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Percezione uditiva – © 2003, Erickson - Edizioni Erickson

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<strong>Percezione</strong> <strong>uditiva</strong> – © <strong>2003</strong>, <strong>Erickson</strong>14– in secondo luogo la storia biblica presenta tratti molto favolisticiche si prestano facilmente ad una realizzazione graficae cinematica: il diluvio universale, la presenza di animaliesotici, Noè come capitano della nave, il mare e la tempesta,la ripopolazione del mondo. Nella letteratura per l’infanziaesistono molteplici versioni illustrate della storia dell’arcadi Noè;– in terzo luogo la presenza di molti animali cattura l’attenzionedei bambini in modo spiccato.La storia dell’arca di Noè resta comunque solo un pretestosimbolico e grafico al fine di costruire una serie di stageinterattivi; infatti la sequenza alternata di filmati e stage interattivirichiama la favola dell’Arca solo in modo iconograficoe non semantico. Si è evitato cioè di narrare la storia inmodo lineare con un inizio, uno sviluppo, una fine, una sequenzalogica degli eventi, una caratterizzazione chiara epuntuale dei protagonisti e delle comparse. Come si vedràdall’esplorazione diretta delle diverse sezioni del CD-ROM,si è operata una scelta di trasformazione surreale della storia,dove è possibile riconoscere gli animali, la nave, Noè, il marema anche trovare gambe di marinaio con cappello, carriolesgangherate e cigolanti, strani animali un po’ reali e un po’finti, e così via.La scelta di evitare una narrazione tradizionale della favola ègiustificata da tre ragioni fondamentali:– estetica: la maggior parte dei CD-ROM interattivi permettonoal bambino di interagire con una favola già strutturatasul piano semantico, cioè resta possibile interagire con unastoria dai confini semantici tracciati. A noi è sembrato interessantesul piano estetico rovesciare l’impostazione classica,trasformando una storia definita in una nuova storia daiconfini meno netti dove il bambino possa immaginare la suastoria nella storia; oppure semplicemente il bambino potrebbeassistere a una storia che dovrebbe esserci ma non c’è. È lafantasia che unisce i frammenti di storia narrati nel softwaree il tema dell’arca potrebbe essere solo un pretesto o un inputper nuove storie ancora da raccontare.Sul piano pedagogico tale scelta potrebbe essere discutibile:il bambino potrebbe avere bisogno di un filo logico narrativo;il bambino potrebbe aver bisogno di certezze, e cioèun cavallo dovrebbe restare un cavallo, una nave restare unanave, una storia restare la medesima storia; il bambino potrebbeavere bisogno di un’ambientazione felice e allegracon colori semplici e tratti elementari.

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