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Dino Compagni e la sua cronica;

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,132 I, I, II; pag. 9-11.lomezo. con temperata aria, guardata da nocivi venti, povera di terreno,abondante di buoni frutti, con cittadini prò' d'armi,superbi e discordevoli,ericca di proibiti guadagni, dottata e temuta, per <strong>sua</strong> grandeza,dalle terre vicine, più che amata,f,Pisa è vicina a Firenze a miglia xl ,Lucca a miglia XL , Pistoia amiglia XX, Bologna a miglia lviii, Arezo a miglia xl, Siena a miglia xxx.San Miniato in verso Pisa a miglia xx, Prato verso Pistoia a miglia x.Monte Accienico verso Bologna a miglia xxii* Fighine verso Arezo a migliaXVI, Poggi Bonizi verso Siena a miglia xvi. Tutte le predette terrecon molte altre castel<strong>la</strong> e ville; e da tutte le predette parti, sono moltinobili uomini conti e cattani, i quali l'amano più in discordia clie in pace,e ubidiscon<strong>la</strong> più per paura che per amore. La detta città di Firenze èmolto bene popo<strong>la</strong>ta, e generativa per <strong>la</strong> buona aria; i cittadini benecostumati, e le donne molto belle e adorne; i casamenti bellissimi, pienii:, di molte bisognevoli arti, oltre all' altre città d'Italia. Per <strong>la</strong> quale cosamolti di lontani paesi <strong>la</strong> vengono ad vedere, non per necessità, ma perbontà de' mestieri e arti , e ** per belleza e ornamento del<strong>la</strong> città.[IL] Piangano adunque i suoi cittadini sopra loro e sopra i lorofigliuoli; i quali, per loro superbia e per loro malizia e per gara d'ufìci,20 nnno cosi nobile città disfatta, e vituperate le leggi, e barattati gli onoriin picciol tempo, i quali i loro antichi con molta fatica e con lunghissimotempo anno acquistato; e aspettino <strong>la</strong> giustizia di Dio, <strong>la</strong> quale permeitisegni promette loro male siccome a colpevoli, i quali erano liberi da nonpotere esser soggiogati.2,) Dopo molti antichi mali ]3er le discordie de' suoi cittadini ricevuti,una ne fu generata nel<strong>la</strong> detta città, <strong>la</strong> quale divise tutti i suoi cittadiniin tal modo, che le due parti s' appellorono nimiche per due nuovinomi, ciò è Guelfi e Ghibellini. E di ciò fu cagione, in Firenze, che unonobile giovane cittadino , chiamato Buondalmonte de' Buondalmonti30 avea promesso torre per <strong>sua</strong> donna una figliuo<strong>la</strong> di messer OderigoGiantrufFetti. Passando dipoi un giorno da casa i Donati, una gentiledonna chiamata m.^ Aldruda, donna di messer Forteguerra Donati, cheavea due figliuole molto belle, stando a' balconi del suo pa<strong>la</strong>gio, lo videpassare, e chiainollo, e mostrògli una delle dette figliuole, e disseli :1. mezzo — 2. abbondante — 3. ffran- qual cosa — 16. lontan — 17. bellezza —lozza — 6-7. Bologna miglia — Arezzo miglia 18. Piangono — 19-20. di ufici, banno — 21. pic-— Siena miglia xxx. Santo Miniato verso col — 22. hanno — 23. si come — 21. esser —risa miglia — 8. Monte Accenico verso Bolo- 25. Doppo — riceiiti — 27. appellorno nimici —gna miglia — Arezzo miglia — 9. Poggibomzi dna— 28. cioè — 29-30. Buondelmonte de'BuonvcrsoSiena miglia— 10. ville, e — parte,son delmonti, aveva —31. Giantnifetti — uno —— 11. amono — 13. e" cittadini — 15. arte — 33. aveva dna — molte — viddo — 34. dissegli —* Il Codice, x: cfv. il mio Commento ,pag. 9-10, noi. 21,^'f' Il Codice, ma: cfr. il mio Commento, pag. 11 , not, 25,

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