E. Scafato, A. Rossi, S. Ghirini et al.MaschiFemminePsoriasiPancreat<strong>it</strong>e acuta e cronicaColel<strong>it</strong>iasiCirrosi del fegato19,2%31,8%13,8%25,4%-21,6% -11,8% 51,5% 60,5%Ictus <strong>is</strong>chemico -24,1%0,2%Emorragia cerebrale-9,4%24,4%Varici esofagee49,2% 57,7%Ar<strong>it</strong>mia cardiaca21,0%Malattie <strong>is</strong>chemiche del cuore-3,5%31,6%-10,3%Ipertensione arteriosa17,3%31,0%Epilessia43,3%-5,4%49,5%Diabete mell<strong>it</strong>o-7,2% 5,0%Tumori benigni9,3%Tumore della mammella7,1%0%Tumore del fegato26,1% 36,6%37,1%Tumore della laringe49,2%Tumore del colon retto-1,0% 1,6%Tumore dell’esofago29,6%44,1%Tumore dell’orofaringe21,8% 36,6%-30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 60 70Fonte: Elaborazioni ONA-CNESPS e WHO CC Research on Alcohol su dati dell’Indagine ISTAT Mult<strong>is</strong>copo 2007 e cause di morte ISTAT 2007Figura 5 - Frazioni (%) di decessi parzialmente attribuibili all'alcol per cause di malattia (ICD 10)MaschiFemmineOmicidioSuicidioAltri incidenti non intenzionaliAvvelenamento accidentale da ed esposizione a sostanze nociciveAnnegamento e sommersione accidentaliCaduteIncidenti stradali7,4%11,2%14,9%18,7%24%20,9%18,4%26,1%32,8%35,8%35,8%33,8%36,5%38,1%0 10 20 30 40 50Fonte: Elaborazioni ONA-CNESPS e WHO CC Research on Alcohol su dati dell’Indagine ISTAT Mult<strong>is</strong>copo 2007 e cause di morte ISTAT 2007Figura 6 - Frazioni (%) di decessi parzialmente attribuibili all'alcol per cause accidentali (ICD 10)• il tumore della laringe con percentuali di mortal<strong>it</strong>àalcol-attribuibile pari a 49,2% e 37,1% per i duesessi;• il tumore del fegato con valori equivalenti a36,5% e 26,1% per maschi e femmine, r<strong>is</strong>pettivamente;• l’epilessia con il 49,5% e 43,3% di alcol-attribuibil<strong>it</strong>àper i due sessi;• le varici esofagee con valori pari a 57,7% e 49,2%per i due sessi sono altamente alcol-attribuibili;• gli incidenti stradali con frazioni di attribuibil<strong>it</strong>àpari a 38,1% per gli uomini e 18,4% per le donne.14
Alcohol Prevention Day 2011Progetti rivolti alla prevenzioneDall’anal<strong>is</strong>i dei consumi di alcol, nell’anno 2008la Comm<strong>is</strong>sione Europea ha approvato e finanziato ilProgetto Vintage-Good health into older age (4),che ha analizzato l’impatto sociale e san<strong>it</strong>ario associatoal consumo dannoso di alcol negli anziani.Strumento necessario è quello rivolto all’identificazioneprecoce del consumo r<strong>is</strong>chioso o dannoso di alcol- Alcohol Use D<strong>is</strong>orders Identification Test (AUDIT) -atto a impedire l’insorgenza di Problematiche e PatologieAlcol-Correlate (PPAC), e a contribuire alla riduzionedell’incremento al ricorso dei ricoveri ospedalieri perpatologie totalmente attribuibili. L’AUDIT è un questionariocomposto da dieci domande, ed è validato alivello internazionale dall’OMS (5). La pos<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à del testpuò indicare, a seconda dei punteggi, l’assenza di r<strong>is</strong>chio,la probabil<strong>it</strong>à di basso r<strong>is</strong>chio, quella di un consumor<strong>is</strong>chioso, di consumo dannoso e di alcoldipendenza,r<strong>is</strong>ultando comunque specifico per i due sessi in funzionedella maggiore vulnerabil<strong>it</strong>à del sesso femminile alivelli di consumo più bassi r<strong>is</strong>petto agli uomini.In questi anni sono state inoltre rinnovate dalMin<strong>is</strong>tero della Salute, in collaborazione con l’OsservatorioNazionale Alcol CNESPS dell’ISS, le campagnedi sensibilizzazione e comunicazione "Se guidi,non bere" (6) e "Vediamoci chiaro" (7), rivolte a tuttala popolazione sulla prevenzione degli incidenti stradali,supportate da contestuali interventi in amb<strong>it</strong>oleg<strong>is</strong>lativo per migliorare la sicurezza stradale, promossie approvati dal Parlamento e dal Governo.ConclusioniIl decennio passato ha v<strong>is</strong>to nascere e svilupparsi inItalia culture, modelli e modal<strong>it</strong>à del bere che hannoinfluenzato i comportamenti individuali, la società, ler<strong>is</strong>poste <strong>is</strong>t<strong>it</strong>uzionali e le policy relative all’alcol. I diecianni di Alcohol Prevention Day hanno rappresentatol'occasione ideale per un bilancio e per una valutazionedi medio termine sulle prospettive, non solosan<strong>it</strong>arie, dei cambiamenti verificat<strong>is</strong>i in vasti strati dipopolazione.Nel nostro Paese il consumo medio pro-cap<strong>it</strong>eappare ancora al di sopra di quello raccomandatodall’OMS ai Paesi della Regione europea per l’anno2015 (Target 12 del Programma “Health 21/1999”),pari a 6 l<strong>it</strong>ri l’anno per la popolazione al di sopra dei15 anni e a 0 l<strong>it</strong>ri per quella di età inferiore.Il consumo r<strong>is</strong>chioso ormai radicato di alcol e glieffetti negativi sulla salute che ne conseguono sonoa livelli allarmanti, soprattutto per i più giovani egli anziani già colp<strong>it</strong>i da patologie correlate all’età.L’impatto del consumo totale di alcol sulla mortal<strong>it</strong>àinteressa, in particolare, la cirrosi epatica, il tumoredell’orofaringe, il tumore della laringe, il tumore delfegato, l’epilessia, le varici esofagee, e gli incident<strong>is</strong>tradali.Sulla base dei dati e delle tendenze reg<strong>is</strong>trate eanalizzate, appare ind<strong>is</strong>pensabile formare il personalesan<strong>it</strong>ario, oggi carente sulla base dei r<strong>is</strong>contri fatti alivello europeo dal progetto Alcohol Public HealthResearch Alliance (AMPHORA) della Comun<strong>it</strong>àEuropea, VII Programma Quadro (8), e PrimaryHealth care European Project on Alcohol (PHEPAdella Comun<strong>it</strong>à Europea e del Dipartimento dellaSalute del Governo della Catalogna, Spagna (9).Riferimenti bibliografici1. <strong><strong>ww</strong>w</strong>.epicentro.<strong>is</strong>s.<strong>it</strong>/alcol/apd11.asp2. Scafato E, Gandin C, Galluzzo L, et al. Consumatori a r<strong>is</strong>chio(cr<strong>it</strong>erio ISS). In: Epidemiologia e mon<strong>it</strong>oraggio alcolcorrelatoin Italia. Rapporto 2011. Roma: Ist<strong>it</strong>uto Superioredi San<strong>it</strong>à; 2011. (Rapporti ISTISAN 11/4).3. Scafato E, Gandin C, Galluzzo L, et al. La mortal<strong>it</strong>à alcol-attribuibile.In: Epidemiologia e mon<strong>it</strong>oraggio alcol-correlatoin Italia. Rapporto 2011. Roma: Ist<strong>it</strong>uto Superiore di San<strong>it</strong>à;2011. (Rapporti ISTISAN 11/4).4. Anderson P, Scafato E. Alcohol and older people - a publichealth perspective. Report for the Vintage project. Vintage.Good Health into Older Age. Ist<strong>it</strong>uto Superiore di San<strong>it</strong>à;November 2010 (<strong><strong>ww</strong>w</strong>.epicentro.<strong>is</strong>s.<strong>it</strong>/vintage/download_report.asp).5. WHO. Who collaborative project on identification and managementof alcohol-related problems in primary healthcare. Report on phase IV. Development of Country-WideStrategies for Implementing Early Identification and BriefIntervention in Primary Health Care. WHO. Departmentof Mental health and Substance Abuse Management ofSubstance Abuse; 2006 (<strong><strong>ww</strong>w</strong>.who.int/substance_abuse/publications/alcohol/en/).6. <strong><strong>ww</strong>w</strong>.salute.gov.<strong>it</strong>/imgs/C_17_opuscoliPoster_103_ulterioriallegati_ulterioreallegato_0_alleg.pdf7. <strong><strong>ww</strong>w</strong>.salute.gov.<strong>it</strong>/resources/usabile/documenti_nuovo_portale/campagne/ALCOL_FINISH_23-07_girl.pdf8. <strong><strong>ww</strong>w</strong>.<strong>amphoraproject</strong>.<strong>net</strong>/9. <strong><strong>ww</strong>w</strong>.phepa.<strong>net</strong>/un<strong>it</strong>s/phepa/html/en/Du9/index.html15
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