifiche sanitarie2.1 Normativa OspedalieraLe Leggi e Norme fondamentali di igiene, Tecnica ed Organizzazione ospedaliera daadottare nelle successive fa di progettazione sono, sinteticamente le, seguenti:- D.G.R. del 12/03/2004 n VII/16721 e s.m.i. -Attuazione della prima fase -annualità 2004- del Piano Pluriennale degli investimenti in Sanità- DGR del 02/02/2001 n 3312 e s.m.i -Attuazione delle direttive in ordine diattuazione delle disposizioni; di cui alla L.R. del 12/08/1999 n 15, relat;ve alleattività sanitarie , svolte presso ,strutture pubbliche e private;- DDG Giunta Regionale, n 52659 del 29/12/1999- , indicazioni relative allaprogrammazione degli interventi, alla redazione ed approvazione dei progettiesecutivi , alle varianti all’uso dei ribassi d’asta, al collaudo delle opere, allerichieste di erogazione dei finanzamenti, al monitoraggio degli interventi;- L.R. del 12/08/1999 n.15 e s.m.i.;- D.G.R. 06/08/1998 n. 6/38133 e s.m.i. -Recante le Disposizioni di Attuazionedella Giunta Regionale del Decreto del Presidente della Repubblica 14 gennaio1997, atto di indirizzo e coordinamento alle regioni ed alle province autonomedi Trento e Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici edorganizzativi minimi per l'esercizio delle attività sanitarie da parte dellestrutture pubbliche e private;- L.R. del 11/07/1997 n. 31 e s.m.i. -Norme per il riordino del Servizio SanitarioRegionale e sua integrazione con le attività dei servizi sociali.18


- D.P.R. del 14/01/1997 e s.m.i. -Approvazione dell'atto di indirizzo ecoordinamento alle regioni e alle provincie autonome di Trento e di Bolzano, inmateria di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi perl'esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture' pubbliche e private;2.2 Barriere Architettoniche- D.P.R. del 24/07/1996 n. 503 e s.m.i. -Regolamento recante norme perl'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizipubblici;- Circolare del 19/06/1968 n. 4809 e s.m.i. -Norme per assicurare utilizzazionedegli edifici sociali da parte dei minorati fisici e per migliorare la godibilità<strong>generale</strong>;3 ) Prevenzione incendi e sicurezza3.1 Prevenzione incendi- Prevenzione Incendi D.M. del 18/09/2002 e s.m.i. -Regola Tecnica diprevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio dellestrutture sanitarie pubbliche e private.- D.M. del 04/05/1998 e s.m.i. -Disposizioni relative alle modalità dipresentazione ed al contenuto delle domande di prevenzione incendi;- D.P.R. del 12/01/1998 n. 37 e s.m.i. -Regolamento recante disciplina deiprocedimenti relativi alla prevenzione incendi;- D.M. del 30/11/1983 e s.m.i. -Termini, definizioni generali, simboli grafici diprevenzione incendi;- D.M. del 16/02/1982 e s.m.i. -Modificazioni del decreto ministeriale 27settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visitedi prevenzione incendì;- E successive.3.2 Igiene dei Luoghi di Lavoro- D.P.R. del 27/04/1955 n. 547 e s.m.i. -Norme per la prevenzione degli infortunisul lavoro; D.P.R. del 19/03/1956 n. 303 e s.m.i. -Norme generali per l'igienedel lavoro;- D.Lgs. del 19/09/1994 n. 626 e s.m.i. -Attuazione delle direttive 89/391/CEE,89J655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute deilavoratori sul luogo di lavoro;- D.P .R. 425/1994 e s.m.i. -Agibilità degli edifici;- D.Lgs. del 19/03/1996 n. 242 e s.m.i. -Modifiche ed integrazioni al D.Lgs. del19/09/1994 n. 626 recante attuazione di direttive comunitarie riguardanti ilmiglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro;- Leggi, Norme, Regolamenti e Disposizioni comunitarie, nazionali, regionali,"tipo" e locali relative all'igiene e sicurezza dei luoghi di lavoro con particolareattenzione agli ambienti ospedalieri (cfr. Regolamento Locale di Igiene etc..).- E successive.19


4) Specifiche sanitarie4.1 Acustica- D.P.C.M. del 01/03/1991 -Limiti massimi di esposizione al rumore negliambienti abitativi e " nell'ambiente esterno;- L. n. 447 del 26/10/1995 e s.m.i. -Legge quadro sull'inquinamento acustico;- D.P.C.M. del 14/11/1997 -Determinazione dei valori limite delle sorgentisonore;- D.P.C.M. del 05/32/1997 e Nota del Ministero dell'Ambiente n. 3632/SIAR/98e s.m.i. -Determinazioni dei requisiti acustici passivi degli edifici;- D.M. del 16/03/1998 -Tecniche di rilevamento e di misurazionedell'inquinamento acustico;- Legge Regionale n. 13 del 13/8/2001 "norme in materia 'inquinamentoacustico"- Norma Tecnica Pr EN 12354- 1/2/3- Stima dei requisiti acustici dell'edificio apartire dia requisiti degli elementi;- Norma UNI EN ISO 717- Determinazione dell'indice di valutazione del poterefonoisolante.- E successive.4.2 Contenimento Consumi Energetici- Legge n. 10 del 9 gennaio 1991: Norme per l'attuazione del Piano energeticonazionale in materia d'uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e disviluppo delle fonti rinnovabili d'energia.- D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993, Regolamento recante norme per laprogettazione, l'installazione, vl'esercizio e la manutenzione degli impiantitermici degli edifici al fine del contenimento dei consumi di energia, inattuazione dell'art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10.- D.P.R. n. 551 del21 dicembre 1999 Regolamento recante modifiche al D.P.R.n. 412 del 26 agosto 1993, in materia di progettazione, installazionel'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edificial fine del contenimento dei consumi di energia.- Direttiva 91/2002/CE Del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre2002 sul rendimento energetico nell'edilizia.- Decreto del 20 luglio 2004, Nuova individuazione degli obiettivi quantitativinazionale di risparmio energetico e sviluppo delle fonti rinnovabili, di cuiall'art. 16, comma 4, del D.Lgs 23 maggio, n. 164.- L.R. n. 39 del 21/12/2004, Norme per il risparmio energetico degli edifici per lariduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti.- D.Lgs n.192 del 12 agosto 2005 Attuazione della Direttiva 2002/91/CE relativeal rendimento energetico nell'edilizia.- D.Lgs n. 311 del 29 dicembre 2006, Disposizioni correttive ed integrative alD.Lgs n. 192/2005, recante attuazione della Direttiva 2002/91/CE relative alrendimento energetico nell'edilizia.- Regione lombardia circ. 30 Maggio 2006 – n.16 – ulteriori criteri diprogrammazione e di redazione dei progetti di investimento in edilizia sanitaria- Delibera della Regione Lombardia del 28 giugno 2007, disposizioni inerentiall'efficienza energetica in edilizia,- E successive.20


4.3 StruttureLe verifiche verranno effettuate secondo i criteri propri della scienza e dellecostruzioni ed in osservanza delle normative vigenti, ed in particolare:- D.M. 9 gennaio 1996Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle strutture incemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche.- D.M. 16 gennaio 1996Norme tecniche relative ai “Criteri generali per la verifica di sicurezza dellecostruzioni e dei carichi e sovraccarichi”.- Circolare n° 156 AA.GG./STC del 4 luglio 1996Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche relative ai criteri generaliper la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”, dicui al D.M. 16 gennaio 1996- Circolare 15 ottobre 1996Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzioneed il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e perle strutture metalliche”, di cui al D.M. 9 gennaio 199621


• TEMPI DI REALIZZAZIONE- Le modalità di esecuzione dell’opera prevedono di utilizzare lo strumento dell’appaltointegrato, lasciando quindi all’impresa aggiudicataria la redazione e lo sviluppo del<strong>progetto</strong> esecutivo. Il programma lavori individua un tempo complessivo di 9 mesi perl’espletamento della gara d’appalto e lo sviluppo di quanto sopra.- Trattandosi di interventi che investono due edifici è possibile che le attività sianosviluppate in tempi diversi a seconda delle esigenze dell’ospedale e della disponibilitàeffettiva delle aree d’intervento. (L’intervento del Pad. Villa sarà possibile solo dopol’avvenuto trasferimento del blocco operatorio in altra sede; l’area su cui si dovràsviluppare l’intervento per il C.A.L. nel Pad. Terzaghi potrebbe essere disponibile da“subito”, mentre per iniziare le attività dell’S.P.D.C. è necessario dar corso altrasferimento del reparto di medicina in essere)- Gli interventi si svilupperanno, in ogni caso, con attività sanitarie in corso, che comunquedovranno continuare ad erogare prestazioni ospedaliere anche durante l’esecuzione deilavori, ed è quindi necessario programmare gli interventi cercando di minimizzare idisagi per gli operatori ed i pazienti. La cantierizzazione degli inteventi potrà prevedereanche due aree distinte:una, per i lavori nel Pad.Villa, utilizzando, di fatto, l’area su cuiinsiste l’attuale cantiere; l’altra, per i lavori nel Pad. Terzaghi, potrebbe strutturarsi nelcortile interno di pertinenza.L’impianto del cantiere dovrà, comunque, garantire il regolare svolgimento dell’attivitàsanitaria nel corso della realizzazione dei lavori (utenze, contenimento polveri, rumori evibrazioni, viabilità di servizio).- Nell’eventualità che le cosiddette opere propedeutiche (interventi di demolizione nel Pad.Villa) possano essere realizzate prima dell’avvio dell’Appalto Generale, si avrebbe unariduzione dei disagi dovuti alla rumorosità degli interventi e una riduzione dei tempicomplessivi di realizzazione, nonché una riduzione dei rischi di sicurezza.- L’ipotesi di programmazione dei lavori, tenuto conto di quanto sopra, sviluppata in modoautonomo per i 3 interventi (ma che, teoricamente, potrebbero anche essere unificati)contempla le seguenti tempistiche:1- Realizzazione delle opere propedeutiche nel Pad. Villa;2- intervento Pneumologia Pad.Villa, compreso bonifica copertura esostituzione elevatori esistenti: 18 mesi dalla consegna dei lavori;3- intervento C.A.L. Pad.Terzaghi: 15 mesi dalla consegna dei lavori;4- intervento S.P.D.C. Pad.Terzaghi: 15 mesi dalla consegna dei lavori;N.B. di intendono ricompresi nei 15 mesi anche gli interventi perl’adeguamento normativo antincendio delle due scale esistenti e per lasostituzione degli elevatori esistenti.22


– OPERE DI BONIFICA• OPERE DI BONIFICA DELLA COPERTURA IN CEMENTO AMIANTO NELPADIGLIONE VILLA.Oltre i vari interventi di ristrutturazione nei padiglioni Villa Terzaghi, il <strong>progetto</strong> prevedeanche un interveto di bonifica <strong>generale</strong> della copertura del Pad.Villa mediante lo smontaggiodelle lastre esistenti in cemento amianto, previo trattamento con pellicolante colorato a normaA.S.L. su tutta la superficie e successivo trasporto in discarica autorizzata per il ricovero dirifiuti speciali, previa autorizzazione da parte dell’ A.S.L.La nuova copertura sarà realizzata con pannelli di alluminio coibentati e preverniciati ingrado di rispondere compiutamente ai requisiti di cui alla D.G.R. Lombardia VIII / 5773 del31.10.200723

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