Dino Compagni e la sua cronica;
Dino Compagni e la sua cronica; Dino Compagni e la sua cronica;
abbondevole—154 I, x\v, xxYi, xxYii; pag. 121-125.vollono partire, anzi s' afforzorono , e cercorono di difendersi, credendoavere soccorso; e il detto messer Simone invitò più suoi amici e fantiforestieri. Il podestà assegnò loro termine a partire, e non ubidirono:onde sdegnò; e punigli con l'arme e col fuoco, avendo aiuto da Firenze,5 e i loro seguaci fece ribelli. Alcuni dissono , il detto messer Andrea n'aveaavuti fiorini mj"^; e alcuni dissono gli furono dati dal Comune di Firenze,per rispetto della nimicizia ne avea acquistata.[XXVI. jQuanta bella e utile^. città e , si confonde!Piangano i suoi cittadini, formati di bella statura oltre a' Toscani, pos-10 seditori di cosi ricco luogo, attorniato di belle fiumane e d'utili alpi e difini terreni; forti nell'armi, discordevoli e salvaticbi, il perchè tal cittàfu quasi morta. Però che ivi a picciol tempo si cambiò fortuna; e furonoda' Fiorentini assediati; in tanto che davano la carne per cibo, e lasciavansitagliare le membra per recare alla terra vittuaglia, e a tanto si15 condussono, che altro che pane non mangiavano fino all'ultimo di.A' quali Iddio glorioso provide, che per accordo furono ricevuti (noisappiendo iloro adversari) con patti fatti di loro salvezza: i quali osservatinon furono ;perchè, poi che l'ebbono avuta, le belle mura della cittàfurono dirupinate.20 Cessata la pistolenza e la crudeltà del tagliare i nasi alle donne cheusciano della terra per fame (e agli uomini tagliavano le mani), nonperdonarono alla bellezza della città, che come villa disfatta rimase. Delloro assedio, e del loro pericolo e fame , e delli assalimenti e delle prodezeche feciono coloro che dentro vi si rinchiusono , né di loro belle castella25 che perderono per tradimento, non intendo scrivere, però che altri piùcertamente ne scriverrà ;il quale se con jpiatà le seriverrà, farà gli uditoripiangere dirottamente.[XXVIX.] Finito l'uficio di detto messer Andrea, la parte bianca, nonsappiendosi reggere perchè non avea capo (perchè i Cerchi schifavano30 non volere il nome della signoria, più per viltà che per piata, perchèforte torneano i loro adversari), chiamorono messer Schiatta Amati,de' Cancellieri bianchi, per loro capitano di guerra ;e dieronli tanta balia,che i soldati rispondeano a lui, mandava i bandi da sua parte, e peneimponea, e cavalcate centra i nimici , sanza alcuno consiglio. Era il detto55 cavaliere uomo molto piatoso e temoroso; la guerra non li piacea; e tuttoera contrario al suo consorto, messer Simone da Fontano de' Cancellierneri.Non prese il detto capitano la città, come dovea; il perchè i nimici1. s' aforzorono — 5. E alcuni di loro dis- che — auta — 19. fumo — 22. perdonoro —sono — 6. auti — 8. abondevole — 9. Pian- 23. prodezze — 24. castelle — 25. perderanogono — 10. di utili — 15. condusseno — 26. scriverà — lo scriverà — 29. sapiendosipomi —al' ultimo — 16. A' quale — providde aveva — 31. aversari — Stiatta — 34. ai nirai-— fumo riceuti — 17. aversari — 18, fumo; ci, senza — 36. Cancellieri — 38. doveva —
I, XXVII, II, I, li; pag. 125-131. 155noi temeano. I soldati non erano pagati; danari non aveano, né ardimentoda porne : e forteza ninna non prese , e confinati non fece. Dicea paroleminaccevoli; e facea viste assai; ma con effetto nulla seguia. E quelliche noi conosceano li teneano ricchi, e potenti, e savi; e per questostavano in buona speranza. Ma i savi uomini diceano : « E' sono mercatanti, 5» e naturalmente sono vili; e i lor nimici sono maestri di guerra e crudeli» uomini. »I nimici de' Cerchi cominciorono ad infamarli a' Guelfi, dicendo chesi intendevano con li Aretini e co'Pisani e co' Ghibellini, E questo nonera vero. E con molta gente si volsono loro contro, appognendo loro il 10falso : però che con loro niuno trattato aveano , né loro amicizia ;ma achi ne li riprendeano, non lo negavano, credendo esserne più temuti, econ questo batterli, dicendo: « E' ci temeranno più, dubitando che noi» non ci accostiamo a loro: e i Ghibellini più ci ameranno, avendo» speranza in noi ». E volendo i Cerchi signoreggiare, furono signoreg- 15giati, come innanzi sidirà.Secondo libro della Cronica di Dino Compagni.[I.] Levatevi, o malvagi cittadini pieni di scandoli, e pigliate ilferro e il fuoco con le vostre mani , e distendete le vostre malizie. Palesatele vostre inique volontà e i pessimi proponimenti; non penate più ;20andate e mettete in mina le belleze della vostra città. Spandete il sanguede' vostri fratelli, spogliatevi della fede e dello amore, nieghi l'unoall' altro aiuto e servigio. Seminate le vostre menzogne , le quali empierannoi granai de' vostri figliuoli. Fate come fé' Siila nella città di Roma,che tutti i mali che esso fece in x anni, Mario in pochi di li vendicò. 25Credete voi che la giustizia di Dio sia venuta meno? pur quella delmondo rende una per una. Guardate a' vostri antichi, se ricevettonomerito nelle loro discordie : barattate gli onori eh' eglino acquistorono.Non vi indugiate, miseri: che più si consuma in un di nella guerra, chemolti anni non si guadagna in pace; e picciola è quella favilla, che a 50distruzione mena un gran regno.[IL]Divisi cosi i cittadini di Firenze, cominciarono a infamare l'uno2.fortezza — Diceva — 3. seguiva — 4. che 19. colle— 21. bellezze— Ispandete — 23. anon — 6. loro — 8. corainciorno — 9. s' inten^ 1' altro — 25. e mali — 26. pure — 28-29. chedeano con Aretini e con — 11-12. ma chi — eglino acquistorno. Non v' — 30. piccola —13. battergli — 15. isperanza — 16. inanzi — 31. uno grande — 32. cominciorno —
- Page 127 and 128: ,INDICE STORICO. 103Soldo di Duccio
- Page 129 and 130: di sue lettere al senator Carlo Str
- Page 131 and 132: INDICE STORICO. 107Torri delle fami
- Page 133 and 134: 142,INDICE STOKIGO. 109liberti Nera
- Page 135 and 136: ,INDICE SfORICO. IHVannelti dementi
- Page 137 and 138: Comune'»Comune di Firenze, ricorda
- Page 139: iINDICE FILOLOGICO.
- Page 142 and 143: 118 INDICE FILOLOGICO.Anelare, II 3
- Page 144 and 145: •120 INDICE FILOLOGICO.Disfare, D
- Page 146 and 147: ,12-2 INDICE FILOLOGICO.Leale, II 5
- Page 148 and 149: ÌUPortare, II 156. — Ved. Arme.P
- Page 150 and 151: "II126 INDICE FILOLOGICO,Slampa, I
- Page 153: TESTO DELLA CRONICASKCOMJU IL, COIU
- Page 156 and 157: ,132 I, I, II; pag. 9-11.lomezo. co
- Page 158 and 159: ,134 I, III, IV; pag. 21-26.tra lor
- Page 160 and 161: .,,136 I, VII, vili; pag, 31-34.[VI
- Page 162 and 163: ,138 I, IX, X; pag. 37-42.ni, e alt
- Page 164 and 165: UO I, XI, XII; pa^. 47-55.a cui fus
- Page 166 and 167: 142 I, XIII, XIV; i K. . r.)-(;3.un
- Page 168 and 169: 144 I, XVI, XVII; pag. 69-72.cominc
- Page 170 and 171: U(ì I, XVIII, XIX; pag. 77-82.Peco
- Page 172 and 173: —,148 .I, XX ;pa;^. 87-02.•uomi
- Page 174 and 175: 150 I, XXI, XXII; pag. 98-104.ciò
- Page 176 and 177: •16.,,152 I, XXIII, xxiv; rag. lo
- Page 180 and 181: 'JSG li, n, ni; pag. m-m.r altro pe
- Page 182 and 183: .158 H, V; pag. 140-144.lamo di Sal
- Page 184 and 185: 160 II, VII, vili; l.ag. 149-153.ch
- Page 186 and 187: 10i2 11, IX, X, XI; pag. 158-165.de
- Page 188 and 189: 164 II, XII, XIll; pag. 170-174.pia
- Page 190 and 191: 160 li, XIV, XV, XVI; pag. 177-183.
- Page 192 and 193: 168 II, XVJl, XVllI; pag. 187-191.e
- Page 194 and 195: 170 II, XIX, XX ; pag. 195-198.degl
- Page 196 and 197: 172 II, XXI, XXII ; pag. 202-20G.Mo
- Page 198 and 199: 171 H, XXIV, XXV; pag. 210 21G.per
- Page 200 and 201: ,176 li, xxvi, XXVII ; pag. 223-226
- Page 202 and 203: 178 II 5 XXIX, XXX ; pag. 233-238.L
- Page 204 and 205: i80 II, XXXII, XXIII; pag. 241-218.
- Page 206 and 207: —482 II, XXXV, XXXVI, III, i; pag
- Page 208 and 209: 184 in, li, III, IV; pag. 265-271.a
- Page 210 and 211: 186 III, V, vi; pag. 274-279.e pert
- Page 212 and 213: ——188 IH, VII, vili; pag. 284-2
- Page 214 and 215: ,100 III, vili, IX, X; pag. 290-295
- Page 216 and 217: 192 III, X, XI; pag. aoo-302.iOpala
- Page 218 and 219: "194 HI, XllI, XIV; pag. 307-310.La
- Page 220 and 221: 196 III, XIV, XV; pao-. 314-316.Que
- Page 222 and 223: 198 III, XVII, XVIII; pag. 322-327.
- Page 224 and 225: i20U III, XIX, XX ;pag. o;ì2-3;3C.
- Page 226 and 227: 202 III, XXII, XXIll; pag. 342-350.
I, XXVII, II, I, li; pag. 125-131. 155noi temeano. I soldati non erano pagati; danari non aveano, né ardimentoda porne : e forteza ninna non prese , e confinati non fece. Dicea paroleminaccevoli; e facea viste assai; ma con effetto nul<strong>la</strong> seguia. E quelliche noi conosceano li teneano ricchi, e potenti, e savi; e per questostavano in buona speranza. Ma i savi uomini diceano : « E' sono mercatanti, 5» e naturalmente sono vili; e i lor nimici sono maestri di guerra e crudeli» uomini. »I nimici de' Cerchi cominciorono ad infamarli a' Guelfi, dicendo chesi intendevano con li Aretini e co'Pisani e co' Ghibellini, E questo nonera vero. E con molta gente si volsono loro contro, appognendo loro il 10falso : però che con loro niuno trattato aveano , né loro amicizia ;ma achi ne li riprendeano, non lo negavano, credendo esserne più temuti, econ questo batterli, dicendo: « E' ci temeranno più, dubitando che noi» non ci accostiamo a loro: e i Ghibellini più ci ameranno, avendo» speranza in noi ». E volendo i Cerchi signoreggiare, furono signoreg- 15giati, come innanzi sidirà.Secondo libro del<strong>la</strong> Cronica di <strong>Dino</strong> <strong>Compagni</strong>.[I.] Levatevi, o malvagi cittadini pieni di scandoli, e pigliate ilferro e il fuoco con le vostre mani , e distendete le vostre malizie. Palesatele vostre inique volontà e i pessimi proponimenti; non penate più ;20andate e mettete in mina le belleze del<strong>la</strong> vostra città. Spandete il sanguede' vostri fratelli, spogliatevi del<strong>la</strong> fede e dello amore, nieghi l'unoall' altro aiuto e servigio. Seminate le vostre menzogne , le quali empierannoi granai de' vostri figliuoli. Fate come fé' Sii<strong>la</strong> nel<strong>la</strong> città di Roma,che tutti i mali che esso fece in x anni, Mario in pochi di li vendicò. 25Credete voi che <strong>la</strong> giustizia di Dio sia venuta meno? pur quel<strong>la</strong> delmondo rende una per una. Guardate a' vostri antichi, se ricevettonomerito nelle loro discordie : barattate gli onori eh' eglino acquistorono.Non vi indugiate, miseri: che più si consuma in un di nel<strong>la</strong> guerra, chemolti anni non si guadagna in pace; e piccio<strong>la</strong> è quel<strong>la</strong> favil<strong>la</strong>, che a 50distruzione mena un gran regno.[IL]Divisi cosi i cittadini di Firenze, cominciarono a infamare l'uno2.fortezza — Diceva — 3. seguiva — 4. che 19. colle— 21. bellezze— Ispandete — 23. anon — 6. loro — 8. corainciorno — 9. s' inten^ 1' altro — 25. e mali — 26. pure — 28-29. chedeano con Aretini e con — 11-12. ma chi — eglino acquistorno. Non v' — 30. picco<strong>la</strong> —13. battergli — 15. isperanza — 16. inanzi — 31. uno grande — 32. cominciorno —