Dino Compagni e la sua cronica;

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172 II, XXI, XXII ; pag. 202-20G.Molti tesori si nascosono in luoghi segreti: molte lingue sicanbiorono in pochi giorni: molte villanie furono dette a' priori vecchia gran torto, pur da quelli che poco innanzi gli aveano magnificati;molto gli vituperavano per piacere agli adversari: e molti dispiaceri5 ebbono. E chi disse mal di loro mentirono: perchè tutti furono dispostial bene comune e all'onore della republica; ma il combattere non erautile, perchè i loro adversari erano pieni di speranza, Iddio gli favoreggiava,il Papa gli aiutava, messer Carlo avean per campione, i nimicinontemeano. Si che, tra per la paura e per l'avarizia, i Cerchi di niente10 si providono ;e erano i principali della discordia: e per non dar mangiarea' fanti, e per loro viltà, ninna difesa né riparo feciono nella lorocacciata. E essendone biasimati e ripresi,rispondeano che temeano leleggi. E questo non era vero; però che venendo a' signori messer Torrigianode' Cerchi per sapere di suo stato, fu da loro in mia presenza15 confortato che si fornisse e apparecchiassesi alla difesa, e agli altriamici il dicesse, e che fusse valente uomo. Nollo feciono, però che perviltà mancò loro il cuore: onde i loro adversarii ne presono ardire,e inalzorono. Il perchè dierono le chiavi della città a messer Carlo.[XXIL] O malvagi cittadini, proccuratori della distruzione della20 vostra città, dove l'avete condotta! E tu, Amannato di Rota Beccannugi,disleale cittadino, iniquamente ti volgesti a' priori e con minaccio studiavile chiavi si dessono, guardate le vostre malizie dove ci hannocondotto!tu, Donato Alberti, che con fastidio facevi vivere i cittadini,25 dove sono le tue arroganze, che ti nascondesti in una vile cucina diNuto Marignolli? E tu, Nuto, propostoe anziano del sesto tuo, che peranimosità di parte guelfa ti lasciasti ingannare ?O messer Rosso dalla Tosa, empi il tuo animo grande; che peravere signoria dicesti che grande era la parte tua, e schiudesti i fratelli50 della parte loro.messer Geri Spini, empi l'animo tuo: diradica i Cerchi, acciò chepossi delle fellonie tue viver sicuro.messer Lapo Salterelli, minacciatore e battitore de' rettori chenon ti serviano nelle tue questioni, ove t'armasti? in casa i Pulci,35 stando nascoso.messer Berto Frescobaldi, che ti mostravi cosi amico de' Cerchi,2. furano — 3. pure — inanzi — 4. vitti- 19. procuratori — 20. città vostra — Ammanperorno— aversari — 5. ebono — 6. allo onore nato di Rota Beccanugi — 21. minacce —— 7. aversari — 10. providono — dare — 11. e 22. dessino — 29. ischiudesti — 32. vivere —riparo feciano — 14. presenzia — 16. Non lo 34. nelle quistioni tua — 35. nascosto — 36. si— 17. aversari — 18. inalzorno — diemo — amico —* Manca dove nel Codice. C/r, il Commento ,pag. 204, nof. 2.

n, xxn, xxiir, xxiv; pag. 206-210. 17^e faceviti mezano della questione per avere da loro in presto fiorini xij«»,ove li meritasti? ove comparisti?messer Manette Scali, die volevi esser tenuto si grande e temuto,credendoti a ogni tenpo rimanere signore, ove prendesti l'arme? ove èil séguito tuo? ove sono li cavalli coverti? Lasciastiti sottomettere •>acoloro, che di niente erano temuti appresso a te.lovoi, popolani, che disideravate gli ufici, e succiavate gli onori, eoccupavate i palagi de' rettori, ove fu la vostra difesa? nelle menzogne,simulando e dissimulando, biasimando gli amici e lodando i nimici solamenteper campare. Adunque piangete sopra voi e la vostra città.[XXIII.] Molti nelle rie opere divennero grandi, i quali avanti nominatinon erano: e nelle crudeli opere regnando, cacciarono molti cittadini,e feciolli ribelli e sbandeggiorono nell'avere e nella persona.Molte magioni guastorono, e molti ne puniano, secondo che tra loro eraordinato e scritto. Ninno ne campò, che non fusse punito: non valse pa- 15rentado, né amistà; né pena si potea minuire né cambiare a coloro, acui determinate erano: nuovi matrimoni niente valsero: ciascuno amicodivenne nimico: i fratelli abbandonavano l'un l'altro, il figliuolo il padre:ogni amore, ogni umanità, si spense. Molti ne mandorono in esiliodi lunge lx miglia dalla città : molti gravi pesi imposono loro e molte 20imposte, e molti danari tolson loro:* molte riccheze spensono. Patto,pietà, né mercé, in ninno mai si trovò. Chi più diceano: «Muoiano,» muoiano i traditori ! * ,colui era il maggiore.Molti di parte Bianca, e antichi Ghibellini per lunghi tempi, furonoricevuti da' Neri in compagnia, solo per loro malfare ;fra' quali fu 25messer Betto Brunelleschi , messer Giovanni Rustichelli, messer Baldod'Aguglione, e messer Fazio da Signa, e più altri; i quali si dierono adistruggere i Bianchi. E oltre agli altri, messer Andrea e messer Aldobrandoda Cerreto, che oggi si chiamano Cerretani; per antico d'origineghibellina , e diventorono di parte nera. 5(i[XXIV.] Baschi era Tosinghi era uno giovane figliuolod'un partigiano,cavaliere, nominato messer Bindo del Baschiera, ilquale moltepersecuzioni sofferi per parte guelfa, e nel castello di Fucecchio perdeuno occhio per uno quadrello gli venne, e nella battaglia cogli Aretinifu fedito e mori. Questo Baschiera rimase dopo il padre : dovendo avere 35degli onori della città, come giovane che '1 meritava, ne era privato,1. mezzano della quistìone per aver — donavano 1' uno — 21. tolsono — ricchezzepresta — 3. essere — 6. tenuti — 7. desideravate spensano — 22. piata — 25. riceuti da' Neri in— 11. divennano — 12. crudele — 13. fecionli compagnia loro , solo per — 27-28. dierno a— sbandeggiorno nello — 14. amagioni giia- distrugere — 28-29. Aldobrandino — 31. di unostorno — 17. di nuovi — valsono — 18. aban- — 33. persecuzione — 35. doppo — 36. che lo —* Qui il Codice anticipa il capoverso: cfr. il Commento , pag, 208 , not, 9,

172 II, XXI, XXII ; pag. 202-20G.Molti tesori si nascosono in luoghi segreti: molte lingue sicanbiorono in pochi giorni: molte vil<strong>la</strong>nie furono dette a' priori vecchia gran torto, pur da quelli che poco innanzi gli aveano magnificati;molto gli vituperavano per piacere agli adversari: e molti dispiaceri5 ebbono. E chi disse mal di loro mentirono: perchè tutti furono dispostial bene comune e all'onore del<strong>la</strong> republica; ma il combattere non erautile, perchè i loro adversari erano pieni di speranza, Iddio gli favoreggiava,il Papa gli aiutava, messer Carlo avean per campione, i nimicinontemeano. Si che, tra per <strong>la</strong> paura e per l'avarizia, i Cerchi di niente10 si providono ;e erano i principali del<strong>la</strong> discordia: e per non dar mangiarea' fanti, e per loro viltà, ninna difesa né riparo feciono nel<strong>la</strong> lorocacciata. E essendone biasimati e ripresi,rispondeano che temeano leleggi. E questo non era vero; però che venendo a' signori messer Torrigianode' Cerchi per sapere di suo stato, fu da loro in mia presenza15 confortato che si fornisse e apparecchiassesi al<strong>la</strong> difesa, e agli altriamici il dicesse, e che fusse valente uomo. Nollo feciono, però che perviltà mancò loro il cuore: onde i loro adversarii ne presono ardire,e inalzorono. Il perchè dierono le chiavi del<strong>la</strong> città a messer Carlo.[XXIL] O malvagi cittadini, proccuratori del<strong>la</strong> distruzione del<strong>la</strong>20 vostra città, dove l'avete condotta! E tu, Amannato di Rota Beccannugi,disleale cittadino, iniquamente ti volgesti a' priori e con minaccio studiavile chiavi si dessono, guardate le vostre malizie dove ci hannocondotto!tu, Donato Alberti, che con fastidio facevi vivere i cittadini,25 dove sono le tue arroganze, che ti nascondesti in una vile cucina diNuto Marignolli? E tu, Nuto, propostoe anziano del sesto tuo, che peranimosità di parte guelfa ti <strong>la</strong>sciasti ingannare ?O messer Rosso dal<strong>la</strong> Tosa, empi il tuo animo grande; che peravere signoria dicesti che grande era <strong>la</strong> parte tua, e schiudesti i fratelli50 del<strong>la</strong> parte loro.messer Geri Spini, empi l'animo tuo: diradica i Cerchi, acciò chepossi delle fellonie tue viver sicuro.messer Lapo Salterelli, minacciatore e battitore de' rettori chenon ti serviano nelle tue questioni, ove t'armasti? in casa i Pulci,35 stando nascoso.messer Berto Frescobaldi, che ti mostravi cosi amico de' Cerchi,2. furano — 3. pure — inanzi — 4. vitti- 19. procuratori — 20. città vostra — Ammanperorno— aversari — 5. ebono — 6. allo onore nato di Rota Beccanugi — 21. minacce —— 7. aversari — 10. providono — dare — 11. e 22. dessino — 29. ischiudesti — 32. vivere —riparo feciano — 14. presenzia — 16. Non lo 34. nelle quistioni tua — 35. nascosto — 36. si— 17. aversari — 18. inalzorno — diemo — amico —* Manca dove nel Codice. C/r, il Commento ,pag. 204, nof. 2.

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