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Microsoft PowerPoint - 2 - Reggidori 15 dicembre 2009 ... - InfoKeeper

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LA PRODUZIONE FRUTTICOLA FRAMISURE AGROAMBIENTALI,AZZERAMENTO DEI RESIDUI ECERTIFICAZIONI:TECNICI E FRUTTICOLTORI UNITI NELLASFIDALe certificazioni dell’agroalimentaree i protocolli della GDO europea: laposizione delle OP ortofruttaCRESO<strong>15</strong> Dicembre <strong>2009</strong>Manta (CN)Giampiero <strong>Reggidori</strong>, APOCONERPO(Organizzazione di Produttori Ortofrutticoli)Bologna, Italy


LA SEGMENTAZIONEDEL MERCATO PER PRODOTTI ALIMENTARI inEUROPA e nel MONDOnostri riferimento di mercato in ordine di importanza GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA (GDO) ++++++ DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA (GD) ++++ NEGOZI SPECIALIZZATI o BOUTIQUE della FRUTTA ++++ DISCOUNT +++ MERCATI GENERALI ++ MERCATO DI QUARTIERE +++ RISTORAZIONE COLLETTIVA +++ QUARTA GAMMA, freschi pronto consumo +++ QUINTA GAMMA, cotti pronto consumo +++ INDUSTRIA DI TRASFORMAZIONE +++ FARMER’S MARKET + VENDITA DIRETTA +++2


BASI DI RIFERIMENTO PER LA “QUALITA”(ortofrutta fresca, produzione Italiana) Nel settore dell’ORTOFRUTTA FRESCA NONESISTE un’UNICA DEFINIZIONE ASSOLUTAdella QUALITA’ per il MERCATO NelSETTOREdell’ORTOFRUTTAFRESCAesistono molti “OBIETTIVI di QUALITA” chedipendonodalle ESIGENZE e daiCOMPORTAMENTI dimostrati dal MERCATO;con una SCALA di PRIORITA’ che CAMBIAFREQUENTEMENTE infunzionedieventispesso non prevedibili


LE PRIORITA’ DEL MERCATOORTOFRUTTICOLO INTERNAZIONALE1. Qualità igienico – sanitaria: sicurezza alimentare2. Qualità deiprocessi/prodotto:AgricolturaOrganica,ProduzioneIntegrata,BuonaPraticaAgricola,AgricolturaBiodinamica,OGM free, BabyFood,Tracciabilitàdei processi3. Qualità diprodotto:alimentare, dietetica,sensoriale,salutistica4. Qualità commerciale: capitolati di fornitura della GDO, DO,DISCOUNT o regolamenti per la commercializzazione vari5. Qualità delterritorio:tipicità (IGP,DOP,STG);specifichetecniche di prodotto (STP)6. Qualità delsistemaorganizzativoaziendale:garanzieedaffidabilitàverso ilclientedalleaziendeagricole e dallecentrali di lavorazione/trasformazione7. Qualità ambientale: vari regolamento CE; EMAS, ISO 140008. Qualità di tipo etico e sociale: certificazione SA 8000e ……moltoimportante: rispetto delle norme (rintracciabilità Regol.CE 178/2002, igiene Regol. CE 852/20042004, sicurezza del lavoro,ecc…) 4


LE RICHIESTE DI UNA PARTE DELLA DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA Prodotticertificati secondoprotocolli dicertificazione volontari(Globalgap, Q&S, ISF, Certificazione diProdotto, EMAS, SA 8000,Certificazione di Processo di ProtocolliVolontariVolontari; Il livello di RMA, per singolo principio attivo, non deve eccedere 1/3 dellivello di RMA vigente in Europa, oppure il 50%, oppure l’MRL’s stesso;oppure la sommatoria della % del residuo sull’MRL’s, dei vari principiattivi presenti sul prodotto, deve essere inferiore a 100. Per tutti o pergruppi omogenei di classi di fitofarmaci (insetticidi, fungicidi, acaricidi,ecc….) È ammesso un numero massimo di sostanze attive con residuo (chevaria da 3 a 5) sul singolo prodotto;NOVITA’: viene introdotto il rispetto del parametro dell’ ARfD – Doseacuta di riferimento La somma delle ARfD delle singole sostanze non deve essere superioreal 70%N.B: L’ARfD è un parametro che non esiste per tutte le s.a., ma viene determinatosoloperquelle s.a. chepotenzialmentepossononuocerealla salutegià conun’unicaesposizione. Viene quindi fissata tenendo conto dei gruppi di popolazione sensibili qualibambini e nascituri ed è riferita al peso corporeo minimo intorno a <strong>15</strong> Kg.


L’AGRICOLTURA SOSTENIBILE DELLA COMUNITA’ EUROPEA(in relazione all’ambiente e alla sicurezza alimentare)il Regolamento CE 1257/99per la parte relativaagliinterventi agroambientaliedecocompatibiliilRegolamento CE 2200/96(OCM:Organizzazione Comune dei Mercati)ilRegolamento 1782/20032003 del 29 Settembre2003 e ilRegolamentoCE 796/2004del 21aprile 2004 sull’econdizionalità e le BuonePratiche AgricoleIriferimenti all’inserimentoditecnichediProduzioneIntegrata contenutinellanuovaDirettiva CE che disciplinerà in materia di “UsoSostenibile dei Fitofarmaci”: Direttiva <strong>2009</strong>/128del 21 Ottobre <strong>2009</strong>…… e dal 2013 sono attesi altri adempimenti ….


LE INCONGRUENZE DELLE ESTREME RICHIESTEDI UNA PARTE DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATAE DEI DISCOUNT ESTERIRiduzione della gamma di principi attivi impiegabili che contraddice la BPA ela Produzione Integrata; riduzione della gamma disponibile in Europa,già in corso con la revisione della Direttiva 414/9191;Aumento rischio resistenze e quindi inefficacia rapida dei principi attivi usatiripetutamente;Rischiodi aumento del livello di residuo per principio attivo, per quellirimasti a determinare la linea tecnica, causa l’aumento del numero ditrattamenti sempre con gli stessi;Difficoltà comunque a rientrare nel numero di principi attivi con residuoimposti dal capitolato quando anche il rilevamento a N.R.. .. (0,0101 ppm)rientra nel conteggio;Diminuzionedellaconcorrenzadi mercatodelprezzodeiformulaticommerciali, se andiamo alla riduzione forte del numero di principiattivi e formulaticommercialiInfine: la tendenza al “residuo zero” sul prodotto alimentare (oggi al limite di0,0101 ppm, domani più in basso) perché deve garantire di più il soloconsumatore con l’illusione di “zero fitofarmaci”, tralasciando lasicurezza dell’operatore agricolo che li impiega comunque in campoper necessità?


RAPPORTI CON GDO e CAPITOLATI di FORNITURALE GARANZIE DELLA PRODUZIONE ORGANIZZATA EUROPEA(Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Olanda, Belgio, Germania)1. Disciplinari di Produzione Integrata, riconosciuti o certificati2. Certificazione Globalgap delle aziende agricole (DA SOSTITUIRE inrelazione al modello attuale)3. Rintracciabilità più stretta delle partite e soprattutto dei lotti dilavorazione (ovviamente con dati organizzati ed archiviatiinternamente)4. Laboratori analisi certificati (ISO 17025) o accreditati in materia5. Aumento del numero delle analisi in autocontrollo6. Analisi multiresiduale7. Rispetto del limite di legge del residuo (MRLs)In aggiunta, in relazione all’estrema “deregulation” del buon senso:1. Rispetto del 50% del limite di legge2. Rispetto della sommatoria (base 100%) della percentuale (livelloresiduo su MRLs, in %) dei vari gruppi omogenei di principi attivi cheresiduano sulla partita analizzata (insetticidi, fungicidi, acaricidi)


LO STATO DELL’ARTE DELLE DIFFERENTIQUALITA’ DI FRONTE AL CONSUMATORE1. SICUREZZA ALIMENTARE E RELATIVE GARANZIE SONOUN “PRE REQUISITO” DI QUALITA’ DEL PRODOTTO2. PROCESSITECNOLOGICI A BASSOIMPATTOAMBIENTALE E DIFESA DELL’AMBIENTE SONO UN “PREREQUISITO DI QUALITA’ DEL PRODOTTO3. LALAQUALITA’DELPRODOTTO,DEISERVIZI,DELLALOGISTICA, DEL PACKAGING, ECC… ,SONO “QUALITA”IN COMPETIZIONE SUL LIBERO MERCATOQUINDIOCCORRE SEGUIREUNPERCORSORAZIONALEPERFACILITARE L’INTERAFILIERA,LEGARANZIEREALI AL TRADE E AL CONSUMATORE, COMPRESA LATRASPARENZA, IL CONTENIMENTO DEI COSTI DELLAFILIERA E ILGIUSTORAPPORTO DELLEQUALITA’DECANTATE CON IL GIUSTO PREZZO


DUE NUOVI RIFERIMENTI NELLA DECLINAZIONEDELLA QUALITA’NEI SUOI SEGMENTI:LA FILIERA e LA RINTRACCIABILITA’ATTENZIONE: si ragiona per FILIERA DI PRODOTTOSE LA QUALITA’ E’ SEGMENTATA PER OBIETTIVI RICHIESTI DALMERCATO, IN OGNI CASO QUELL’OBIETTIVO E’ DA PERSEGUIRE DATUTTE LE FASI DELLA FILIERA, DAL COSTITUTORE DELLAVARIETA’, PASSANDO ATTRAVERSO IL COLTIVATORE E IL CENTRODI MANIPOLAZIONE, FINO ALLA DISTRIBUZIONE AL CONSUMATOREFINALEIL TUTTO “CONDITO” DALLA RINTRACCIABILITA’ OGGETTIVA,DALL’ORIGINE FINO AL CONSUMATORE; RINTRACCIABILITA’OGGETTIVA, NON VIRTUALE!IN GERGO SIGNIFICA CHE IL PRODOTTO DEVE AVERE UNACARTA di IDENTITA’che spesso deve essere accompagnata anche dalPASSAPORTO


TUTELA AMBIENTE E SICUREZZA ALIMENTAREcome RISPONDERE alle ESIGENZEOLTRE L’8080% DELLADESTINATAPRODUZIONEORTOFRUTTICOLAAI VARISEGMENTIDI MERCATO,inparticolarequelliderivatidaiPROTOCOLLIDI FORNITURAdella GRANDEDISTRIBUZIONEORGANIZZATAoppureAI VARI INDIRIZZI COMUNITARI, per adeguarsi alla richiesta di AgricolturaSostenibile ed EcocompatibileDEVE RISPONDERE A CRITERIDI COLTIVAZIONE,MANIPOLAZIONE e TRASFORMAZIONEDERIVATIDATECNICHE A BASSOIMPATTO AMBIENTALERICONOSCIUTE o CERTIFICATE, che nel gergo degli operatorisi chiama ormaiPRODUZIONE INTEGRATA11


TIPOLOGIE di PRODOTTO per TIPO diPROCESSI PRODUTTIVI sulla FILIERA(in EUROPA e nel MONDO) AGRICOLTURA o PRODUZIONEINTEGRATA (ICM, IPM, ecc…) AGRICOLTURA84 %(almeno GAP: Good Agricoltural Practice)11 %CONVENZIONALE AGRICOLTURA ORGANICA (biologico)5 %12


LA PROPOSTA per RAZIONALIZZARE leGARANZIE in MATERIA diSICUREZZA ALIMENTARESICUREZZAALIMENTARE e laAMBIENTALE sonoormaiLaTUTELAfondamentali a livellointernazionale per tutte le fasi della filiera: è necessarioformalizzare unsistemadicertificazioneunicosull’intera percorso, dal produttore al consumatore esoloperquesti dueparametricherientranonellaqualità dei processi13


A)LA PROPOSTAper AMBIENTE e SICUREZZAALIMENTARECERTIFICAZIONE DI UN PROTOCOLLO UNICOA LIVELLO INTERNAZIONALE IN MATERIA DISICUREZZA ALIMENTARE con inserimento di DPI(Disciplinari diProduzioneIntegrata) perl’APPLICAZIONEDI TECNICHE A BASSOIMPATTO AMBIENTALE,RICONOSCIUTODATUTTIGLIATTORIDELLA FILIERAORTOFRUTTA14


LA PROPOSTAPER LA QUALITA’ COMMERCIALEB)LIBERORAPPORTO FRAFORNITOREECLIENTEPERPROTOCOLLIINERENTIGLIALTRI ASPETTI DI QUALITA’: di prodotto, diservizio, di imballaggio, di logistica, ecc…<strong>15</strong>


SICUREZZA ALIMENTARE e P.I.Linea Guida UE Produzione IntegrataSNQPI (Sistema Nazionale Qualità Produzione Integrata)DPI (disciplinare tecnico regionale/area)vivaio campo centro lavorazione confezion./trasform. punto venditaPROTOCOLLO SICUREZZA ALIMENTARE su FILIERA(certificato)16


Sviluppo del Sistema Produzione Integrata UEComitato di CoordinamentoEuropeo di P.I.Definisce gli indirizzi generali di PI,la base del sistema di controllo,le non conformità da sanzionare,le sanzioni di riferimentoe altre funzioniCommissione di Coordinamentodi P.I. dello Stato Membro(Ministero dell’Agricoltura)Autorità CompetenteRegionale oComunità AutonomaDefinisce i criteri di applicazione dellaNorma Generale, i criteri specifici e ivincoli per la stesura delle NormeTecniche Specifiche, coordina i gruppidi lavoro Tecnici Nazionali, definisce gliindirizzi della formazione, definisce ilSistema di Certificazione e Controllo,etc...Norma Tecnica Specifica,Registro Operatori,Vigilanza sugli ECC(Organismi di Certificazione)OPERATORI:produttori agricolimanipolatori/elaboratoritrasformatoriApplicazionedellaNormaTecnicaSpecificaOrganismi di Controlloo Certificazione:ECC – EN-45011Realizzano la certificazionee le verifiche di controllosugli Operatori17


REVISIONE DEI FITOFARMACI EUROPEI(adempimento della Direttiva 414/91) Revoca di molti gruppo chimici o fitofarmaci singoli Fase ancora in corso, in ritardo sui tempi prestabiliti Complicata gestione (temporanea) della linea di difesaintegrata in relazione alle disponibilità rimasteREGOLAMENTO CE (nuovo):AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE ALCOMMERCIO E ALL’MPIEGO DEIFITOFARMACI(sostituisce, in materia, la Direttiva 414/91)• Alza le soglie in materia di sicurezza per l’uomo el’ambiente• Caratterizzerà prodotti ad azione più specifica e da guidarenell’impiego• Speriamo non si alzino i costi ad ettaro per la difesa


DIRETTIVA SULL’USO SOSTENIBILEDEI FITOFARMACI(accompagna il Regolamento CE per l’immissione sulmercato e l’impiego dei fitofarmaci)Contiene molti punti chiave (tanti già previsti dalle nostrenorme o da programmi regionali comuni) in relazione alcorretto e razionale impiego, manipolazione, stoccaggio,alienazione, dei fitofarmaci. Incluso la protezione deglioperatori e degli ambienti naturali sensibiliAttenzione: è una Direttiva e quindi sarà recepita da ogniStato Membro (perciò con adattamenti interni) tramitepropria normativaNe consegue una richiesta:cerchiamo distimolaregli StatiMembriperunrecepimento il più omogeneo possibile fra gli stessi


EVOLUZIONE SETTORE e PREOCCUPAZIONI- La nuova Regolamentazione che disciplinerà l’autorizzazione al commercio e all’usodei fitofarmaci registra fra le proposte, quella di portare il limite di rilevabilità al livellodei ppb (parti per bilione) mille volte inferiori al ppm (parte per milione); questo perl’aggiornamento sempre più sofisticato delle tecnologie di laboratorio; occorre alloravalutare le clausole di salvaguardia da: errori di lettura, molteplicità delle molecolerilevate, manellasostanzaabbondantementesottosoglia dirischio, realesignificatività del passaggio dal ppm al ppb ai fini della sicurezza alimentare- Esisteun fortemovimentodi opinione,nell’ambitodelleleaudizionidellaCommissione UE, che spinge per inserire un valore soglia di presenza di fitofarmacisugli alimenti non più legato all’MRL ma ad un indice che tenga conto di altriparametri, legati anche agli usi e consumi alimentari dei vari paesi ed in particolarealla dieta giornaliera (e non solo l’ARfD). Si passerebbe dal rischio analizzato sullabase delle caratteristiche intrinseche della molecola e dei dosaggi d’uso a quellocomplessivo di rischio cronico (dosi, dieta, peso corporeo, acqua ed ambiente),ovviamente senza tralasciare quello di tipo acuto- Sono in molti a spingere inoltre sulla verifica dei rischi da “multiresiduo” comeeffetto cumulo negativo, rispetto al rischio studiato sul singolo principio attivo; anchese molti medici scienziati, esperti del settore, hanno escluso rischi da interazione frapiù principi attivi, mentre sostengono che il rischio è comunque legato ad ognisingolo p.a. in specifico


I PUNTI DA NON PERDERE DI VISTAForte attenzione alla fase di passaggio, dalla Direttiva 414/91e revisione in corso, alRegolamento nuovo, per non rischiare la riduzione drastica delle disponibilità difitofarmaci nei prossimi anni;Fitofarmaci “candidatiallasostituzione”: possibilitàdigestioneinrelazioneaiDisciplinari di Difesa Integrata per un numero di anni limite, senza la proposta diesclusione immediata appena arriva il primo sostituito “pseudo migliorativo”;Vista l’esigenza di un mutuo riconoscimento delle “autorizzazioni al commercio eall’impiego” fra i paesi UE, disciplinare senza burocrazia modi e tempi per lavalidazione fra gli stessi, almeno all’interno delle 3 sub aree Europee;Definitiva modulazione delle autorizzazioni all’impiego dei fitofarmaci sulle cosiddette“colture minori” , a partire dall’estensione di quelle maggiori che appartengono agruppi botanici similari;Definitiva modulazione delle autorizzazioni all’impiego dei fitofarmaci per colture adestinazione “sementiera”, a partire dal concetto che non sono destinate alconsumo umano e/o zootecnico;Attenzione al rischio che la forte specificità dei nuovi fitofarmaci non determini il lororapido invecchiamento per insorgenza di resistenze e/o favorisca l’insorgere diavversità collaterali che diventano a loro volta fondamentali;Evitare, anche se sarà difficile, di creare le condizioni per l’aumento insostenibile deiprezzi dei fitofarmaci futuri e del corrispondente costo ad ettaro;

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