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propongono delle relazioni che consentono una valutazione ... - Ogs

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INTEGRATED GEOPHYSICAL AND GEOLOGICAL INVESTIGATIONSFOR SEDIMENTARY ROCK MASS CHARACTERIZATIONM.T. Carrozzo, G. Leucci, , S. Margiotta, F. Mazzone, , S. NegriOsservatorio di Chimica, Fisica e Geologia Ambientali, Dipartimento di Scienza deiMateriali -Università del Salento-, , via Monteroni (plesso M), 73100 LecceIl lavoro <strong>che</strong> si presenta si inserisce nel contesto di ricer<strong>che</strong> volte alla definizione di strumentidi lettura e <strong>valutazione</strong> della qualità degli ammassi rocciosi sedimentari, con metodologie integrategeofisi<strong>che</strong> e stratigrafi<strong>che</strong>.In altri contesti geologici, numerose sono le applicazioni a tale e scopo, mentre, per quantoriguarda le rocce sedimentarie mancano dei riferimenti.Partendo da queste considerazioni, gli Autori<strong>propongono</strong> <strong>delle</strong> <strong>relazioni</strong> <strong>che</strong> <strong>consentono</strong> <strong>una</strong> <strong>valutazione</strong>della qualità degli ammassi rocciosi sedimentari.


CARATTERIZZAZIONE DEGLI AMMASSI ROCCIOSIRilievo geomeccanico (insieme di operazioni <strong>che</strong> permette di caratterizzare atterizzare <strong>una</strong>mmasso roccioso a comportamento rigido dal punto di vista meccanico);Classificazione dell’ammasso rocciosoProve di laboratorioIndagini geofisi<strong>che</strong>??I dati del rilievo geomeccanico vengono utilizzati per la determinazione della qualità dell’ammassoroccioso, esprimibile attraverso appositi indici, , <strong>che</strong> hanno lo scopo di permettere <strong>una</strong> <strong>valutazione</strong>preliminare <strong>delle</strong> caratteristi<strong>che</strong> meccani<strong>che</strong> dell’ammasso nel suo complesso.I metodi di classificazione più noti in letteratura sono:1. RQD di Deere (1964)2. RSR di Wickham (1972)3. RMR di Bieniawski (1973 e successive modifi<strong>che</strong>)4. Q di Barton (1979)I parametri principalmente utilizzati per la classificazione dell’ammasso roccioso sono:discontinuità raggruppabili in famiglie;persistenza <strong>delle</strong> discontinuità, , apertura e geometria;tipo di riempimento <strong>delle</strong> discontinuità;condizioni idrauli<strong>che</strong>.


Il metodo di classificazione più adottato è quello di Barton (1979)Questa classificazione è basata sull’analisidi 212 casi reali di tunnels e caverne.RQD % (Rock Quality Designation): tiene conto della suddivisione della massa rocciosa;Jn (JointSet Number): dipende dal numero di famiglie di giunti presenti nell’ammassoroccioso;Jr (JointRoughness Number): dipende dalla rugosità <strong>delle</strong> superfici di discontinuità;Ja (JointAlteration Number): dipende dal grado di alterazione <strong>delle</strong> fratture, dallospessore e dalla natura del riempimento;Jw (JointWater Number): dipende dalle condizioni idrologi<strong>che</strong>;SRF (Stress Redaction Factor):è indicativo dello stato di sollecitazione <strong>che</strong> interessal’ammasso roccioso.


Come gran parte degli s<strong>che</strong>mi di classificazione questi risultano appropriatiquando applicati in contesti confrontabili con quelli dove sono stati sviluppati;L’obiettivo di questo lavoro è quello di presentare <strong>una</strong> metodologia di <strong>valutazione</strong>della qualità degli ammassi rocciosi di natura sedimentaria.Lo sviluppo del sistema <strong>che</strong> si propone è basato sullo studio di circa 105 casi distudio.


Si propone la seguente equazione per la <strong>valutazione</strong> degli ammassi rocciosisedimentari:Qsrm = RQD/Jn* Jr/Ja * Jw/SRF * Rs/S * T/VRQD (PalmstrÖm, 1982) è:RQD = 115-3.3Jv (4)e RQD=100% dove Jv ≤ 4.5. PalmstrÖm definisce Jv come il numero di jointspresenti in un metro cubo di roccia:Jv = S (1/Si ) (5)dove: S= distanza per ogni singola famiglia di discontinuità per metro.Jn, Jr e Ja, hanno lo stesso significato di Barton (1979).Jw è legato ai caratteri di permeabilità degli ammassi rocciosi,SRF dipende da particolari fattori di stress legati al tipo di esposizione (peresempio se essa è <strong>una</strong> parete di cava, di <strong>una</strong> falesia,…).Rs è un parametro introdotto per considerare il peso della stratificazioneS è un paramtero introdotto per tenere conto del tipo di stratificazione(reggipoggio, franapoggio più o meno inclinato della parete);T considera la tessitura degli ammassi rocciosi (uniformità litologica,disomogeneità….);V considera la presenza di vuoti nell’ammasso roccioso .


Dall’analisi dei casi di studio si è ritenuto <strong>che</strong> i due nouvi rapporti (Rs/S e T/V)abbiano lo stesso peso degli altri tre. Per questo motivo noi abbiamo assegnato unpunteggio variabile, per i due rapporti, tra 10 e 0.1Fatte queste premesse, in tabella sono riportati i range per la definizione dellaqualità degli ammassi rocciosiQ value> 4000040000-10001000-400400-100100-44-11-0.010.01-0.0001


10_20Q srmV A L U Ejoint set 1 spacing 1 joint set 3 spacing 1 Jw (Joint W ater reduction factor)Jwjoint set 2 spacing 1 joint set 4 spacing 1 A Im perm eable or with m edium -low perm eability rocks (K>1*10 -Jv=Σ (1/Joint sets spacing)=4,00and 1*10 -2 and 50% 4SE Softening or low friction clay m ineral coatings and sm all1 1 quantities of swelling clays infilling void space of rock m ass50,5F Com petent m ineral and/or consolidated clay m inerals infillingvoid space of rock m ass22 34 Q srm = (R Q D /J n )*(J r/J a )*(J w /S R F )*(R s /S )*(T /V ) = 1,1351


La geofisica per la caratterizzazione <strong>delle</strong> rocceContributi della geofisica applicata per la caratterizzazione degli ammassirocciosi:•spessole prospezioni geofisi<strong>che</strong> vengono utilizzate per la definizionespaziale di alcuni elementi degli ammassi rocciosi (fratture, cavità, cambilitologici);Uno degli studi più importanti in letteratura <strong>che</strong> ha fatto <strong>una</strong> correlazione <strong>delle</strong>velocità Vp con alcuni parametri degli ammasi rocciosi è stato B. Sjogren, et al.1979 , Geophysical Prospecting, 27, 409-442Velocity(m/s)300035004000450050005500Crackpermeter1913.59.56.543.5RQD(%)254563788894Più di recente Boadu et al., 1996, Geophys. J. Int. 127, 86–110, Boadu etal., 2000 J. Appl. Geophys. 44, 103–113; partendo da un modello teorico,correla i parametri <strong>che</strong> descrivono la qualità della roccia alla velocità <strong>delle</strong> ondesismi<strong>che</strong> e al coefficiente di attenuazione della energia sismica.Sia Sjogren <strong>che</strong> Boadu considerano velocità di circa Vp 3000-5000 m/s eVs 1000-2500, considerando rocce dure a pressioni elevate 100MPa


Correlazione tra velocità sismi<strong>che</strong> e classificazionemeccanica <strong>delle</strong> rocce secondo B. Sjogren, et all. 1979


N. Barton (2002) – ha cercato di correlare,attraverso <strong>relazioni</strong> empiri<strong>che</strong>, le velocità <strong>delle</strong> ondeP con la qualità della roccia Q e quest’ultima ultima con<strong>una</strong> serie di parametri meccanici (…..).(I test site sono ubicati in Norvegia la dove sonopresenti rocce dure con pressioni dell’ordine 100MPaVp ≈ 3.5 +logQ; Vp in Km/sQ=10 (Vp-3.5) ; Vp in Km/s


Relazione proposta da Barton:Vp ≈ 3.5 +logQ; Vp in Km/sTenendo conto <strong>che</strong> la velocità Vp, in <strong>una</strong> roccia litologicamente definita, dipende principalmentedal grado di fatturazione e dal contenuto in acqua abbiamo attribuito un peso (k) alla velocità Vp.Tale peso tiene conto del grado di saturazione.Altra osservazione; il valore <strong>che</strong> Barton attribuisce a V 0(3.5 km/s), riscontrabile nelle roccemetamorfi<strong>che</strong>, non è compatibile con i range di variabilità <strong>delle</strong> Vp tipi<strong>che</strong> <strong>delle</strong> roccesedimentarie altamente fratturate nel salento (0.6 - 2.2km/s). Si è posta quindi la necessità diriscrivere l’eqleq. . di (Barton(2002 ) come segue:Vp = V + k log 0 10/Q 0)10 (Q srm /Qdove V 0è il valore di riferimento (è il valore di Vp relativo alla formazione rocciosa quando Q 0=1)Si è posta quindi la necessità di stimare I valori numerici, medi per le zone indagate, di V 0e k.Sono state quindi appositamente eseguite misure in quattro aree campione, sedimenti calcarenitia grana grossa (Pliocene).Per migliorare il valore statistico di tale stima si sono prese in considerazione an<strong>che</strong> valori di Q srmgià stimati e misure di Vp già effettuate su medesime formazioni geologi<strong>che</strong>.Tenuto conto <strong>che</strong> le moderne tecni<strong>che</strong> di acquisizione dei dati geofisici <strong>consentono</strong> di effettuaretomografie bi e tri-dimensionali è quindi possibile, esaminando al momento il solo caso cbidimensionale, determinare <strong>una</strong> matrice di valori Vpij a cui corrisponderà <strong>una</strong> matrice di valoriQsrmij.Prendendo in considerazione i modelli di variazione di Vp è possibile valutare il valore medio diVp stesso.Il risultato indica un valore di Vp medio pari a 1204 m/s con un errore (deviazione standard) pari a37m/s.


Vp Saturated = 140.696Log(Qsrm) + 1212.9R 2 = 0.9745Vp (m/s)20001800160014001200100080060040020000.01 1 100 10000 1000000QsrmI risultati sono stati analizzati con il metodo della regressione e dei minimi quadrati <strong>che</strong> ha consentito di stimare l’equazionedella curva di best-fitfit, , al 95% di confidenza, e il coefficiente di correlazione R 2 .Nella equazione <strong>che</strong> rappresenta la curva di regressione il valore di V 0 è 1212.9.


La metodologia è stata testata in sito dove è avvenuto un crollo di <strong>una</strong>parete rocciosaOtrantoFronte di scavo soggetto afenomeni di crollo


Il sedimento può essereclassificato come “roccia tenera,porosa”, , <strong>una</strong> calcarenite a debolelegante passante a sabbiacalcarea più o meno addensata.OtrantoLa presenza di uno stratoimpermeabile alla basedello scavo ha permessol’esistenza di <strong>una</strong> faldaidrica a regime stagionale.Il pacco sedimentario èinteressato da <strong>una</strong> serie didiscontinuità <strong>che</strong> lo attraversanoprincipalmente in senso verticale.


Rilievo geologico-strutturale


Ubicazione dei profili di geofisicaG1 = S1= R1S5


HWHWHUWScModelli di resistività: a) profilo G2, b) profilo G3, c)profilo G4,Tutti i tre profili sono stati acquisiti con dispositivo wenner, spaziatura interelettrodica 0.5m, G2 eG3 19 elettrodi, G4 21 elettrodi


Distance (m)Depth (m)S5S5Depth (m)WHS3S3S5Depth (m)HWHS2S2Vp (m/s)Modelli di distrubuzione della velocità Vpsono stati utilizzati 10 geofoni a 100Hz,distanza intergeofonica 1mS3S2


Depth (m)HWHS2Modello di Vp,Profilo S2Vp (m/s)WModello di resistivitàProfilo G2Depth (m)WHS3Modello di Vp,Profilo S3Modello di resistivitàProfilo G3


Qsrm=10 (Vp-V0)/KS5S3fattore Q utilizzando l’equazionelpropostaS2


RISULTATI DEL RILIEVO GEOLOGICO -STRUTTURALEQ srm = 1.33dal Q sono stati ricavati i seguenti parametri:C = 2.5 Kg/cm 2 intervallo non saturo1.9 Kg/cm 2 rocce satureφ= = 30°Le indagini effettuate in laboratorio hanno dato i seguenti risultati:C = 1.9 Kg/cm 2 φ = 30°Contenuto d’acqua dvariabile dal 60%(argille) dal 10% al 23%RISULTATI DEL RILIEVO GEOFISICOQ srm = 0.1 ÷ 4


Q value> 4000040000-10001000-400400-100100-44-11-0.010.01-0.0001

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