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Innovazioni varietali per l'albicocco nell'Italia ... - InfoKeeper

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mi e profumi. È così <strong>per</strong> Reale d’Imolain Emilia Romagna, Tonda diCostigliole in Piemonte, Valleggia inLiguria e Valvenosta in Sud Tirolo.Sono varietà strettamente legate alterritorio, alcune presenti in formaresiduale, altre oggetto di rinnovatointeresse, da valorizzare con specificiidonei strumenti quali, ad esempio,l’Indicazione Geografica Protettarichiesta <strong>per</strong> la cultivar piemontese(Mellano et al., 2004). Sono accomunateda una rapida evoluzionedella maturazione; la qualità organoletticaè eccellente <strong>per</strong> filiere“raccolta-consumo” di pochi giorni.Non sono certo adatte <strong>per</strong> conquistarenuovi mercati lontani. Allostesso modo, il ricorso alle varietà diceppo vesuviano, finora diffuse <strong>per</strong>l’affidabilità produttiva, crea probleminell’affrontare filiere lunghe, inducendoad anticipare la raccolta ascapito della qualità gustativa.Nell’ultimo decennio lo standardvarietale dell’albicocco (Pellegrinoet al., 2004) è stato rivisitato, affiancandoall’offerta convenzionale lineedi cultivar con polpa consistente,lenta maturazione, <strong>per</strong>sistenzadella qualità organolettica.Il caso PiemonteIl Piemonte ha da tempo cercato<strong>per</strong>corsi di differenziazione in questadirezione. A partire dalla metàdegli anni ’80 si sono diffuse in colturacultivar di origine canadese enord-americana caratterizzate, oltreche da buon sapore, polpa consistentee lenta evoluzione della maturazione,da colorazione intensa luminosaed estesa, che ha consentitodi differenziarne presentazione e immaginerispetto all’offerta convenzionaledelle altre regioni (Pellegrinoet al., 2003). Tale scelta ha comportatouna vera e propria innovazionedi prodotto che è stata premiatacon crescita della domanda, conquistadi nuovi mercati e apprezzabiliriscontri economici.Pinkcot ® Copty p , OrangeRed ® Barth P , Goldrich, Laycot p , Hargrand,ecc. hanno in pochi anni sostituitole varietà di ceppo vesuviano,rinnovando radicalmente l’offertapiemontese.Prospettivedi innovazione varietaleL’innovazione varietale prometteoggi un <strong>per</strong>corso di cui si è esploratopoco più che l’inizio. È notevole ilnumero di nuove cultivar introdotteogni anno nel circuito delle AziendeS<strong>per</strong>imentali che afferiscono al ProgettoMiPAF-Regioni “Liste di orientamentovarietale” (Fideghelli,2003). Il fatto di maggior rilievo èche il miglioramento genetico lavoraassiduamente sugli obiettivi che piùstanno a cuore alla albicocchicolturadel Nord, quali i seguenti.Eccellenza del profilo sensorialeÈ <strong>per</strong>seguita attraverso l’aumentodel tenore zuccherino, la succositàdella polpa, la intensità e l’equilibriodella composizione aromatica (Bassiet al., 2003). Accanto alle cultivarautoctone, sono da tenere in considerazionele nuove: SweetCot ® Toyuda p , Flavor Cot ® Bayoto p ,Mango Cot ® Rutsey p .Mantenimento della qualità gustativaTale obiettivo è <strong>per</strong>seguito attraversola lenta evoluzione della maturazione,l’uniformità di maturazionedel frutto, la consistenza dellapolpa, serbevolezza ed elevata“shelf-life”, tolleranza a cracking epatologie della conservazione (Lichouet al., 1998). Goldrich ha segnatouna svolta in tale direzione. Ilsuo modesto profilo gustativo è orarecu<strong>per</strong>ato dalle più recenti Pinkcot® Copty p , Robada p , SweetCot ® Toyuda p e Kyoto p .Presentazione attraenteVi contribuisce la colorazione luminosa,determinata da un colore difondo aranciato (assenza di verde),con sfaccettatura (“blush”) rossobrillante. La “bella presenza” nonpuò essere disgiunta dalla qualitàgustativa; sarebbe altrimenti <strong>per</strong>cepitacome fattore di disinganno e delusione(Pellegrino et al., 2004). Puòessere definita attraente la presentazionedi Pinkcot ® Copty p , Robada p ,Tom Cot ® Toyaco p , Kyoto p , Bergarouge® Avirine p , Harval p .Ampliamento del calendario di raccoltaSe la precocità non è di <strong>per</strong> sé importante<strong>per</strong> ambienti che subisconouno slittamento della maturazioneverso l’epoca tardiva, è comunqueinteressante il miglioramento dellaqualità delle cultivar precoci. Se finoa non molti anni or sono, in mancanzadi alternative, si coltivava Tyrinthos<strong>per</strong> avviare il calendario diraccolta, danneggiando l’immaginedell’albicocca anche <strong>per</strong> le settimanea seguire, ora sono a disposizionecultivar precoci (Carmen Top ® Carmenp , Sylred p , ecc.) di sapore gradevole.Appare più promettente la possibilitàdi prolungamento della disponibilitànel corso della stagioneestiva, con raccolte che proseguononei mesi di luglio e agosto (Bassi etal., 2004). Si segnala la serie Augustap con i cloni 1, 2 e 3 che maturanotra l’inizio e la fine di agosto inEmilia Romagna (Fideghelli, 2003).Tra le neozelandesi, edite in Europada Cot International, appaiono interessantiZebra ® Priboto p , Larquen p eJenny Cot ® Larclyd p , che maturano da15 a 40 giorni dopo San Castrese.Proposte di miglioramento genetico<strong>per</strong> le regioni settentrionaliL’innovazione varietale ha seguitoprevalentemente obiettivi di naturamerceologica e qualitativa. Previauna accurata s<strong>per</strong>imentazione sulterritorio, sono state individuate cultivarinteressanti anche <strong>per</strong> gli ambientisettentrionali. Il punto deboleè costituito dalla insufficiente attenzioneposta agli aspetti agronomici,in particolare alla rusticità che la delicatabiologia della specie richiedein pedoclimi difficili. Gli aspetti sucui occorre lavorare ulteriormentesono la sensibilità ai ritorni di freddoprimaverili, che minano la costanzaproduttiva, l’autocompatibilità fioraleche si è <strong>per</strong>sa in gran parte dellecultivar di recente costituzione, latolleranza alla batteriosi da Pseudomonasspp. che ha assunto carattereepidemico.Il <strong>per</strong>seguimento di tali obiettivipotrebbe passare attraverso il recu<strong>per</strong>odei caratteri di rusticità presentiin parte delle cultivar autoctonedelle regioni settentrionali. Un programmadi “breeding” che si propongadi combinare i caratteri dellevarietà locali (Reale d’Imola, Tondadi Costigliole, Valleggia, Valvenosta)con quelli di nuove cultivar che soddisfanole esigenze dell’attuale distribuzione,potrebbe offrire ulterioriopportunità alla albicocchicolturadel Nord.Non solo è auspicabile la costituzionedi cultivar che combinino caratteridi eccellenza qualitativa conl’adattabilità ad ambienti di colturaimpegnativi. Appare ancora più inte-FRUTTICOLTURA - n. 6 - 2005 21

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