12.07.2015 Views

#documenti#fede#Testimoni digitali - Relazioni del convegno

#documenti#fede#Testimoni digitali - Relazioni del convegno

#documenti#fede#Testimoni digitali - Relazioni del convegno

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Testimoni <strong>digitali</strong>Volti e linguaggi nell’era crossmedialeL’esplorazione <strong>del</strong> “continente digitale” deve tener conto di un dato di partenza: esperienze e linguaggidei nuovi media non sono più riconducibili a una mappa unitaria e astratta in quanto il continentedigitale è in costante movimento e trasformazione, né sopporta distinzioni nette e vincolantitra media differenti. Molti parlano a questo proposito di una condizione globale e reticolare, se nonaddirittura “post-mediale”. Queste considerazioni di partenza aprono due ordini di considerazioni.Da un lato alcuni criteri di orientamento nel nuovo panorama mediale possono essere reperiti non inciò che i media sono, ma in ciò che essi vengono percepiti chiedere di fare e consentire di fare: daltipo di esperienza viva (cognitiva, sensibile, affettiva, pratica) attesa e attivata attraverso essi.Dall’altro lato, all’interno di questa esperienza, assume un peso decisivo l’aspetto <strong>del</strong>la relazioneinterpersonale; questa si configura come una relazione diffusa e fusionale, non focalizzata e fortementeempatica. Questi tratti <strong>del</strong>la condizione e <strong>del</strong>l’esperienza mediale contemporanea chiedonoevidentemente un ripensamento <strong>del</strong>la figura <strong>del</strong> testimone e <strong>del</strong>le forme <strong>del</strong>la sua presenza profetica.Media, linguaggi e crossmedialitàPaolo Peverini, Semiologo, LuissABSTRACTMultimedialità, intermedialità, crossmedialità, rimediazione, user generated content sono e-spressioni di uso sempre più comune che quotidianamente e talvolta con disinvoltura vengonoimpiegate per circoscrivere l’universo dei media <strong>digitali</strong>, le pratiche di produzione, distribuzionee consumo di molteplici forme espressive diverse per linguaggio, formato, generi, e ovviamenteprofili e competenze dei soggetti coinvolti.Le rapide trasformazioni che investono gli scenari mediali sollecitano una riflessionesull’efficacia <strong>del</strong>le teorie e degli strumenti di metodo impiegati per ricostruire le logiche di funzionamentodi fenomeni espressivi fondati su meccanismi testuali ben distinti.Il dinamismo strutturale <strong>del</strong>la scena mediale, la densità innegabile tanto sul piano<strong>del</strong>l’espressione quanto sul versante <strong>del</strong> contenuto di alcune forme testuali, le trasformazioni cheinvestono la sfera <strong>del</strong>le competenze <strong>del</strong>le audience, ridefiniscono radicalmente la dialettica deiprocessi di significazione, sfuggono a facili descrizioni e si sottraggono all’opacità semantica diparole chiave che rischiano di perdere la presa sui fenomeni comunicativi, di arretrare, come sloganusurati, di fronte ai cambiamenti in corso.Addentrarsi nel territorio smisurato dei media <strong>digitali</strong> significa, dunque, porsi in partenza il problemafondante dei limiti dei luoghi mediali, riconoscere la difficoltà di tracciare una mappa, undisegno efficace per procedere nell’esplorazione. Con ogni evidenza, la dimensione intricata <strong>del</strong>territorio scoraggia qualsiasi ambizione tassonomica, l’irregolarità <strong>del</strong>lo spazio, <strong>del</strong>le sue forme,la complessità <strong>del</strong>le figure e degli attori che lo animano sfuggono alla pretesa descrittiva di qualsiasiscatto fotografico dall’alto. Piuttosto questa operazione preliminare di ‘ritaglio’ <strong>del</strong> campodi studio può aiutarci a situare prudentemente il tema, decisivo, <strong>del</strong>le ricadute sul piano <strong>del</strong>le relazionitra gli attori coinvolti nei processi <strong>del</strong>la significazione.Lo spazio dei media infatti è sempre uno spazio relazionale, un luogo dove prendono forma econvergono pratiche e saperi, storie e testimonianze, un territorio che racchiude e al tempo stessoalimenta una rete complessa di interazioni e di esperienze.La natura complessa dei fenomeni suggerisce dunque di adottare uno sguardo trasversale, unapredisposizione all’analisi in cui far convergere l’approccio sociosemiotico con la riflessione sulletrasformazioni profonde che investono la sfera individuale e sociale dei soggetti, con particolareattenzione alle giovani generazioni, ai nativi <strong>digitali</strong>.22-24 aprile 2010 7

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!