Dino Compagni e la sua cronica;

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10i2 11, IX, X, XI; pag. 158-165.de' Cerchi : a Malatestino e a Maynardo da Susinana non si negò V entrata,per non dispiacere al signore. E ciascuno si mostrava amico. Siche co' cavalli di messer Carlo, che erano viij", e con quelli de' paesanidattorno venuti , vi si trovarono cavalli mcc al suo comandamento.5 II signore smontò in casa i Frescobaldi. Assai fu pregato smontassedove il grande e onorato re Carlo smontò, e tutti i grandi signoriche nella città veniano, però che lo spazio era grande, e il laogo sicuro;ma i suoi conducitori non lo feciono, anzi providono afforzarsi con luioltrarno, imaginando : « Se noi perdiamo il resto della città, qui raune-10 » remo nostro sforzo ».ló[X.]I signori priori elessono xl cittadini d'amendue le parti, e conloro si consigliavano della salveza della terra, acciò che da ninna delleparti non fussono tenuti sospetti.non parlavano : gli altri aveano perduto il vigore.Quelli che aveano reo proponimento,Bandino Falconieri, uomo vile, dicea: « Signori, io sto bene; perch' io» non dormia sicuro » ;mostrando viltà a' suoi adversari, Tenea la ringhieraimpacciata mezo il di; e eravamo ne' più bassi tenpi* dell'anno.Messer Lapo Salterelli, il quale molto temea il Papa per 1' asproprocesso avea fatto contro a lui, e per appoggiarsi co' suoi adversari,20 pigliava la ringhiera, e biasimava i signori, dicendo: «Voi guastate» Firenze: fate l'ufìcio nuovo comune; recate i confinati in città ». Eavea messer Pazino de' Pazzi in casa sua, che era confinato; confidandosiin lui che lo scampasse, quando fusse tornato in stato.Alberto del Giudice, ricco popolano, maninconico e viziato, mon-25 tava in ringhiera biasimando i signori, perchè non s' affrettavano a farei nuovi, e a fare ritornare i confinati. Messer Lotteringo da Monte Spertolidicea: « Signori, volete voi esser consigliati? fate l'uficio nuovo, ritor-» nate i confinati a città, traete le porti de' gangheri; ciò è, se voi fate» queste due cose, potete dire d' abbattere la chiusura delle porti ».óo Io domandai messer Andrea da Cerreto, savio legista, d' anticoghibellino fatto guelfo nero, se fare si potea uficio nuovo sanza offenderegli Ordini della Griustizia. Rispose che non si potea fare. E io chen'era stato accusato, e appostomi che io avea offesi quelliOrdini, proposimiobservarli, e non lasciare fare l'uficio contro alle leggi.35 [XI.J In questo tempo tornorono i due anbasciadori rimandatiindietro dal Papa: 1' unofuMaso di messer Ruggierino Minerbetti, falso1. Mainardo — 4. a — 8. non lasciorno ,22. aveva— 25. s' afrettavano — 26. M. Loteanziprovidono aforzarsi — 11. parte — 12. sai- riugo — 27. essere — 29. abattere — 31. potevavezza — 13. fussino — preponimento — 15. per- —33. apostomi — avevo — 34. oservalli —elle — 16. aversari — 17. mezzo — nel più basso 35-36. toi-norno 1 dua imbasciadori rimandatitempo — 19. aveva — apoggiarsi — aversari — indrieto — 36. m. Rugierino —* U Codice,propriameìite , ha ne più bassi tenpo dell anno.

II, XI, XII; pag. 165-170. 1G3popolano , il quale non difendea la sua volontà ma seguiva quella d' altri;1' altro fu il Corazza da Signa, il quale tanto si riputava guelfo,clie appena credea che nell' animo di ninno fusse altro che spenta. Narraronole parole del Papa: onde io a ritrarre sua anbasciata fui colpevole:missila ad indugio, e feci loro giurare credenza; e non per malizia 5la indugiai. Appresso raunai sei savi legisti,e fecila inanzi loro ritrarre,e non lasciai consigliare: di volontà de' miei compagni, io propuosi econsigliai e presi il partito, che a questo signore si volea ubidire, e chesubito li fusse scritto che noi eravamo alla sua volontà, e che per noiaddirizare ci mandasse messer Gentile da Montefiore cardinale. Intendiquesto signore per papa e non per messer Carlo.*Colui, che le parole lusinghevoli da una mano usava e da l'altraproducea il signore sopra noi, spiando chi era nella città, lasciò le lusinghee usò le minacce. Uno falso anbasciadore palesò la imbasciata,la quale non aveano potuto sentire. Simone Gherardi ** avea loro scritto 15di Corte, che il Papa gli avea detto : « Io non voglio perdere gli uomini» per le femminelle ».I Guelfi Neri sopra ciò si consigliarono, e stimarono per queste paroleche l'imbasciadori fussono d'accordo col Papa, dicendo: « Se sono» d'accordo, noi siamo vacanti ». Pensarono di stare ad vedere che con- 20sigilo i Priori prendessono , dicendo: « Se prendono il no, noi siam» morti: se pigliano il si, pigliamo noi i ferri, si che da loro abbiamo» quello che avere se ne può ». E cosi feciono. Incontanente che udironoche al Papa per li rettori si ubbidia, subito s'armorono, e missonsi aoffendere la città col fuoco e' ferri, a consumare e struggere la città. 25I Priori scrissono al Papa segretamente: ma tutto seppe la parteNera; però che quelli che giurarono credenza non la tennono. La parteNera avea due priori, segreti di fuori; e durava il loro ufìcio sei mesi;de' quali l'uno era Noffo Guidi, iniquo popolano e crudele, perchè pessimamenteaoperava per la sua città, e avea in uso che le cose, facea in 50segreto, biasimava, e in palese ne biasimava i fattori : il perchè era tenutodi buona temperanza, e di malfare traeva sustanza.[XII]. I signori erano molto stimolati da' maggiori cittadini, chefacessono nuovi signori. Benché contro alla Legge della Giustizia fusse,perchè non era il tempo da eleggerli, accordamoci di chiamarli, più per 35io1. difendeva la sua voluntà — 4 ritrare — 17. feminelle — 19. fussino — 20. Penserò— imbasciata — 6. Apresso — ritrare — 7. prò- di stare a — 21. prendessino — 23. Inconteposi— 8. voleva — 9. voluntà — 10. adiriza- nente che viddono — 24. ubidiva — misonsire — 10-12. cardinale, {capoverso) Colui — — 25. strugere — 27. giurorono — tenone —12. che parole lusinghevole da una mana — 28. aveva — 30. aveva — faceva — 33. erono13. produceva — 14. imbasciadore palesò l' am- — 34. facessino — 35. elegerli —basciata — 15. avevano — aveva — 16. aveva* Cfr. il Commento , -pag. 167 , noi. 11.*'=Gherardini, anche il Codice. Cfr. il Commento, pag. 168 , not. 19.

10i2 11, IX, X, XI; pag. 158-165.de' Cerchi : a Ma<strong>la</strong>testino e a Maynardo da Susinana non si negò V entrata,per non dispiacere al signore. E ciascuno si mostrava amico. Siche co' cavalli di messer Carlo, che erano viij", e con quelli de' paesanidattorno venuti , vi si trovarono cavalli mcc al suo comandamento.5 II signore smontò in casa i Frescobaldi. Assai fu pregato smontassedove il grande e onorato re Carlo smontò, e tutti i grandi signoriche nel<strong>la</strong> città veniano, però che lo spazio era grande, e il <strong>la</strong>ogo sicuro;ma i suoi conducitori non lo feciono, anzi providono afforzarsi con luioltrarno, imaginando : « Se noi perdiamo il resto del<strong>la</strong> città, qui raune-10 » remo nostro sforzo ».ló[X.]I signori priori elessono xl cittadini d'amendue le parti, e conloro si consigliavano del<strong>la</strong> salveza del<strong>la</strong> terra, acciò che da ninna delleparti non fussono tenuti sospetti.non par<strong>la</strong>vano : gli altri aveano perduto il vigore.Quelli che aveano reo proponimento,Bandino Falconieri, uomo vile, dicea: « Signori, io sto bene; perch' io» non dormia sicuro » ;mostrando viltà a' suoi adversari, Tenea <strong>la</strong> ringhieraimpacciata mezo il di; e eravamo ne' più bassi tenpi* dell'anno.Messer Lapo Salterelli, il quale molto temea il Papa per 1' asproprocesso avea fatto contro a lui, e per appoggiarsi co' suoi adversari,20 pigliava <strong>la</strong> ringhiera, e biasimava i signori, dicendo: «Voi guastate» Firenze: fate l'ufìcio nuovo comune; recate i confinati in città ». Eavea messer Pazino de' Pazzi in casa <strong>sua</strong>, che era confinato; confidandosiin lui che lo scampasse, quando fusse tornato in stato.Alberto del Giudice, ricco popo<strong>la</strong>no, maninconico e viziato, mon-25 tava in ringhiera biasimando i signori, perchè non s' affrettavano a farei nuovi, e a fare ritornare i confinati. Messer Lotteringo da Monte Spertolidicea: « Signori, volete voi esser consigliati? fate l'uficio nuovo, ritor-» nate i confinati a città, traete le porti de' gangheri; ciò è, se voi fate» queste due cose, potete dire d' abbattere <strong>la</strong> chiusura delle porti ».óo Io domandai messer Andrea da Cerreto, savio legista, d' anticoghibellino fatto guelfo nero, se fare si potea uficio nuovo sanza offenderegli Ordini del<strong>la</strong> Griustizia. Rispose che non si potea fare. E io chen'era stato accusato, e appostomi che io avea offesi quelliOrdini, proposimiobservarli, e non <strong>la</strong>sciare fare l'uficio contro alle leggi.35 [XI.J In questo tempo tornorono i due anbasciadori rimandatiindietro dal Papa: 1' unofuMaso di messer Ruggierino Minerbetti, falso1. Mainardo — 4. a — 8. non <strong>la</strong>sciorno ,22. aveva— 25. s' afrettavano — 26. M. Loteanziprovidono aforzarsi — 11. parte — 12. sai- riugo — 27. essere — 29. abattere — 31. potevavezza — 13. fussino — preponimento — 15. per- —33. apostomi — avevo — 34. oservalli —elle — 16. aversari — 17. mezzo — nel più basso 35-36. toi-norno 1 dua imbasciadori rimandatitempo — 19. aveva — apoggiarsi — aversari — indrieto — 36. m. Rugierino —* U Codice,propriameìite , ha ne più bassi tenpo dell anno.

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