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Dino Compagni e la sua cronica;

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II, XX, XXI; pag. 198-202. 171Baldo Ridolfi, de' nuovi priori, era mezano, e dicea: < Vogliate più tostodarli de' vostri danari, che andarne presi in Puglia >. Non ne dieronoalcuno; perchè tanto crebbe il biasimo per <strong>la</strong> città, eh' egli <strong>la</strong>sciò stare.Era in Firenze un ricco popo<strong>la</strong>no e di gran bontà, chiamato pernome Rinuccio di Senno Rinucci, il quale avea molto onorato messer 5Carlo a uno suo bel luogo, quando andava a uccel<strong>la</strong>reco' suoi baroni.Il quale fece pigliare e poseli di taglia fiorini iiij"»,in Puglia. Pur, per preghiere di suoi amici, lo <strong>la</strong>sciò per fiorini Viij''. Eper simil modo ritrasse molti danari.o lo manderebbe presoGrandissimi mali feciono i Donati, i Rossi, i Tornaquinci, e i Bo- 10stichi: molta gente sforzarono e ruborono. E spezialmente i figliuoli diCorteccione Bostichi: i quali presono a guardare i beni d' uno loroamico, ricco popo<strong>la</strong>no chiamato Geri Rossoni, e ebbono da lui per <strong>la</strong>guardatura fiorini c°; e poi furono pagati, eglino il rubarono. Di chedolendosene, il padre loro gli disse, che, delle sue possessioni, gli da- 15rebbe tante delle sue. terre egli sarebbe soddisfatto; e vollegli dareuno podere avea a San Sepolcro, che valea più che non gli aveano tolto.E volendo il soprapiù che valea , in danari contanti , Geri li rispose :« Dunque vuoi tu ch'io ti dia danari, acciò che i figliuoli tuoi mi tolgano» <strong>la</strong> terra? questo non voglio io fare, che sarebbe ma<strong>la</strong> menda ». E 20cosi rimase.Questi Bustichi feciono moltissimi mali, e continuaronli molto. Col<strong>la</strong>vanogli uomini in casa loro , le quali erano in Mercato Nuovo nelmezo del<strong>la</strong> città; e di mezo di li metteano al tormento. E volgarmentesi dicea per <strong>la</strong> terra : « Molte corti ci sono » ;e anoverando i luoghi 25dove si dava tormento, si dicea: « A casa i Bostichi in Mercato ».fXXI.] Molti disonesti peccati si feciono: di femmine vergini; rubarei pupilli; e uomini impotenti, spogliati de' loro beni; e cacciavaniidel<strong>la</strong> loro città. E molti ordini feciono, quelli che voleano, e quanto ecome. Molti furono accusati; e convenia loro confessare aveano fatta 50congiura, che non l' aveano fatta, e erano condannati in fiorini m peruno. E chi non si difendea , era accusato , e per contumace era condannatonell'avere o nel<strong>la</strong> persona: e chi ubidia, pagava; e dipoi, accasatidi nuove colpe, eran cacciati di Firenze sanza nul<strong>la</strong> piata.1. mezzano — diceva — 2. andare — dier- 18. sopra più che valeva — 19. Adunque — ino — 3. che gli <strong>la</strong>sciò stare *—4. uno — 6. con tuoi figliuoli mi toghino — 22. Bostichi — con-— 7. posegli — 8. Pure— <strong>sua</strong> — 10. Tornaquin- tinuoronli — 24. mezzo del<strong>la</strong> città; e di mezzoci, i — 11. figlinoli del — 12. di uno — 13. ebo- dì gli — 25. annoverando — 26. si diceva —no — 14. fumo — ruborono — 16. terre che egli 27. femine — 28. cacciavangli 30. fattosarebbe sadisfatto — 17. aveva a Santo — — 33. nello — ubidiva — 34. erano —* Vedi nel voi. II, Emendazioni e G-iunte, pag. xxxiii. Il Codice, chegli<strong>la</strong>scio ; da potersileggere che gli <strong>la</strong>sciò , eh' e' gli <strong>la</strong>sciò , eh' egli <strong>la</strong>sciò. Mi risolvo di preferire <strong>la</strong> lezionedel<strong>la</strong> Crusca, anche per il raffronto di quest' altro luogo del<strong>la</strong> Cronica (/, // infine) «Maper-» che non è mia intensione scrivere le cose antiche ,perchè alcuna volta il vero non si ritruova,» <strong>la</strong>scerò stare. »

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