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Dino Compagni e la sua cronica;

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I, Vili, IX; pa;x. 31-37. 137per messer Durazzo, nuovamente fatto da lui cavaliere, e in lui commiseconcMudesse il trattato col Vescovo il meglio potesse. *Il Vescovo d'Arezo in questo mezo pensò, die se consentisse al trattato,sarebbe traditore; e però ranno i principali di <strong>sua</strong> parte, e quelliconfortò prendessono accordo co' Fiorentini : e che egli non volea perdereBibbiena, e che <strong>la</strong> fusseafforzata e difesa; altrimenti prenderebbeaccordo egli. Gli Aretini , sdegnati per le parole sue,perchè ogni lorodisegno si rompeva, ordinavano di farlo uccidere: se non che messerGruiglielmo de'Pazi, suo consorto, che era nel consiglio, disse che sarebbestato molto contento l'avessono fatto, non l'avendo saputo; maessendoaie richiesto, non lo consentirebbe, che non volea esser micidialedel sangue suo. Allora deliberarono di pigliar<strong>la</strong> eglino; e come disperati,sanza altro consiglio si misono in punto.[IX.J Sentitasi pé' Fiorentini <strong>la</strong> loro diliberazione, i capitani e governatoridel<strong>la</strong> guerra tennono consiglio nel<strong>la</strong> chiesa di San Giovanni, 15per qual via fusse il megiiore andare , si che fornire si potesse il campodi quel bisognasse. Alcuni lodavano l'andata per Valdarno, acciò che,andando per altra via, gli Aretini non cavalcassono quivi, e nonardessono i casamenti del contado: alcuni lodavano <strong>la</strong> via del Casentino,dicendo che quel<strong>la</strong> era migliore via, assegnandone molte ragioni. Uno 20savio vecchio, chiamato Or<strong>la</strong>ndo da Chiusi, e Sasso da Murlo, gran castel<strong>la</strong>ni,temendo di loro deboli castel<strong>la</strong>, dierono per consiglio si pigliassequel<strong>la</strong> via, dubitando che, se altra via si pigliasse, non fussono dagliAretini disfatte, che erano di lor contado; e messer Rinaldo de'Bostoli,che era degli usciti d'Arezo, con loro s' accordò. Dicitori vi furono assai; 95le pallottole segrete si dierono: vinsesi d'andare per Casentino. Ma contutto fusse più dubbiosa e pericolosa via, il meglio ne segui.Fatta tal diliberazione, i Fiorentini accolsono l'amistà; che furono:i Bolognesi con CG cavalli. Lucchesi con co. Pistoiesi con ce; de' qualifu capitano messer Corso Donati cavaliere fiorentino: Mainardo da Susi- 30nana con xx cavallie ccc fanti a pie, messer Malpiglio Ciccioni con xxv,e messer Barone Mangiadori da San Miniato, li Squarcialupi , i Colligia-101-2. m. Durazzo, conchiudesse il trattato {lejiberbrno — 13. missono — 14. deliberazionecol Vescovo (novamente da lui fatto cavaliere), — 15. tennano — 16. migliore — 18. cavalcascin lui commi sse facesse col Vescovo el me- sino — 19. ardessino — 20. via; assegnavonneglio potessi — 3. Arezzo — mezzo — 5. pren- molte i*agione — 22. debili — dicrno — 23. fussidessino— voleva — 6. Bibiena —7. <strong>sua</strong> — no — 24. loro— 25. Arezzo — fumo — 26. dier-9. m. Guglielmo de' Pazzi — 10. avessino — no — di — 28. tale deliberazione — 31. cavagli11. nollo — voleva essere — 12. di sangue — — appiè — Ciccioni xxv — 32. Saminiato —* Cfr. il Commento, pag. 34, not. 12. Il codice conferma <strong>la</strong> volgata che io abbandonai.Chi <strong>la</strong> rivolesse può interpetrare : * il quale mandò per messer Durazzo, fatto testé cavalieredal Vescovo, e e,ac. * La re<strong>la</strong>zione del pronome luì al Vescovo, sarebbe determinata dall' esserquesti ricordato avanti, e poi immediatamente appresso e in questo medesimo , comecchessianon felice, xieriodo.<strong>Dino</strong> <strong>Compagni</strong> e <strong>la</strong> <strong>sua</strong> Cronica (Testo). i8

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