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Dino Compagni e la sua cronica;

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212 III, XXXiV, XXXV; pag. 399 401.giani, e con l'altre castel<strong>la</strong> di lor parte. I Pistoiesi, poveri, <strong>la</strong>ssi, e diguerra affannati e distrutti, non teneano del tutto con loro : non perchènon fussono d' uno animo , ma perchè vi metteano podestà con si grandisa<strong>la</strong>ri, che non poteano sostenere alle paghe. Il perchè non arebbóno6 potuto pagare <strong>la</strong> loro parte del<strong>la</strong> taglia, però che pagavano al maliscalcoe a' suoi fiorini xlvih 1' anno; e teneansi per loro, acciò che i Fiorentininon v' entrassono.I Lucchesi sempre aveano anbasciadori incorte dello Imperadore;e alcuna volta diceano d'ubbidirli, se concedesse loro lettere, che le10 terre tenieno dello Imperio potessono tenere, e non vi rimettesse gliusciti. Lo Imperadore ninno patto fé' con loro, né con altri; ma mandòmesser Luigi di Savoia e altri ambasciadori in Toscana. I quali da' Lucchesifurono onoratamente ricevuti e presentati di zendadi e altro. IPratesi li presentarono magnificamente, e tutte l'altre terre; scusan-45 dosi erano in lega co' Fiorentini.Siena puttaneggiava : che in tutta questa guerra non tenne il passoa'nimici, né dal<strong>la</strong> volontà de' Fiorentini in tutto si partì. I Bolognesi sitennono forte co' Fiorentini centra lo Imperadore,perchè temeano fortedi lui: molto s'afforzorono, e steccarono <strong>la</strong> terra. Dissesi che contro a20 lui non aveano difesa alcuna, perchè dal<strong>la</strong> Chiesa avea il passo: maperchè li parve aspro cammino a entrare in Toscana, no '1 fece. Dissesiche i marchesi Malispini il voleano mettere per Lunigiana, e fecionoacconciare le vie e al<strong>la</strong>rgare nelli stretti passi : e se quindi fusse venuto,entrato sarebbe tra i falsi fedeli ; ma Iddio 1' ammaestrò.25 fXXXY.] Andossene a Genova per venire a Pisa, tutta d'animo edi parte d' Imperio ; che più speranza ebbe del<strong>la</strong> <strong>sua</strong> venuta che ninnaaltra città, e che fiorini lx"i gli mandò in Lonbardia, e fiorini lx"^ glipromise quando fusse in Toscana, credendo riavere le sue castel<strong>la</strong> esignoreggiare i suoi adversarii : quel<strong>la</strong> che <strong>la</strong> ricca spada in segno50 d' amore gli presentò;quel<strong>la</strong> che delle sue prosperità festa e allegrezafaceva;quel<strong>la</strong> che più minaccio per lui ricevea;quel<strong>la</strong> che diritta portaper lui è sempre stata, e per li nuovi signori, che venuti sono in Toscanaper mare e per terra, che a loro parte attendano; queUa cheda' Fiorentini è molto raguardata, quando s'allegrano delle prosperità35 d' Imperio.Giunse lo Imperadore a Pisa a di vi di marzo 1311 con xxx galee;dove fu con gran festa e allegreza ricevuto e onorato come loro signore.1. loro — 3. fussiuo di — 5. perchè — rono — 21. perché- e' lì — camino — 24. ainac-7. entrassino — 8. imbasciaclori — 9. rbidirli strò — 26. di Imperio— 28. promesse —29. aver-— 10. teneano — potessino — 12. imbasciadori sari — ispada — 30-31. allegrezza facea —— 13. fumo — riceutl — 14. gli presentorno — 31. minacce — 34. alegrano — 35. di Imperio17. ai niraici — 18. contro allo — 10. s' aforzo- — 36. addi — 37. allegrezza riceiito —

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