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Dino Compagni e la sua cronica;

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II, XXVII, XX vili, XXIX ;pag. 226-233. 177Il l^fontale, per trattato tenea con chiv' era dentro messer Pazinode'Pazi, quivi vicino, a Palugiano, fu dato per fiorini 3000 n' ebbonoda' Fiorentini, e fu disfatto.[XXVIII.] I Neri di Firenze, volendo più tosto <strong>la</strong> città guasta cheperdere <strong>la</strong> signoria, partito messer Carlo di Valos che n' andò in Puglia 5per fare <strong>la</strong> guerra di Cicilia, si misono a distruggere i loro aversari inogni modo.I Bianchi n'andarono ad Arezo dove era podestà Uguccione dal<strong>la</strong>Faggiuo<strong>la</strong>, antico ghibellino, rilevato di basso stato. Il quale, corrottoda vana speranza datali da papa Bonifazio , di fare uno suo figliuolo car- iodinaie, a <strong>sua</strong> petizione fece loro tante ingiurie, convenne loro partirsi.E buona parte se ne andorono a Furli, dove era vicario per <strong>la</strong> ChiesaScarpetta degli Orda<strong>la</strong>ffi, gentile uomo di Furli.A parte bianca e ghibellina accorsono molte orribili disaventure.Egli aveano in Valdarno un castello in Pian di Sco, nel quale era Car- 15lino de' Pazi con lx cavalli e pedoni assai.I Neri di Firenze vi possonol' assedio. Dissesi che Carlino li tradì per danari ebbe : il perchè i Nerivi misono le masnade loro, e presono gli uomini, e parte n'uccisono, eil resto feciono ricomperare: e fra gli altri, uno figliuolo di messer Donatodi messer Alberto Ristori, chiamato Alberto, feciono ricomperare 20lire iij"^. E due degli Sco<strong>la</strong>ri, e due Bolognesi,* e uno de'Lanberti, e unode' Migliorelli , feciono impiccare, e alcuni altri.I Ghibellini e Bianchi, che erano rifuggiti in Siena, non si fidavanostarvi per una profezia che dicea: « La lupa puttaneggia », ciò è Siena,che è posta per <strong>la</strong> lupa ;<strong>la</strong> quale quando dava il passo , e quando il to- 25glieva. E però diliberarono nonne starvi.[XXIX.] Con r aiuto degli Ubaldini , i Bianchi e Ghibellini comincioronoguerra in Mugello ; ma prima vollono esser sicuri di loro danni. Ei Pisani li sicurorono : ma Vannuccio Bonconti pisano tenea per monetacon parte Nera; e però da lui ninno aiuto ebbono o favore. 30Messer Tolosato degli liberti , tornato di Sardigna , sentendo questadiscordia, s'acconciò co' Pisani, e soccorse parte ghibellina, e in Bolognae in Pistoia personalmente fu; e molti altri del<strong>la</strong> casa degli liberti.I quali più di XL anni erano stati rubelli di loro patria, né mai merzèné misericordia trovorono; stando sempre fuori in grande stato; e mai 35non abbassorono di loro onore, però che sempre stettonosignori stettono, e a gran cose si dierono.con re, e con1-2. m. Pazziuo cle'Pazzi— 8. n' andonio va — 26. deliberorono uou — 27. Coli' —ad Arezzo ove — 12. andorno — 15. Eglino — 27-28. comìnciorno — 28. essere — 29. Buouuno— 16. Pazzi — cavagli — posono — 21. e conti — 36. abassorono — 37. dierno —dna de' Bogolesi — 23. rifugiti — 24. dice-* Cfr. il Commento, pag. 230 , not. 20.<strong>Dino</strong> <strong>Compagni</strong> e <strong>la</strong> <strong>sua</strong> Croràca {Testo).2'ó

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