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Dino Compagni e la sua cronica;

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160 li, XIV, XV, XVI; pag. 177-183.legge, quanto per l'avarizia; perchè a messer Torrigianodetto: « Fornitevi, e ditelo agli amici vostri >.de' Gerelli fufXV.] I Neri, conoscendo i nimici loro vili e che aveano perduto ilvigore , s' avacciorono di prendere <strong>la</strong> terra , e uno sabato a di . . . di5 novenhre s'armorono co' loro cavalli coverti, e cominciorono a seguirel' ordine dato. I Medici, potenti popo<strong>la</strong>ni, assalirono efedirono uno valorosopopo<strong>la</strong>no chiamato Or<strong>la</strong>nduccio Or<strong>la</strong>ndi, il di, passato vespro, e<strong>la</strong>scioronlo per morto. La gente s' armò, a pie e a cavallo, e vennono alpa<strong>la</strong>gio de' priori. E uno valente cittadinochiamato Catellina EafFacani10 disse: « Signori, voi sete traditi. E' viene verso <strong>la</strong> notte: non penate,» mandate per le vicherie; e domattina all'alba pugnate contro a'vostri» adversari ». Il podestà non mandò <strong>la</strong> <strong>sua</strong> famiglia a casa il malfattore:né il gonfaloniere del<strong>la</strong> giustizia non si mosse a punire il malificio,perchè avea tenpo x di.45 Mandossi per le vicherie. E vennono, e spiegorono le bandiere: epoi nascosamente n'andorono dal <strong>la</strong>to di parte Nera, e al Comune nonsi appresentorono. Non fuchi confortasse <strong>la</strong> gente che si accogliesse alpa<strong>la</strong>gio de' signori, quantunque il gonfalone del<strong>la</strong> giustizia fusse allefinestre. Trassonvi i soldati, che non erano corrotti, e altre genti; iIO quali, stando armati al pa<strong>la</strong>gio, erano alquanti seguiti. Altri cittadiniancora vi trassono a pie e a cavallo, amici; eche effetto avessono le cose.alcuni nimici, per vedereI signori, non usi a guerra, occupati da molti che voleano esseruditi: e in poco stante si fé' notte. Il podestà non vi mandò <strong>sua</strong> famiglia,25 uè non si armò: <strong>la</strong>sciò l'ufìcio suo a' priori; che potea andare al<strong>la</strong> casade' mafattori con arme con fuoco e con ferri. La rannata gente non consigliò.Messer Schiatta Cancelliericapitano non si fece innanzi ad operaree a contastare a' nimici, perchè era uomo più atto a riposo e a paceche a guerra; con tutto che per li volgare si dicesse , che si die vanto30 d' uccidere messer Carlo : ma non fu vero.Venuta <strong>la</strong> notte, <strong>la</strong> gente si cominciò a pai'tire; e le loro caseafforzorono con asserragliare le vie con legname , acciò che trascorrerenon potesse <strong>la</strong> gente..[XVI.] Messer Manette Scali (nel quale <strong>la</strong> parte Biancaavea gran56 fidanza, perchè era potente d'amici e di séguito) cominciò afforzare ilsuo pa<strong>la</strong>gio, e fecevi edificii da gittar pietre. Li Spini aveano il loropa<strong>la</strong>zo grande incontro al suo ,e eransi proveduti esser forti: perché4. s' avacciorno — addì — 5. cominciorno — inanzi — 29. pel volgare — 32. afforzorno— 6. assalirne e fedirne — 11. vicarie — — 33. potessi — 34. aveva — 35. di amici —12. aversari ~ 15. vicarie — 17. appresentorno aforzare —36. edifici da gittare — 37. pa<strong>la</strong>zzo— 21, trasseno — 22. avessino — 23. essere — ed eransi proveduti essere —— 25. e non — 26. arme e con — 27. Stiatta

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