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Tutto Carpa - Sotto Sponda - Fox

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TECNICATesto e foto di Graziano GiambastianiCi sono dei momenti della stagione che risultanotecnicamente migliori per la pesca marginale, ciò è dovutoad una serie di fattori strettamente legati alle condizioniambientali. Questo significa anche che le condizioni di unospecchio d’acqua del Nord saranno diverse rispetto ad unodel Centro Sud, proprio perché il metabolismo dei pesci ele loro abitudini alimentari si adattano sia alle temperatureinvernali che a quelle estive.<strong>Sotto</strong>sponda40Quello che mi appresterò a trattareè un argomento molto sentito,soprattutto per chi si dedica prevalentementealla pesca da riva, perché èforse più semplice e fa più tendenza pescarecon la barca calando l’esca nei pressi dellariva opposta, anziché pescare a pochi metrilungo la sponda che ci ospita. Bisognaanche dire che spesso il sotto sponda nonviene, a torto, tenuto in considerazione concentrandotutte le energie verso spot lontanissimi,spesso condizionati da una fortepressione di pesca e da una conseguenteesasperata concentrazione di pastura ditutti i generi e di tutte le misure.Per chi tecnicamente haben chiare certe regolee soprattutto conosce ilcomportamento e la reazionedei pesci di fronte ad unaeccessiva pressione di pesca, non puòassolutamente non considerare la possibilitàche, a pochi metri dalle proprie canne,possano esserci delle reali possibilità digrandi catture. Affrontare per la prima voltauno specchio d’acqua, caratterizzato dasponde ricoperte da canneto e da un fondaleprevalentemente omogeneo, non è mai cosìsemplice anche perché i punti buoni, se nonsi conoscono i percorsi delle carpe, possonoessere ovunque. Nel nostro caso, visto cheaffrontiamo lo specchio d’acqua senza l’ausiliodi una barca, sarà necessario valutarecon un semplice sopralluogo tutti i punti piùinteressanti e soprattutto raggiungibili a lancio,perché l’esito della sessione dipenderàsoltanto da una nostra scelta. Nella pescamarginale, in un periodo ancora difficile perle basse temperature ed i repentini cambiamentidel tempo, il silenzio e la riservatezzagiocano un ruolo importantissimo che nondeve essere sottovalutato. L’uso della barcaci permette di collocare gli inneschi moltolontano dalla nostra postazione, garantendoUn piccolo raggruppamento di canne di lagopoco distante dalla sponda, può essere unpunto di riferimento pescando a lancio.in questo modo la più totale tranquillità dellospot. Nel caso della pesca a lancio o marginalesi pesca a distanze spesso molto piùmodeste, quindi tendenzialmente soggettead essere condizionate da qualsiasi tipodi rumore. È anche vero che se si pesca inambienti dove il pesce è abituato al rumoreprovocato sulle sponde da chi le pratica non41


<strong>Sotto</strong> spondat e c n i c aIn presenza di fondali melmosi un piombopiatto è senza dubbio da preferire…In questa foto il piombo Elevator di<strong>Fox</strong>. La sua forma triangolare piattae la “carena” centrale lo fanno salirein superficie durante il recupero,evitando gli ostacoli sommersi.è necessario “rendersi invisibili” (anche se ilsilenzio in pesca è sempre un buon alleato).A POCHI METRICome vi dicevo poco fa, non è mai cosìscontato prendere delle decisioni quando siaffrontano delle acque con tante incognite.Osservare la superficie piatta di un grandespecchio d’acqua, con pochissimi riferimenti,spesso irraggiungibili a lancio e per giuntacon temperature prossime allo zero, ci penalizzatantissimo, soprattutto se il tempoper la sessione è limitato ad una manciatadi ore, perciò è necessario fare delle scelteche non sapremo mai fino alla fine se sarannostate giuste. Pescare marginalmente nonsempre la considero un’alternativa, perché èuna tecnica che deve essere praticata soloin circostanze che lo richiedono e soprattuttose le caratteristiche ambientali sono favorevoli.Sono proprio quest’ultime, cioè le condizioniambientali, che possono darci tutti iriferimenti possibili per poter calare i nostriinneschi lungo sponda. Quindi sarà importantefare prima un semplice sopralluogo siaa destra che a sinistra per valutare i puntimigliori e soprattutto quelli raggiungibili dallanostra postazione. È vero che non dobbiamocoprire distanze esagerate, ma alberi ecanneto sono in questo caso degli ostacoli avolte insuperabili.Nel caso degli alberi è possibile con qualcheacrobazia aggirarli anche posizionandodei divergenti lungo la sponda, nel caso inveceche il canneto sia particolarmente estesoin acqua, diventa sicuramente molto difficileriuscire a posizionare l’innesco con un lancioda riva. Poi ci sono tutti quei tratti di spondacon piante sommerse che rimangono un ottimopunto di riferimento e dove, se l’ambientelo consente, è interessante calare le canne.Molti evitano di pescare sotto sponda, soprattuttoin ambienti molto sporchi perchéesiste una reale difficoltà nel recuperare ilpesce che inevitabilmente, una volta allamato,si difende cercando di raggiungere i puntipiù sporchi o più infrascati. Anche in questocaso non esiste una vera e propria regolaperché non tutti i pesci reagiscono allo stessomodo e non tutti tendono ad “infrascarsi”una volta allamati. Sono spesso i pesci dipiccola taglia quelli che ci fanno impazzire dipiù pescando nel sotto riva, perché sono i piùnervosi e scattanti e appena punti “partono”come missili verso qualsiasi ostacolo nellevicinanze. Nel caso dei pesci di taglia piùgrande, a parte il loro peso che incide moltosul recupero da riva in condizioni precarie, ilcombattimento è sempre più regolare e soprattuttomeno violento.Sempre rimanendo in tema di “recuperi”,molto spesso i pesci allamati in acque aperte,tendono a cercare riparo nel sotto spondaopponendo molta resistenza verso l’esterno,un problema per noi nel caso in cui ci sianopiante sommerse sulla loro traiettoria. Viceversai pesci allamati nel sotto riva, anchemolto vicino al canneto, tendono a prendereil largo e a salire verso la superficie. Probabilmente,nel secondo caso, il pesce tendead uscire perché sentendosi trattenuto considerala sponda come un ostacolo e si dirigeverso il largo, mentre nel primo caso, sentendositrattenuto tende a cercare riparo versol’unico punto di salvezza.Pod alto e ben nascosto, la soluzione migliore per praticare la pesca marginale.Il <strong>Fox</strong> Ranger ha la caratteristica di poter adattarsi a qualsiasi necessità.te se si è in possesso di canne utilizzate perla pesca a grande distanza, non è necessariocambiarle, basta soltanto non utilizzare treccesintetiche prive di elasticità. La distanzache ci separa dai nostri inneschi è spessomolto breve, quindi anche l’impatto con ilMONTATURE, CANNE & CO.Credo che sia doveroso ricordare a tuttiche per una pesca marginale anche le attrezzaturedevono essere adeguate. Naturalmenpesceè sempre molto diretto. Questo nonsignifica che si deve montare in bobina unnylon sottile, anzi, il nylon dovrà essere di undiametro non inferiore allo 0,37 o addiritturauno 0,40. Un nylon così robusto ci permetteràdi contrastare il pesce in fuga senza il4243


<strong>Sotto</strong> spondaUn terminale corto in fluorocarbonsi presenta bene pescandoa lancio da riva…rischio di rompere, mantenendo sulla lenzauna certa elasticità, anche se limitata daldiametro, tipica del nylon. Visto che l’impattocon il pesce è abbastanza immediato noncredo sia consigliabile montare ami di piccoledimensioni, nel momento della ferrata ilpesce deve essere agganciato bene, con amia curva larga in grado di agganciarsi saldamentesenza provocare pericolose ferite allabocca.Dal momento che esiste la possibilità didover contrastare o addirittura togliere il pesceda dentro il canneto o da ostacoli sommersinon sono adatti i piombi in-line, masoltanto montature con il piombo a perdereche favoriranno il recupero nel caso di un incaglio.Come ho già detto, la pesca marginaleè una tecnica che richiede molta attenzionee per questo deve essere praticata nel massimosilenzio e con la massima riservatezza,una regola fondamentale che tutti dovrebberomantenere. Non soltanto per gli esiti dellasessione, ma semplicemente per rispetto ededucazione. ❰❰Per questa sessione sono stateimpiegate esche bilanciate in gradodi mantenere un assetto stabileanche dopo molte ore in acqua.44

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